venerdì 31 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1070 "Ito ringrazia"

Stamani, visto che mi so arzata all' alba, addirittura un' ora prima del previsto, visto anche che ancora un s'è svegliato nessuno e neppure Dino pe piglià ir caffè,  approfitto del silenzio assoluto e del fresco di vest' urtimo mattino d' Agosto pe mettemi fori dal barre a raccontavvi una storiellina di quelle che, di solito garbano ai bambini e anche ai grandi perche non hanno per tema amori, odi e tutti vei troiai di passioni che ci ribollano in corpo ma sono pervase da un casino di tenerezza.
Quando ho chiamato Dante per sapere cosa facesse e perché non ci avesse caaato di pezza, a me e a tutto ir barre, mi ha raccontato questa storia ed ho voluto trascriverla colle sue stesse parole perché non se ne perdesse il gusto nella lettura.
Zanza.
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Ito ringrazia di cuore tutti gli amici del blogghe, da anni sostenitori dell' antico sodalizio tra il gatto eroico e quer deo tonto (cosí nella dissacrante visione felina) che persevera nel dare continuità all' antico sodalizio tra micio e uomo. 
Sta bene e ha prontamente riconosciuto il rombo del vecchio Ford che Dantino, appena arrivato in bici, ha rimosso dall' orto per portarlo vicino al mare giusto per dare a quarche beduino l' occasione di rinfilaccisi dentro e a lui vella  d' incazzassi come na bestia nantravorta
Dante si è cosí commosso nel vederlo arrivare, senza aver neppur dovuto emettere il fischio modulato, che ha addirittura rinunciato alla cena, al Bar Nado, per trascorrere due giorni con lui.


Le foto so un po' mosse e testimoniano l' emozione der fotografo che, dopo l'abbraccio e l' omaggio alimentare inviato da Holly, ha parcheggiato il camper proprio in un buco libero nel mezzo al regno di Ito e, a sera, dopo una mezza giornata di lavoro tra biciclette, motorino e avanzamento restauro vespa si è buttato a dormire sulla dinette lasciando la finestra aperta. "Chissá che Ito non ripassi a trovammi" pensava,  guardando il pino  sul quale il gatto da anni si fa le unghie e che lui accarezza ad ogni arrivo, in modo che il micio senta il suo odore. Proprio a ridosso di quel grande pino marittimo aveva accostato la fiancata del camper per poté vedere il gatto dalla finestra qualora fosse passato dal suo albero ma pensava male.  Il gatto non è arrivato né all' otto, né ale nove e in sua vece è arrivato il sonno. Verso le 4 la solita gamba, privata del magico balsamo a base di muscoril e voltarene, ha ricominciato a fagli male e lui si è girato di fianco per cercare sia ristoro sia una selezionata bestemmia che alleviasse il suo spirito tormentato. Mentre coi pochi lumi concessi dal mix di sonno e dolore prencipiava a fare la conta fra padreterno. madonna e relativa prole  per decidere il principale destinatario dell' invocazione, ha sentito il polpaccio artigliato da una stretta inconfondibile. Ito era lí a dormire ai suoi piedi e tutto quel tramestio fisico e mentale gli stava rompendo di molto le palle. Che Gatto! Immaginiamo che nei suoi giri di ricognizione il mega micio abbia visto il camper fermo al centro delle sue terre. Una annusata e l' afrore della canottiera sudata di Dante,  stesa fuori, devono aver fatto il resto.
Solo l' eskimo di Dino Ciampi, in primavera inoltrata,  manda un lézzo che tiene testa alla canottiera di Dante in estate! Roba che se li odorasse una feticista delle emanazioni corporee ( e non vi meravigliate ma ho scoperto che ce ne sono più di quante ritenessi umanamente possibile) potrebbe avere un orgasmo per aerosol.
A Ito non è servito il post it con scritto: "sono qui...ti aspetto!. Anche se ormai gli pesano le  15 primavere da gatto intero e libero credo abbia osato l'arrampicata sulla scaletta offerta dal pino e poi il balzo attraverso la finestra dev'esse stato un gioco da gattini.
Dante ancora cogli occhi semichiusi ha allungato la mano e gli ha grattato la testa tramutando all' istante  la bestemmia, ormai in canna, in una preghiera al Signor Gatto Eternissimo: "Caro Gatto Eterno, te che capisci varcosa di vesta vita di merda e governi vella eterna per piacere, dé, asserbaci due posti accanto costassù. Cosí quando ognuno ala su ora, saremo tutti e due passati dar ponte, ritrovassi vicini e  sentire le zampe di Ito sulla gamba mi renderá meno noiosa codesta eterna rottura di palle nell' aldicostà che mi raccontano sia ir seguito di vesta cotidiana sbriciolatura di 'oglioni dell'aldiqua.

martedì 28 agosto 2018

fatevi i gatti vostri n. 1069 "la bici senza padrone"

E Così  alla fine sono partito. Ore 5.54 da Mestre perché  mi porto a Livorno una Mountain bike e un carrello con borsone dal peso improponibile  per un essere umano che non abbia la mia ostinazione.




A Livorno da qualche tempo il ferrovecchio che usavo per il trasferimento dalla stazione al bar Nado e viceversa versava in condizioni penose e quella che tengo  legata alla stazione di Follonica ed uso per raggiungere Ito non stava meglio. Purtroppo è invalso  l' uso di far shopping di ricambi smontandoli  dalla roba degli altri . Le categorie  degli autori di tali interventi son le solite ma non le cito per non fornire ulteriori appigli ai salviniani. Non divento leghista per una bici ma se ce li trovo li tronco in due che si chiamino Dino Ciampi e sian nati accanto a me o Mbutu o Igor e vengano dalla Nigeria o dalla Moldavia. Se non ce la fo colle mani prendo un legno e se non basta quello ho qualcosa di peggio. Mi si dirà "ma per una bici?" NO
è che io quel ferrovecchio me lo sono sudato vadano a rubare al Papa o ai ministri ma a me no o meglio fate pure ma sapete cosa rischiate del resto a casa vostra vi tagliano le mani o vi impiccano quindi un sacco di legnate vi dovrebbero parere un superenalotto.  Per il resto cosa vuoi fare visto che come tutti i ladri non lasciano il biglietto da visita,  ogni volta che trovo un pezzo in meno bestemmio quel dio che, non pensandoci lui, mi mette a rischio di dannazione eterna. Comunque il babbo di Dani aveva una vecchia bici in garage, l' ho sistemata benino e mi permetterà   di sostituire quella di Livorno coi pezzi della quale dovrei riuscire a restaurare quella di Follonica.  Gli orpelli costituiti da bici e carrello ma anche la mancanza drammatica di soldi mi costringono ad optare per i regionali che contro i 64 euro richiesti dai mezzi più  celeri mi costano 32,70 più  3.50 della bici. Già   a Padova mi sono incazzato perché   due giovanotti dei quali non sto a dire l'etnia per i medesimi motivi di prima (non erano italiani ma se lo fossero stati non sarebbe cambiato il mio comportamento) sono saliti con due bici che avevano il colore della bomboletta spray persino sulla gomma delle ruote e senza appenderle ai ganci appositi le hanno appoggiate malamente alla mia. Io di solito   mi irrito quando vedo uno che appende la bici per la ruota anteriore e non per la posteriore e non mi chiedete perché! Consideratelo un test non sulla intelligenza (ci mancherebbe) ma sul senso pratico.
Comunque, vedendo che una delle loro bici urtava la catena di trasmissione della mia, gli ho chiesto cortesemente di toglierla dalle palle. Visto che faceva finta di nulla e anzi ridacchiava quando il capotreno è passato e ha chiesto di chi  erano le bici e nessuno tranne me si è fatto avanti mi sono offerto di scaricarle dal treno Così il capotreno ne ha presa una e io un altra e le abbiamo messe sul marciapiede. Appena risaliti ovviamente i due erano scesi dall' altra porta per recuperare le bici. Ora qualcuno potrebbe pensare che io sia uno stronzo  fascista e razzista. niente affatto a Livorno viaggio fianco a fianco coi Vu cumprà  ci chiamiamo per nome e spesso nemmeno io ho il biglietto. Non posso spendere 18 euro al giorno per Ito. Quando viaggio per cazzi miei pago sempre, se viaggio per una delicata questione felinaria  no. Cumunque non mi da noia nessuno a patto che rispetti e non faccia il prepotente. Se avessero spostato la bici come avevo chiesto avrebbero avuto la mia solidarietà. Fanno gli stronzi? Bene allo ra state tranquilli che è una lotta tra giganti Fine della questione toccata ormai ad abundantiam su questo blog. A Bologna ho il treno per Prato. Già  perché  per obbligarti a prendere le frecce non ci son più  regionali diretti da Bologna a Firenze. Da Prato ho una coincidenza strettissima per Rifredi. Se la perdo arriverò un ora più   tardi.Da Rifredi intercetterò il treno per Pisa e di lì  quello per Follonica dove dovrei arrivare al più  tardi alle 2 dopo solo 8 ore di viaggio facendo passare bici e carrello attraverso 5 treni diversi e facendo ben 4 cambi. Con le frecce partendo alle 7,30 sarei arrivato alle 12.10 ma per me quei 30 e più  euro sono il mangiare di una settimana e valgono qualche sacrificio.
Vi ragguaglierò  presto sulle condizioni del mio grande amico che per il rientro imprevisto a Venezia avevo dovuto lasciare sul suo solito angolo ad aspettarmi....a vuoto.

Dante

domenica 26 agosto 2018

Fatevi i gatti vostri n. 1068 "l'angolo delle ragazze 'la sciupamaschi' " una intervista di Zanzara

È anche grazie alle personalità del mondo dello spettacolo se la fluidità nei rapporti sta cessando di essere un tabù: celebrities come Rihanna, che si definisce una "bad gal" (cattiva ragazza), Madonna, ma lo furono anche  anche Elizabeth Taylor, Marilyn Monroe e altre star della Hollywood degli anni d'oro contribuiscono e hanno contribuito alla liberalizzazione della sessualità femminile.Taylor Swift ad esempio è nota nello showbiz per le sue relazioni molto "social" che si chiudono spesso con separazioni dolorose, raccontate nelle sue canzoni. La popstar ha alle sue spalle 11 storie con personaggi di spicco dello spettacolo (Harry Styles, Jake Gyllenhaal e Taylor Lautner tra gli altri) e sembra non riuscire a trovare l'amore!  

tratto dahttps://www.alfemminile.com/news-gossip/.../le-sciupauomini-di-hollywood-0.html
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Anche in Italia non mancano le rappresentanti della categoria
Dopo la bella Manuela Arcuri, in passato legata ad Aldo Montano e che ha dichiarato come la sua bellezza frenasse un po' troppo gli uomini (pur avendo lei «l'ormone scatenato»), anche la prorompente Anna Falchi fa oggi outing sulla sua sensualità.
«Sono una cacciatrice, una seduttrice. Se non avessi tenuto sotto controllo questa mia vocazione, chissà con quanti uomini sarei stata. Ho sempre avuto molti corteggiatori e la tentazione era forte. Mi sarebbe tanto piaciuto fare quello che volevo: prenderli, usarli e buttarli via. Ma alla fine, tutti avrebbero pensato che erano stati loro a utilizzare me. In questo l'Italia è ancora sessista». Lo ha dichiarato Anna Falchi al settimanale Grazia.
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 Il fenomeno ci interessa perchè tocca un punto di vista femminile sottaciuto per parecchio tempo.  Personalmente, grazie alla mia testa autocastrante, ho ben poco da dire, Samatta afferma che son tutte cavolate tirate su ad arte dai giornali e che le donne sono tutte cacciatrici magari con armi e tecniche differenziate a seconda dei periodi storici dell' ambiente culturale e della tipologia individuale! Daria e Marina si definiscono "forse birichine" rispetto alla generazione della su mamma e della mia ma non certo "sciupamaschi". Sull' argomento ho dunque pensato di chiedere un parere alla nostra  "cattiva ragazza" che da Londra ci ha raccontato della sua ultima "rottura".
Di seguito la mia intervista avvenuta ieri sera via "uozzappe"

Cara Dani,
visto che ci avevi tenuto all' oscuro della tua vita londinese, che avevamo seguito fino alla ricerca dei meglio pub e alla mia visita insieme a Dante, trovo carino che tu abbia accettato di concedermi questa intervista  con la quale vorrei far luce su una particolare figura  femminile che sta diventando sempre più comune, specie fra le celebrità del cinema e della televisione: la "sciupamaschi".

D: Oh mria vergine! Zanza! Io nei panni della sciupamaschi non mi ci vedo proprio o meglio immagino la sciupamaschi come una cacciatrice disinibita che antepone il sesso o le relazioni brevi all' amore.

Z: Forse non posso metterti in compagnia di cacciatrici storiche come Liz taylor, Madonna, Cher, Manuela Arcuri, Anna Falchi (cito queste ultime per un po' di campanilismo e per le dichiarazioni che le medesime hanno rilasciato alla stampa in merito ai loro appetiti)

D: I miei appetiti lasciano molto a desiderare e lo sai bene, abbiamo condiviso lunghi periodi monacali.

Z: E' vero ma è anche vero che da quando ti conosco hai cambiato almeno una ventina di fidanzati.

D: Quelle dei primi  anni erano le classiche storielline di rodaggio che credo facciano più bene che male, ti abituano a conoscerti come donna e almeno a sapere cosa ti aspetti da un uomo. Le altre forse 7 -8 sono state storie sentimentali nelle quali ho messo in gioco il mio animo ma che purtroppo sono andate male, in due casi per paura di impegnarsi da parte del partner, negli altri per colpa mia.

Z: Quest'ultimo incontro con Adam mi era parso particolarmente intenso e dai tuoi accenni sembra che sia stata tu a farlo naufragare.

D: Sì ne ho tutta la responsabilità, sono addolorata per lui ma non sono pentita della mia scelta.

Z: Cosa aveva Adam che non andava?

D: A parte i capelli rossi e le lentiggini, caratteristiche per le quali ho preso in giro Bobby per anni, dato che trovava tutte le ragazze con questa tipologia,  Adam aveva tutte le doti intellettive, culturali, affettive e in ultimo ma non per ultime anche quelle fisiche che si possono desiderare in un uomo.

Z: Era affascinante?

D: Se intendi "il bel tenebroso" no. Era un tipo sportivissimo altissimo, molto atletico, ben proporzionato, ex campione universitario di canottaggio, solare come carattere, dolce e quasi disarmante per sincerità e suonava e cantava benino.

Z: Una parentesi maliziosa:  è stato il letto per caso  la causa?

D: No davvero Zanza! Certo non era un complicato cerebrale o un trasgressivo  ma era un eccellente  atleta anche lì! Mai trovato uno con tanta energia e resistenza.

Z: Allora sei matta tu!

D:Penso proprio di sì.

Z: Non potevi lasciar stare le cose così?

D: No sarei stata una stronza, lui parlava di matrimonio di bambini di comprare casa...

Z: Bè che c'è di male?

D: Nulla solo che mi sono sentita ingabbiata e ogni volta che parlava di queste cose diventavo nervosa fino a perdere il desiderio di stare insieme.

Z: Insomma avevi un uomo assai piacente, con una carriera brillante, valido amante, innamoratissimo e disposto a far coppia per sempre con te e tutto questo ti ha infastidita?

D: No, mi ha anche lusingata ma quando le cose si sono fatte serie  ho visto davanti a me lo spettro di noi due insieme per tutta la vita e ho pensato che dopo un anno non avrei più saputo cosa raccontargli, lui  probabilmente sarebbe diventato un marito pedante e ripetitivo  e io una moglie noiosa e annoiata.

Z: Quali tuoi piaceri avrebbe frustrato un unione di questo tipo?

D: Ecco questa è l'angolazione giusta per capire ho usato lo stesso metodo per cercare di capire se quel che facevo fosse sensato. Io non so ancora se voglio stare in Inghilterra o cosa.  Stavo pensando al Canada, alle foreste agli orsi, ai fiumi e ai laghi...
Se ne ho voglia desidero stare un mese con te e Samatta a dir cazzate stese sul letto o andare in giro a ballare il burlesque e non dover rendere conto a nessuno.
Non lo faccio spesso ma se mi fa voglia di gonfiarmi di birra o vino come un otre voglio sentirmi libera di farlo. Non assumo droghe ho solo fumicchiato da ragazzotta ma se, per esempio, entrassi in una fumeria di oppio dovrei provare. Certe volte mi vesto tiratissima, tacchi alti, mini e calze shock e certe  altre volte mi avvolgo in stracci, puzzo di sudore e vado in giro coi capelli unti!
Come gliele spieghi a un tipo perfetto tutte queste mie stranezze?

Z: Così l'hai lasciato...

D: Sì, con dolore. Pensavo di poter continuare a frequentarlo perché molte cose di lui mi piacevano ma quando ho visto la delusione sul suo volto ho capito che non poteva essere una storia leggera. Lui ha nei suoi progetti una moglie, una famiglia, tanti bambini, una casa, un giardino, un fuoristrada enorme che contenga tutti. Ha uno schema di vita già prestabilito.
Io no.
 Potrei finire barbona sotto i ponti  o strafiga (si fa per dire) a far la modella ( per questo è tardi), magari diventerò una professoressa di rango o una escort di lusso ah ah. Forse mi sposerò a 62 anni come lo zio, quando sarò esausta di correre.

Z: Sai quali sono i rischi vero?

D: Certo o almeno ne immagino molti.

Z: Cosa ti dà più fastidio nello stare da sola?

D: Non avere un uomo quando ne ho voglia o dover accettare compromessi con me stessa tipo accontentarmi di storie che mi piacciono per il 50% e per il 50% no.

Z: Temi di essere giudicata per questa tua eccessiva libertà?

D: Me ne strasbatto perfino del mio di giudizio

Z: Licenziando questa intervista pensi di poterti ritenere una sciupamaschi?

D: Diciamo che ho dato più dolori ai maschi di quanti loro ne abbiano dati a me ma non mi ritengo una cacciatrice, una seduttrice e tanto meno una mangiauomini soprattutto perché passo mesi e mesi da sola senza avere alcun contatto con un uomo e non ho mai sentito il bisogno di uscire una sera e andarmi a trovare un uomo a qualsiasi costo.


Z: Poi però ti rifai quando ne agganci uno!

D: Bè qualche recupero me lo gioco, sono una ragazza normale con esigenze normali,  vorrei vedere come uscirà dal tuo letto il primo che ti deciderai a farci entrare, ti consiglio di tenere una bombola di ossigeno alla porta e il cellulare preimpostato sul 118

Z: Questo è certo! Forse dovrò prendere del valium prima! Comunque Prima o poi dovrò scendere a compromessi anche io
Per intanto Ti aspetto a Livorno, presto.

D:ASAP (as soon as possible - al più presto possibile) dai è una promessa, ti abbraccio e mi raccomando cambia le lenzuola non sono nel periodo "homeless".


Z: ciao ti aspettiamo tutti, preparo la lavatrice e dò il baygon " acari insetti e pulci" alla camera! un abbraccio anche a te. Un bacio a Bobby!

sabato 25 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1067 "pe Amedeo il premio del Bar Nado"

Commossi dall' osservare  tanto impegno profuso nel decrittare fin ne più oscuri meandri der pensiero confuso e irrazionale dell' autore, l'ennesima cazzata del nosto amato Dante, 

su mozione del medesimo Dante Davini Diversi, 

sentito ir comitato dell' anziani costituito da Nara e Ampelio Fabbri e da Dino Ciampi, tutto lo staff der Bar Nado 

nonché i frequentatori fissi e quelli occasionali 

questo barre anche noto come Bar Nado decide di insignire Matteo X alias Amedeo, Amhedde etc etc. del più alto riconoscimento previsto dal codice cavalleresco adottato da sempre nel nostro convivio.

E' quindi con sincera commozione che ni si consegna quello che è una sorta di nostro Nobelle  pe avecci dato ampia e documentata dimostrazione d'èsse un Livornese docche:

a Matteo  alias Amedeo Amhedde



la CA'ATA D' ORO





detta anche "i quattro mori" dal numero deli stronzoli presenti 

Ovvio che molti chiederanno: " ma se di stronzoli ce ne solo solo tre? "



Sveglia ragazzi siamo a Livorno ar Bar Nado, il tempio della presa pel culo! 

Se di stronzoli ne vedi tre vol di che il quarto sei proprio TE!

Baci Zanza

 La consegna avviene virtualmente con tanto di marcetta di accompagnamento.
questo particolare inno adottato dal Bar nado pele grandi occasioni e le cui parole recitano   "era meglio morire da piccoli che  da grandi èsse merde così"  è eseguito da Dante, il tempo in battuta e  il monoaccordo di chitarra sono di Holly. 
ndr: secondo me se nvece di intestardissi cole barche si mettessero a sonà pe la strada farebbero più vaini



venerdì 24 agosto 2018

fatevi i gatti vostri n. 1066 " strana estate"

Duro fatica ad abituarmi a questa strana estate. Ho cardo. Nonostante abbia perso tanti chili e mi senta come un ragazzetto, ovviamente facendomi le punture pe la sciatica, la notte dormo male. Holly si rotola e mugola Esserino tossisce, Balena russa e appena si sveglia miagola per mangià. Io passo dele mezzore ala finestra, inebetito, a pensare. Se nela vita un ci fossero tutte le cose che ho imparato e che mi sono goduto, da rivivere o per lo meno da sognare mi sentirei scoraggiato. Stamattina sono andato al Lido pe una mezza giornata di riposo, mi ci ha mandato a forza Holly perché vedendo che un bestemmiavo nemmeno più ha capito che il tracollo era vicino. Lei invece  ha ripreso il su lavoro e tenta con destrezza di rimediare ai casini che ho fatto io. Con lei a letto colle febbri intestinali e la pressione sottozzero ero tornato di corsa  dala Toscana per fare i lavori rimasti in sospeso ma: fra che quella cazzo di barca che s'è presa un camina una sega, nonostante tutta la passione che c'ho messo, tra che un so dove fermammi pe un prende multe, fra che dio boia! sta cazzo di città un la potevano fa come tutte l'altre ner mondo? Anche a Firenze quando durante l' università facevo il postino di là d'Arno bestemmiavo pe via de numeri rossi che li mettano ale bottegyhe e te un poi sapere finché un lo impari visualmente che tra il 2 nero che indica un uscio abitativo e il 4 nero che indica un altro uscio di casa ti potresti trovare anche 20 negozi aventi pe numero dal 2 rosso al 40 rosso. insomma Firenze ha du numerazioni indipendenti una pele case e una pe le attività commerciali, un casino. Venezia perà la batte di gran lunga. Hai un pacco da portare e  ti ci scrivano: Santa Croce 2335. Mi chiedo ma che cazzo vole dì? Niente perchè un matto burlone quando hanno fatto i numeri mica l'ha messi per strada e poteva fa Calle del Gatto n. 26 Sestriere di Santa croce. Sarebbe stata una cosa umana. NO l'ha messi tutti ala rinfusa o guasi  così anche se chiedi a un vigile quell' indirizzo, luilì ti guarda come se tu fossi sceso dalla luna e non sapessi che a Venezia una indicazione di questo tipo te la potrebbero dare solo le persone che abitano a quel numero o al massimo a quello prima o a quello dopo.
Io ho un libriccino rarissimo dono di Holly col quale avendo il sestriere e il numero posso trovare il nome della calle. Ecco l'esempio: avevo detto casuarmente Santa Croce 2335, apro il libriccino magico di Holly, vado a cercarmi il Sestriere di Santa Croce scorro scorro e alla fine trovo che i numeri da 2328A fino a 2235A appartengono a Calle della Regina

Parrebbe accettabile così, ma mica sò in che punto della calle si trova e e putacaso la calle è toccata da du rii cor culo che ho io scergo di certo quello che mi porta all' estremità più distante dal recapito che ho da fare. Poi quando mi hai detto che il numero tot del sestriere tot sta nella calle dell' aseo (aceto) cosa ho risolto? Mi ci vole la mappa e devo sta attento perché dala barca col cazzo che vedi come si chiama una calle. Quindi in barca mentre manovro devo consultà il libro apri la piantina controlla l' indice dela piantina vedere che tale calle sta magari in Gf rendemi conto di quale via d'acqua mi porta più vicino, assicurammi che sia navigabile e che magari un sia senso unico. Nel frattempo devo scansà e altre barche sta attento a chi ormeggià, manovrà per benino la mia che comunque passa gli 8 metri e come saprete le barche un hanno freni, hanno si la retromarcia ma una volta che hai sbagliato la retro al massimo ti evita una collisione ma poi la barca si intraversa e insomma le porche madonne si sprecano e arrivano fino all' ultimi piani delle case che s'affacciano sui canali. Meno male che è finita. Holly s'è ripresa e io gli posso andà in culo a sto labirinto di merda. Lei è brava, c'è nata un deve penzà  in base alle migliaia di un numero da che parte è e lo becca quasi sempre dala parte giusta, ma la barca se non camina con me non camina nemmeno con lei. E' grossa e cogliona, romba, fa bella mostra di sé ma quando dai gasse resta al passo come un mulo in montagna. Hai voglia te a bestemmià! I tempi li detta lei e alla fine ci toccherà rivendila e trovanne un antra più agile perche coll'inverno e le piogge perdere tempo così pole esse davvero pernicioso.
Al Lido è tutto voto. All' undici di stamattina in spiaggia c'era sta gente qui. In sequenza la bellissima spiaggia del Debénne  (Des Bains pe chi ni piace ir francese), il Bagno Aurora e Venezia Spiagge: dall' ombra si pol vedé bene che un so le 7 di mattina ma manca pochino all 11.




 



Bottegai, barristi, albergatori piangano e cominciano a capì che la colpa dela crisi un era dela gente dell' est dell' estracomunitari e de negri. Certo anche il cardinale Scola ha detto che so' fratelli ma so troppi. Certo quarcheduno  tipo li zingheri rompe i coglioni davvero e con quella faccia a pigliatti pel culo che ostentano sarei il primo io a smusalli da cazzotti ma una cosa so i singoli fatti del quotidiano e le reazioni emozionali un'altra sono i fatti economici  e la ragione non consente di addebitare a loro le colpe della crisi.
Il fatto è che in Italia siamo anche bravi a fa cose belle e bone ma un siamo boni a vendele o per lo meno quando si vendano si cerca sempre di tirallo in culo a quarcuno e ala fine le furbate si pagano. Tedeschi e Austriachi, che erano di casa qui, un si vedan più da anni. I giapponesi so calati da fa paura, l' ingresi preoccupati dela brexitte stanno a casa, quarche francese ricco viene ma i francesi ricchi so pochini e portano i soldi a chi li ha già. I russi arrivano colo yotte meggalattico pieno di maiale scosciate e vanno solo e sempre da Cipriani e al Danieli, aperitivo, ovviamente all' Harris bar dove 3 spritze li paghi 90 euri. Nzomma si prevedano tempacci per tutti. Domenica dovrei tornà dal gatto Ito perché devo finì di montà la mi vespa, levà la barca dall' acqua, aggiustà un tetto sta un pochino al barre con Dino pe aiutallo a ripigliassi e riportà il campere insù. Tanta roba pe uno che quado camina zoppica e che gira cola siringa in tasca peggio d'un tossico. Speriamo che il muscoril col voltarene continui a fammi varcosa. Per ora me lo faccio da solo nel davanti  cosce perché nel culo da solo un so bono e non posso pagare 6 o 7 euri pe una puntura.

Un salutone a Tutti 
Dante

mercoledì 22 agosto 2018

fatevi i vatti vostri n 1065 " un pisano davvero in gamba e un è Galileo"

Finora s' era penzato che l' unico Pisano a avé meritato i nostri comprimenti fosse 'r Galilei  e in su compagnia Leonardo Fibonacci da Pisa che ebbe ir merito, tra i tanti, di avé creto na progressione matematica detta anche montante Fibonacci  che tant'anni fa, colle dovute adattazzioni sortite dalo spremimento meningeo delo scrivente, mi consentì di portà via un ber po' di sordi ar Casinò di Campione d'Italia (un pezzettino di patria nostra in mezzo ala Svizzera). Non si tratta di loro due però. Un artro ragazzo, contemporaneo, nato all' ombra sbilenca di vella torraccia, merita davvero la stretta di mano anche perché un pochino ci somiglia magari la su bisnonna pe megliorà 'r dna è facile abbia fatto na capatina a Livorno a fassi stasà r camino e poi si sà co gocciolino di dna Livornese ci si va avanti pe dele generazioni.
Nzomma ir nostro eroe der giorno si chiama Marco Malvaldi e finora ha scritto un casino di roba nteressante.
Du cose me lo rendano simpatico la prima è che scrive i gialli e li ambienta in un Baretto che lui chiama Bar Lume che mi ricorda tanto il bar Nado. La seconda è che ama la matematica e ha scritto dela roba davvero ganza sur tema

Ce ne sarebbe n'antra da dì ma un so quanto ir merito sia suo o der regista:
I su gialli del Bar Lume so stati resi in versione televisiva e oltre a simpaticissimi protagonisti, tra i quali mi corre l' obbligo di ricordare il mai abbastanza compianto Carlo Monni che per talento e toscanità avrebbe meritato una fama pari a quella di Benigni ma un ebbe ir solito culo o le solite amicizie.

Ovviamente mi so allungato e ora un si capice na sega su qual'era il merito. Ripigliamo r filo
Oltre al cast di attori simpaticissimi che interpretano i vecchietti del Bar Lume e che insieme a Massimo proprietario del baretto risorvano i casi più ntrigati, compare uno di quei pezzi di TOPA così stratosferici da fammi pensà che r Gatto Eterno dopo avecci dato Leonardo, Michelangelo, Galileo,  Dante, il Petrarca  e anche Fibonacci, Pacioli, e na miriade di portenti  nelle più disparate arti e scenze vedendo che da un po' di tempo n terra di Toscana ni sortivano fori de troiai come Matteo Renzi e la Boschi che vista da vicino un' è che sia nemmen tanto trombabile, ' r Gatto Eterno dicevo abbia penzato: "facciamoni vedé varcosa di TOPOSO a sti pori disgraziati laggiù"
e ha fatto Enrica Guidi che la su mamma quando la battezzò la chiamò così perché sapeva  che Enrica avrebbe fatto rima con strafica.
eccola bella come r sole e per grazzia der Gatto Eterno nata a Cecina (LI).
Holly mi perdonerà ma mi fa stiantà le coronarie, se mi dicessero dicci la meglio topa che ti viene in mente io caverei  di tasca il portafoglio e tirerei fori ste poche foto di lei




giusto perché le possan vardà anche i bimbi perché ce n'ha arcune che fanno l'effetto d'una flebo di viagra da du litri. E poi a esse belle pole riescì a tante ma lei è anche dimorto brava e spontanea nela recitazione e quando si dice belle e brave il numero si stringe come r culo vando a Livorno s'allaga.

Nzomma, come avete visto, di Malvaldi se n'è parlato bene e ora pe altri du secoli de pisani si potrà dire tutto r male che ci viene in mente.

Nelo scrigno di Dani, on line, che ormai sapete come fà ad aprillo ni ci faccio mette varcosina di Marco così ne potrete apprezzare de facto le qualità di scrittore poliedrico.

Dante


martedì 21 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1064 " Missis Robinsò un tegamone da fallo studià a scola"

S'era tutti al politeama quel giorno: Io, Dino, Barabba, Cacino, ir Bazza, Dedo, Bobina e Renatino, lo zio di Dino che avete conosciuto come Barman di un Hotel in cui si svolse una mia avventura raccontata mesi or sono.
Dopo l'ennesima tartagliata verbale e incespicata fisica  di Dustin Hoffman, mentre la visione di una sola gamba cola carza arrotolata ala caviglia 




ci faceva immaginare una Anne Bancroft annoiatamente arrapata, cor una mano in mezzo ale cosce e le mutande ormai ai ginocchi,  Dedo che aveva velleità da cantante lirico, un si trattenne più e cor una voce stentorea, che poteva rivaleggiare con quella di un Pavarotti in forma, proruppe in una frase che passò ala storia der cinema a Livorno:

"Lumachi! O Lumachiiii! Lèvacelo da coglioni  sto popò di brodo! Si viene costassù noi a trombà leilì! "
Il Lumachi, di battesimo Aroldo, come avrete capito era il cineoperatore che, di diritto e di fatto, conferiva alla propria attività  professionale la lentezza dell' invertebrato di cui portava il nome. Ir  "tegame" era nientepopodimeno che Mrs Robinson. Ir "brodo", allora lemma in gran voga per significare una persona imbranata, era Dustin Hoffmann e i volontari pronti a fare un buco cor pisello ner telone der cinema s'era noi, la meglio gioventù dela Venezia e der Pontino.

L'artra sera l'hanno ridato a rete 4 e l' ho rivisto tutto, sto firme,  fino a che l' orrendo e goffissimo  laureato riesce a soffiare la bazzona a un rosso imbecille proprio sull' altare dandosi poi ala fuga su un bus.
Non ci crederete ma a distanza di tant'anni ho provato le stesse simpatie e antipatie:
I genitori di lui da ammazzalli
Lui da svegliallo a pedate ner culo
La su fiamma e figliola dei Robinson una bazzona che in quella prima cinematografica  a Livorno ci fece ritenere accettabile il mento der  nostro "Bazza" e poi... chissà perché... forse perché a Dino vella sera ni puzzavano i piedi di cacio che appestava, insomma ebbi la sensazione, che pe na vita mi so portato appresso, che sta povera crista, figliola di quer becco briaco e di quer poderoso tegame puzzasse di sudore e avesse un alito che a bacialla c'era da rigettà fino ala mattina dopo.
Personaggini: un coglionazzo che un era bono a corre coll' Alfaromeo nemmeno sule strade appositamente svotate dela California, un briaco moralista che a Livorno viene ritenuto figura incoerente e insopportabile, una mezza cessa che se un fosse stato pe la su mamma un avrebbe saputo nemmeno se l' uccello dell' omini si reggeva sull'ali o sule palle.
In mezzo a questo panorama del nulla un gigante anzi na gigantessa!
Come Franti, eroe malvagio in una classe di ruffiani integrati e genuflessi ai dettami dell' epoca, aveva conquistato Umberto Eco, motivandolo a scrivere nel suo diari minimo proprio il memorabile "elogio di Franti", Mrs. Robinson, irrimediabilmente troia fino ar midollo, conquistò noi che la innarzammo al pari di Geronimo e Toro Seduto, una figura maledetta per  una America di merda bigotta e conformista ma davvero mitica per chi come noi  fin da allora remava CONTRO.
Io ho scritto sta recensioncina col cuore, co quello, inzomma, che mi ritornava inxù nzieme ai fagioli cola cipolla preparati da Holli. C'è però da dire tant'altro e per questo vi giro un bell' articolo der Luglio 2018 a firma  Marika Paolini comparso su filmpost.it
Ha colto davvero tutto quer che c'era da coglie, l'autrice e scrive anche bene quindi a Lei la parola.Qui sotto invece il pezzo amatissimo della colonna sonora, con armonica & company   pe la gioia dei soliti bischeri del bar Nado e cor beneplacito di Saimo e Garfankelle. Un abbraccio a Chi ci legge

Dante
nota: ad uso di Giaomo "parmigiamino" le armoniche usate sono 2 in do e in fa per il resto tutta roba der Ciampi e di Ampelio a differenza dell' originale bellissimo ma piuttosto lento ir Ciampi ha voluto un ritmo da Son cubano che secondo me è la fine der mondo.

Articolo di Marika Paolini   da filmpost.it 3 luglio 2018
Mrs. Robinson, il personaggio cult de Il Laureato
La Signora Robinson è un personaggio nato dalla penna dello scrittore Charles Webb, che nel 1963 pubblicò il suo romanzo di successo: Il Laureato. Qualche anno dopo il libro approdò sul grande schermo, nel 1967, e quello che fece più clamore fu proprio la Signora Robinson. Personaggio criptico, enigmatico e travolgente, capace di sedurre chiunque. Mrs. Robinson, alla quale è stata dedicata pure una canzone, è in prima linea una donna, madre di famiglia e amica dei genitori del protagonista Ben. La donna entra nella vita del neolaureato Dustin Hoffman, indeciso sul proprio futuro, travolgendolo in un vortice di passioni e lussuria. I due si conoscono alla festa di laurea di Ben, e subito la donna comincia a sedurre, un po’ per noia, un po’ per divertimento, il ragazzo. Così iniziano una relazione clandestina, che li porterà ad intraprendere un rapporto solamente fisico. Nessun problema se non fosse per l’età che separa i due: lui ha appena 21 anni e lei solo il doppio; e per il periodo in cui il film è ambientato: il 1967.

personaggi iconici Mrs. Robinson
Una donna che va contro la morale del tempo, per soddisfare puri piaceri personali, che seduce e strega giovani uomini. In un contesto che fatica ad accettare la relazione e che ancora oggi sconvolgerebbe l’etica della società moderna. Perché le cose cambiano, ma la Signora Robinson, dopo quasi 50 anni di attività, è sempre la stessa, pronta a sedurre/vi.

La Signora Robinson – Simbolo della rivoluzione sessuale
Gli anni ’60 e ’70 sono stati anni di lotte riguardanti la parità di diritti tra neri e bianchi, tra uomini e donne, delle lotte studentesche e della rivoluzione sessuale. Rivoluzione che ha avuto tra le bandiere del movimento proprio il film Il Laureato. Molti giovani in quegli anni manifestavano, nelle piazze di tutto il mondo, per sensibilizzare la società alla sessualità. Sono gli anni di Woodstock, dell’amore libero senza distinzione di razza e di genere. Anni in cui prende vita anche il personaggio di Mrs. Robinson. Una donna algida e sensuale quando si toglie le calze velate davanti al protagonista del film. Diventa il simbolo dell’amore libero, di quell’amore che non per forza ha a che fare con i sentimenti ma che a volte si basa solo sull’aspetto carnale e passionale. Mrs. Robinson è l’iniziazione al sesso, è il primo traguardo della vita di chi si ribella al conformismo dei padri. È il traguardo più banale e più inseguito.

Ben, come molti ragazzi della sua età, intrattiene relazioni con donne più grandi e mature solo per andare contro le convenzioni dell’epoca e i doveri imposti dai padri padroni. Una donna, madre di famiglia e sposata che prende in mano la propria vita e decide di intraprendere una relazione clandestina senza preoccuparsi del giudizio degli altri. In quello che fa è anticonformista, rompe le regole impostagli dalla società e costruisce per il suo puro piacere personale un rapporto con un ragazzo più giovane senza alcun senso di colpa nei confronti del marito e della figlia. Una donna moderna e aperta alla sessualità, che fa quello che vuole, quando e come vuole. Per questo suo modo di pensare ed agire la Signora Robinson è diventata uno dei simboli della rivoluzione sessuale, nonché personaggio cult del cinema.



La Mrs. Robinson – Simbolo di vizi e trasgressioni della società moderna
La Signora Robinson, oltre ad essere un simbolo della rivoluzione sessuale, lo è anche della società moderna di oggi. Sì perché, la società di oggi è fatta di rapporti labili e fittizi, dovuti alla frammentazione mediatica e non solo, che frammenta le vite reali. Lei con la sua doppia vita, da donna di famiglia e amante, incarna perfettamente i vizi della società di oggi. Infatti, per tematiche e argomenti svolti il film, datato 1967, è ancora moderno e contestualizzabile ai giorni nostri. La Signora Robinson incarna le caratteristiche della società moderna. Una donna capace di tutto, indipendente e risoluta, capace di mantenere una doppia vita privata. Con questo non vogliamo dire che oggi le persone tendono a crearsi una doppia vita e a tradire il proprio partner; ma solo che la società in cui viviamo, sottoposta a continui cambiamenti, porta le persone a non credere più nei rapporti d’amore e non solo, e vivono senza una passione o senza uno scopo. La Signora Robinson rappresenta nella società di oggi, una fuga dalla vita quotidiana, fatta di regole e ritmi serrati per prediligerne una anticonformista e libera, senza vincoli.

personaggi iconici Mrs. Robinson
Mrs. Robinson è la trasgressione, è passione in una persona, che si comporta come uno spirito libero, come a volte ciascuno di noi vorrebbe comportarsi. Violare la morale umana e le regole del buon costume, fanno della Signora Robinson un modello e stile di vita della società moderna. Una donna che anche dopo 50 anni dalla sua prima apparizione desta scalpore e fa parlare di sé. Come se ancora vivessimo per certi versi negli in cui è ambientato il film, il 1967. Ma siamo nel terzo millennio, le cose sono cambiate sotto alcuni punti di vista e per altre no; tra queste la Signora Robinson riuscirà sempre a sedurre.

le immagini sono tratte dal medesimo articolo (op. cit.)

lunedì 20 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1063 "in margine allo scrigno di Dany + libro"

Bene mi pare che tutti ce l'abbiano fatta. Chiedo scusa a chi ha avuto difficoltà e spiego il motivo, il fratellone che brilla per acume ha visto il mio post ed ha pensato all' ora di pranzo, di aggiungere all' anno natale dei gatti anche il mese e il giorno. Lui è molto molto pignolo quasi rompicoglioni! Così chi ha provato nel pomeriggio ha trovato bloccato. Poi arrivata a casa me lo ha detto e io che non sono pignola ma pratica ho rimesso tutto come prima ecco perché alla zia si apriva bene ed anche a Renata e Anna si è poi aperto. Tranqui che non lo toccheremo più e vi troverete tanta roba.
Ricordo a chi si aggiungesse adesso che il login si fa da questa schermata raggiungibile digitando sul browser:
https://www.pcloud.com/it/
e clikkando il "registrati" che appare in alto a destra
vi si aprirà questa finestra  che compilerete così:
 Considerate che quando entrate è come se foste anche voi amministratori quindi per cortesia non smanettate col profilo e con le pass ma limitatevi a vedere i libri messi a disposizione e a scaricarli (anche tutti se vi interessano).
In merito al consiglio di Amedeo, conosco il metodo del link ma pubblicare il link di un libro significa renderlo disponibile a tutti quindi ci sono gli estremi di una violazione. Diversa cosa è se io ho l'ebook in un area riservata. Premetto che secondo me il diritto d'autore è una cavolata ma la discussione su questo tema va avanti da secoli e non si risolverà certo oggi. Per i testi e la musica abbiamo quindi optato a una fruibilità molto limitata e non pubblicizzata. Infatti lasciamo queste indicazioni di password solo per il tempo necessario affinché i nostri pochi lettori se le copino. Poi le toglieremo e chi vorrà accedere dovrà inviarci una richiesta via mail diretta a esserinoebalena@email.it.
Concordo con Renata che ci manda una simpatica immagine tweet inerente le password.







Non ho mai trasgredito a queste norme specie con pass di banche e cose riservatissime. Osservo tutti e tre i punti!
In ambito leggero talvolta invece..... trasgredisco
1  con Zanza qualche completino hot ce lo siamo scambiato visto che siamo di taglia simile   
2 Durante escursioni tipo camel trophy con bagagli essenziale li lavo e li riindosso subito.
3 Nel caso infine che  gli indumenti intimi  casualmente si trovassero  sulla scrivania è perché quando te li togli sai con chi lo fai, mentre le password possono andare in mano a illustri sconosciuti e malintenzionati. 

Ecco perché ho creato questa brandnew  repository su pcloud: anche se dovessero entrare al massimo si faranno una cultura

Un caro saluto a tutti e grazie per l'affetto, la costanza e la pazienza con cui ci seguite.

Dany

Libro odierno offerto da zio Dante che dell' autore  amava lo stile  graffiante pur non condividendone troppo le idee: Storia di Italia di Montanelli  vol 1

domenica 19 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1062 " della serie: fatti i gatti tuoi Bobby"

No non è che mi  vergogni a dire alle amiche e amici di penna o di blog che la mia storia inglese si è da poco spenta solo che mi farebbe piacere che non fosse Bobby a dare queste anticipazioni. Non litigherò per lui per questo, è un fratello presente e premuroso e per questa mia nuova vita in Londra gli devo moltissimo, quindi perdonerò la sua poca discrezione e, quando ne avrò voglia o ne sentirò la necessità racconterò di persona le mie pene di cuore.
Per il momento mi scuso con tutti gli amici pe le lunghe assenze. Abituata ai ritmi di Venezia e a quelli dell' Australia che non erano certo stressanti, qui a Londra mi9 pare di ballare come una marionetta.
Prometto che racconterò di me di Bobby, della city e di Lady Jane De Beaumont.
Per il momento in questo grande incasinato pasticcio che è la mia vita sono riuscita solo a creare una nuvoletta online che si chiama danideigatti  ed è allocata su pcloud  uno spazio virtuale nel quale si può caricare di tutto, foto libri ecc.
Ho cominciato a mettervi su i libri delle sorelle Martignoni delle quali Bobby ha parlato nel post precedente a questo.

Poi, avendo avuto gratis da un sito mondadori che frequento un bel libro per l'estate che sto leggendo tutto d'un fiato metto lì, pronto per la vostra lettura anche quello, di seguito la breve presentazione. Per accedere
sappiate che l'user è danideigatti@email.it   e la password si compone del nome dei mici con la "e" in mezzo seguito dal loro anno di nascita.
Quindi potete entrare così come faccio io e scaricare quanto c'è dentro e visto che venite a leggere nel mio salotto non commetto violazioni di sorta.
Un bacio a Tutte

Trama:

Anna Fox vive rinchiusa nella sua casa di New York e la sola idea di mettere piede fuori dalla porta rischia di provocarle un attacco di panico. Passa le sue giornate vagando da una stanza all'altra con un bicchiere di Pinot in mano, chattando con uomini sconosciuti, guardando vecchi film noir - la sua passione - e soprattutto... spiando i vicini con l'aiuto della sua Nikon D5500. Nel mirino ora ci sono i Russell, che da poco si sono trasferiti nella villetta al lato opposto del parco. Una madre, un padre e un ragazzino adolescente: la famiglia perfetta, quella che Anna rivorrebbe con sé. Una notte però alla finestra dei Russell, Anna assiste a qualcosa di terribile, qualcosa di così sconvolgente che sgretolerà il suo fragile equilibrio e metterà a nudo la verità che ha sepolto per mesi. Ma il giorno dopo un dubbio spaventoso si insinua nella sua mente: la scena che ha visto è reale o frutto della sua immaginazione? Qualcuno è davvero in pericolo o a terrorizzarla è solo la sua paranoia?


BUONA LETTURA 

quindi riepilogando

andate su pcloud   
 https://my.pcloud.com/
cliccate su REGISTRATI  in realtà farete solo il login mi sono già registrata io
nella schermata seguente  scrivete come user id: danideigatti@email.it  e poi la
password: quella descritta sopra
andate sul file zip per i gialli delle sorelle
o su la donna alla finestra
o su tutti e due
fatene buon uso

DANI

sabato 18 agosto 2018

fatevi i gatti vostri n. 1061 "le recensioni di Bobby: Emilio Martini"

Manco da molto ed ho la colpa, non lieve di aver sottratto al blog una delle sue voci storiche: quella di mia sorella Dani.

Quest'anno non abbiamo potuto neppure programmare la vacanza estiva. Io sono impegnato a dimostrare quanto la mia presenza sia vitale per l' università. Leggasi: siccome con la brexit qualche rottura di palle per gli italiani ci sarà di certo, sto cercando di rendermi indispensabile.

Idem dicasi per Dani che, al momento, è stata assunta part time come insegnante di latino e nel contempo fa assistenza postscolastica nel contesto del medesimo istituto. Qui fa caldo e lo spostamento in Porchester non mi ha portato grandi benefici. Certo vivere in centro a Londra può essere più eccitante che soggiornare ad Oxford ma la cittadina universitaria pullulava di colleghe e studentesse e in qualsiasi pub si poteva fare  amicizia in un attimo, per me che vivo di ambivalenza tra la timidezza e la voglia di contatto era un buon terreno considerato anche che il ruolo sociale mi facilitava alquanto (Gli Inglesi sono più formali di quanto si pensi) . A Londra devi uscire, organizzarti, tirar tardi e ovunque entri sei uno tra migliaia di altri come te. Posto in cui serve il carattere di zio Dante che entra in un pub e dopo 5 minuti è a scambiarsi pacche sulla schiena con distinti gentlemen in papillon o con gli incatramati battellieri del tamigi. Così per uno che va via al mattino e torna a sera, la giornata finisce spesso sul divano o a letto presto, talvolta al pub con la sorella davanti a una birra troppo grande.
Della casa siamo molto contenti, i lavori fatti dallo zio si sono rivelati solidi, efficienti e duraturi ma ammetto che tutto è rimasto allo stato del quale vi fornimmo esaustive immagini. Io e Dani non abbiamo attaccato un chiodo in più.
La love story di mia sorella col mio collega Adam ha movimentato alcuni mesi la vita di casa  ma poi il cavallo pazzo che è in lei ha cominciatoa scalpitare e in quattro e quattrotto Dani ha messo alla porta il povero amico che ancora non sa capacitarsi su quali siano state le sue mancanze. Così quando  torno a casa e trovo lei isterica e inavvicinabile, vado al lavoro e trovo Adam con gli occhi bassi e le ciglia aggrottate che pare rimproverarmi per non essermi impegnato in un intervento miracoloso in suo favore.

Non che  in tema di affetti  io sia più costante di mia sorella ma almeno sono consapevole del fatto  che le mie sono storie en passant (giusto per non usare l'orrido termine usa e getta) mentre lei ci mette anima e corpo ma non riesce a dar tenuta a nulla.
Credo che in cuor suo sia alla ricerca di qualche figura bella e dannata come poteva essere ai suoi tempi un Dino Ciampi  o di un supereroe Marvel come lo zio ma non ne troverà né a Londra né altrove, c'è un tale appiattimento nelle persone anche più interessanti che tali immagini possono far parte solo di una saga come quella di Esserino e Balena.
Tanto per dar concretezza al mio intervento e non limitarlo ai pettegolezzi da "barbiere" riprendo un tema a me caro quello del giallo italiano, che ebbi modo di affrontare qualche stagione fa. 
Amo leggere nella mia madre lingua, anche per non perdere fluidità nel linguaggio e nello scrivere ma non ho tempo per roba impegnata. Così un giallo ben scritto rappresenta per me un ottima chance di lettura, in treno o metropolitana, durante i trasferimenti quotidiani.
Tra i vari autori  che seguo non ho mai citato Emilio Martini, pseudonimo che cela due sorelle dall' ottima penna e dal plot intrigante. Ve le presento:



Emilio Martini è lo pseudonimo per due sorelle milanesi, Elena e Michela Martignoni. Insieme hanno scritto i romanzi storici Requiem per il giovane Borgia, Vortice d’inganni, Autunno rosso porpora, Il duca che non poteva amare. Sono anche autrici di  una serie di gialli che hanno per protagonista il commissario Berté (dietro cui si cela un reale vicequestore), tra cui ricordiamo Il ritorno del Marinero, La regina del catrame, Farfalla nera, Chiodo fisso, Doppio delitto al Grand Hotel Miramare, Il mistero della gazza ladra,  Invito a Capri con delitto, e le raccolte I racconti neri del commissario Berté eTalent Show.

Delle due talentuose sorelle ho diversa roba in e book se qualcuno/a di Voi ha interesse a leggerle batta un colpo.

Affettuosi Saluti a Tutti

Bobby da Londra