L'isola è una sola e conta circa 5.000 abitanti. Questi abitanti pensate un po' hanno una caratteristica unica, almeno i nativi dell'isola che sono una elevatissima percrntuale della attuale popolazione, si chiamanp con i 4 cognomi delle prime famiglie che si stabilirono qui: Scarpa, Vianello, Busetto e Zennaro. Cosí se parlate di Bepi Scarpa (Giuseppe Scarpa) per mon confonderlo con altri 100 omonimi dovete recitarne l' albero genealogico indicando babbo e nonno così: Bepi Scarpa de Toni de Anziolo ecc. Senza dimenticare il borgo. Perché l'isola è divisa in tre borghi: Portosecco, San Pietro in Volta e Pellestrina. Inoltre quasi tutti hanno un soprannome.
Qui tutto rimanda alla Venezia più popolare. Dai sestieri al rito eterno dello spritz, l'aperitivo locale, vino bianco spruzzato di Campari o Aperol. Dal labirinto di calli, sotoporteghi e campielli al ciacolar dei pescatori che fanno comunella al Bar Perla. Fino alla passione per le regate storiche e al mito dei grandi campioni e maestri di remo.
Non ci sono alberghi né strutture ricettive. Le trattorie si contano sulle dita di una mano.
La più nota è Da Celeste, storica trattoria locale dove si gustano pesce freschissimo, crostacei e frutti di mare in abbondanza: " perchè l'oro nero dell'isola sono le cozze, i peoci come si dice in dialetto.
Un'altra delle peculiarita dell' isola è la lavorazione del merletto veneziano: una occupazione tanto amata dalle donne che continua a vivere per il rispetto del passato.
La lavorazione del merletto nell'isola di Pellestrina è documentata fin dalla metà del XV secolo.
Le donne, ancora oggi, ricamano i loro pizzi e viene voglia di sedersi accanto a una delle ultime merlettaie e farsi raccontare la tradizione di quest'arte secolare, tipica dello specchio lagunare.
Tramandata di madre in figlia, questa antica arte continua a creare, attraverso le mani di esperte merlettaie, opere di straordinarie e raffinata bellezza. A differenza di quello di Burano che viene ricamato ad ago qui si usano i caratteristici fuselli
All'estremità meridionale dell'isola si può ammirare il lungo cordone dei murazzi settecenteschi che separano il Mar Adriatico dalle acque lagunari: baluardo contro le mareggiate, pietra d'istria alternata a fregi, lapidi e capitelli.
Patty creatura dell alba in partenza per Firenze. Pitti Uomo tra 20 gg ca
RispondiEliminaLeggo e vi invidii questa brlla isola che ignoravo. Arrivato libro grazie sempre perfetti!
Baci Patty
Ma quanto corri. Vedi come siamo strane tu invidi i miei luoghi da relax io il tuo correre e le stazioni. Probabilmente invertendo i ruoli basterebbe una settimana aciascuna di noi per indurci a ritornare alla nostra vita abituale o forse no... Chissa?
EliminaCosa andrà di moda quest' anno perche non imponi il trend Caritas così mi candido a modella!
un abbraccio
Holly
Guardando il servizio in televisione e vi ho immaginato lì. Bellissimo reportage. Quei ricami, fatti con i fuselli, somigliano molto ai lavori fatti al tombolo, qui in Abruzzo. Quanto mi piacerebbe visitare i luoghi che ci avete descritto! Grazie.
RispondiEliminaGrazie cara! In effetti questo tipo di ricamo è diffuso in alcune regioni d'Italia e il risultato è sempre sorprendente. Io all' uncinetto mi difendo bene ma in queste varianti devo ancora provare a misurarmi, dovrei farlo prima che scompaiano le ultime maestre.
EliminaMi fa piacere Sentirti
Un abbraccio Holly
Bellissima isola che visitai circa 40 anni fa c'erano solo persone locali e non capivo neanche una parola ma mangiai ottimo pesce.
RispondiEliminaMi scuso per una richiesta che inoltro in due diversi Vs. posts. Ho letto in ritardo la gentilissima offerta di Holly a proposito del libro si potrebbe ancora averne copia?
la mia mail è
gmartinelli49@yahoo.com
Grazie
Giovanni