Sono in piedi dalle 7. Zanzara andava in barca, avendo finito il suo turno di mattina al banco. Dani ha scuola. Dante un lavoretto di carpenteria, qui a Venezia, ed è già uscito. Io oggi sono di riposo. Qundi il blog tocca a me. Dante mi ha chiesto di pubblicare del materiale senza fare la bacchettona e va bene. Non si tratta di grandi oscenità ma visto che sono in ballo mi prendo la liberta di farVi il resoconto della genesi notturna di una sua produzione.
Alle 4 mi sveglia Esserino perché, saltando dai cavalletti su cui teniamo la Tv , fa cadere una pila di film in dvd che ho lì da un mese senza trovare la voglia di inserirne uno nel videolettore. Tocco il letto e mi addormento quindi sarebbe una operazione inutile e mortificante. Mentre apro gli occhi, ancora semiincollati, mi rendo conto che ero l'unica a dormire. Balena è seduto sul mio guanciale e mi fissa come sanno fissare solo i gatti. Lui caccia così, appena percepisce un mio moto diverso da quelli del sonno sa che può lanciare il suo grido di fame basso ma straziante marmaoooooooooooghhh. Mi volto verso Dante, sicuramente starà ronfando beato mentre il mondo ha già iniziato a muoversi da un pezzo. Non ne indovino una. E' sveglio e sta scrivendo su un foglio di carta. "Ti è venuto in mente un racconto?" chiedo. So che di solito quando un'idea gli passa per la testa lui è solito appuntarla su qualsiasi cosa che possa ospitare la scrittura. Ha sempre accanto la sua penna biro ricevuta in regalo al tempo delle elementari dove dalla prima alla quinta ebbe il privilegio di conoscere, l'asticciola con pennino e calamaio, la stilografica e infine questa biro americana che lui conserva gelosamente come ognuno dei suoi innumerevoli reperti. Su questo non oso criticarlo, anche io sono una discreta accumulatrice. Ho centinaia di libri di cucina, centinaia di gomitoli di lana, due vecchie macchine per cucire e 2 nuove. Secchi pieni di ferri da calza, uncinetti provenienti da tutto il mondo, un bel numero di pelouches. Solo per citare alcuni dei miei beni. A differenza di Dante, però, non ricordo ogni oggetto in mio possesso, né ho una storia associata ad esso. Lui sì e ogni tanto, specie adesso che non ha più i nipoti come pubblico, me le racconta facendo la faccia da cane bastonato quando io, che magari sto contando le maglie rovescie del mio scialle ai ferri, non lo ascolto con la dovuta attenzione. Quelle storie sono la sua ricchezza, è lieto quando può estenderle ad altri ma ce ne sono alcune, davvero singolari, alcune toccanti, altre un po' macabre come quella del coltello affilatissimo col quale il suo babbo tagliò la corda alla quale s'era impiccata Leonia la mamma di un suo compagno di scuola. L'ho saputa solo recentemente quando gli ho chiesto conto della venerazione per quel vecchio coltello da cacciatore. Mi ha detto "è un bel coltello, era del mi babbo, ha il cavacartucce che si usava quando i fucili non avevano gli estrattori, taglia come un rasoio ma soprattutto è stato testimone del mio primo contatto con la morte".
"Non me l'avevi mai raccontato".
"Beh la morte si affaccia spesso nei miei racconti ma la narro quando la so gestire. A questa è associata un terrore e uno sgomento di bambino che non so trasmettere con le parole."
Mi sono alzata per dare da mangiare a Balena, tanto questa mattina non ho da lavorare e tornerò a letto volentieri.
"Quando torni a letto te lo potresti mettere un perizoma?"
La sua richiesta mi coglie di sorpresa "Ma davvero sta diventando scemo?" penso "dormiamo nudi da sempre quando è caldo e, se fa freddo io metto il pigiama e lui una maglietta. Non mi piace dormire con le mutande, col perizoma poi..."
Così domando: "Cosa sarebbe uno spogliarello al contrario? O mi vuoi fotografare? E' da ieri sera che ti vedo armeggiare con foto di perizomi al pc"
"No è che sto pensando a uno stornello che ho promesso di pubblicare ma non mi viene in mente bene e mi serve l'ispirazione."
"Ma se sono fuori forma come non mai cosa vuoi che ispiri io? Compassione!
"Mica voglio girare un porno devo studiare l'effetto che fa il perizoma nell' interazione col culo."
"Ah roba scientifica allora" Oddio è proprio matto da legare mi aspetta una vecchiaia dura....
"Va bene non fa niente guardo su internet, in tre dimensioni capivo meglio ma se sei così indisponibile." fa lui col tono da cane bastonato.
Quando torno dalla cucina mi infilo il primo perizoma che trovo nel cassetto, speriamo non gli muova idee strane perché ho sonno. Dopo un attimo comincia a tirarlo per il filo
"Ma che fai? Ti xe mona o cosa?"
"Basta così ho trovato la rima fa: "lo tiro su co' n dito e lo rimetto come prima" e la canticchia.
"Mah contento te"
Regalo il perizoma a Balena che lo annusa schifato e mi concedo un' oretta o due di sonno.
Sul tavolino ha lasciato un foglietto prima di uscire.
Nel blogghe mettici dele foto che avevo preparato ieri co scritto: marcegaglia e se ti riesce la registrazione co scritto: zoma, che l'ho fatta mentre dormivi è solo canticchita ma c'è tutto lo stornello che avevano chiesto Patty e Valerio. Non è originale nel senso che tanto tempo fa ho sentito cantare in toscana qualcosa di simile e anche in tv sono state presentate barzellette con questa figura retorica basata sull' inversione dell' azione che non mi ricordo come si chiama, mi ci vorrebbe qui il prof. Martinelli, ma l' ho ricostruito e torna abbastanza benino grazie anche a te."
Lo stornello è qui, si scusa per la voce rauca e impastata. a seguire il testo e la carrellata fotografica che, insieme al mio perizoma gli è servita da ispirazione. Chiedo una cortesia a Patty: se ti venissero in mente altre richieste del genere fagliele pure ma di mattina almeno ci pensa di giorno e non di notte
Buona giornata da Holly
eccolo script :
Oh bella signorina ma che m'hai combinato?
lo slippe in mezzo ar culo vedo ti s'è infilato
Se voi ti do n' aiuto solo pe fa la rima
lo tiro su con dito e te lo metto come prima
Na volta era diverso di questo so sicuro
spostavi le mutande se volevi vede r culo
Ma ora che r perizoma n'ha conquistate tante
devi spostare il culo se voi vede le mutande
il perizoma è democratico ce n'è uno per ognuna (Venezia San Polo)
queste sono le trombanti Daria e Marina immortalate da Zanzara ma di due sorelle si dice culi fratelli o culi sorelli?
anche queste sono due sorelle ma amano modelli sperimentali chissà se va tenuto su stringendo il culo
Anche le capitane d'azienda strizzano l' occhio al glamour Emma Marcegaglia
A scuola è quasi un obbligo ostentarlo magari girando la sedia per una piena visuale
un modo disinvolto per grattarsi il culo a Padova
lasciate che gli uccelli vengano a me Venezia P.za San Marco
Venezia riva degli schiavoni
Mestre Parco di San Giuliano
Piacevole leggervi a colazione.
RispondiEliminaPer fortuna sono in una età nella quale la generosa offerta di tanti "belvederi" non crea grandi turbamenti almeno non tali da oliare la struttura della figura retorica richiamata da Dante. In retorica l' inversione contempla due forme
l'una consistente nell' invertire, appunto, l'ordine normale dei singoli termini della frase:
Dolce e chiara è la notte e senza vento (G. Leopardi)(il soggetto non è nel suo posto naturale)
L'altra nell' "hysteron proteron", "l'ultimo come primo" consistente nell'inversione dell'ordine temporale degli avvenimenti, per cui viene posto prima ciò che logicamente andrebbe posto dopo, per conseguire un particolare effetto espressivo.
Va chiarito che quest'ultima sebbene piuttosto aderente al contesto, sia qui utilizzata per introdurre un elemento addizionale che è quello dell' ironia derivante dal fatto che l' inversione qui determina anche un paradosso, spostare una parte del corpo per vedere l'indumento normalmente destinato a coprirla.
Peccato non essere più in classe, non ci sarebbero stati studenti disattenti sollevando questo tema di discussione.
Molto simpatico e ben scritto il post di Holly una blogger che torno a leggere con estremo piacere
Un affettuoso saluto
Giovanni Martinelli
Eccoci, anche noi colazionanti! Chiedo scusa per il testo del mio commento con richiesta di canzone, sembrava davvero scritto da Giurato (Zanza punge come una zanzara). Cercheremo di non turbare più le vostre notti con tali richieste. Lo stornello per Valerio è tutt'altra cosa rispetto a ciò che gli echeggiava in testa ma è perfetto anche come rima. Sulla struttura abbiamo appena goduto delle delucidazioni del Prof. che salutiamo con tanto affetto. Il tuo racconto ci ha fatto pisciare sotto. Ma la Marcegaglia ha ancora il culo? Troppo forti le foto e complimenti a Daria e Marina che freschezza! Le invidio.
RispondiEliminaBaci Patty
Ecco Amedeus l' ultimo guerriero del mattino. Lo ascoltate radio DJ? Lì la mattina presto ci sono tutti quelli che vanno al lavoro, camionisti pasticceri ecc. Quando mi sveglio mi piace sentire la gente che va a lavorare. Che gioia per i miei poveri occhi. Io voto per i perizomi autoreggenti, gran belle tope! Dante è uno degli ultimi poeti estemporanei toscani da noi tutti improvvisavano in rima una volta ma si è persa la tradizione.
RispondiEliminaSmartynello scusa, sei un letterato e io ti avevo trattato come un mio coetaneo.
Ciao Patty.
Ciao Holly
Ciao Tutti mi sento meno solo con voi peccato che il post finisce subito, io ne vorrei almeno 12 al giorno. Uno l'ora per star in vostra compagnia invece che con questo tv di merda vista da questo letto di merda.
Un abbraccio a tutti.
Ame
Il perizoma è un indumento di cui mi è sempre sfuggito il senso, e le foto (con l'unica, splendida eccezione dell'elegantissima ragazza di Padova) mi lasciano perplessa sul piano estetico. Il testo dello stornello invece è geniale, ma le note da basso profondissimo che Dante sfodera alle prime luci dell'alba non gli rendono pienamente giustizia.
RispondiEliminaRingrazio il prof. Martinelli per il ripasso delle figure retoriche e conservo tutto: l'idea di farci su una lezione (che si può agganciare a diversi temi) in una seconda o terza media non è da scartare, avendo la classe giusta, e di sicuro l'attenzione sarebbe assicurata 😊