mercoledì 26 settembre 2012

fatevi i gatti vostri n. 450 " l' acca muta "

Per cortesia, se leggete queste righe, promettetemi di andare a vedere anche il post precedente o scoppierà uno scontro fraticida tra Rotolo e Remo. Il fatto è poche ore dopo aver messo on line il sogno di Balena, mi è giunta una e mail di Dani con il presente allegato che ha tratto da "news al femminile", da lei seguito con una certa assiduità


Non entro nel merito della questione, non sarà certo  un erroruccio a farmi cader di grazia la Santanché, che del resto non ha mai goduto della mia stima. Il fatto è che il curiosissimo Εσσερινο (σχριττο ιν γρεκο φα μολτο φικο) si era accoccolato sul PC e ha letto il trafiletto prima di me. Ha vomitato due crocchi sulla stampante e poi è diventato, improvvisamente assai pensieroso. Interrogato sulla ragione di tal comportamento mi fa: "sto riflettendo" e mi gira il culo con coda a punto interrogativo.
L' avrei mandato a quel paese ipso facto ma Holly incuriosita e più caparbia di me ha voluto vederci chiaro e ha chiesto conto al micetto di tanto riflessivo isolamento.
Alla fine il buon peloso ha ceduto e ci ha proposto l'enigma che tormentava la sua arzigogolata corteccia cerebrale
" con l' h è sbagliato, è ovvio ma ho pensato alla parola cacca e il dubbio è questo se chiedessi  "cacca si scrive con l' "H" la risposta è no   ma se invece chiedessi  "cacca si scrive con l'  "acca"? (così come voi umani scrivete per esteso la dizione della muta)  la risposta sarebbe sì altrimenti verrebbe scritta solo la "C"

"Esato" è intervenuto il rotolo dalla ciesta " a memmi scapava la caca coll aca e coll h " e si è diretto al suo water sabbioso.

A me scappava da ridere, anche perché quando inizia la trafila dei rimandi si sa da dove si comincia ma....
e allora per il gioco delle associazioni, visto da dove siamo partiti: " Vacca si scrive con l' H o con l' ACCA?" senz' H ma con l ' ACCA perché se lo scrivessimo senz' Acca scriveremmo V.
E tra l' H e la Santanché che relazione c'è?
Bè l' H è muta, la Santanché la vorremmo muta.

Dante

fatevi i gatti vostri n. 449 "cuesta note avo fato un sonnio"

cuesta note me dommiva serenisimamente cume si indicie a dun GATO DOGIE. sendo que la mama lumana mi ava fato pociare la mallia no ostante che dipoi sapieva di tono e ava da avarla tuta istavo unque benisimo pienisimamente inripieno e sensa la presensia gonbrante del vissido fratelo di me sendo que eso dommiva in dela partissione del babo lumano vendogli avanti fato il masagio que eso gato iskiavo facie pe conpiascimiento dei lumani.
Unque me dommiva e soniava e sniando avo fato un sonnio e in del sonnio io ava le bracia e le mani e era insdraiato insula fenestra e ciavo in dele mani un fuscile di queli que i lumani ci si massano a vicienda e anca aveva pittole di cuelle piu picine del fuscile ma que massano anca ese e in del sonnio si sientivano vocie che urlavino ava insopiata la rivoltassione e alora io facieva senpre cientro co cueste larmi


 e poi mi meteva una isciarpa rosisima e facieva il Gato Dogie Rivolussionario e rifacieva tute le legi che i poveri mangiavino senpre e i richi erino condanati a contare a sanpa i soldi che diventavino di tuti e esi richi morivino dal disperassione di vedisciere tantisima richessa rubata escirgli dale mani. cuando mi ava svelliato io instava pogiato sula panscia del babo Dante che ava bestemiato diciendo che propio in del mentre che soniava una rivolussione di cuele come dicie lui gli ava vienuto un pesissimo insulo istomaco (che era io il pesamento) e ava dovuto indare in dela sabieta a raspare ma badaté propio in del mezo dela rivoltassione. alora io che sapeva tuta la istoria mi ava meso sule sue sanpe  cuando eso istava al conpiute e eso pe isfogo mi ava fato vedisciere come si isparava al conpiute e esa cosa era esatamente como la aveva soniata.

sabato 22 settembre 2012

fatevi i gatti vostri n. 448 "seiembre"

Se si potesse sapere cosa significa seiembre si sarebbe un pezzo in là ma Esserino non vuol rispondermi e addita il Rotolo qual forgiatore del nuovo lemma. A dire il vero nessuno in famiglia è riuscito a capire perché Balena chiami il mese in corso seiembre e non settembre e così, procedendo per tentativi abbiamo interrogato il rotolo promettendogli la solita scatola di tonno con sorcio a patto che ci declamasse i mesi dell'anno.

"Ugnaio,- ha esordito-, dugnaio, trimiaio, quadernaio, quigniao, seimiaio.... cuesti erino  i mesi in aio ci ha detto lui

poi viene sullio, sosto seiembre, seiobre.......

non c'è logica diceva Dani e Holly guardava il pargolo peloso con rimprovero.

Allora il Rotolo forse timoroso di perdere il premio si è   tirato insù e ha miagolato con tono  polemico:

"cuntatimi alora i digiti dela sanpa" e ha ostentato la sua appendice mostrandocela dalla parte dei polpastrelli, conta e riconta siamo sempre arrivati allo stesso risultato: 6  Balena ha sei dita  e mentre contavamo e concordavamo sull'esito della conta, improvvisa ci  è apparsa la rivelazione.

Balena sa contare soltanto fino a 6 dopodichè il suo computer mentale classifica ogni nuovo elemento da contare come una ripetizione dell' ultimo considerato. Ecco perché fino a seimiao andava tutto bene e suglio era sì il nostro luglio ma non più classificabile come settimo mese dal nostro genio della matematica felina.

domenica 2 settembre 2012

fatevi i gatti vostri n. 447 " So long my friend "

"So long" Finivano spesso così gli albi di Ken Parker con un saluto a un amico o ad un'amica e un cavaliere che si allontanava in una nube di polvere. Le magiche sceneggiature di Giancarlo Berardi e il tratto delicato di Ivo Milazzo crearono un fumetto cult del quale ho ancora pieni tanti scatoloni nel mio magazzino rifugio. Ebbi anche la fortuna di conoscere gli autori di quei bellissimi albi che mi hanno accompagnato per anni e anni, a partire dal lontano 1974. Mi mancavano i soldi per l'affitto, né più ne meno come oggi, ma a quel fumetto non sapevo rinunciare. Oggi Holly mi ha dato il cambio ed è una delle più ferventi estimatrici dell' opera di Berardi che si estrinseca  in una diversa e rinnovata chiave con eroina femminile al posto dei robusti cow boys. La collana si chiama Julia e credo siano più di quindici anni che esce ogni mese. La protagonista è un clone a matita   di Audrey, attrice idolatrata da Holly che non a caso ha scelto questo nome. Julia, che si pronuncia Giulia, di mestiere fa la docente di criminologia a Garden City e per sovrappiù presta la propria opera come  consulente della procura nel criminal profiling. Presta inoltre un insostituibile e spesso risolutivo aiuto alle indagini condotte dalla locale polizia. E' colta, acutissima e molto carina ma piuttosto sfigatella con gli uomini. Grosso modo se ne porta a letto massimo uno o due l' anno per belle storie che finiscono troppo presto. Holly ha tutta la collezione in bella mostra nelle librerie che le ho montato in corridoio l'estate scorsa. Ero partito da "so long" e adesso non riesco a ritrovare il filo...ah ecco il punto è questo: sono tornato in Toscana per qualche giorno. Il mio vecchio ha un po' di pratiche burocratiche da curare e poi.. e poi.... c'è il signor Gatto Ito. Stamattina sono arrivato all' alba, in vespa e sotto una pioggia che martellava. Non pensavo proprio di trovarlo ma sapendo che ha eletto a propria dimora il giardino di una coppia di villeggianti che si trattengono fino a settembre inoltrato, ho preso il vialetto che porta al loro cancello. A 50 metri ho spento la vespa e mentre mi avvicinavo, d'abbrivio, ho lanciato il segnale, un fischio che uso solo per lui e che suona così: Itooooooooooo Itogattooooo GattoItoooooooo Ito Ito Ito Itoooo ??????  con un ovvia modulazione interrogativa nel finale. L' ho visto saltare il cancelletto a piè pari, senza neppure prendersi la briga di scapolare tra le sbarre. Colazione con tonno e petto di pollo proveniente dalle riserve di Esserino e Balena. Perfino la pioggia ha fatto pausa per rispettare il nostro incontro, la ricca colazione del micio  e la sua stesa, in un angolino baciato da un solicello timido timido che aveva scansato con un dito la fitta cortina di nuvole. E allora, e allora

So Long my friend ITO

Dante