venerdì 31 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri n 1908 " un Capodanno tutto Italiano"


Buona Fine d' Anno a Tutti i Lettori

Volevo dare al post il titolo del film che vi presento oggi ma lo zio da dietro le spalle mi ha detto: "ma che sei matto? Potrebbe portare una scalogna incommensurabile e qui fra covidde e mancanza di soldi non se n' ha proprio bisogno". Allora metto da parte l' idea primitiva e titolo un capodanno tutto italiano perché proprio di questo si parla nel bel film di Marco Risi che mi riprometto di vedere stasera insieme agli zii e ai gatti. Del resto del gruppo non h o notizie. Soche Dino e Costanza da Zurigo sono passati a Saint Moritz e mi viene difficile pensare quanto a suo agio possa trovarsi il Ciampi là. "Col cazzo che mette il naso fuori di casa luilì" ha sentenziato lo zio e probabilmente ha ragione. Mia sorella e Zanza hanno mandato un laconico whatsapp "stiamo lavorando per voi" e l' oracolo dantesco ci illumina con un vaticinio dai risvolti inquietanti: "Stai a vedé che quelle du morte di fame ci ritornano gonfie di du bimbetti biondi e coll' occhi celesti di quelli che Hitle ci voleva fa na razza". Speriamo di no, credo che Dani sia abbastanza accorta e anche Zanza non è di nidio come dicono  loro livornesi per definire chi almeno un po' di esperienza dovrebbe averla visto anche che ambedue hanno passato i trentun'anni e muovono arditamente verso i trentadue. La zia, che finora era stata ad ascoltare mentre preparava la teglia con le lasagne, aggiunge la sua. "Secondo me non si sposeranno prima dei quarantacinque come ho fatto io oppure resteranno due zittellone gaudenti". Lasciamo fare a loro. Ecco il commento al film e il linnk dal quale potrete accedre direttamente. Anche questo non è film scaricabile ma lo potrete vedere in tutta comodità colllegando pc e tv esattamente come per quello di ieri. Non mi resta dunque che augurarvi una buona fine d' anno ed uno splendido 2022. Anzi ci uniamo negli auguri a tutti Voi

Holly, Dante, Bobby, Emma, Cice e BALENA!!!


FILM DALLE GRANDI E 
UN PO' CONFUSE AMBIZIONI, TRATTO DA NICCOLÒ AMMANITI.


L'azione si svolge la sera di un 31 dicembre a Roma, frammentata in sei appartamenti di due moderne palazzine. Convengono parenti e amici invitati, ma anche un trio di ladri e una comitiva di smandrappati e trucidi burini. È una commedia corale ad alto costo (con ricorso a effetti speciali, persino digitali) sotto il segno di una ridondanza cannibalesca non sempre controllata, connotata in chiave di un grottesco esasperato che tracima in farsa apocalittica. Da un racconto lungo di Niccolò Ammaniti che ha collaborato alla sceneggiatura. Poco in sintonia col "buonismo" imperante alla Pieraccioni, fu ritirato dopo pochi giorni dal regista-produttore in attesa di una 2ª uscita.
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Nella festa di Capodanno di Marco Risi in un complesso d'abitazioni per benestanti a Roma, i romani senza più classi sociali, spesso volgari e rapaci, celebrano il passaggio dell'anno e passano dall'allegria d'occasione alla ferocia surreale. Mentre sullo schermo televisivo strilla euforico il presentatore Riccardo Rossi, Iva Zanicchi frigge il pesce in portineria, Ludovica Modugno si appresta al suicidio, l'avvocato Alessandro Haber s'abbandona all'eros sadomaso, Monica Bellucci piange perché l'amante le preferisce Francesca D'Aloja, due ragazzi fumati vaneggiano, tre ladri trucidi (incluso Ricky Memphis) aspettano il loro momento, la vecchia contessa alcolica Maria Monti fa l'amore con un gigolò napoletano. [...]

di Lietta Tornabuoni, articolo completo (1614 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 7 Marzo 1998

giovedì 30 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1907 "appartamento in bianco e nero"



Quella de " L’appartamento"  è la storia di C. C. Baxter che, per fare carriera nella società dove lavora, dà in prestito il suo appartamento ai superiori, che lo usano per portarci le amanti. Quando si innamora di un’ascensorista, scoprirà che anche lei fa parte del novero. Vorrebbe avere un moto d’orgoglio per lei, ma se il suo amore non fosse ricambiato, allora a che servirebbe? È nella malinconia di una terribile festa di capodanno a tema caraibico (a New York!) che tutte le fila di questa commedia fenomenale vengono tirate. Il momento in cui forse si può cambiare la propria vita. 

Stavolta il film  lo troverete direttamente all' interno di questo post, è infatti offerto gratuitamente sulla piattaforma youtube, se voleste vederlo sul televisore basterà collegare il televisore al pc con un cavetto hdmi , come a suo tempo vi fu spiegato su queste pagine

Buona visione

Bobby

mercoledì 29 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1906 "capodanno a Venezia o a New York?"

Intanto per il titolo mi sono ispirato a questa ad di popcorn tv uno dei pochi canali streaming legali dove si possono trovare buoni films senza violare alcuna legge.
Ed ecco il secondo film di capodanno. Miscuso davvero per il primo della serie ovvero quello entrato ieri nella nostra cineteca io non ho visto che era in lingua originale e quindi lungi da me l' idea di fare una sorta di prova INVALSI del vostro inglese. Per fortuna era sottotitolato. A tutto ieri, stando ai commenti il prof. Martinelli era riuscito a vederlo tutto ed anche Patty e Valerio così ho pensato di lasciarlo stando magari più attento con la scelta odierna.

Eccola con la presentazione di popcorn tv e in calce la recensione del Morandini un abbraccio a tutti

Bobby

tutte le ulteriori  indicazioni, come sempre in cineteca.

Capodanno a New York (New Year's Eve, questo il titolo originale) è un film corale del 2011 diretto da Garry Marshall. È stato ideato dagli stessi produttori del film Appuntamento con l'amore (Valentine's Day), con cui condivide anche genere e alcuni membri del cast. Attenzione, però, perché non si tratta di un semplice sequel. New York, si sa, è una metropoli crocevia di milioni di persone, di culture diverse, di storie diverse. Impossibile raccontarle tutte, ambizioso cercare di raccontarne alcune, soprattutto durante una delle notti più amate e odiate di tutto l’anno. Così, la vigilia di Capodanno diventa un mosaico: le tessere sono le persone che attendono il nuovo anno affrontando nuove, cercando di rimediare a vecchi errori, in compagnia di vecchi amici o accanto ai propri cari; ma ognuno alla fine troverà un motivo in più per festeggiare. Tra queste ci sono Claire, che deve calibrare e regolare al millesimo la caduta annuale della sfera a Times Square, così da raggiungere il padre Stan Harris in fin di vita. Il film di Capodanno per antonomasia racconta anche dell’infermiera di Stan, Aimee, che terminato il turno lavorativo si collega con il computer dell'ospedale con il fidanzato, militare in missione lontano da New York. Per un Capodanno originale si rimane in ospedale, con Tess e suo marito Griffin cbe, assistiti da un'infermiera, vogliono far nascere il primo bambino nel 2012, inaugurando una buffa competizione con un'altra coppia in gravidanza. Dopo numerose peripezie Tess partorisce per prima, ma inteneriti dai figli dell'altra coppia molto felici di avere un fratello dichiarano di aver partorito per secondi. Una star della musica, Jensen, mentre si prepara per il concerto di mezzanotte, cerca di ricongiungersi con la sua vecchia fiamma, la chef Laura, abbandonata esattamente il Capodanno precedente. Ingrid, segretaria 50enne stressata, si licenzia dal dispotico capo per realizzare una lunga lista di desideri non avverati in tanti anni, con l'ausilio del giovane e attraente Paul. I due alla fine inizieranno una stabile relazione. Il fumettista depresso Randy, che odia totalmente la festa di Capodanno a causa di una delusione amorosa, rimane bloccato in ascensore con la corista Elise, della quale si innamora, corrisposto. Galeotta fu quella cabina. E infine Kim, madre single neo-divorziata della giovane Hailey, che ha in programma un bacio a mezzanotte con Seth, ma dato che la madre glielo impedisce la ragazza scappa di casa. Hailey riesce a baciarsi e a ottenere il permesso di uscire con il fidanzato, pur entrando in punizione. Ritrovandosi sola, Kim si incontra con il playboy Sam, con cui si era data un appuntamento il Capodanno precedente. Perché Capodanno a New York nel 2015, nel 2016 è sempre uno dei migliori film da guardare? E forse lo sarà anche nel 207, nel 2018, nel 2019… Perché è la forma, per quanto imperfetta, che molti vorrebbero dare all’ultima notte dell’anno dei loro sogni. Il romanticismo, a volte un po’ spicciolo, fa sempre la sua parte. Se, invece, si tratta di un film da vedere a casa prima o dopo la fatidica notte, questo non te lo diremo. In entrambi i casi il paragone fra vita reale e fiction può essere dolce come una fetta di pandoro o amaro come i cavoletti di Bruxelles. Sarai tu a scegliere quale sapore avrà il prossimo anno




Immigrato italiano di 3ª generazione (vero nome: Gabriele Masciarelli), attivo in regia dal 1982 (con un grande successo nel 1990: Pretty Woman ) ripete la formula del precedente Appuntamento con l'amore (2010) con una ventina di personaggi - in 10 storie che s'intrecciano e si sfiorano - alcuni dei quali affidati a famosi attori. Formula che un po' è migliorata, se non altro per la descrizione di quel che succede dal 1907 la notte del 31 dicembre a Times Square: decine di migliaia di persone s'ammassano per assistere alla discesa di una grande sfera di cristalli. È un efficace esempio di docufiction su un evento tradizionale che non ha il suo corrispettivo in alcuna metropoli d'Europa. Tra le storiette che si alternano nella narrazione c'è quella di De Niro, malato terminale che recita sempre sdraiato a letto. Da non perdere gli ironici e divertenti titoli di coda. Distribuisce Warner.

 

martedì 28 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1905 "Una serata al cinema"

 

Oggi desidero fornire un relax diverso da quello musicale. Siamo vicini a Capodanno e mi è tornato in mente il lungo periodo nel quale ci occupammo della cineteca di Esserino Da molto tempo la nostra mediateca non contemplava nuove acquisizioni. In questi giorni di mia presenza a Venezia  conto di arricchirla con qualche altro contributo.   Tanto per selezionare  un filone tematico ho scelto quello del capodanno e tra i molti titoli disponibili  ne ho selezionati alcuni che col capodanno hanno qualche relazione e che soprattutto avevano buone recensioni critiche. Di seguito  ecco le schede sul film che vedrò stasera.  In mediateca troverete tutte le indicazioni sui canali tv o altre fonti con le  quali potrete vedere il film anche voi.

Buona serata 

Bobby

Il rinomato sarto Reynolds Woodcock e sua sorella Cyril sono al centro della moda britannica nella fascinosa Londra del dopo guerra negli anni '50. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature a Golden Globes, 4 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 4 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 1 candidatura a CDG Awards, 1 candidatura a Goya, In Italia al Box Office Il filo nascosto ha incassato 4 milioni di euro .

UN'OPERA CHE PORTA PIÙ 
LONTANO LA FILMOGRAFIA DI PAUL THOMAS 
ANDERSON E SPOSTA PIÙ AVANTI IL CINEMA.
Recensione di Marzia Gandolfi

Londra, anni Cinquanta. Reynolds Woodcock, celebre stilista, fa palpitare il cuore della moda inglese abbigliando la famiglia reale, le star del cinema, le ricche ereditiere, le celebrità mondane, le debuttanti e le signore dell'alta società. Scapolo impenitente, le donne vanno e vengono nella sua vita, offrendo compagnia e ispirazione. Lavoratore bulimico e uomo impossibile, Reynolds dispone delle sue conquiste secondo l'umore e dirige la sua maison con aria solenne, affiancato da Cyril, sorella e socia altrettanto ieratica. Mr. Woodcock ha un debole per la bellezza che riconosce in Alma, cameriera in un hotel della costa dove si è fermato per un break(fast). La giovane donna, immediatamente sedotta da quel "ragazzo affamato", lo segue a Londra e ne diventa la musa. Stabilitasi nella casa di Knightsbridge, Alma rivela presto un carattere tenace, vincendo lo scetticismo di Cyril, che la crede di passaggio, e accomodando le (brusche) maniere del suo Pigmalione. Ma la difficoltà crescente di ottenere un vero impegno da Reynolds la spinge a trovare un rimedio.

Insieme a The Master e a Vizio di formaIl filo nascosto conferma che qualcosa è sopraggiunto nel cinema di Paul Thomas Anderson. La sua padronanza formale si tempera con accenti borderline che tracciano linee di fuga ma contemplano il ritorno.

Alla maniera dei tessuti selezionati da Mr. Woodcock, gli ultimi tre film di PTA assomigliano più a fili incrociati di trama e di ordito che alle vecchie costruzioni corali. Al climax violento o assurdo (il colpo di pistola di Boogie Nights o la pioggia di rane di Magnolia), subentra una follia lucida e irridente che minaccia i piani a ripetizione, che smarrisce gli sguardi nel fuori campo, che promette scarti, che disegna fughe interrotte. Come quella di Reynolds Woodcock davanti al sorriso enigmatico di Alma, che colloca il film tra veglia e allucinazione, lasciando planare il dubbio sul loro confine.

Opaco e sinuoso, Il filo nascosto serve due attori indefettibili che si misurano sulla scena di un'epoca (gli anni '50) sensibile alla seduzione cinegenica e in una relazione più complessa di quella che il quadro iniziale lasciava immaginare. Daniel Day-Lewis, maestro del linguaggio e della verità del corpo a discapito dell'eloquenza, trasforma il suo nel recettore di passioni di un personaggio privato di tante parole e dotato di un'aggressività a fior di pelle. Daniel Day-Lewis appartiene di fatto a quegli attori prossimi all'afasia, la cui rivolta sorda traspira dal corpo e la verità di un ruolo arriva necessariamente dall'interiore. Per l'attore inglese la performance è sempre un gesto da automatizzare, una vita da assimilare, una psicologia da dominare. A rischio di dannarsi. Questa intensità spiega una carriera e un ruolo, l'ultimo ha dichiarato l'interprete, che coltivano esigenza e rigore. Il ritratto di uno stilista senza concessioni, devoto alla sua arte, funziona come una metafora della maniera notoriamente intensa dell'attore di affrontare la sua. PTA, che ritrova Daniel Day-Lewis dieci anni dopo Il petroliere, è anche lui un maniaco assodato del dettaglio che aggiunge un'altra mano di senso a un'opera confezionata imbastendo sottotesti.

Tracce invisibili, fili nascosti, pensieri ricamati e cuciti nelle pieghe, negli orli, nei risvolti. Al loro fianco ma al centro del racconto c'è l'Alma di Vicky Krieps, rivelazione che non cessa di sorprendere di fronte a un personaggio e a un attore che hanno perfezionato il punto di incandescenza del proprio ruolo. Persuasi entrambi della propria onnipotenza, saranno ridotti all'impotenza da una donna sottostimata. Mostro di misoginia, Reynolds ha fatto dell'oggettivazione delle donne la sua professione ma con Alma il rapporto di forza si inverte progressivamente. Drammaturgicamente più forte, si impone come un personaggio di cui non sapremo mai tutto ma il cui volto dice tutto della sua maniera di attraversare il mondo. È lei a svolgere e riavvolgere l'arco narrativo di Reynolds, confidandosi a terzi e costringendolo in una forma di infantilizzazione. Regressione, del resto, perfettamente logica per un uomo ossessionato dalla madre, ideale al quale Alma vorrebbe sostituirsi prima all'insaputa di Reynolds e poi con la sua benedizione. È suo il punto di vista da cui scopriamo Reynolds Woodcock, monomaniaco fissato col magenta e i codici dell'alta borghesia. Con lei entriamo in una vita scrupolosamente pianificata dove ognuno trova il suo posto, dove le seccature vengono risolte secondo una routine stabilita, dove si respira una freddezza mortifera e sopravvive il fantasma di una madre defunta.

Il ritmo contemplativo permette al regista di osservare l'insidiosa influenza di Woodcock sulla sua musa e di sottolineare l'importanza del suo mestiere, che lo affascina quanto il cinema britannico a cui fa riferimento e a cui rende omaggio. La grazia con la quale descrive il suo lavoro, soprattutto quando è Alma a fare da modella al suo eroe, rivela una sensualità che compensa il pudore della loro relazione. Ma quello che al principio appare come un raffinato teorema romantico volge in thriller psicologico, quello che sembrava un magnifico esercizio di riferimenti (Rebecca - La prima moglieIl sospetto) si fa opera autonoma d'eccezione.

Lo sviluppo passionale convenzionale cede il passo a un gioco di manipolazione, una codipendenza tra appassionati schiavi del dolore, coerente con l'immagine delle relazioni umane che l'autore ha l'abitudine di indagare lungo le derive del sogno americano. Tutto oppone Reynolds e Alma, a partire dalla classe sociale, ma la seduzione che esercitano l'uno sull'altra testimonia il motivo di predilezione dell'opera di PTA, la lotta tra materia e spirito. Questa lotta è messa in scena ancora una volta con precisione millimetrica dentro interni ipnotici, dove si consuma lo spettacolo affascinante di miseria e acquisto spirituale, agisce l'ideologia autodistruttiva e tossica dell'alta società londinese, la sua falsa apparenza e la nevrosi che dissimula. In un film apertamente psicologico, l'autore infila scena dopo scena verità eterne sulla dualità, l'ambiguità, l'inversione possibile dei ruoli dominante e dominato. Tutte considerazioni già presenti in The Master e in fondo ai piani muti in cui cova l'impulso viscerale dei suoi personaggi. Prima delle parole per PTA ci sono gli attori. Non serve altro per identificare lo stupore dei suoi amanti e la profondità dei loro abissi quasi intollerabili nell'ultimo testa a testa. Confronto intimo che segna la débâcle fisica e psicologica di Reynolds e insinua una frattura. Constatare che l'assoluto a cui aspira risiede altrove che nel suo perfezionismo è una presa di coscienza troppo dura da sopportare. Anche per il suo interprete. 

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?
NEL MONDO DELLA MODA, STOFFE E CAPPELLI DEL JET SET LONDINESE DEL DOPOGUERRA.
Overview di Francesca Ferri

Nella Londra degli anni '50, il rinomato stilista Reynolds Woodcock (Daniel Day-Lewis) e sua sorella Cyril (Lesley Manville) rappresentano il fulcro della moda britannica, vestendo la famiglia reale, le star del cinema, le ereditiere, le dame dell'alta società, socialiste e nobildonne. Tutte si ritrovano nello stile unico della House of Woodcock. Ma l'artista che conosce perfettamente desideri e gusti femminili, non conosce il vero amore, che ritiene un privilegio precluso a un artista del suo calibro. Così lo scapolo impenitente preferisce intrattenersi con donne diverse che gli offrono la giusta dose di ispirazione e compagnia. Finché non incontra Alma (Vicky Krieps), ragazza ambiziosa e caparbia che riesce a insinuarsi nel suo cuore come musa e amante, sconvolgendo da un giorno all'altro la sua perfetta vita su misura.

Phantom Thread, tradotto in italiano Il filo nascosto, è l'ottavo lungometraggio di Paul Thomas Anderson che per il ritratto dell'icona di stile ha scelto Daniel Day-Lewis.

Dallo sguardo enigmatico e l'aria sfuggente, l'attore britannico sembra perfetto per ripercorrere la vita di un artista illuminante, la sua creazione, il suo lato oscuro concludendo così la sua carriera. L'attore tre volte premio Oscar che aveva già lavorato con Anderson in Il Petroliere, aveva annunciato infatti che all'età di 60 anni si sarebbe ritirato. Intanto si lascia ammirare in un nuovo ruolo di carismatico che poco si preoccupa di piacere al pubblico. Noto per la sua maniacale precisione nello studio dei suoi personaggi, Daniel Day-Lewis inoltre sembra la persona giusta per esplorare l'ossessione del famoso sarto nel ricordo di Rebecca e Vertigo di Hitchcock, modelli di riferimento di Anderson.

Nonostante alcune tensioni sulla casa in stile georgiano scelta dal regista come set per ricreare l'atmosfera dell'epoca ma alquanto scomoda per la troupe, l'attore e Anderson hanno lavorato in stretta collaborazione. Insieme hanno fatto ricerche e insieme hanno lavorato alla scrittura del film. "Tutto nella casa di Woodcock era così particolare, dal tipo di sedia, all'argenteria fino alla tazza da tè, quindi dovevo coinvolgere Daniel in ogni aspetto" - spiega il regista che racconta della stessa cura per i vestiti - "Il nostro costumista Mark Bridges non poteva creare indipendentemente dei costumi e metterli in mano a Reynolds Woodcock".

lunedì 27 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1904 "tanta luce ma poche teste"

E' passato quasi un anno o forse anche più dall' ultimo post a firma mia. Mi accingo dunque a licenziare questo odierno con una certa emozione. Prima di ogni altra considerazione un doveroso ringraziamento a chi  in più occasioni ha consentito la sopravvivenza di Fatevi i Gatti Vostri. Mi riferisco a Mariangela Fabbri a tutti voi più nota come Zanzara, Zanza o Zanzina. Il suo impegno costante e generoso ha permesso a noi fondatori e agli affezionatissimi lettori di non dover rinunciare a qualche risata, qualche ciarliera dissertazione, un po' di musica fatta in casa e parecchi film. Non è poco per una testata che io e mia sorella fondammo nel lontano 2007.  Zio Dante riscontrava che si è persa molta della primitiva gaiezza ma credo dipenda dal punto di osservazione e che tale depauperamento, semmai affligga settori ben più ampi di quello della nostra redazione. 

Per la prima volta in tanti anni mi trovo da solo con gli zii. Con molta buona volontà da parte di tutti siamo riusciti ad organizzare un Natale sorretto da una discreta dose di gioia e allegria. Eravamo sicuramente in meno rispetto agli scorsi anni ma anche sette persone e tre gatti fanno la loro figura a tavola.

Mi tratterrò fino al tre perché domenica due rientreranno Dani e Zanza e resteranno qui, credo fin dopo la Befana. 

A Londra il Covid non è riuscito a creare la desolazione che ha prodotto a Venezia. Nonostante la moltitudine dei contagi gli inglesi hanno continuato la loro vita di sempre, gran parte della quale si svolge fuori casa, perché a Londra, se si è in età da lavoro, una volta varcato il portone d'ingresso al mattino, non si rientra fino all' ora di cena e spesso anche più tardi. Probabilmente la flessione nel turismo c'è stata e non lieve ma Londra soddisfa  un enorme mercato interno e quindi non si vedono negozi vuoti. Ad Oxford, dove passo buona parte del mio tempo, la gente  prende precauzioni maggiori ma ikl tutto si sostanzia nell' uso pressoché costante della mascherina, di distanza neanche a parlarne. Un folta popolazione di studenti vive anche di contatto sociale e fisico e non mi pare di aver sentito persone disposte a rinunciarvi. Qui riporto alcune immagini di Venezia, illuminatissima ma vuota e della P.za Ferretto a Mestre, la più rappresentativa della terraferma, dove un po' di persone ci sono ma non arrivano al 10% di quelle che vi si vedevano ai tempi d'oro.



Mi ero ripromesso di fare lunghe passeggiate ma, un giorno prima della partenza,  sono stato colpito da una acutissima sciatalgia che mi fa zoppicare al pari dello zio Dante. Nonostante il dolore persistente ho comunque voluto provare la moto Gilera che lui ha rimesso a nuovo e che ha mostrato in post precedenti.

E' bellissima ma ho difficoltà a guidarla un po' perché essendo molto alto assumo una posizione troppo raggomitolata e poi perché non sono abituato al cambio a destra. Ci sarebbe infine un terzo motivo elencato dallo zio che riporto con le sue parole, concessioni vernacolari incluse: "Ai Veneziani datigli gondole e sandoli ma per carità teneteli lontani da macchine e motociclette perché un si sa i danni che possan fare".

Sto provando a suonare qualcosa con l' organetto che Costanza ha donato alla casa, ma sono ben lontano anzi stratosfericamente lontano dalla diabolica abilità del Ciampi che, dopo aver avuto in mano qualsiasi strumento per mezzora, riesce a suonarlo e bene.

Con lo zio, ieri, abbiamo realizzato un piccolo pezzo classico con armonica. E' un brano che lui, da sempre, suona benissimo anche con personalizzazioni di tipo jazz. Purtroppo  quando suona da solo non registra, tiene l' amplificatore settato in una maniera indegna e non sa trovare basi che esaltino la melodia solista.  Così ho deciso di provare a realizzare un prodotto di categoria superiore alla solita suonata casalinga (che comunque resta adorabile). Così mi sono occupato, con vera pignoleria, della basi elettroniche, del suo amplificatore che lui si ostina ad usare a un ventesimo delle sue possibilità e del mixaggio. Gli eclettismi con l' armonica, invece,  sono tutti suoi . Ve lo propongo volentieri perché il Natale non è ancora finito ed anche quale omaggio al  modo di suonare dello zio che, se in duo col Ciampi viene esaltato, anche da solo fa un figurone.


Un abbraccio a tutti 

Bobby

domenica 26 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1903 " Come disse Dantino si beve ar Ceppo e si ribeve ar Ceppoino"

Quando lo abbia detto non me ne ricordo. Ne ha dette così tante... e i motti in rima, doventati oramai proverbi al bar Nado, sono per lo più sua o di Don Luigi. 

Ora è un po' più moderato, termine questo  parecchio eufemistico dato che, cor Ciampi, un so quanti fiaschi hanno votato ieri. Comunque durante l' anno, ar vino, ci sta più attento. Anche Dino, la cui regola è l' eccezione sempre e comunque, cerca di non superà il litro giornaliero. Ben s'intende: quando siamo foòri dale feste, dai sabati e dale domeniche. Io i r Natale lo chiamo anche " r Ceppo" , credo pel fatto che si brucia nel camino un grosso ceppo di querce 


e Santo Stefano doventa dunque  il Ceppino guasi a volé dì "piccolo Natale" che difatti, taluni chiamano "Natalino".  Dante mi fa presente che, oltre al diminutivo usato quale riduttivo dell' importanza del giorno, a Santo Stefano, si suole  desinare coll' avanzi del Natale   e anche nel camino si bruciano i ciòcchi di legna un po' meno belli dato che i più grossi si sono bruciati durante la veglia della sera prima.



Comunque,  pe scrupolo, mi so voluta documentà e ho trovato sta ricerca dell' accademia della Crusca cui rimando gli interessati 

Crusca " del Ceppo" 

Oggi donque Ceppino, cor un umido che fa la nebbia anche in cèlo, siamo tutti accanto ala stufa. Costanza s'è gentilmente offerta di portacci me e Dani infino a Zurigo  indove si fermeranno lei e Dino e di li ci presterebbe una su macchina pe proseguì pe la Germania. Lei ha definito tale macchiuna "una vecchiarella" ma  Dante m'ha raccontato di come si tratti di  una stupenda Alpine Renault  turbo, dell' anni ottanta, tutta rimessa a novo e m' ha anche fatto vedé la foto.


Boiadé dice lui l' ho mandata na volta quando lei era giovane e veniva a Livorno a fassi dà du colpi dar Ciampi. Mettevi la prima e come accelleravi cigava come na matta e lasciava mezze gomme per terra, na potenza mostruosa. Mi avvisa anche di sta leggera cor piede perché con quell' animale lì a fassi der male un ci vole nulla.

Dunque andata! Costanza e Dino restano anche oggi e domani si parte tutti nzieme. Mi dispiace pe Holly che resterà cola casa mezza vota ma gli si lascia Bobby e poi ci sono i gatti.....

I ragazzotti ci aspettano e dai messaggi che mandano sembra che siano digià in agitazione. Bene si vede che  io e Dani gli s'è lasciato un bel ricordo e mi pare giusto perché anche noi un ci siamo state punto male, sennò col cavolo si farebbe tutta sta strada in tempo di covidde. Eppoi du amici di coscia ma che stieno a casa sua, un rompano le palle e ti vedano volentieri quando c'è l' occasione è quanto di meglio noi due si possa desiderare al momento, ce lo siamo detto e ridetto, io e Dani, quasi cercando vicendevole rassicurazione.

Oggi Dino ha voluto provà l' organetto e in omaggio ala terra che ci ospita ha eseguito niente popodimeno che "Se il mare fosse de tòcio" che poi altro non è che una verzione locale della famosa Mula de Parenzo o della ancor più nota Tutti mi chiamano Bionda. Dino preavvisa gli ascoltatori che non è il suo strumento e che non lo ha mai suonato anche se, suona piuttosto bene la fisarmonica e ovviamente trova nel pianoforte il suo strumento per eccellenza.

L' ha provato tre volte di numero sto pezzo, giusto perché la tastiera e i bassi sono messi in modo particolare ed ecco il resultato


Bon Ceppino a tutti

Zanza

sabato 25 dicembre 2021

fatevi i gatti vostyri 1902 " Venezia Natale 2021"


BUON NATALE A TUTTI I NOSTRI LETTORI

La nostra combriccola ha atteso la mezzanotte con brio e pieno spirito natalizio. Almeno un per un po' si è ricreata quella magica atmosfera che mancava da tanto. Mentre scrivo, sono le dieci, Zanza è sotto la doccia. Costanza e Dino dormono ancora nella camera messa a loro disposizione da Bobby che ha passato la notte santa sul divano della zia, con i gatti, ben attento a non chiudere la porta per non subire la stessa sorte di Dino. La zio è sceso insieme a lui a controllare che qualche imbecille non abbia sciolto la barca  di zia Holly o la sua che è ancora ormeggiata a fianco all' altra, o fatto altri scherzi simili. Zia Holly sta preparando la seconda mandata di caffé. I regali li abbiamo scartati all' una di notte. In famiglia ci siamo un po' arrangiati, io ho ricevuto dagli zii un delizioso orologio meccanico anni 70 molto vintage e di buon design.


Dante lo ha restaurato alla perfezione per me. Io ho regalato agli zii in coppia una pregevole bilancia a piatti dei primi del novecento, sotto le mani dello zio è diventata perfettamente funzionante ma l' abbiamo tenuta nascosta alla zia fino a ieri sera. 

Bobby ha ricevuto da noi tutti uno stupendo pugnale usato dai commandos inglesi  nella seconda guerra mondiale si chiama SAS e il fratello che colleziona baionette pugnali della prima e della 2 guerra mondiale fin da ragazzo ne è stato felicissimo ovviamnte Bobby ha dovuto dare in cambio una sterlina dato che nella tradizione locale si dice che roba che punge amor disgiunge ma la cosa non avviene se si paga con una monetina anche di minimo valore.



Con Zanza ci siamo andate a comperare due completini intimi di quelli che fanno impazzire gli uomini sono identici ma io ho comprato il suo e lei il mio il modello si chiama "Obsession"

 Quando andremo in Germania per fare il capodanno con i due ragazzi conosciuti in Corsica vorremmo indossarli "e magari anche toglierceli" aggiunge Zanza che uscita dalla doccia si sta asciugando i capelli gocciolando sulla tastiera del mio pc. Costanza ha portato un dono per tutti, una bellissimo organetto tedesco. Vera rarità e di gran pregio secondo il Ciampi.



Da tenere in casa a disposizione delle riunioni musicali veneziane. Lo sa suonare solo Dino ma vedremo di imparare a farci qualcosa anche noi in fondo è una grande armonica a bocca con un mantice. Noi a lei abbiamo regalato uno scialle in lana  fatto all' uncinetto da zia Holly.

Ed eccoci alla musica natalizia In arrivo sul nostro whatsapp direttamente da Les Trombantes un Jingle Bells che, apparere del Ciampi che si è finalmente alzato e sorseggia il caffé si potrebbe tranquillamente portare a un concorso per maestre di tromba. 


Abbiamo intenzione di registrare poi la nostra super canzone di Natale da sempre ma siccome ci serve la bella voce di Bobby aspettiamo che ritorni dal giro fatto con lo zio a controllafre le barche
Per intanto auguri a tutti
Dani & Zanza

Ed ecco quello che da sempre è il nostro pezzo preferito tra i canti natalizi. Creato dal talentuoso Lennon ha surclassato come ascolti molti classici Christmas Carols. Ci serviva una voce dolce e pacata, dall' inglese perfetto e quale se non quella del clone di Sheran ovvero
fratello Bobby. Alla chitarra Dino, all' armonica a bocca zio Dante
Buon ascolto e buon pranzo

venerdì 24 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri 1901 "le tre Dabliu : Winda Wonda Wanda nculo a chi comanda"

Il titolo è del Ciampi, per quanto mi riguarda absit iniuria verbis.

Giorno di Vigilia quest'oggi che poi per noi conta quasi più del 25 perché la zia, per ovvie ragioni organizzative ha sempre dato la preminenza alle cene rispetto ai pranzi. Quindi fin da quando ci presentò Dante annunciandoci che era il suo fidanzato e che spesso ce lo saremmo ritrovati in casa ci siamo abituati alla sua eccellente cena del 24. Certo il 25 si scartano i regali e si riunisce la famiglia, quindi diciamo che il 24 per noi è un po' come il sabato del villaggio di leopardiana memoria. Peraltro oggi arriva Bobby da Londra e probabilmente si fermerà per un po' di tempo. Aveva trovato una nuova ragazza ma la cosa non è durata. Certo per le bianchicce figlie d' Albione non è facile reggere il confronto con la bellezza e il fascino di Martina che sicuramente ha lasciato profonde tracce nel cuore del mio fratellone, del resto Zanza mi testimonia che altrettanto è accaduto per la trombante junior che ancora non ha sostituito Bobby nonostante abbia una fila di pretendenti che potrebbero essere gestiti col numeretto progressivo che ormai si usa ovunque si formino code di attesa. Per consolarsi Bobby si è consolato, la figura piuttosto piacente di questo alto e snello prof italiano fa facilmente colpo sulle inglesotte che, tuttavia riescono a tenerlo impegnato solo avvicendandosi come in un passamano. Credo che la relazione durata di più non abbia superato i due mesi. Lui con le inglesi si trova molto bene caratterialmente ma forse (dico forse perché è abbastanza riservato) le efelidose non riescono a coniugar bene sesso e amore. Quello che so lo so da Evan, il mio ex ragazzo inglese.  Mi raccontava, infatti, come la maggior parte delle sue conterranee riuscissero ad essere o scialbe o trasgressive ma mai belle, eleganti e passionali come noi italiane. Generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano ma che, all' epoca, mi facevano piacere dato che  ero l'unica italiana che avesse conosciuto fino ad allora. Bobby dunque arriverà verso le undici e andremo a prenderlo io e Zanza che per Bobby ha sempre avuto un debole.  Nulla, tuttavia, si è mai concretizzato fra loro tant'è che, nella lunga estate che io e Bobby passammo a Livorno, tutti nel  Toto-love-story che ci divertivamo a fare,  avrebbero puntato su Zanza ma alla fine  fu Martina a portarsi in Corsica il Fratellone e a farci una storia che arrivò davvero vicino al sì fatidico. Con Zanza scherziamo molto su questa faccenda dei fratelli, ammetto, infatti di esere stata molto attratta dal suo gemello Riccardo. Passioncella giovanile che dovetti accantonare per l' onnipresenza della strabordante Valentina con la quale almeno per i parametri più ricercati dagli uomini, leggi: gambe, tette, sedere, era davvero impossibile competere. Per di più aveva su schiena e chiappe e molte altre parti del corpo i più bei tatuaggi che io abbia mai visto roba da far rientrare dentro il suo carapace la piccola tartaruga che ho tatuata sull' inguine. Così io e Zanza continuiamo a scherzare sui relativi fratelli ma in cuor nostro sappiamo che resterà sempre e solo argomento di conversazione tra amiche. In casa c'è un bel calduccio, il caffè spande il suo aroma per tutta la casa, io e Zanza siamo ancora in pigiama, lo zio fa colazione con Dino. Costanza arriverà in auto stasera e si tratterrà fino al 26. La cosa ci fa estremamente piacere. L' eskimo di Dino è stato lavato e asciugato e, a detta di Zanza, profuma così tanto che il Ciampi si troverà a disagio nell' indossarlo. 

Metteremo aggiornamenti in occasione dell' arrivo di Bobby e Costanza

Buona Vigilia e aspettate con fiducia Babbo Natale vi auguriamo di ricevere ciò che più desiderate



Dani


stavo quasi per dimenticare:

Ieri sera con molte prove e molti errori che il Ciampi ha redarguito severamente imponendoci innumerevoli emendamenti, siamo alla fine riusciti a registrare un classico natalizio inedito su questo blog. Partecipiamo tutti con strumenti classici tra i quali spiccano il piano elettronico (che alcuni natali fa ci fu regalato da Costanza) in mano a Dino e l' armonica solista dello zio e altri improvvisati quali le percussioni sui bicchieri che, con un ascolto attento, riuscirete a distinguere.


aggiornamenti

Bobby arrivato sano e salvo con 3 vaccinazioni e tampone di questa mattina.
Abbiamo appena finito di mangiare Pappardelle con cavolfiore olive e capperi,  secondo semplice per non abbuffarsi troppo, formaggio montasio con marmellata di corbezzoli, prosciutto e salame friulani, mozzarelle e provola affumicata. Pane fatto in forno dalla zia.
Vino rosso di Bolgheri.
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Ore 17,45 Arrivata anche Costanza. Non a bordo di una Bentley come vaticinava Patty ma di una Lexus ls Hybrid, un giocattolino che sfiora I 110'000 euri. Lascerà l' auto in un garage super custodito qui in Piazzale Roma, non è proprio il caso di portarla in campagna come il furgoncino di Ampelio. Gli anni passano ma Costanza resta una signora di bellissimo portamento e di indubbio fascino. Potrebbe permettersi il top della chirurgia ma è totalmente naturale, ha lasciato perfino i capelli argentei e fa un figurone alla faccia delle siliconate.
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La zia ha fatto tre teglie di pizza per il resto abbiamo vassoi e vassoietti con specialità locali e le prelibatezze inviate da Nara. Potremo far mezzanotte a forza di stuzzichini e bicchieri di ottimo vino. Buna cena della vigilia anche a tutti voi.

giovedì 23 dicembre 2021

fatevi i gatti vostri n 1900: "Dino pisciato nella notte"

Questo titolo  l' ho voluto scrivere alla terronica ma non me ne vogliate, mi fa molta simpatia quando sento dire "il cane lo ha pisciato" oppure "il cane mi ha pisciato il motorino" intendendo ovviamente gli ha fatto la pipì addosso.

Procediamo però con ordine.

Zanzara è partita alle tre e siccome in macchina corricchia abbastanza alla 18, 20 era gia in piazzale Roma abbiamo scaricato il furgoncino di Ampelio che era pieno fino al soffitto. Il motto di quest'anno è non doni ma roba per bocca e allora:

50 litri di vin, 20 litri di olio nuovo,circa 50 vasetti fatti da Nara con sardine, zucchine melanzane e cetriolini cipolline  sottaceto e poi carciofini, porcini e altri funghetti sottolio. Pasta fatta in casa ed esssicata comprendente pappardelle, tagliatelle, quadri pronti per lasagne. Farina di ceci per preparare la torta livornese o cecìna e ancora dolci di tutti i tipi, cavallucci, ricciarelli, panforti, un gigantesco dolce dal nome dolcemente evocativo la Sabbiosa e una accurata selezione di whisky e grappe.

La zia incredula di fronte a tanta dovizia si domandava come avesse fatto Nara a preparare tutta quella roba e la spiegazione è venuta da Zanza: " La mamma ha diretto i lavori mentre io, il Mosca e Camilla abbiamo fatto i lavoranti, fruendo anche dello sporadico ma consistente aiuto di Samatta e delle trombanti. Sono anni che fai tutto tu, ci ospiti in massa e quest'anno vorremmo che tu ti riposassi e mangiassi e cantassi insieme a noi".

Mentre portavamo a casa tutto quel ben di Dio utilizzando ben tre carretti, due per le provviste e uno per i bagagli, lo zio è partito con la macchina alla volta di Malcontenta per portare a compimento quanto si era riproposto ieri.

Come prevedibile il motore, della sua barca, fermo da mesi non è partito al primo colpo come lui ottimisticamente preventivava. Alle otto doveva ancora arrivare e quando la zia lo ha chiamato abbiamo sentito la Novena in vivavoce. In pratica aveva smontato tutto e lo stava rimontando. Non avevamo dubbi sul fatto che sarebbe tornato, conosciamo la sua caparbietà e anche la sua abilità il dubbio era su quando. Alla fine è andata abbastanza bene, è arrivato alle nove e mezzo quando stavamo boccheggiando dalla fame e il Ciampi aveva già quasi finito una bottiglia di vino da solo.

Il commento dello zio è bastato perché la zia lo spedisse a quel paese. "Oramai l' avevo fatto a pezzi e ho pensato di cambiargli anche l' elica sostituendo quella da lavoro con una più veloce, solo che non la trovavo più ed ho dovuto tirar fuori dal box decine di secchi e scatoloni di roba" Quindi la barca l' avrebbe potuta far partire con un lavoro di mezz ora in più del previsto e inveche ne ha perse due in più pe cambiargli anche l' elica

Il Ciampi ha scosso la testa:" è sempre stato così luilì. Immaginatevi che da ragazzetti siccome si doveva allenà pe fa bella figura co qualche ragazzetta che gliela potesse dà,ovviamente  la cosa era ancora tutta nela su testa e mi ammorbava tutto il giorno dicendomi "Dino se la tale si decide a dammela la faccio doventà matta". In realtà gliela doveva ancora chiede ma s'allenava peggio di come fanno quelli che s'allenano al karaté spaccando i mattoni a mani nue. Lui si eccitava a penzà a sta scorfanetta che poi aveva anche le gambe a buzzo di conigliolo e le poppe striminzite ma ner su capo malato era meglio di Florinda Bolkanne o di Barbara Buscè, poi una vorta in istato di grazia fallica infilava ir gigi fra du balle di caffè der magazzino di Nado  e lo moveva insu e ngiù come un matto fino a che si fece venì un' infezione che ci mancò poco che glielo dovessero taglià a Pisa indove il chirurgo disse che d' imbecillate n'aveva viste di tutti i colori che aveva persino levato i vetri dal buco del culo di alcuni che ci s'erano nfilati na lampadina e na bottigli adi coca cola l' aveva dovuta estrarre da na topa ma un coglione che trombava le balle di juta ruvida der caffé gli mancava nela su collezione."

Questa era inedita e le risate si sono sentite anche nella calle sottostante.

Dante è stato zitto dicendo solo "esagera sta caata io è vero m' allenavo ma lui che nvece mentre era co na donna si copriva ir viso cor un guanciale vi sembra normale?"

Comunque mentre il vino scorreva e i cibi si facevano spazio nello stomaco di ognuno di noi hanno trovato il modo di farci sentire qualcosa di natalizio con chitarra e armonica. Eccoli qui a suonare l' arrivo di Babbo Natale a Venezia, la zia Holly si è messa al cembalo e Zanza ha impugnato il suo cappello natalizio pieno di sonagli scuotendolo a tempo, non per niente è figlia di un super batterista.


All' una di notte io e Zanza siamo andate a dormire di sopra in casa mia. Dino ha voluto dormire sul divano con Balena Emma e Cice. Stamattina quando la zia s' è alzta per fare il caffé lo ha trovato che stava dormendo quasi a penzoloni sul bordo del divano.

"Hai dormito male?" gli ha chiesto.

"No ma ci deve essere una perdita d'aqua dal piano di sopra perché sono bagnato fradicio."

Nella testa della zia si è fatto spazio un dubbio terribile: Ha annusato l' eskimo al quale Dino non aveva rinunciato nonostante le coperte. 


 

Era intriso di pipì di gatto, ha toccato Balena, aveva la pancia fradicia, Emma e Cice idem. Poi la ricostruzione Dino prima di dormire ha chiuso la porta del salotto e si è messo a letto coi mici che tuttavia non hanno più avuto accesso alla loro sabbietta che sta in bagno. Probabilmente Balena per primo ha pensato di farla lì e le gattine implicitamente autorizzate dal capo branco devono aver pensato di fare lo stesso.

Per fortuna le coperte e l' eskimo hanno contenuto l' umidità senza lasciarla passare sul divano ma abbiamo dovuto mettere tutto in lavatrice e mentre zio Dante gongolando sentenziava: "capirai povere bestie a porta chiusa e poi co sto pezzo di merda accanto devano avé pensato che gli si fosse cambiato r gabinetto".  


State pronti manca poco a Natale ma staremo con voi, domani arriva Bobby

Bacioni da Dani e Zanza