martedì 8 maggio 2018

fatevi i gatti vostri n 953 "la tarantella del Cignale"


 Quando  lo chiamarono il cigno di Pesaro, coll' ironia che lo contraddistingueva pare che Rossini abbia detto e perché non il Cignale di Lugo? Cittadina romagnola di cui era originario suo padre e dove la famiglia Rossini tornò a vivere nel 1802.
Dino mi ha sempre detto che Rossini è il Mozart italiano, io sono al massimo un discreto ascoltatore di musica classica e non posso avventurarmi in tali dichiarazioni ma Rossini mi piace e lo ascolto sempre volentieri.
La vicenda artistica di Gioachino Rossini (1792-1868) è ben nota.Dopo un breve ed intensissimo periodo creativo, nel quale musicò decine di opere liriche, dalle farse alle commedie, dalle tragedie alle opere serie e semiserie, sfornando capolavori assoluti come Il Barbiere di Siviglia, La gazza ladra, Mosè, Guglielmo Tell, per citarne solo alcuni, improvvisamente, dopo il Guglielmo Tell nel 1829, il genio pesarese depose penna e carta pentagrammata e smise di comporre.

Una ventina di anni di attività forsennata, con una quarantina di opere, talvolta anche 4 o 5 all'anno.
Poi, il silenzio, e la sua ipocondria, ravvivata un po’ dalla buona cucina. Gli affetti delle persone care (in particolare la sagace moglie Olympe Pelissier) lo portarono talvolta a rompere questo “silenzio musicale”, con quelli che lui chiamò con umorismo “peccati di vecchiaia”. Furono dei capolavori, soprattutto religiosi: lo Stabat Mater (1841) e in particolare la Petite Messe Solennelle (1863), per coro, armonium e doppio pianoforte, una delle cose più belle di musica sacra mai scritte.

Tra i “péchés de vieillesse” si devono ricordare anche le “Soirées Musicales” (1835), dodici canzoni per voce e pianoforte, di vario carattere, dall'aulico al popolaresco, dal sentimentale al drammatico.Tra queste Serate Musicali brilla per vivacità e inventiva la celeberrima tarantella napoletana, intitolata “La Danza” più comunemente conosciuta come tarantella napoletana.


Mi ci provo e tento con una base leggerissima di fondo perché qui l'armonica rende bene se viene suonata in tonalità ed estensione che riprenda un clarinetto, ideale per riprodurre le note una per una anche a forte velocità ma poco riempitiva e tendente al monotono se udita completamente da sola. L'armonica può fare un vero concerto e essere quasi irriconoscibile da un organetto diatonico a mantice o anche da un accordion o da una fisarmonica solista quando però la si suona a bocca appuntita perde molta della sua versatilità
Speriamo che mi venga bene perché profanare Rossini è cosa che fa meritare l'inferno.

cliccate come sempre qui sotto

Buon ascolto
Dante



2 commenti:

  1. Ciao Dante
    secondo il mio modestissimo parere le tue esecuzioni dei pezzi di musica classica sono, ammesso che sia possibile, ancora più raffinate dei pezzi folk. Cerco di spegarmi, in una litania irlandese o anche in una tarantella molto veloce se bagli puoi coprire la nota errata con un accordo che la sovrasta un po' ma se sbagli Rossini si avverte subito
    o sto dicendo una emerita cavolata?
    Giacomo

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    Risposte
    1. No Giacomo non stai dicendo una cavolata. Difatti Il Sommo Rompicoglioni in ambito Musicale ovvero Dino è abbastanza tollerante sui pezzi folk ma quando mi cimento in area classica sta lì a controllare il puntino di prolungamento accanto alla nota poi ti guarda e fa: come arrangiamento può andare sottintendendo che non l'hai eseguita alla perfezione e ti sei preso delle libertà ovviamente nei punti in cui non eri capace.
      Ciao
      Dante

      Elimina

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