domenica 30 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n 1302 " aspettando Bobby "

Dovrebbe arrivare alle 5 del pomeriggio giusto giusto per l'ora del tè e lo aspettiamo trepidanti. Due mani in più sono benedette adesso che in casa  fervono i lavori. La zia ha deciso una ristrutturazione in piena regola compresa la coibentazione delle pareti esterne che negli ultimi anni dopo aver resistito 50 anni senza muffe, dopo l' installazione delle miracolose finestre ermetiche, della porta blindata e dei termo col regolatore, hanno cominciato la loro vendetta sul tecnicismo. Zio Dante si è dato da fare in mille modi ed ha contenuto l'avanzata della muffa ma è stata una lotta continua sempre a ripulire e ripitturare e, nell' intertempo se la sono respirata tutti, compreso il povero Esserino che soffriva d'asma. A casa mia e di Bobby situazione analoga, anche noi abbiamo messo finestre e nuovo ssitema, quasi imposto, di riscaldament. Abbiamo avuto meno muffa perché quando non ci siamo lasciamo il riscaldamento spento e le finestre con l' areatore aperto ma non c'è da gioire neppure da noi. Ovviamente casa nostra è spartana come lo era quella londinese, letti sedie tavolo cucina che non abbiamno quasi mai usata. la zia è arrivata al bel numero di 80 scatole di cartone piene di roba e Dante ne ha fatte una ventina con le sue centinaia di oggettini. le gemelle Esser saltano ovunque qui 
sono in versione il pranzo è servito! Ogni 20 minuti vanno a controllare Balena che senza interrompere le sue nanne le fa un po' giocare con la coda purtroppo la foto non è nitidissima ma si intravedono le demoniette sotto il cesto vicino a Bale
La calura è infernale da due giorni stiamo lavorando di nuovo io e la zia. Grazie ai molti lavoretti acquisiti grazie alle raccomandazioni di Costanza il lavoro rende un buon fisso mensile. Per una persona da sola sarebbe un buon stipendio ma una persona da sola non lo può fare. In due bisogna accontentarsi ma anche se la zia insiste per dividere gli utili per adesso non ne ho bisogno e preferisco che lei tenga tutto pro gattine e pro restauri casa che peraltro essendo dei miei genitori vanno indirettamente anche a beneficio mio e di Bobby.
Zio Dante non si lamenta zoppica molto ma fa anche molti lavoretti. Stamattina ha approntato questa meravigliosa  versione di ventilatore appeso all' avvolgibile, ha il motore rinforzato e soffia verso l' interno l'aria calda di fuori.

 Parrebbe un controsenso ma non è, difatti il flusso di aria calda permette di non sudare ma non fa venire il tipico mal di gola o il torcicollo che prendevo sempre io quando mi mettevo accanto al getto d'aria fredda. Adesso sta sistemando il vecchio camper perché la calata in Toscana dovrebbe essere vicina.
La mia piante grassa ha fatto un bellissimo fiore 




 e io resto sempre più incantata dalle meraviglie della natura incluse ovviamente quelle con occhi e zampe.
Bobby prima di chiudere la porta di casa mi ha mandato il link per il Colombo domenicale,  io chiudo perché devo correre all' aeroporto a prelevare il fratellone
eccolo l' episodio della serie
Un abbraccio da Dani

domenica 23 giugno 2019

fatevi i gatti vostri 1301 "piccole gatte crescono"

Due demoni due incredibili delinquenti che in un mese sono passate da essere due batuffolini impauriti da tutto e da tutto a mettere in atto le più complesse strategie per esplorare ogni luogo della casa.
Balena resta il gatto protettore, dormono vicino alui e ognuna delle due gli dedica molte attenzioni che lui accoglie con regale degnazione e ricambia con regale generosità facendo loro il bagno a leccotti condividendo con loro il proprio bagno privato, la propria acqua ed anche il cibo. Il caldo è arrivato, forte e opprimente come sa esserlo qui dove i gradi sono tanti e l' umidità ne raddoppia la percezione. Zio Dante bilancia la gioia dell' avere di nuovo la casa piena di akllegria e movimento con il dolore ormai al limite del sopportabile che prova alla schiena e alle gambe. Continua a fare esami ma non trova un bravo regista che prenda in mano la situazione ed io e la zia siamo molto preoccupate. La zia circa due settimane fa si è infortunata ad un ginocchio lavorando, lesioni non gravissime ma che interessano il menisco e il legamento crociato. E' coperta dall' INAIL perché a differenza di Dante ha sempre lavorato secondo le regole con tutte le iscrizioni e le assicurazioni che le mangiano mezzo ricavo ma qualche volta servono. Il problema più grosso era costituito dal conservare il giro di consegne. Io sono agile e so pilotare la barca ma tra me e la zia ci corre mezza laguna. Se c'è da andare al Lido in barca non ho problemi ma le continue manovre in rii strettissimi con un barcone enorme, le retromarce, gli ormeggi in angoli impossibili son pane della zia. Dante con molte imprecazioni sa fare le stesse cose che lei fa con naturalezza ma non può stare in barca con tanti dolori. Per fortuna abbiamo trovato un amico e collega della zia che era appena andato in pensione così lui pilota la barca ed io consegno i pacchi. La zia che non vuol saperne di stare ferma ha deciso di pitturare la casa e si è messa a impacchettare tutto facendo piazza pulita dell' 80% delle sue cose, a suo giudizio inutili o comunque ingombranti. Dante la aiuta piano piano ma con costanza le gattine saltano ovunque e ad ogni poco risuona la domanda angosciata: Emma dov'é? Alice dove si sarà nascosta?
Balena soffre il caldo e dorme sotto il letto probabilmente una delle aree più fresche della casa.
Metto un po' di foto che si commentano da sole, potete ben vedere come le dimensioni corporee delle gemelline siano cambiate. Ah dimenticavo nei rari casi in cui non dormono con Balena si accoccolano sulla roba appena stirata.



Bobby mi ha fornito il link all' episodio settimanale del tenente  Colombo. Subito al di sotto gli estimatori della serie tv mio fratello ha elencato gli episodi che abbiamo pubblicato finora. Ai primi di luglio arriverà anche lui a godersi le meritate ferie.
Buona domenica a tutti

Dani

 

un giallo da manuale
le note dell' assassino
un delitto perfetto
vino d' annata
duplice omicidio
alibi calibro 22
una questione d'onore
ricatto mortale
misteriose impronte digitali
autoritratto per un assassino  
colonna sonora con omicidio
i cospiratori 
delitto d'altri tempi
una  ghigliottina per il tenente
nuoce gravemente alla salute
non c'è tempo per morire 
Doppio gioco
l' illusionista    
scandali a hollywood 
sulle tracce dell' assassino  

lunedì 17 giugno 2019

fatevi i gatti vostri 1300 "il Riordino dettato"

Mentre zia Holly ed io facevamo due chiacchiere, accatastando libri e chincaglierie con cui riempire le scatole che lo zio, con vari marchingegni, carica in barca, ci siamo chieste: "ma chi ce le' ha le mani libere per sostenere un libro di questi tempi?". Ecco  allora che, memore delle innumerevoli chiavi ereditate da Amedeo ho pensato che Zanza, depositaria dei tesori del compianto NERD di Livorno potesse fare un regalo alla audioteca di Esserino. Zanza è il contrario di mio fratello, tanto lui è portato a studiare e pianificare teoricamente le cose tanto lei aborrisce il lavorio mentale. Non fatele vedere un passo di danza però o, a detta di Dino e Dante, non fatele vedere come ci si tuffa tra gli scogli per tornare su con un polpo avvinghiato al braccio perché Zanza vi lascerebbe a bocca spalancata. Persino le ardue architetture da hacker di cui disquisiva Amhed non trovavano alcuna reticenza nelle disumane capacità applicative della mia amica. Samatta che l' ebbe per compagna di banco ricorda con ammirazione come a casa non aprisse mai libri. "Mentre io mi truccavo o mi cambiavo l'assorbente sotto il banco, per l' infingardia di andare in bagno"  cita Sama, che indulge spesso al truculento, "lei stava coi pugni serrati alle tempie e beveva tutto quel che i professori dicevano". C'è qualcosa di ancor più sbalorditivo un pomeriggio che Dante aveva collegato il pc del bar in streaming con la tv per vedere i mondiali di scacchi Zanza sbottò: ma che gli gioca la siciliana colla variante del pedone avvelenato? Sta fresco luilì quella era roba per Fischer. In pratica era accaduto questo, da ragazzina Dante aveva tentato di insegnarle il gioco degli scacchi, Zanzina apprendeva ma si annoiava e smise presto. Pur sdegnando il gioco non solo ne aveva appreso i rudimenti ma aveva anche memorizzato dei riferimenti tecnico storici che Dante doveva aver detto senza alcuna speranza che venissero compresi e adesso a distanza di quasi venti anni li restituiva come se fossero un' ovvietà.
Infatti dopo un quarto d'ora dalla mia richiesta l'audioteca di Esserino si era arricchita della versione parlata del libro della Kondo che, a mio modestissimo parere rende meglio delle versione da leggere.

Sperando di aver fatto cosa gratita ai pochi ma graditissimi frequentatori dei nostri antri da bibliofili
Li abbraccio tutti

Dani

domenica 16 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n 1299 " Il magico potere del riordino e la zia Holly"

Non parliamo del libro o meglio si parliamo anche di quello perché con un titolo così non possiamo esimerci dal metterlo nella biblioteca di Esserino.


L' estate è arrivata calda e umida come quasi sempre avviene a Venezia. Si suda anche a pensare. Balena giace nei posti più freschidella casa sempre in compagnia delle gemelle Esser che a poco più di due mesi stanno sfoggiando uno sviluppo sbalorditivo saltano e lottano tutto il giorno pesano più di un kilo ciascuna e sono piuttosto lunghe. In particolare hanno zampe lunghissime Emma poi che ha il pelo più raso e pertanto mostra la coscia in tutta la sua intierezza sembra un trampoliere.

La zia è stata definitivamente conquistata anche perché caratterialmente hannos ubito mostrato delle interessanti peculiarità. Alice è più sonnacchiosa, urla per avere il cibo ama stare ore addosso a Balena nelle varie ceste che ingombrano ormai tutta la casa.
Emma pare abbia assorbito lo spirito di Esserino raggiunge ogni posto della casa, si caccia negli angoli più nascosti fa salti che pare siano coadiuvati da ali. Ieri stava con Balena tavolo della televisione quello che da anni vedete in camera nostra e che è formato da due caprette e un asse  a un certo punto balena ha caricato le gambe dietro ed è saltato sul letto la distanza nel vuoto è poco più di 80 cm e Balena arriva ben dentro il letto improvvisamente abbiamo visto Emma prendere la rincorsa, cosa singolare perché il gatto si porta all' estremità e poi facendo molla sulle gambe ditro spicca il balzo atterrando colle anteriori e raccogliendosi di nuovo. Emma invece è arretrata fin quasi dietro la tv ha fatto una corsetta ed ha saltato senza valutare la distanza. Siamo rimasti di sasso è atterrata dalla parte dove dorme zia, ben oltre la metà del lettone matrimoniale ed è quasi atterrata di pancia sulla 4 zampe. Quel tipo di salto pur avendo avuto tra tutti decine di gatti, si pensi solo che la mamma di Dante in vita sua ne ha avuti 18, lo avevamo visto eseguire solo da esserino quando aveva sui tre 4 mesi. La zia si è messa a piangere perché Emma risponde al nome e si infila nel letto tra le sue gambe come faceva il magico micio. Balena se le tiene tutte e due vicine ma la frenesia di Emma talvolta lo spinge a trasferirsi in piosti più tranquilli mentre Alice in punta di polpastrelli entra nella tenda rossa e si infila piano piano a dormire con lui.
Bene avevamo iniziato col tema del riordino: la zia Holly ha deciso di buttar via l' 80 % della sua roba e ha iniziato coi libri. Con quuesto caldo siamo arrampicate a svuotare gli scaffali che Dante aveva costruito con tanto amore. Lui non ha fiatato ha preso i non pochi libri e oggetti  di sua proprietà e li ha portati al suo box. "In casa non ci voglio nulla a parte i fucili" ha detto" così quando moio non rompo le palle a nessuno". 
Il riordino mi fa star bene ma mi rende anche un po' triste: le migliaia di cose tra le quali sono cresciuta e su ognuna delle quali ho ascoltato una storia se ne stanno andando in scatole di cartone e il mio cuore, che ha bisogno di razionalità ma vive nella confusione, non sa da che parte stare.
Oggi Bobby è a Stoccolma, comunque  mi ha diligentemente preparato la puntata settimanale di Colombo che posto qui di seguito, sempre per chi non vuole bruciarsi le spalle e starsene al fresco del condizionatore con patatine birra e tv.

Buona domenica
Dani


lunedì 10 giugno 2019

domenica 9 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n. 1297 "tutti al mare anche a Londra"

Crescono a vista d'occhio e soffro all' idea che fino a Luglio non potrò andare ad accarezzarle. In compenso mia sorella  sta saturando la memoria del mio cellulare con l'invio dei più significativi momenti dell' apprendistato gattile di Alice ed Emma. Abbandonata la casetta di cartone costruita amorevolmente dallo zio vagano ormai libere per tutta la casa, nascondendosi in ogni pertugio che stimoli la loro curiosità ed alternano a momenti di vera propria frenesia lunghe pause di sonno ristoratore per il quale prediligono gli ambienti più socializzati ovvero le ceste di Balena o il letto degli zii. Talvolta se vedono Balena sul letto saltano su anche loro giusto perché 5 is better than 2.

Qui a Londra  che ogni giorno mi pare  uguale all' altro. Non avendo al momento impegni sentimentali che bastano di solito a riempire il poco tempo libero o comunque a renderlo movimentato, per lo più leggo in camera mia.
Nelle ore lavorative invece preparo le lezioni, le tengo, corrego i compiti ricevo gli studenti e sarà cosi, immagino, fin quando comincerò a contare quanti anni mi mancano alla pensione e forse a programmare un ritorno in patria. Non avendo tratti somatici molto marcati ed  essendo i miei prevalentemente tendenti alla tipologia nordica, sono davvero pochi quelli che intuiscono la mia origine. Al massimo pensano che io venga dall' Austria o dalla Germania eppure, eppure in quello che mi pare essere il sogno di molti italiani e di altri stranieri a Londra ossia quello di uniformarsi io non mi ritrovo affatto. Nostalgia? chissà? Direi un vago senso di fastidio da metropoli, ragion per la quale ho affittato la casa londinese e vivo ad Oxford. Niente da dire su Londra è bella ed è regale E’ un’ottima località in cui trascorrere del tempo divertendosi. Molto frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo per le sue indiscutibili attrazioni. E’ veramente una città regale con degli angoli cittadini incantevoli, quasi d’altri tempi. Si passa da strade affollate di negozi e locali dove si possono trovare le cose più improbabili. Infatti è conosciutissima per la moda londinese seguita anche da molti ragazzi italiani. Bellissimi quartieri regali, parchi verdi in centro, palazzi incantevoli. Quando mi sposto da Oxford faccio lunghe passeggiate a piedi eppure se paragono la vita di Oxford a quella di Londra non ho dubbi sul favorire la prima. Tutto quel gran brusio di gente mi dà piuttosto fastidio mi pare che la gente che arriva da tutto il mondo ambisca per lo più a dire che a Londra c'è stata ma in realtà non so quanto guardino e quanto vivano. La stessa sensazione la provavo a Venezia con la differenza che Venezia la sentivo mia. A Venezia hai l'acqua in casa e se vuoi andare in spiaggia prendi la barca. Londra dista un ora dal mare e quandoa arrivi ci trovi tutta Londra, un po' come per un Romano che di domenica vada ad Ostia.
Comunque il tempo è bello e nel pomeriggio andrò lo stesso al mare. Nel prossimo post vi parlerò un po' delle località di mare.
Qualcuno di voi oggi ha problemi a raggiungere una spiaggia?
Qualcuno come zio Dante deve riposare le gambe doloranti standosene a letto o sul sofà
Per questi gloriosi difensori della casa ecco anche oggi un episodio di Colombo

Un caro saluto a tutti

Bobby


giovedì 6 giugno 2019

fatevi i gatti vostri . 1295 " in tema di sampamissioni"

Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i signifi cati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso. Se questo accade, è necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ripristinare la loro forza originaria, renderle di nuovo aderenti alle cose. In questo libro, atipico e sorprendente, Gianrico Carofi glio rifl ette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni. Il rigore dell’indagine – letteraria, politica ed etica – si combina con il gusto anarchico degli sconfi namenti e degli accostamenti inattesi: Aristotele e don Milani, Cicerone e Primo Levi, Dante e Bob Marley, fino alle pagine esemplari della nostra Costituzione. Ne derivano una lettura emozionante, una prospettiva nuova per osservare il nostro mondo. Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario, dichiarava Rosa Luxemburg ormai un secolo fa. Ripensare il linguaggio, oggi, significa immaginare una nuova forma di vita.   (dalla presentazione nella collana Rizzoli)


Non mi era piaciuto fin da subito. Un po' rigido con quell'aria da intellettuale del sud e l' attenzione a ridefinire concetti e parole ogni qualvolta si chiedesse la sua opinione mi ricordava un po' il D'alema dei tempi migliori.  Poi una sera che era in tv e commentai conformemente a quanto ho appena detto lo zio mi disse: ma l' hai mai letto Dani?
Perche sai tanto ingessato pare nelle interviste quanto brillante ed agile è nei suoi scritti. Andò a cercare quasi a naso in libreria etirò fuori un paio di volumetti. Li lessi e fu subito d'accordo con lo zio. Scriveva pittosto bene e purgata qualche parte in cui il tono era come lo direbbe Zanza un po' melenso, il tutto filava via con scioltezza abilità di sintesi e soprattutto contenuto.

Questo inserimento nella Biblioteca di Esserino che vale assi più di uno Strega, un Bancarella o simili premi letterari vuole essere allo stesso tempo un doveroso chiedere scusa per un giudizio affrettato e un riconoscimento per qualità che azzarderei definire indiscutibili.

Visto che ama leggere da solo i suoi libri non gli faccio neppure il torto di affidare la sua prosa a un dicitore fine ma altro dall' autore. Lo zio ha parecchia roba sua e con pazienza la collocherò sui palchetti della biblioteca del micio.
Per comodità negli audiolibri a differenza di quanto ha fatto Bobby per i libri ho messo prima il nome e poi il cognome degli autori

quindi:


Un abbraccio a tutti voi che ci seguite e preparatevi a un fine settimana pelosissimo!
Dani

mercoledì 5 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n 1294 " Quel Gran Figlio di Troia!"

Lo so a chi avete pensato! Forse siete stati colti da un sentimento di ambivalenza nello scegliere? Tranqui!
Si tratta di Enea e della sua epopea spiegata e letta da uno dei suoi più accreditati traduttori.


Zio Dante spesso ci ha raccontato che durante l' ora di latino,  di solito verso l' una, quando il sole ormai rendeva opprimenti quelle aule prive di qualsivoglia condizionamento ma quasi per compensazione spingeva le compagne di classe a rinunciare alla maggior parte degli indumenti, lui cadeva in estatica contemplazione delle cosce di Caterina. Era costei una ragazzona alta quasi quanto lui e con una costituzione fisica tanto notevole  che se i due avessero trovato un benché minimo accordo sul far pratica dell' ars amandi avrebbero di certo fatto impallidire anche il più audace rivenditore di letti.
Per 160 kili in azione, mossi da motori sedicenni alimentati ad ormoni e fantasia  non c'erano ondaflex che potessero tenere. Ma queste erano le considerazioni dello zio che concludeva sempre il suo racconto pronunciando con occhi sognanti:
"Bella la mi montagna di topa!  Una sesta abbondante montata su un monumento di culo che per mesurallo un bastava un metro.  Peccato che quando apriva bocca avrebbe fatto cascà i coglioni anche ale statue de 4 mori e difatti un si concruse mai nulla".
Comunque dopo essersi inimicato il professor Callimaco rispondendogli che faceva domande oziose a chiedergli  cosa ne pensasse dell' amore in Ovidio a quell' ora e davanti a cotale contemplazione lo zio  rese ancor più precaria la sua posizione quando richiesto di leggere un brano a piacere dell' Eneide, senza neppure aprire il libro e soprattutto senza distogliere lo sguardo da quella minigonna che pareva risalire ad ogni respiro di Caterina , recitò:

"tum ei viderunt audax rumpere Pallas"

e spiegando argomentò: "Come era ben chiaro anche a Virgilio da che mondo è mondo quando guardi na topa c'è sempre quarche audace, che si poterbbe con licenza tradurre anche "inopportuno", che ti rompe le palle".

Il Ciampi si sentì male dale risate e rise anche Caterina sebbene dopo risulta abbia chiesto a Bruna sua compagna di banco: ma saresti te la topa che guardava Dantino? A conferma  citava il Ciampi: che li sforzi che la su mamma aveva profuso a disegnalli ir culo e le puppe s'erano rivelati fatali quand'era arrivata ar momento di fanni ir cervello".

Enea è già sul palco dell' audioteca
ogni tanto un classico non guasta

Buona giornata da

Dani
p.s.  Dato che lo zio è in terraferma a sistemare il camper che prima o poi dovrà dirigersi verso la Toscana, ho richiesto l'aiuto on line di Zanza per le citazioni in vernacolo
che io capisco ma gestisco assai malamente.

martedì 4 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n. 1293 " da Livorno con amore"

E ala fine m'è toccato tornacci al barre. Conti e riconti fatti con Dani e anche coll'aiuto di Dante che a fa soldi un ci capisce un cazzo ma coi conti è un cranio. Nzomma tanto pe falla spiccia un se n'è fatto di nulla. Ho chiesto a mi genitori di stacci loro armeno un artranno. Ste cose mi mandano fori di testa ma credetemi mandare avanti un'impresa anche piccina ar giorno d'oggi è un casino. Noi lavorà e si lavora, oddio co clienti abituali ma nzomma la giornata sortirebbe per tutti quelli che si fanno ir culo al banco. Diciamo che  un centinaio d'euri a testa puliti dale spese pe acquisto prodotti sortirebbero ma poi ci so le tasse e l' acqua e l' immondizia e la siae er budello di sumà e que cento euri si assottigliano s'assottigliano e doventano meno di sessanta e ancora ti devi pagà l' inaille, l' inps e su pà bécco e ti restano 40 euri. e noi ci si si contenterebbe! Tanto si lavora tutti i giorni e le feste si fanno solo cole rotazioni
milledugento euri ci farei la firma. Ma ci mancano le ferie il tfr la tredicesima, la quattordicesima e un poco d'accantonamento pe quando ti si rompe la macchina der caffé pe quando devi dà na ripultia ecc. Come fai allora coinvolge dell' amici in questo pantano? Un me la so sentita. Costanza udita via internet dice che è un problema di economia di scale e che si deve osare anche indebitandosi all' inizio ma bisogna fa cocktails da 5 sei euro, panini a 8 roba speciale di nicchia, musica cor biglietto. Ha ragione mi sembra di vedé Cannavacciuolo quando fa ristoranti da incubo. Il bar Nado da incubo unné la gente è contenta ma beve caffe da un euro vino da 80 centesimi al bicchiere e ponci d'inverno e persiane d'estate da du euri e mezzo. E che fai mandi via quelle sessanta settanta persone che c'hanno dato da mangia tutti quest'anni e fai un locale di tendenza?  Certo come diceva un rappresentante di Milano che si fermava da noi  se ti comporti da topolino fai bocconi da topolino. Se frequenti gente che conta fai affari che contano.Mah. So che è morto l'altranno e dormiva all' albergo popolare ma fin che ha potuto ha girato co belle macchine e belle tope accanto poi si vede che un ce l'ha fatta più...
Dani che era partita bene coll' idea delle foto s'è sfatta come na frittata venuta male. Ha reso la Canon a Dante e ha sentenziato che è stata una dele su tante cantonate. E' rimasta a Venezia a dare mano a Holly e nemmeno il viaggio che si sognava si pole fa. Io non ho soldi e lei pochi. Sono stata a Venezia du mesi. So stata bene la città mi piace Dante e Holly son speciali e le gattine nove na favola. Balena è da mangiassi a morsi da quanto è bello e bono. Dante mi lascia qualche perplessità: ha riattaccato a fa le su cose, ora s'è messo in testa di aggiustare i computers da solo, ma dico non ci hai mai capito un cazzo e proprio co quelli voi ammattì? Secondo me il gatto ni è rimasto attraverso e mi pare che anche l'anni che passano non l'aiutino. Purtroppo a Livorno siamo così: spumeggianti verso l'esterno, disperati dentro e quando si prencipia a vedé la fine dela strada anche se è lontana un ci riesce più di staccà l' idea. Mi ricordo che anche Don Luigi cambiò. Cambiò Uliano e dimolto anche Renatino ir babbo di Dino. Del mi bababbo un voglio dì ma anche lui fa de discorsi mbecilli che ala mi mamma gli ci vengano le lagrime all' occhi.
Parliamo d'altro: quer nato dancane der Pisano che  dopo avé sfornato una seie vincente di libri da cui so stati fatti dei filmetti carini co per tema il bar Lume continua a scrive roba carina. Parlo di Malvaldi ovviamente. Pe la seie suddetta   a me mi pare na combinazione ma sembra che si sia ispirato al nostro barre e le nostre storie son ben antecedenti ale sue . Che stranezza... c'è anche un Ampelio come r mi babbo! Le storie però so totalmente diverse, veri gialli gustosissimi.
Comunque anche se fosse passato da Livorno o se avesse letto quarcosa di dante e avesse preso l'ispirazione ni si perdona perché è bravo e scrive bene. Quello che un ni si perdonerà mai è d'esse pisano.
Proprio per compensare quest'antagonismo viscerale che mi potrebbe fa sembrà meschina o cattivella 
metto nela audioteca di Esserino l'unico suo audiolibro in mi possesso. Non fa parte dela serie del Bar lume ma è carino e s'ascorta volentieri


Baci Zanza

lunedì 3 giugno 2019

fatevi i gatti vostri 1292 "il lamento del Gatto Porcioy" audioteca


Conoscevo questa pregevole edizione originale che lo zio Dante spesso mi citava accostando Roth a Miller ed Anais Nin evidenziandone differenze sostanziali e parallelismi di carattere tematico e strutturale. Sarebbe stao un buon insegnante di letteratura lo zio ma avrebbe portato in aula la mola per arrotare i coltelli e, prima di iniziare la lezione, avrebbe esposto sulla cattedra almeno una ventina di orologi senza contare poi il rischio che bestemmiasse qualora uno studente  fosse incappato in qualche sproloquio.
Così gli allievi preferiti eravamo io e Dani e, per questi temi non proprio per adolescenti ero di solito io il destinatario delle lezioni casalinghe.
Aggiungo quindi, con piacere, alla neocostituita audioteca di Esserino, la audiolettura di questa interessante opera di Roth.
Il resto del post riporta un articolo, su detta opera, comparso in  Critica Letteraria.org del 14.12.12 a firma Marco Giorgerini
Buon inizio Settimana
Bobby 

AVVERTENZA: Per ragioni tecniche e di tempo ho dovuto lasciare un carattere molto piccolo ma si può ottenere una agevole lettura ingrandendo a piacimento il carattere del vostro browser  (sia in Mozilla che in Chrome aprendo le  tre righe parallele in alto a destra, sulla barra, e poi agendo sul "+"

Lamento di Portnoy, quarto libro di Philip Roth, contiene in nucemolte delle caratteristiche che diverranno distintive dello scrittore americano, ovvero di una delle penne più acute e penetranti dell'ultimo mezzo secolo. Prima di La macchia umana,di Pastorale americana – romanzo che gli varrà il Premio Pulitzer nel 1997 – e delle peripezie di Zuckerman, personaggio che ricorre in più romanzi, l'autore mette a punto qui le istanze libertarie che in seguito saranno, forse, meglio definite e 'formalizzate' ma che ora vengono sguaiatamente gridate e veicolano un senso di esplosiva liberazione raramente rintracciabile nei lavori successivi. Il paziente Alexander Portnoy dà vita in queste pagine a un monologo che diventa dialogo soltanto nelle ultime righe, unico luogo in cui lo psicanalista proferisce le sue parole, dieci in tutto il libro: «Allora (disse il Dottore). Forse noi adeso potvemo incominciave. No?» (p. 236).

Tanto per cominciare, precisiamo che quello che troppo spesso viene identificato come un grossolano antisemitismo è, in realtà, un bruciante desiderio di liberarsi da imposizioni legate a un modello educativo opprimente e fondato sul rispetto assoluto e insensato di precetti di natura formale e dogmatica. I genitori di Alexander innescano nel figlio, per reazione, la necessità di frantumare tabù che hanno racchiuso la sua infanzia e adolescenza entro l'asfittico perimetro di una gabbia ben poco ossigenata. La madre, castrante, violenta e iperprotettiva, costituisce di fatto il polo 'virile' della coppia genitoriale; il padre è una figura sbiadita e impotente di fronte al dominio della moglie, e quando prende la parola lo fa quasi sempre per ricordare al figlio il futuro che dovrà avere: «Là dove lui era stato prigioniero, io avrei volato: ecco il suo sogno. Il mio ne era il corollario: la mia liberazione sarebbe stata la sua, dall'ignoranza, dallo sfruttamento, dall'anonimato» (p. 10). 

Il mondo, nella visione manichea che vige in casa Portnoy, si divide tra ebrei e 
goyim (non ebrei). Questi ultimi, va da sé, incarnano agli occhi dei genitori l'antimodello per eccellenza. Sono coloro che Dio punirà per la condotta immorale e per aver trasgredito divieti assoluti come, per dire, quello di mangiare aragoste. La succosa satira rothiana si appunta però, è bene ripeterlo, su una forma mentale che infetta coloro che vi entrano in contatto e assicura lo sviluppo di insidiose nevrosi. Non è attaccata una religione: sono bersagliate tutte, sebbene in modo meno insistito, nella misura in cui premono la loro santa mano sull'individuo limitandone la libertà: «Senti, non credo in Dio e non credo nella religione ebraica, o in una qualsiasi altra religione. Sono tutte balle» (p. 55), e più avanti leggiamo: «Io disprezzo gli ebrei per la loro ristrettezza mentale. Per l'ostentazione della loro rettitudine […] ma quando si tratta di pacchianeria e ostentazione, di credenze che farebbero vergognare persino un gorilla, è praticamente impossibile raggiungere i livelli dei goyim. Che razza di rincoglioniti da quattro soldi sono costoro per adorare un tizio che, primo, non è mai esistito e, secondo, se è esistito, a giudicare da quel quadro era senza dubbio La Checca della Palestina» (pp. 144-145). L'atteggiamento forse più stigmatizzato nella prima parte del libro ha a che vedere con la tendenza ebraica all'autoflagellazione e al compiacimento che ne segue, con il considerare la vergogna e il dolore come patenti insuperabili di provata moralità: «Dottor Spielvogel, non è per niente un sollievo abbandonarsi al biasimo – il biasimo è di per sé sofferenza, ovviamente – nondimeno, cosa avevano questi genitori ebrei, cosa, da riuscire a convincere noialtri ragazzini ebrei di essere una parte principi, rari come gli unicorni […] da una parte, e dall'altra molesti, incompetenti, scriteriati, imbelli, egoisti, perfidi stronzetti ingrati!» (p. 103). 
Neppure la psicanalisi, in fondo, sfugge all'ironia dello scrittore. Il linguaggio deformato del dottore lascia forse intuire un esito non esattamente roseo della terapia di cui l'intero romanzo è il monologo preparatorio.

A garantire polemiche a non finire e, nello stesso tempo, un'invidiabile successo di pubblico (la prima edizione vide la luce nel 1969 e fruttò un milione di dollari) fu l'utilizzo di termini e descrizioni al limite, e oltre, della pornografia. Il giovane Alexander pregusta la sessualità a venire dedicandosi, nella prima pubertà, a estenuanti attività onanistiche, piacevoli vie di fuga dalle costrizioni subite quotidianamente. I sogni di penetrazione si concretizzeranno in improbabili “rapporti” con bistecche o mele, e il sesso sarà poi concepito come una forma mista di rivalsa e libertà. Rivalsa perché, ed è questo uno dei punti di forza del libro, il protagonista non è uno spirito critico che in piena autonomia distrugge un sistema di valori che gli va stretto; al contrario, ne è inevitabilmente contagiato e la critica si mescola a sfumature d'orgoglio per la propria estrazione religiosa e culturale, orgoglio rinnegato subitamente con l'augurio che possa venire impiccato il Super-ego che ancora lo lega a un passato da lasciarsi definitivamente alle spalle.

Le donne con cui realizza i suoi costanti slanci erotici sono indicate attraverso nomi simbolici - La Scimmia, tanto ignorante quanto voluttuosa e perversa, ad esempio – e, di fatto, incarnano simboli esse stesse. Sotto pesanti strati di turpiloquio, la compulsiva attività erotica di Portnoy cela in realtà il tentativo di introdursi negli “universi 
goyim” rappresentati dalle varie ragazze: «Il succo del mio ragionamento, Dottore, è che non mi par tanto di ficcare il mio uccello in queste ragazze, quanto di ficcarlo nei loro ambienti sociali...come se scopando volessi scoprire l'America. Conquistare l'America, è forse più corretto» (p. 202). Va da sé che l'intero romanzo potrebbe essere letto attraverso la lente di uno studio di tipo psicanalitico, e quasi ogni pagina apporterebbe arricchimenti e variazioni sul tema. Ovviamente si tratta di un'analisi che non è possibile intraprendere in questa sede. Può essere interessante però notare come, in una sorta di contrappasso, il rapporto che il protagonista tenta di consumare con Naomi, ragazza sensibile alle tematiche sociopolitiche e propensa a improvvisare infinite “conferenze” sul popolo di Israele, fallisce miseramente dopo aver virato bruscamente verso la violenza. Alexander subisce lo smacco proprio sul suolo israeliano raggiunto nelle pagine conclusive del Lamento, dunque al centro del mondo che ha vanamente tentato di scrollarsi di dosso. Con Naomi (definita, ed è emblematico, «succedaneo di madre» (p. 229)), inoltre, si rovesciano gli abituali rapporti di forza: durante il tentativo di violenza Alex cade, non in senso figurato, ai piedi della donna che lo irride e gli consiglia di “tornare in esilio”. Il conflitto tra il paziente e i retaggi della sua educazione è ben lungi dall'esser risolto.

Fernanda Pivano, in 
Libero chi legge (antologia di recensioni dei cento libri americani della sua biblioteca ideale), inserisceLamento di Portnoy nel capitolo che raccoglie i testi inerenti alla libertà sessuale. Ecco, il capolavoro di Roth è davvero un inno alla libertà sessuale e, forse prima ancora, alla libertà di pensiero. Eccessivo e a tratti, se volete, persino fastidioso, è animato dalla rabbia purissima e dagli intensi desideri di chi prova a sganciarsi da un passato difficile da recidere e a conoscere meglio se stesso. Tentativi, questi, destinati in buona misura a fallire: «Ma cosa ha fatto la mia cosiddetta coscienza alla mia sessualità, alla mia spontaneità, al mio coraggio! E non parliamo neppure delle cose a cui tento così disperatamente di scampare, perché resta il fatto che comunque non ci riesco» (p. 107).


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«Perché mai dovrei vergognarmi tanto di essere, come lo si chiamava onorevolmente anni fa, uno scapolo? In fondo si riduce tutto a questo: celibato. Qual è il delitto? La libertà sessuale? Al giorno d'oggi? Perché dovrei inchinarmi io ai borghesi? Gli chiedo forse di inchinarsi a me? […] Sono, se mi è consentito dirlo, un uomo onesto e sensibile; a giudicare dalla media degli uomini, io sono...Ma perché devo stare a giustificarmi? Scusarmi! Perché devo giustificare le mie voglie con l'Onestà e la Sensibilità? Ho delle voglie e basta...[...]» (p. 90).

domenica 2 giugno 2019

fatevi i gatti vostri n. 1291 "A Nunzio gobbis Gatum Magnum abiemus laudium"

In zoma io ava istato tantisimo a scultare Serino meo cuando intentava  nzegnarmi l' atino ma onni unno habe un destinamento e cuelo di me no era istudiare ma magniare . Sendo cum uncue me il Gato de posizionatario di tuto il conosciere mi aveva istato dunato il previlegio di nunsiare a voiantri legitori che da ogi la bibliuteca di Serino Gato aveva istata impliata anca cui audi glibri. E ora lasiavo diciere a Boby sendo che eso era un onze gniante e ciaveva anca un mantelo negrisimo dito toga o nela ghilterra gaun e un beretino ridiculo che a eso nogli istava  sula capa sendo che no ave le recie drite come io avo ma asai  base come le ano tuti li umani che sendo base e no pelose no serviscano cuasi a gnente. Lui deso vi in zenniava tuto cuelo da faciere indel cum tempo io Gato Dogie Serenisimo vi facieva vedere cuanto bele e che belisime ganbe da balerine avano le mie niputine Giemele Eser Alicie e Ema.








Bene, dopo questa prolusione academica corroborata dalle  tenerissime foto, scelte da Balena, non ci resta che annunciarVi che il progetto per la costituzione di una sezione interamente audio, all' interno della Biblioteca di Esserino è stata finalmente realizzata. Non si arricchirà alla stessa velocita della sezione libri elettronici perché gli audiolibri pesano un' po' di più e consumano spazio ma piano piano ne troverete fin troppi e anche qui   ci saranno Classici, gialli, romanzi storici, premi nobel, raccontini di zio Dante ecc. 
Per chi non può o non vuole affaticare la vista, per chi ascolta guidando o anche semplicemente per chi preferisce ascoltare mentre sbriga faccende domestiche o lavori di altro tipo, mi viene in mente a questo proposito un falegname di Livorno, scherzosamente chiamato Mastro Sega, amico di zio Dante e del Ciampi il qualke lamentava di non aver mai avuto tempo di sfogliare un libro in vita sua. Dante gli regalò "morte a Firenze" che trovò spazio anche su queste pagine e da allora Mastro Sega ha sviluppato una vera e propria passino per gli audiolibri cosicché entrando in bottega sua, il Ciampi, giorni fa, ha sentito addirittura in sottofondo i fratelli Karamazov.

Il primo che mettiamo sullo scaffale è un bel libro di Danila Comastri Montanari. Un bel giallo, ben letto ambientato nella antica Roma.

Tutti i nostri lettori, che hanno avuto la tesserina per la Biblioteca di Esserino, potranno vedere che, all' interno di quest'ultima, è stata aperta una nuova sezione  che si chiama "accesso all' audioteca di Esserino". Apritela, scaricate il documento in word che c'è dentro e avrete un link clikkabile che vi dirigerà immediatamente ai palchi della audioteca". Due gentili collaboratori scelti tra voi hanno già testato il funzionamento e lo hanno trovato piuttosto semplice ed efficiente. 
Il link sarà il vostro pesonale accesso (valido per sempre) in modo che se vorrete soltanto visitare gli audiolibri non vi sarà necessario passare dalla biblioteca.

Ho dovuto lavorarci un po' ma sono contento di aver risolto tutti i piccoli problemi che si presentano quando si lavora a queste pur semplici architetture on line.

Per il momento  mi pare di aver detto tutto, è notte fonda e vado a dormire.
A Voi auguro una Buona domenica e linko  un nuovo episodio del Tenente, anche se il sole, che finalmente si affaccia sull' Italia, immagino  vi faccia preferire la spiaggia al divano del salotto.
Bobby