giovedì 29 luglio 2021

Fatevi i gatti vostri n. 1884 " Speciale: Auguri Dante! Il Valzer dela poera gente te lo sonano all' Inpisse "

SESSANTASETTE precisi scoccati alle 11 e mezzo di questa mattina. Me lo ha comunicato Dani.

Lui per festeggiare il compleanno è andato a un patronato a chiedere se gli toccava un po' di penzione.

Nulla di nulla! Ha lavorato una vita ma sempre come cazzo gli è parso e nei registri Inpisse resulta poco o niente, comunque non abbastanza da consentiggli di riceve quarcosina. Hanno provato a vedé se poteva armeno chiede l' ape sociale ma pare che lui e Holly abbin fatto l' errore madornale di sposassi e così i proventi seppur modesti della attività di Holly lo mettan nela condizione di non poté avé nemmeno quella. Né redditi di cittadinanza o altri cazzi. L' unica sarebbe che lui e Holly si separassero ma probabilmente  riceverebbe la sociale solo a 71 anni. Perché pare che ci voglia der tempo dala separazione per non favorire situazioni artefatte. Roba da chiodi! Se uno si manda in culo cola moglie e si separano senz' addebiti ammesso che uno dei due un abbia un cazzo che fa per quattr' anni si mangia i coglioni o si lecca la topa?

Lui ha detto semplicemente che quando ne avrà bisogno si metterà un passamontagne in testa anderà all' Inpisse cola doppietta di Uliano e si farà dare quello che gli serve, non un centesimo di più perché è na persona onesta. Un gli daranno la pensione ma vitto e alloggio in galera è sicuro che glielo danno e quando sortirà di galera lo inzeriranno in qualche cazzata sociale. Lo fece un mi amico di Cecina. Erano anni che  un trovava lavoro e allora lui prencipiò a fassi dele ndovenose di fisiologica e quando ebbe il braccio tutto martirizzato dall' ematomi, cola classica voce der tossico andette ne vari centri sociali. Un ci crederete ma du settimane dopo era a fa il giardiniere temporaneo, poi ala fine l' hanno preso fisso e ora fa il custode in un parco nazionale. Penzo che se facessi la troia redenta mi sistemerebbero anche me sinnò farò la fine di Dantino.

Comunque auguri caata der 29 luglio 54! Te la caverai lo stesso, come sempre, siamo fiduciosi.

Per intanto ho riscovato in archivio musiche un valzerino improvvisato co lui all' armonica e il Ciampino ala chitarra. E' il notissimo valzer dela poera gente ma ammé mi piace rinominallo Valzere dell' Inpisse. Bon ascorto.


Holly tanto pe ride gli ha fatto trovà pronta sta panzanella che pubblico per una interessante variazione:

Siccome potrebbe capitare di non avere pane raffermo o anche fresco pole esse un conziglio bono per tutte: Holly ha preso un sacchetto di pane da toast di quello integrale e lo ha usato al posto di quello raffermo con l' attenzione di non lasciallo troppo tempo prima di spappolallo. Quindi l' ha bagnato e poi l'ha sfatto dopo 5 menuti. Solo per lui perché a Dani e a Lei un gli piace. Cice s'è messa di guardia. A vedella la variante  pare nteressante

Bona giornata da Zanza






lunedì 26 luglio 2021

fatevi i gatti vostri 1883 "Speciale: se un sete bone a fa na sega 'n cucina sarvatevi cola panzanella"

N'ho fatte du tinozze ieri sera perché Samatta finiva l' anni ma aveva pochissimi soldi pe dà da mangià a tutti e trenta i su nvitati e ancora meno pel beve. I r mi babbo la conosce da quando era piccina e già manifestava il su caratterino perché quando s'aveva na diecina d'anni veniva al barre a fa dei compiti nzieme a me, appena vedeva Riccardo ir mi gemello gli gli diceva: "Riccardino Riccardino, fammi vedé ir pisellino"

e luilì ni rispondeva; "solo se mi ci dai un bacino"

allora lei gli faceva il gesto dell' ombrello accompagnato dall' immancabile: 

"atté caata guardatelo da solo e tiratelo nszu e n giù finché un ti casca quel popò di troiaio". 

Così il bon  Ampelio n' ha detto: "ma quanti sordi c'hai  Sama da nvestì in questo compreanno?. 

E lei mogia mogia ha risposto:

"arrivo a fatica a venti euro".

 Lui s'è grattato la zucca indove l' ha più pelata e poi n' ha detto: 

" senti, la birra un ci si fa ma il vino te lo do io come regalo di compreanno e la panzanella te la regalano Nara e Zanza così con codesti venti euri ci poi andà a fa r tegame a Parigi che lì un ti conosce nessuno e un ci fai scomparì".

Sama s'è commossa. Perché il vino bastava a due osterie di briachi e la panzanella avrebbe fatto stiantà na cinquantina di perzone da quanta se ne poteva fa stando ai carcoli dela mi mamma.

ecco la foto e la ricetta valida anche per quelle di voi che un so bone a fa na sega n cucina:



La preparazione più semplice della panzanella è questa che vi dico io e che la mi mamma mi ha dettato:  Per 4 perzone, tagliate mezzo chilo pane, mi raccomando che sia pane sciocco toscano, a fette di mezzo dito l' una  e stendetele in una zuppiera largotta. Versateci sopra piano piano un quartino  di acqua con aggiunti 3 cucchiai d'aceto, meglio rosso ma no roba barsamica o altro, aceto vigliacco da 50 centesimi al litro,  pigiatele cole  le mani finché sono zuppe levate l'acqua in eccesso, quindi lasciatele così  per tre quarti d'ora un ora. Il pane toscano, sciocco e  se si pole cotto a legna, pole avere anche diversi giorni sulle spalle. Deve essere raffermo e per questo  va ammollato coll' acqua. Un tempo nei paesi c’erano pochi forni e lì si andava tipo una volta alla settimana a cuocere il pane. Quello duro poi veniva riutilizzato, nella panzanella o nella pappa al pomodoro d’estate, nelle zuppe con cavoli e verdure invernali nelle stagioni fredde. Mondate una  cipolla rossa (un serve che sia blasonata)  e affettatela fina fina mettetila in una tegame o altro contenitore nzieme un terzo di bicchier d'acqua di  e idemme di aceto di vino: lasciatile a macero pe na ventina di menuti, mescolatele ogni tanto. Poi sgocciolatele. Spuntate e sbucciate un cetriolo bello grosso (per quello un po' d'occhio lo dovreste avé di vostro, tagliatelo pel verzo del lungo e poi affettatelo in modo da avere mezze rondelle fini.  Tagliate  i pomodori a pezzettini e fategli uscire un poino di sugo. Sbriciolate r pane ammollato in una grande scodella  e, se è troppo bagnato, strizzatelo . Aggiungete le cipolle che avrete sgocciolato prima, poi mescolateci anche i pezzi di pomodoro col loro sugo, le fettine di cetriolo e il basilico spezzettato a mano. Fate riposare la panzanella ottenuta in frigorifero per  1 ora, poi conditela con 4 cucchiai di olio nostrale, 15 g di aceto, pepe e sale: ricordatevi che il pane toscano è sciapo, quindi un po' sale ci vole, come nela vita del resto che ci viene data sciapa e bisogna sapessela condì da soli.

Bona Giornata a tutti da

Zanza

mercoledì 21 luglio 2021

fatevi i gatti vostri 1882 " albo d'oro n 2: I riccioli neri dela Trombante Maior "

Ierzera (martedì) mi so concessa un par d'ore di libertà al barre e mentre i miei genitori stavano al banco ho acceso la televisione per sentire la registrazione del concerto di Fabrizio de André.

Ci s'era io ir Ciampi e le du trombanti e quando Fabrisse ha prencipiato l' attacco di "Andrea s'è perzo..." m'è venuto spontaneo di dì 

"boia che ber ritmo!"

 e il Ciampi subito spalleggiato dale du merde mi fa, guasi a presa di 'ulo: 

"Boia dé o un lo senti che è na beguìnne. Su quel rittimo  niziale ci potresti seguità cola Paloma e un se n'accorgerebbe nessuno".

Poi sono incappada nela seconda nciampicata dela sera ed ho chiesto 

"Ma perchè dice che Andrea s'è perso se è morto sotto i colpi dela mitraglia?"

E il Ciampino cola su grazia di sempre mi fa:

"Certo che se tu facessi l' ornitologa  pe fatti riconosce n' uccello  bisognerebbe fatti vedé  no struzzo".

"Boia caata questa un l' ho capita" replico.

"E lo vedo che un l' hai capita, un dubità. Allora te la spiego e nell' unico modo spiegabile perché ci so stati dei brodi che han voluto anche ipotizzà che Andrea presempio in Germania è un nome da donna ma un ci hanno capito na sega.

Donque Andrea è un omo ma non more corpito dala mitraglia. Vello è Riccioli neri che era l' amore, omo anche lui, di Andrea. Poi a Riccioli neri ni tocca d'andà al fronte, chiappa na smitragliata, more e arriva a casa la lettera d'encomio che dice che è morto pe la patria e l'ha firmata qualche generale di merda cor timbro del re. Andrea si sente sperzo e non riesce più a rientrare in sé finche trova pace annegandosi ner pozzo.

"Boia Dino e mi confondi e mi pare di un capicci più na sega nulla"

"Allora te lo ridico n italiano perché te r vernacolo un lo ntendi più:

L’amore di Andrea, “riccioli neri”, muore combattendo per la propria patria e Andrea apprende la notizia leggendo la lettera con “la firma di re”. Se analizzi il testo, “Andrea l’ha perso, ha perso l’amore” indica che il ragazzo morto ovvero il soldato, non è Andrea bensì il suo innamorato. A quel tempo, guerra del 15 / 18  i soldati-donna non c’erano ancora nell’ esercito italiano, tesi confermata dal verbo che Fabrizio usa nel verso successivo, “Andrea ha “, quindi Andrea non è morto, ma vivo e soffre per la morte dell’amato (“s’è perso”). Andrea disperato raggiunge un pozzo e dopo avervi gettato una ciocca dei riccioli neri, che il suo amore gli aveva lasciato prima di partire, si uccide buttandosi in fondo al pozzo per la disperazione."

"Boia ci so rimasta di merda Dino, ma te potevi fa anche r professore d' Italiano allora!". 

"Na mezza laurea l' ho ma mi ci so pulito r culo come cor diploma del conservatorio"

"Eh sì- ammetto- un avevo capito un cazzo nulla di questa stupenda canzone e soprattutto non avevo capito quanto anche sul tema dell' amore omosessuale Fabris che era un grande estimatore dela topa  avesse saputo scrivere questa bellissima canzone".

Ora s' infila Martina che cole citazioni ti spacca i coglioni come n martello peneumati'o:

"O n che mondo vivevi Zanzina? Fabrizio medesimo  disse in pubbrico che voleva parlare di un amore omosessuale e dar telefonino cerca indove e quando lo disse:

«Questa canzone la dedichiamo a quelli che Platone chiamava, in modo addirittura poetico, i “figli della luna”; quelle persone che noi continuiamo a chiamare gay oppure, per una strana forma di compiacimento, diversi, se non addirittura culi. Ecco, mi fa piacere cantare questa canzone, che per altro è stata scritta per loro una dozzina di anni fa, così a luci accese, anche a dimostrare che oggi, almeno in Europa, si può essere semplicemente se stessi senza più bisogno di vergognarsene» (Fabrizio De André durante il concerto tenuto al Teatro Smeraldo di Milano il 19/12/1992).

"Ora lo capisci perché ha scelto la beguinne come ritmo?"  Ripiglia il Ciampi  "Amore nostragia dolore uno dei rittimi più adatti."

"Boia hai ragione fammela sentì co la chitarra sempre che tu la sappia."

"O Zanzina questa la sono co na mano sola e con quell'altra mi reggo r gigi mentre piscio o per chi m'hai preso per Dantino coll' organino?"

"Te piuttosto la potresti cantà  aggiunge

poi ci ripenza "anzi no ascorta si fa cantà ala trombante maior che ha na voce a metà fra n'omo e na donna".

"Bada che a scherzà su sto tema rischi che ti mandino in culo in diversi". lo ammonisce tromba Marina

Mica ci scherzo dé e tanto eè na contraltina acchéccata di perride la nostra Tromba Daria e nemmeno s'offende tanto lei pende dale palle vizze di ver briaco di George doventerà tisica a forza di mugoloni pe cercà di tenegli in vita quer troiaio.

"Povera Merda penza ar tuo di troiaio vizzo, lo rimbrotta Daria, te costì se trovi una che gli garba moscio la fai ammattì dar piacere! Ma la canzone la faccio se me l' accompagni.

Eccola qui


Un caro saluto a tutti

Zanza



Andrea s’è perso s’è perso e non sa tornare

Andrea s’è perso s’è perso e non sarà tornare

Andrea aveva un amore Riccioli neri

Andrea aveva un dolore Riccioli neri.


C’era scritto sul foglio ch’era morto sulla bandiera

C’era scritto e la firma era d’oro era firma di re


Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.

Ucciso sui monti di Trento dalla mitraglia.


Occhi di bosco contadino del regno profilo francese

Occhi di bosco soldato del regno profilo francese

E Andrea l’ha perso ha perso l’amore la perla più rara

E Andrea ha in bocca un dolore la perla più scura.


Andrea raccoglieva violette ai bordi del pozzo

Andrea gettava Riccioli neri nel cerchio del pozzo

Il secchio gli disse – Signore il pozzo è profondo

più fondo del fondo degli occhi della Notte del Pianto.


Lui disse – Mi basta mi basta che sia più profondo di me.

Lui disse – Mi basta mi basta che sia più profondo di me.




domenica 18 luglio 2021

fatevi i gatti vostri n 1881 " speciale cineteca: l' odiatore"

Mi interessava questo film perchè il tema degli odiatori, in rete ma anche for di rete è oramai arrivato a livello di emergenza sociale.    In cineteca trovate tutte le informazioni su dove vederlo a pagamento o gratis 

Baci Zanza

Recensione del luglio 2020 (https://www.cinematographe.it/recensioni/the-hater-recensione-film-netflix/)

The Hater: un film che si pone come uno specchio che riflette senza filtri l’escalation di violenza imperante e il cannibalismo sociale




Il premio per il migliore lungometraggio all’ultima edizione del Tribeca Film Festival e l’eco delle  critiche positive arrivato da oltreoceano, avranno convinto i responsabili di Netflix ad acquisirne i diritti, facendolo entrare ufficialmente nel catalogo della piattaforma a partire dal 29 luglio. Stiamo parlando di The Hater, l’ultima fatica dietro la macchina da presa di Jan Komasa, conosciuto per avere firmato la regia di Corpus Christi che, oltre avere raccolto consensi e riconoscimenti internazionali, ha avuto l’onore di rappresentare la Polonia nella corsa alla statuetta per il miglior film straniero agli Oscar 2020, entrando nell’ambita cinquina. Purtroppo sulla strada che portava al gradino più alto del podio c’era tra gli altri il pigliatutto di Bong Joon-hoParasite, che ha interrotto sul più bello il sogno del cineasta polacco. Questo però non gli ha impedito di attirare su di sé le attenzioni degli addetti ai lavori, accrescendo il numero di estimatori del suo modo di fare cinema. Non a caso eccoci qui a un anno di distanza a parlare della sua nuova opera.

Disinformazione e diffamazione sui social sono le armi improprie nelle mani del protagonista di The HaterCon il suo quarto film di finzione, Komasa cambia traiettorie narrative e drammaurgiche, ma sopratutto le atmosfere e il tono con i quali colora di tinte più scure e malsane la storia di Tomasz Giemza (

Maciej Musialowski), un giovane subdolo che nella Polonia dei giorni nostri prova a uscire dall’anonimato e da una condizione economica svantaggiosa facendosi spazio nel mondo intricato e pericoloso della disinformazione e della diffamazione sui social media. Un percorso che alimenterà un odio virtuale destinato a implodere nella rete per poi avere gravissime e tragiche ripercussioni nella vita reale. Una reazione a catena, questa, che travolgerà il protagonista e coloro che via via penetreranno nella sua sfera, a cominciare dai membri della famiglia Krasucka e della primogenita Gabi (Vanessa Aleksander), per la quale nutre una fortissima attrazione e ossessione. Il tutto sullo sfondo di una Varsavia in pieno tumulto, messa a ferro e fuoco da un’ondata di violenza antisemita che porterà all’estreme conseguenze in un epilogo che riporta alla mente atroci delitti di massa.


lunedì 12 luglio 2021

fatevi i gatti vostri 1880: edizione speciale pe la vittoria azzurra.



La scrofa si rotolò in mezzo al letame messe le poppe all' aria e subito un nugolo di porcellini s'attaccarono ai capezzoli mentre lei saggia gli diceva: boni boni ce n' è per tutti, sete tutti fratelli sete tutti figliol di troia.

Questa storiella la raccontava spesso Don Luigi e la adoprava da metafora per tante differenti situazioni.

E chissà mai  perché quando anche io, ierzera, come guasi tutti l' italiani, ho esurtato pe la vittoria dell' Italia m'è tornata a mente sta storiella. Non ho niente di polemico sulla vittoria azzurra anzi sono contenta come ner 2006 quando si vinzero i mondiali.

Così contenta che sono andata a ripescare la registrazione del Ciampi al pianoforte che ci regalò un Fratelli d' Italia per solo piano.

Zanza



sabato 10 luglio 2021

fatevi i gatti vostri 1879 - Albo d'oro n. 1- "Ce l' ho anch'io la grin passera!"

Grazie pe le tante maile e messaggi ricevuti.

Dopo le promesse fatte un segno di vita ora bisogna dàllo e allora siamolo:

E' r dieci luglio, armeno a Livorno. Nell' altre parti d' Italia un lo so, magari quarche regione è avanti e quarcheduna ndietro. Qui fa un cardo da stiantà ma meglio di quell' inverno infinito e covidoso sarebbero anche 50 gradi all' ombra.

Cor una fatica di du giorni al compiutere, passati per lo più a maledì lo spidde dele poste e quer giorno di merda in cui l'ho fatto, ala fine, coll' aiuto uozzappe di Dani, sono riescita a scaricà il grin passe der mi vaccino. 

Siccome al mare ir telefonino un lo porto m'è venuta n' idea:

so andata in un negozietto indove stampano quello che voi sule magliette  o su altri indumenti. Ho portato  du paia di mutande de mi costumi da bagno. Sopra c'ho fatto stampà "grin passera" co tanto di QR code.




Se hanno preso le grinze anche velle della Kidman e di Sceron Ston,  sempre grinne  (o evargrin come dican l' ingresi) anche la mia un resterà.... Comunque,   perora, cor un' analogia mutuata dar mondo dele macchine. si pole paragonà a un usato co pochi chilometri. Speriamo che  r ministro Speranza capiti a Calafuria così gli  mostro il costume domandogli  se gli garba sperando (con Sperana bisogna sperà....) che un la consideri na forma di molestia.

Ora tiriamoci su  cor un po' di musica. Sto brano è comparso tante vorte in fatevi i gatti vostri ma stavolta i performers sono un trio particolare: Samatta al saxe, ir mi babbo ala batteria er Ciampi all' organo

La versione è quella immortale di Riccardino del Turco ma se la volete cantà come la riscrisse Dantino doventa " l'Aglio"


ovviamente visto il corroborante mefitico

Baci a Tutti


L' aglio  ho masticato l' aglio 

e mi ritorna nzù

l' aglio  se faccio no sbadiglio 

rigetta anche Gesù


Lui e su Mà

coll' occhi nforì

perché io

co sti  fortori


che mi causa l' aglio

produco dei fetori 

che non se ne pol più


L' aglio mi dà anche de dolori

che non ne sorto fòri

non lo mangerò più


Vieni col maloxe

fai presto

aiutami co  questo

rigurgito nzu e ngiù

martedì 6 luglio 2021

fatevi i gatti vostri "Epilogo"

Alla fine è stato colui che da sempre accomoda tutto a darci l' idea. Nel suo restaurare oggetti probabili e improbabili cerca una sorte di esorcismo contro la caducità della vita e quando ho fatto il mio giro di richieste per sapere cosa ne volessimo fare di "fatevi i gatti vostri" lui mi ha detto: " Negli anni settanta leggevo un fumetto a firma Berardi e Milazzo. Si chiamava Ken Parker ed era una delle più belle cose in fumetto che mi sia capitato di leggere, nel mio Dante del blogghe c'era qualcosa anche di lui. Quando la serie fu chiusa restai molto addolorato ma poi l' autore dei testi, Giancarlo Berardi con cadenze alquanto irregolari, talvolta con intervalli di anni continuò a mandare in stampa numeri speciali. Se a te e ala mi nipote vi fa voglia, potreste fallo anche voi. Io se dovessi avere dei contributi a livello di narrativa musica o altro genere ve li lascerò a disposizione. Mi sono tirato fuori dal racconto delle vicende personali non per disaffezione o altro ma perché non volevo che il mio diventasse il personaggio di una specie di soap opera." 

Holly non è mai stata particolarmente entusiasta di cedere a una sorta di diario online i resoconti delle sue giornate ma ha perorato la causa della mediateca perché è stato un bel modo di tenere in vita Esserino o quantomeno l' animo del personaggio che anche lui ha interpretato.

Bobby si è detto favorevole a qualsiasi nostra iniziativa a patto che non lo coinvolga personalmente.

Tutta la mi famiglia e nuore in fieri vota per non chiudere del tutto. Samatta le Trombanti e George Dalton con figliole mi dicano che armeno la musica e i racconti vanno tenuti.

Il Ciampi bighellone com'è non s'è espresso sula musica ma sur cine sì quello lui lo guardava volentieri e teme che nessuno se ne occupi più.

Costanza mi ha fatto sapere che c'è un tempo per ogni cosa ma non le pare proprio che il tempo delle favole debba esser finito.

Non leggerete più dei miei amorazzi malamente sognati e peggio ancora praticati né sarete tediati dalle inquietudini esistenziali di Dani. Per la cronaca visto che una lettrice me lo ha chiesto in mail rispondo pubblicamente che io e Dani non siamo una coppia e tutte e due siamo estimatrici di quegli orridi portatori di pendaglio estenzibile  che chiamano omini. Ciò non toglie che si sia legate da un cameratismo fraterno, che quando capita si dorma insieme e che spesso si sia riso sul fatto che se non avessimmo bevuto nzieme al latte di mamma anche  l' inclinazione   per quei pochi etti di ciccia di maschio io, lei, Sama e le Trombanti avremmo potuto tranquillamente costituire una comune di sole donne. Ovviamente sosteniamo e difendiamo tutta la comunità LGBT.

Qual' è dunque l' epilogo di questo blog?

IL BLOG NON VIENE CHIUSO NE' TOLTO DALLA RETE. Ogni tanto ci sarà un numero speciale.

IO  e DANI CONTINUEREMO AD OCCUPARCI DELLA POSTA DIRETTA A esserinoebalena@email.it e dei commenti che verranno lasciati in calce a questo numero.

LA MEDIATECA RESTA IN VITA con tutte le sue acquisizioni in ebook, audio e video.

Si arricchirà periodicamente di nuovi ingressi che segnaleremo, magari con un numero speciale di fatevi i gatti vostri.

Racconti, novelle e (speriamolo) anche il giallo di Dante vi saranno man mano inseriti.

Non aspettatevi grosse cose prima della fine dell' estate ma qualche cosa si farà

Un grande abbraccio a tutti voi Auguri d' ogni bene e a presto

Zanza