venerdì 30 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1161 "la vespa di zia Marisa"

S'era al barre che si mangiava e si festeggiava sia la vespa di Dante, tornata a nova vita, sia la mi zi Marisa sorella di Nara che da tanti anni vive vicino Roma dove ha sposato un militare dell' aeronautica. E' più piccina di 4 anni dela mi mamma ma fecero in tempo a creare un duo il cui successo non travalicà  mai i sacri confini dela Provincia di Livorno. Con una botta di fantasia degna di loro due si messero nome "Nara e Mara£ e come didascalia: prima o poi s' impara
non cantavano male essendo bene intonate ma siccome avevano dele puppe esagerate tutte e due vennero presto ribattezzate "Le Mongolfiere" e la principale ragione che richiamava pubblico alle loro esibizioni era appunto la vista de du davanzali più che la beatitudine che conseguiva alle orecchie dall'ascolto dei su gorgheggi.
Si stava appunto facendo un brindisi e Dantino, galante come , sosteneva che: meno male che la mi mamma l' aveva sposata Ampelio e la mi zia s'era levata da coglioni altrimenti lui pensando e ripensando a  quale dele due corteggiare sarebbe rimasto come il ciuco di Buridano che indeciso tra una balla di fieno e una d'avena morì di fame.
Il bicchiere però n' è rimasto a mezz'aria perché ha spalancato la porta Minkiatello,  un pescatore siciliano che sta a Livorno da quando aveva 20 anni (ora n'ha oltre 60) e che ancora un ha capito quando la "C" toscana s'aspira, quando si pronuncia come una K e quando si sarta del tutto. Così riesce a dire  "o quel Hane del Ciampi e sona sempre lullì? " facendosi pigliare pel culo da tutti. e quando ni si fa notare lo svarione, ché qui anche il livornese più aspirante direbbe il Kane,  lui ti replica:" ma se prima ho sentito Giulebbe dì il tu 'ane?" e ti guarda con aria da Kane bastonato, allora spiegateniene voi a Minkiatello l' omo che come vole il nome è tutto cervello che la pronucia dela c cambia a seconda che segua una vocale anzi na voale o na onsonante ma che il Konto va fatto a orecchio oltre che a logi'a infatti nel caso appena scritto " da Kane bastonato" la c segue na voale e precede nantra voale ma un s'aspira.
Insomma il pescatore, che da sempre è nostro cliente, ha richiesto l'intervento di tutti l' omini validi, compreso il Ciampi,  pe andà a ritirà su una barca d'un su socio che stava affondando ala Fortezza.
Dante pareva l'avessero nvitato a nozze, ha cominciato a dirige i lavori già prima di sortì dala veranda.
Siamo rimaste in tre donne perché é partito anche il mi babbo e allora mentre la mi mamma rigovernava io e la zia Marisa s'è dedicato questo pezzettino musicale ala vespa di Dante. Io ho trovato le basi elettroniche e lei canta e nemmen o male secondo me: è di razza nche se la pronuncia mi s'è un po' imburinita dopo tant'anni ar sudde.
Bacioni


giovedì 29 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n 1160 "l'amore segreto di Dante"

Può star tranquilla la mia dama a casa ,
 tranquilli i mici et Ito babbo gatto, 
qui non d' amori  umani io tratto

 ma d' un destrier che romba sulle rote 
e quand' è ben montato  tutto puote.

E dopo questo scimmiotamento dell' Ariosto ecco le tante aspettate foto.
C'ho messo un anno.
La portai al magazzino d'un mi amico che aveva un po' di posto pe smontalla e mi piangeva il cuore perché caricai una graziella piegata sur bagagliaio e andetti a motore ma tornai a pedali.

Lei ormai giaceva a terra, smembrata, tagliata, privata de su organi di moto e di tutta la rete elettrica mostrava i crateri della consunzione e alimentava, ne pochi amici che mi videro all' opera, il fondato dubbio che mai avrebbe rivisto la luce.




Si sbagliavano. Mentre andavo via, dubbioso anch'io sulla riuscita di questa ennesima sfida, sentii una vocina:

"Dante non piangere non sono al ferraccio, sono nelle tue mani ma io ho voglia di portarti ancora lontano" Lasciami qui a riposare ma non dimenticarti di me, un giorno una saldatura, un giorno un'altra, una mattina i fili elettrici, una sera un pezzo del motore, vienimi a trovare quando vai da Ito io sono qui e ti aspetto!

Non ci crederete ma io quella vocina la sentivo davvero e poco importava che fosse un rovellio della mia mente ad originarla. 
Avevo fatto l'ennesino patto con me stesso o meglio con quella parte di me che era vespa. 
Perché, come saprete, ho porzioni  di mente che son gatti, altre son orologi, coltelli, armoniche a bocca... ho persino una parte di me che è blogghe. 
Qualche volta mi vien difficile concilialle tutte ma m'aiuta a vivere, ho sempre da fare qualcosa e se non ce l' ho la invento,  ex novo.
Ieri l' ho riportata, guidandola, al mi magazzino non lontano da Ito. Ni ho fatto un posticino tutto suo vicino all' ingresso perché dentro un mi ci rigiro più.
L' ho rifatta di vello ch'era ir su colore originale. io la presi usata a Roma tantissimi anni fa e l'avevano fatta di quer verdazzurro non brutto a dire il vero ma la piaggio l'aveva messa fori color  beige sabbia  e così la posso iscrive come d'epoca e pago pochino d'assicurazione 


Eccola qui sopra, aspetto primavera per fare la revisione e poi ci faccio il primo viaggetto. Magari ale 5 terre che, cola vespa, so favolose da visitare oppure  la metto sul traghetto e vado in Corsica sperando che Holly abbia tempo pe mettesi ir casco e montà didietro.
Bona Giornata a Tutti   vado da Ito,
Vs. Dante

mercoledì 28 novembre 2018

Fatavi i catti vostri n. 1159 "l'angelo che rompeva le palle"

Il limite di Dino è sempre stato quello,.... di non avere il senzo der limite e con ciò intendo sia in alto che in basso ossia nella estrema bravura e intelligenza sorrette da un talento che non si apprende a scuola sia nella stronzaggine nel menefreghismo e nell' abbrutimento personale. Siamo cresciuti insieme ma ho sempre pensato che Dino fosse un Angelo mal riuscito e catapultato in terra da un pedatone ner culo di un Dio bigotto e conformista. Dino ha doti angeliche che si sostanziano nella sua vocazione musicale e in una forma di tenerezza che solo n pochi sappiamo riconoscere: mi metto tra quei pochi insieme a Nara. Quegli altri due un ci son piú ed erano la mi mamma e  don Luigi.
Stigmatizato in queste du robe il lato angelico tutto il resto è na caata unica.
Intollerante critico stronzo misogino briaco son tutti lemmi che nel dizionari dei sinonimi e dei contrari trovano tra i sinonimi l" unico caso contemplato con nome e cognome ovvero Dino Ciampi. Io  invece nella vita un ero bono a fa un cazzo e mi sono dovuto mette di buzzo bono anche pe impará a fa i tortelli. Ho avuto culo, ho sempre fatto come mi pare senza dovemmi piegá a capi o padroni . Il prezzo l ho pagato e salato ma io so di mare e ir salato mi piace.
Propio stasera co Dino  parlavo pe vedè se a Natale si fa scende Costanza dale Alpi. Io so sicuro che di no leilì un me lo dice ma ho ritegno pel fatto che poi sto testa di cazzo la fa sta male da stiantà. Risposta: saranno cazzi mia no?
Da ammazzallo. E allora si sona. M' ha fatto piacere risentì l altro giorno Zanza che cantava Ligabue ma era na registrazione vecchia. Dar vivo ha preso uno scazzo co luilì e un ha più voluto cantà. Perché se un rompe i coglioni luilí un è contento. Magari uno cor carattere mio la pole pigliá anche a sfida ma Zanza ha un animo grande purtroppo  colmo di fragilitá che ancora devono
trasformsrsi in elasticitá e resistenza. Così stasera l' ho fatta cantare io insieme a lui minacciandolo di rompeni la chitarra in capo se faceva lo stronzo,. Un gran ber pezzo dela Ferri che piaceva tanto ala ni mamma e per il quale Zanza, secondo me ha voce adattissima.

martedì 27 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1158 " scarafaggi e topi a gogò "

Vaffanculo! In tant' anni di barre un s'era mai visto uno scarafaggio e i topi stessi e s'erano sempre tenuti alla larga da un posto di amanti de gatti. Alla fine, però, un c'è stato un cazzo da fa, so ovunque. Il Barre, sotto le cure dela mi mamma e mie, regge, ma puzza di raidde peggio del fabbrica dela bayer. A casa der Ciampi so entrati i topi. Per forza un ci va mai...ma mica è na regola che  t'entrino i topi in casa. I topi per sinonimo di ladri magari sí, ma quelli cola coda e baffi no perdio!. Il grillo sindaco Nogarin dopo le cazzate dell' allagamenti continua a un fa una sega e di qui ho un brutto presagio su cosa faranno i su colleghi ar governo. La mi mamma è arrivata a dì: " Armeno Fanfani le case pe l' operai le faceva e anche un po' di ricostruzione! Questi fanno i discorsi pe la televisione e pe istagramme e tuitte." Non se ne sorte e mi gira le palle che in queste situazioni  anche qui, in questa Livorno che ner 21 battezzò la nascita der PCI, la gente prencípi a dì che e ci vorrebbe l' omo forte. E Sarvini si gonfia come un billo e prova già le pose ala Mussolini. Io poi mi ci incazzo perché un so nemmeno bona a lottà. Vorrei fa come hanno fatto i mia, Dante, Dino, Uliano io vorrei fa vorrei fa poi, mi spengo immerza ner magone dei cazzi mia che un so risorve nepure velli. E le mi amiche, anche le pasionarie come Sama, vando se ne ragiona e mi dicano:" ma che cazzo voi fa che i giochi so già fatti...Poi entrà in politica, se voi sgambetti ti metti in mostra, urli prometti e se trovi de coglioni che ti votano ciai la poltrona ma col cazzo che cambi l' Italia." E porprio a ricalco di questa marea di piccoli omini che si movano e s'arrampicano anche li scrafaggi si mortiplicano e ci assediano come se volessero dicci:" Sí sí ci potrete disprezzà ci potete schiaccià ma ala fine trionferemo noi perché noi in un mondo di merda ci si sa vive e bene!"
Cerco di consolammi chiedendo proprio un sound mexicano che ha per tema la blatta, ai nostri provetti musici, in particolare alle du trombe che imiteranno i mariachi e a Dante cui tocca il compito di cucire l'armonia del simpatico motivetto.
Baci Zanza
 

lunedì 26 novembre 2018

Fatevi i gatti vostri n. 1157 "e bisogna andà a scola...."

Ieri  Giacomo, nei commenti ha fatto una domanda su un pezzo eseguito da Dante Dino e dar mi babbo.Ni stavo rispondendo al volo:" è un valzerino"  ma il Ciampi mi ha ripreso dicendomi: "se peggio di Dante canti bene ma su tempi un ti ci raccapezzi. " 
Poi chiama ir mi babbo e ni fa: " Ampe dinni n poino ala tu figliola che tempo è vello strumentale di Terzinato che s'è fatto ieri".
"Boia dé Zanza mi fa ir mi babbo o un lo senti? E' un  seottavi. "
"Dé e allora che ho sbagliato a di che è un varzere se ir varzer è 3/4  un 6/8 è la medesima." replico
"Na bella sega unné mica na frazione di scola cotesta  ma io un te lo so dì correttamente fattelo spiegà da Dino. A me mi viene naturale battelo ma nela batteria un c'ho note."

Comincio già a un capicci na sega neppure io e il Ciampi s'è messo a chiacchierà fori dala porta, poi mi piglierebbe pel culo, allora lo chiedo a Daria che tanto ha fatto r conservatorio anche lei e pe na cazzata così mica gi vorrà Gesù n croce pe fammela capì.

"E' facile mi fa lei solo che senza avelli studiati o hai un orecchio bono o scazzi ma ti dico come funzia:
La misura der tre quarti è fatta  in TRE tempi a suddisvisione BINARIA (tre tempi da un quarto che li poi divide  in due ottavi ciascuno)
La misura in sei ottavi è fatta  in DUE tempi a suddivisione TERNARIA (due tempi da un quarto "puntato" che li poi divide  in tre ottavi ciascuno)
Nel primo caso hai un accento principale ogni tre tempi da un quarto (UN-due-tre, UN-due-tre...), nel secondo hai l'accento principale ogni due gruppi di tre crome (UN-due-tre quat-cinc-ses, UN-due-tre quat-cinc-ses).
Attenzione a dire che sono uguali: anche se la grafia può trarre in inganno non siamo di fronte a delle "frazioni" composte da numeratore e denominatore.
Il primo numero ir 6 pe ntendesi indica il numero dei tempi o delle suddivisioni a seconda che ci troviamo di fronte a un tempo semplice (2/4,3/4,4/4...) o composto (6/8,9/8,12/8...). quella dopo la barra o al denominatore indica in realtà il valore dei tempi o delle suddivisioni. "



E ora veniamo a esempi pratici ripresi dal nostro repertorio
un valzer classicissimo è quello Verdiano  Libiam ne lieti calici qui eseguito da Dantino accompagnato da Dino


Un 6/8 che si pole anche ballà a valzer come passi ma ovviamente accentuandolo diversamente è poi  questo che cantai io tanto tempo fa e me l' ha ricordato Dino aggiungendo che  ricevetti uno dei su  rarissimi comprimenti  che incorniciai, ovviamente e poi ala prima remimenda mi ci pulii ir culo.
Baci
Zanza
  


domenica 25 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1156 "piove e ripiove"

Piove piove piove e un si ferma cinque menuti, arrivo dal gatto bagnato, ho dovutoi aggiustà il tetto stando sotto un ombrello di quelli verdi di tela cerata. Le olive non c'è verso di cogliele perché nela terra dell' orto ci s'affoda fino ai garetti.
Cerco ogni giorno di recuperare qualche tesoro dar mi caotico magazzino e poi mi chiedo dove potrei metterlo a Venezia che la nostra casa è 59 metri in tutto e che a Natale bona parte del bar nado vorrebbbe ripete l'esperienza dell' urtimi du anni venendo da noi. Vest'anno la cosa sarebbe davvero enorme perché verrebbero: Dino. Zanza. Il Tafano, Valentina tatoo, Il Mosca e Camilla, Samatta, Daria e Marina e un si sa se Costanza verrebbe dala Svizzera  ma su lei un siamo sicuri. Poi arriverebbero Bobbi e Dani.
Nzomma si potrebbe aarivà a 14 persone. Un si sa nemmeno come si potrebbe, non dico dormì perché per quello ci si arrangia ma anche fa una tavolata in casa un'è semplice. Però siamo tutti in bolletta e se ognuno porta quarcosa e ognuno collabora ci si diverte senza spende na sega. Vedremo oramai c'è un mese. anzi meno perché mica poi attaccà tutto il giorno prima.

Visto che ieri sera so arrivato fradicio e coi dolori nonostante le punture il Ciampi mi fa: " O troiaio, ma te tela ricordi vella canzone sula pioggia?"
"Ciao ciao Bambina?" chiedo.
"Ma no era un pezzo strumentale." poi si mette lì, la accenna all' organo, si me la ricordo si sonava a qualche festa ma un me la ricordo tanto bene a livello di note, me la scrive ala svelta, è talmente abile stro stronzo che ha imparato anche a riscrive la musica del pentagramma in forma di tablatura pell' armonica senza mai essesene messa in bocca una. "O come fai a capì se la devo soffia o aspirà ni chiedo?".
"Dé tanto un ti si sente! Vando soni pare tu abbia l'asma da come borzichi pe ripiglià fiato" 
"Si ma le canzoni so diverse". 
"Ma allora davvero sei negato! La scala è la medesima  no? Povero brodo! Se il SI  arto ho sentito che lo soffi e quello basso lo aspiri mi ci vorrà una sega a fanni ir segnettino davanti a na tablatura così ora in capo la scala come la soni e mi viene naturale"
Boia dé so sicuro che pe trovà un orecchio come quello di Dino bisognerebbe riandà ai tempi di Mozarte.
Comunque s'è fatta e lui m'ha ccompagnato all' organo cor nostro Ampelio ala batteria.

Un abbraccio a tutti e Bona Domenica

Dante


chiedo scusa ma nella registrazione ho mozzato l'ultime du note  Zanza



sabato 24 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1155 "du piccioni co na fava"

So qui al barre , è le 5 e mezzo, cor Ciampi che dorme di là e va a tempo anche quando russa, accidenti a lui, pare un organo. Io Zanzara si beve un caffè rinforzato e poi so  pronto pe andà a piglià il treno pe la visita a Ito. Ovviamente 180 chilometri al giorno vanno ottimizzati anche co altre attività: sto riparando il tetto di casa dela mi zia che le burrascate di quarche settimana fa l' avevano mezzo rovinato, vado all' orto e colgo qualche oliva a mano, perché ormai ho fatto tardi e pe fa l' olio non ne ho abbastanza ma pe empì parecchivasi di salamoia sì. A tal proposito:  se si fa un conto sverto sverto si vede quanto converrebbe di più questa seconda scelta. Coi pochi olivi che ho, raccatto più o meno un quintale di frutti. Quando va bene mi rendano 14 kg d'olio. valore di mercato 112 euri, costo di frangitura 20 euri. Cor un chilo di olive ci si fanno 4 barattolini da 250 grammi che al supermercato, costano un 1 euro l' uno (ma sono di qualità nettamente inferiore ale mie e di sapore tutte compagne).
In un quintale ci sono 100 chili d'olive quindi 400 barattoli, valore di mercato 400 euri, a farci l' olio sarei un bischero ma in tant'anni c'ho pensato solo ora. Il problema è come cazzo li consumo 400 barattoli d'olive?
14 kg d'olio un mi bastano per un anno, l' olive invece mi sortirebbero anche dall' occhi. Il casino è che l' olive tue anche se l'hai confezionate bene e hanno bon sapore e pell' aperitivi so una prelibatezza, non le poi mica vende così. E ci vogliano diecimila permessi etichette e cazzi vari che se hai parecchi ulivi forse lo poi anche fa ma sennò ti passa la voglia.
Pe stamani le riflessioni so finite, Ito sarà lì che dorme ma di certo sogna che sono in arrivo col tonno e il pollo grigliato fatto da Nara ieri.
Ah e i du piccioni co na fava Giacomo mi aveva chiesto delucidazioni sur sono dell' armonica elettrificata e Faustino da Jesi che un trovava più ner blogghe  il can can fatto coll' armonica. Quest'ultimo lo misi in un video che Zanza, appena torna dopo avemmi lasciato ala stazione, dovrebbe ripostare, sull' elettriuficazione un si vede un granché perché ovviamenet l' armonica l'ho tra le mani ma il sono si sente bene e permette diapprezzare le differenze rispetto alla versione natural sound

Bona giornata a Tutti

Dante

Eccoci so appena tornata dala stazione, è matto luilì a fa tutti sti chilometri al giorno cole gambe che gli dolgano, è vero che le fa in treno ma stanca a quello. Se ito volesse venì a Livorno lo terrrei io  ma tanto hanno tutti e due  na testa 
dura come r marmo, ecco il filmatino si dovrebbe vedè e sentì bene Saluti al Parmigiamino e a Faustino e Signora e ovviamente a tutti i nostri cari lettori e amici
Zanza 

venerdì 23 novembre 2018

fatevi igatti vostri 1954 " duetto Sama Dante con Ampelio e Dino a rfegge r lume"

Come avo anticipato s'è sonato in gruppo io Dino Ampelio e Samatta perche le trombanti un avevano portato li strumenti si so fatti diversi pezzi ma quello che Dino ha dichiarato come il migliore è questa versione nella quale io e Samatta duettiamo senza luce e lui e ampelio ci fanno l'accompagnamento. Il pezzo ha trovato varie volte ospitalità su questo blog, piaceva da matti a me e Dino e un s'era nemmeno maggiorenni quando s'andava a ballalla stretti stretto co qualche bella ragazzotta del nostro rione.Dino tanto per rammentare una delle su tante stranezze un l' ho mai visto abbraccià una ragazza nei lenti teneva la mano sinistra in tasca e cola destra ciondoloni sula propria gamba batteva il tempo Così se una ni pigliava la voglia di drusciannisi un po' sur pisello, che pe le più era uno dei pochi modi pe approcciassi a un pochinino di sesso, era costretta a stringelo lei e a pintannisi addosso tenendogli le mani alla vita dopo avelle passate tre il su braccio in tasca e l'altro penzolo. Se poi ni chiedevi ma ti fa schifo lei l' che nemmeno la tocchi? ti guardava coll' occhi sfavati e diceva ma no ma che palle tutto sto druscio senza concrude na sega, mi stressa e poi sudano dall' ascelle e se mi si bagna la mano mi tocca sciacquammela 2 ore. Si poteva capì da allora che un era tanto normale.
ecco la registrazione che Zanxarina gentilmente ci aiuta a postare

Stateci bene e se avete da ballalla ballatela anche stretti se vi va ....
Dante e gang

giovedì 22 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n.1153 "le palle ci sono se si trova un albero si fa Natale"

Le palle ce le presta Ito, belle tonde come due castagne; m'era venuta la tentazione di fotografalle e mandalle ala televisione ma poi la paura che me lo corrompano e ni facciano fa quarche firme porno m'ha fatto desiste.





 Lui ha detto che un' altra ventina di gattini ce la farebbe ancora a metteli ar mondo. Tutti belli come Esserino e Balena perché lui da sempre è stato uno dei maschi da monta più ricercati dalle gattine maremmane che i cuccioli mica li voglian fa col primo bischero che capita! Prima lasciano che i maschi si massagrino di botte, poi, tra quelli che hanno passato ir primo turno, guardano velli che ni garban di più pe stazza, bellezza der viso e annessi e connessi. Ala fine icominciano a spostà la coda ma unnè ancora mica detta: Li fanno corre come Ronaldo a Torino e ala fine a quello che li  sta pe stiantanni il cuore ma ce l'ha fatta a chiappala pel collo ni dicano: oh fammi vedé cosa sai fa? E così nascano i gattini- Io un lo sapevo ma Ito era in vena di chiacchiere stamattina e allora m'ha raccontato come funziona il businessse tra i mici. Pe la cronaca questa è Nilse che ve ne parlai l'estate scorsa ma sta lontanina da casa di Ito e ancora non si so annusati ma badate che civettina come sta in posa!

Ecco nvece lui mentre apprezza la mia bici. La vespa mi manca poco poco  a fenilla ma ancora 5 giorni mi ci vogliano per sistemalla e portalla a collaudà, il ciao lo rimessi sul camper e l' ho a Venezia, così zoppo come sono la mattina scendo dar treno e inforco ir velocipede che pe la cronaca è una Ideor del 1957.
 Una bici che veniva data in dotazione all' operai delle acciaierie Italsider. Il portapacchi invece lo comprai da Giuseppe Bianchi a Firenze, in via Nazionale angolo via Guelfa, uno dei più bei negozi d'Italia all' epoca.  La foto fa caare ma l' ho fatta ar magazzino e il flash un aveva abbastanza batteria pe funzionà ma si capisce com'è fatto, 



oggi sono introvabili (si chiamano portapacchi a seggiola o old postman).A quell' epoca, erano i primi anni 70, facevo l'università ma avevo vinto un concorso ale poste e m'avevano dato la gita d' Oltrarno, un pezzo compreso tra san Frediano e via de Serragli. Io stavo di casa in Santa Croce, in via dell'  Agnolo e tutte le mattine andavo a fare la gita (così si chiama in gergo il giro di distribuzione postale) in bici, cola borsa su questo portapacchi e la canina Ombra al guinzaglio che, mentre consegnavo, faceva la guardia ala bici, ala borsa e ala posta. Era uno spettacolo. In quel periodo stavo co na bella ragazzona di Brescia e una mattina siccome doveva andare a fare una visita medica proprio in via de Serragli partii cola borsa davanti, il cane al guinzaglio che mi correva accanto e la ragazza in canna. Dato che lei ndava sempre  cola minigonna quando arrivai al ponte alla carraia la gonna niera digà salita soprea il culo e dava spettacolo. In piazza Frescobaldi mi fermano du ispettori anziani dele Poste e mi fanno: "Davini indove crede d'andà lei in codeste condizioni che pare un carro di carnevale for d'epoca?" " Al lavoro direttore indove vole che vada? questa ragazza s'è sentita poco bene e ni do un passaggio dal dottore, il cane lo lascio dal veterinario al poggio imperiale e io consegno la posta come tutti i giorni!". Il vice aveva la faccia da stronzo ma quello più ,che comandava la coppia di controllori, mi disse piano all'orecchio: "vada vada Dante se n'avessero di bischeri come lei che co na topa di codesto genere penzano al lavoro!"
Be tempi.... la ragazza l'ha portata via un tumore al polmone ner 2002. Un si stava più nzieme da tant'anni ma ci si sentiva e vedella andà via così giovane m'ha stroncato le gambe. Il cane morì a 17 anni d'insufficenza cardiaca ma mi seguì dappertutto, perfino in Isvizzera dove, pe fatti il biglietto ferroviario per cane, pigliavano le forbici e tagliano un biglietto a metà scrivendoci sopra il nome del cane, roba da svizzeri.
Ecco ancora  Ito, un bel tortellone ripieno!

Oggi si sona, speriamo vengano anche Samatta e le trombanti che il prof. Martinelli, col consueto garbo che lo ha sempre contraddistinto, in un commento d'ieri, ha definito maestre d'ottoni tanto perchè armeno quando scrive lui un si possa dà adito a interpretazioni ambigue.
Bona giornata
Dante

martedì 20 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1152 " Saluti da ITO e dal Ciampi"

Tra le incombenze primarie c'era quella di trovare Ito. E' questa un incognita che mi mette sempre addosso una certa apprensione. Ho molta fiducia nei mezzi fisici e nella zucca del vecchio gladiatore ma  Esserino e Balena hanno 12 anni e mezzo e quando Ito ebbe l' incidente e lo feci operare avevano 8 mesi. Carta di identità di Ito non ne avevo tuttavia  il veterinario lo valutò come maschio adulto tra i due e i tre anni. Facciamo 2 e mezzo, per amor di matematica, ad oggi dovrebbe avere i suoi 15 anni che, per un gatto libero non sterilizzato, sono un bel mucchietto. 
Nonostante ciò il vecchio leone  si difende ancora bene. 
Ieri pomeriggio, quando sono arrivato a Follonica, dormiva nella cantina della signora che abita a fianco alla mitica casa del Nespolo, dove io vissi per un certo tempo. Un tempo  abbastanza a lungo da permettermi di imparentarmi con Ito, con la sua bella e con la brigata dei 5 rettili felini.
Adesso dorme in una vecchia carrozzina da bambini, privata delle ruote e coibentata con cartoni e nylon. La signora ha un occhio di riguardo per lui anche se non lo ha mai considerato il suo micio, difatti Ito in estate cambia dimora e si alloca presso altre case sotto patii ombrosi e su  poltrone all' aperto. Come, però, arrivano freddi e le piogge c'è Liliana pronta ad ospitarlo e a dargli da mangiare tutte le volte che lo trova pazientemente accovacciato davanti alla porta di casa ad aspettare la pappa. Nella penombra quasi non lo scorgevo e lui non deve più avere la vista di un tempo perché si è messo in guardia e ha soffiato ma quando gli ho detto: "Allora mezzasega cosa vorresti fare con codesta zampa rattoppata?" ha emesso un mugolio sordo e rauco che conosco bene e che vuol dire: "vai a cacare uomo di merda ti ci voleva tanto a venire a visitare il tuo vecchio amico?"
Sono dovuto riparire alla svelta. Faceva un freddo cane e, a Livorno, Nara aveva fatto la polenta. Incredibile! Uno se ne va dalla terra della polenta e a Livorno cosa  pensano di fare? Un bel paiolo di polenta! L' ha fatta speciale, col sugo  bello pieno dei funghi che ha trovato Ampelio in Ottobre. Era una roba da mangiarne 3 scodelle.
Vino Rosso di Bolgheri, rutto libero e poi chitarra e armonica insieme a Dino che, per prima cosa, appena dopo l'abbraccio fraterno, ho riempito di cazzotti per tutte le prese per il culo sui tempi e le intonazioni che mi ha fatto  da due mesi a sta parte sentendosi sicuro della distanza che ci separava. Dino si è molto complimentato per i duetti con Holly riconoscendo i grandi progressi che lei ha fatto, considerando anche che durante il natale 2017 lui le aveva sì insegnato un po' di giri armonici con la chitarra ma il tutto si era limitato ad un'oretta al giorno perché...si sa le donne si sposano, perché cucinino, lavino i piatti, facciano il caffé e ci rendano piacevole  qualche notte mica perché perdano tempo a imparare i giri armonici. Scherzo ovviamente ma scriviamolo perché Holly è tanto permalosa quanto dolce.
Qui il Ciampi ha voluto riscrivere un vecchio blues che pare fatto proprio apposta pel banjo che lui, ovviamente, non ha. Lo sapete com'è fatto Dino: "ci fa na sega a noi ir banjo, cola chitarra ci si pole fa anche la batteria figuriamoci se un ci si fa un pezzo nato pel banjo. Vole dì che quando Holly si metterà a studiallo avrà un esempio da seguì".
Eccolo lo abbiamo chiamato red and blues perché siccome lui fa ir maestro ni s'addice la matita rossa e blu, come se un ni bastasse la bocca pe rompe i coglioni.
Un abbraccio a tutti Voi

Dante & Dino

lunedì 19 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n 1151 " Ripiddì lascio ir commento a Mario"

So arivato a Livorno, viaggio da incubo pel dolore sciatico accidenti ar budello di sumà ossia la Sciatica, speriamo mi diano dele punture senno o stianto o m'arestano pe eccesso di bestemmia perchè la bestemmia semplice è dpenalizzata ma quando si superano le 50 ar menuto  intervengano i servizi segreti perché si rasenta il moccolo/secondo che ancora in fisica un lo fanno studià ma si scoprirà che è na forma d'energia che fa anda anche le macchine meglio dela corrente e dell' idrogeno der tipo che co na madonna sola piccina piccina ci fai Livorno Cecina. Ovviamente i servizi segreti hanno avuto ordine da chi li comanda e cioè le multinazionali, di fa sparire dala circolazione tutti l' inventori pericolosi, perché rappresentano un pericolo maggiore dei romme de ghei e dell' estracomunitari che a quelli ci penza Sarvini perché un serve un gran cervello mentre pe le menti italiane che potrebban destabilizzà ir sistema co n'invenzione ci penzano velli che un si possano nominà ma che sarebbano du ex rabbini capii, 2 gesuiti ex confessori der papa, 2 imammi, ir capo assoluto di tutte le massonerie universali e il Gatto Nero quello che ha fatto a botte co Ito pareggiando sempère fino a che io lo catturai cola gabbia a scatto e lo rimandai da indove era venuto ossia questo gran consiglio segreto.


Volevo fa un poste su  Minniti che è tanto un bravomo ma a sentì per cosa si ricandida ieri sera mi so cascati i coglioni sur piede che già mi doleva pela sciatica. Così visto che appena so sceso dar treno ho visto ir vernacoliere attaccatto all' edicola commento cole parole di  Mario Cardinali, uno de più bei cervelli di Livorno nzieme a Dino Ciampi.

Bona Serata

Dante

 

domenica 18 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1150 " un Livornese a Venezia"

So solo e ndaffarato che di iù un si pole. Holly lavora. Io c'ho da andacci, di pomeriggio da fenì i bagagli e domattina via verso il sudde grazie al gatto Eternissimo. Che poi c' avrò d'ammazzami di lavoro e un so come fa co questa gamba che la trascico da fa schifo comunque ora l' importante à movesi: ramingo e esule come Caino che per me è la figura più simpatica dela Bibbia proprio perché volevano che stesse su i coglioni a Tutti ammé m' è sempre piaciuto, come Franti del libro cuore che l' elogio che messe ner diario minimo a Umberto Eco se un l'avesse penzato da sé gnen'averei suggerito io co ste parole: macche bacin, moine e ideali
vanni  nculo a codesti perbenisti di merda abbasso l' Italia, abbasso i patrioti, viva Franti!
Già mi so sempre sentito straniero in questo paese piccino dove l' eroismi so fatti di discorsi e le vigliaccate da persone di ciccia. Con salvezza di que pochi che so morti pell' ideali e pe la patria ma che appena sbarcati dal Gatto Eternisso e presa coscienza dela cazzata che avevano fatto devano ave detta le prima invocazione del loro aldilà: ma andate a pigliallo in culo voi l' Italia e l' ideali e di certo avranno chiesto al Signor Gatto Eternissimo l'eterna qualifica di Straniero che è la più bella che ci sia. A tutti quelli che si sentano stranieri in patria dedico questo bel pezzo dela mi infanzia che lo sonava e lo cantava uno co na bella barba, la voce dolce e l' idee chiare...almeno spero 
Vs. Dante

sabato 17 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1149 "una nube di polvere in fondo alla strada"

Sono in procinto di fare una scappata da Ito. L' ho programmata per lunedì ma devo ancora correre tutto oggi e prepararmi domani. Holly ha ripreso lavoro ma stenta nei movimenti, io sono di nuovo bloccato con la sciatica. Il lavoro delle traduzioni è terminato. Ho raccattato qualche soldo con quelle.  Temo che  non mi basterà per le riparazioni che devo fare a seguito dei danni che il vento ha fatto alle poche cose che ho in Toscana. Il ritardo con cui parto, reso forzato dalle condizioni di Holly e dalle mie, mi avrà probabilmente  fatto perdere la raccolta delle olive. Ho solo 10 piante ed erano belle cariche ma si parla  degli ultimi di ottobre, ormai saranno a terra in buona parte. Ovvio che l'entusiasmo sia retto solo dalla voglia di rivedere gli amici di Livorno e il Micio. In estate avevo quasi terminato il restauro della mia vecchia vespa che, lasciata nelle condizioni in cui versava, non avrebbe più passato la revisione. L' ho affidata a un amico,  un meccanico assai migliore di me, per la messa a punto finale. Appena avrò grazia di salire in sella posterò le foto insieme a quelle che scattai al momento dello smontaggio.
Mentre metto un po' in ordine il mio angolo studio, grazie alla confusione del quale baruffo sempre con Holly, 
tocco, anzi accarezzo i tanti oggetti dai quali duro fatica a distaccarmi. 
Eppure dovrò farlo e non è più tempo di attendere. Vorrei arrivare alla fine solo con la roba che potrò portare indosso e questo tra gli impegni, che ho affrontato e che ho da affrontarenon  è uno dei più leggeri. Come dar via i miei orologi da tasca? Le decine di sveglie che carico ogni mattina quasi in modo rituale? I coltelli? Saranno un centinaio tra quelli comprati e quelli costruiti da me. Poi ho fucili, pistole, armoniche, libri, un' infinità, macchine per scrivere una trentina, biciclette 25, bastoni oltre 60 e ancora, penne stilografiche, accendini anni 60 e radio, alcune belle come questa,
tutte funzionanti. 
Lo scorso anno mi ero ripromesso di scrivere un raccontino per ognuno degli oggetti più significativi.
 L' idea mi alletta ancora ma devo sbrigarmi. La vista che mi resta non mi permette di scorgere la fine della strada laggiù e forse è un bene ma so che laggiù dopo la nube di polvere e la curva a destra ci sono le mie colonne d'Ercole, fine del mondo a me noto, meno male che ho la sciatica e cammino piano piano.

Buongiorno a tutti 

Dante

venerdì 16 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1148 "il mondo è griogio? Il mondo è blues?"

Il titolo l' ho fatto io, spero non sia una scopiazzatura perché talvolta leggo cose che mi piacciono poi le metto in memoria in un angolino e mi accade di resuscitarle come mie molto tempo dopo. In tal caso chiedo scusa. Comunque mi pare di no.
Sto imparando dei giri di blues col mio banjo. Dino tramite Zanza mi ha mandato le dritte necessarie. Stranamente il blues, che amo molto, mi risulta più difficile del country forse perché le spazzolate tipiche del country coprono alcuni miei  misfatti mentre le note accentuate e quasi lamentose del blues non perdonano.
Comunque tranquilli non ho resuscitato Nicola di Bari, si tratta di una improvvisazione. Un blues semplice semplice nel quale Dante mi lascia la responsabilità dei giri armonici sui quali poi trova le note più miagolanti per la gioia di Esserino e Balena

Un abbraccio da Holly

giovedì 15 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1147 "esercizi musicali per l'intesa ideale"

Ieri mia nipote Dani mi ha bombardato di messaggi dai quali traspariva la sua angoscia per una non bene identificata intesa uomo-donna. 
Non so bene se abbia rivisto Evan e in questo "rivisto" lascio tutta l'ambiguità delle potenziali interpretazioni oppure se abbia una nuova fiamma con la quale stia provando a duettare sperimentando i primi accordi armonici. 
Fino ai venti anni era un libro aperto, specie con me ma anche con Dante che, non avendola mai giudicata ha sempre avuto una buona chiave d'accesso al suo diario sentimentale. Poi ha iniziato ad essere più sfuggente, nel senso che chiede molto e dice poco. Ieri mi chiedeva se sia stato difficile trovare una armonia con Dante. La prima risposta che mi veniva in mente era che se fisicamente c'era sempre stata intesa, dal primo momento che l'ho incontrato. Su questo credo si possa parlare solo di "sedere" e qualche volta una bottarella di fortuna non guasta. Caratterialmente tale intesa è impossibile a meno di essere dotati di una tale ipocrisia da vole vedere il nero come bianco e viceversa. Per quanto riguarda il sopravvivere accanto a un uomo mi sono convinta che serva  una elasticità superiore a quella della gomma. Elasticità che, in uno dei membri, deve aumentare proporzionalmente a quanto di questa elasticità difetti l'altro componente della coppia. Considerato il carattere di suo zio serve l'elasticità del caucciù e la pazienza di Giobbe.
Siccome penso che Dani abbia molta meno pazienza ed elasticità di quante ne richiede tale difficile esercizio, prevedo ancora molti avvicendamenti nel suo menage sentimentale. Con Evan diceva di trovarsi bene sia fisicamente che caratterialmente. Purtroppo il risultato è stato che a dire di Dani lui, caratterialmente, la annoiava e fisicamente era ripetitivo. Il che potrebbe anche essere una dote purché le ripetizioni non siano sempre del medesimo tono.
A questo proposito io e Dante abbiamo pensato di organizzarle un piccolo scherzo in musica. Adire il vero l'idea  è di Dante e mia la complicità. Dato che in questo periodo di convalescenza obbligata sono dovuta stare seduta e a letto mi sono esercitata molto con il piccolo banjo, che Dante mi ha donato, così adesso  riesco a tener bene il tempo e anche a velocizzare un po' di più la ritmica. Il pezzo che eseguiamo non ha titolo e Dante  lo voleva intitolare "meglio che a letto" ma quando mi ha visto arricciare il naso in segno di poco apprezzamento  lo ha ribattezzato "searching for the perfect partner". 
All' apparenza si mostra come un guazzabuglio di scale musicali prodotte in alternanza, da me con il banjo, da lui con l'armonica e viceversa. Come da sua natura a un certo punto lui ha iniziato a correre e stargli dietro è stata un'impresa dato che la premessa e lo scopo erano quelli di trovare la sintonia perfetta. L'abbiamo dovuto provare per una decina di giorni. Tanto per render chiaro che anche ciò che appare come improvvisazione assoluta, ,richiede costanza e dedizione. 
Con la speranza che Dino non cassi anche questa nostra modesta performance.
Grazie per l'ascolto.

Holly

mercoledì 14 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1146 " puppappera senza ir baco... meno male"

Avere un seno robusto su un corpo magro pesa un po' ma ci si fa l' abitudine, sia al peso sia alle battute cretine degli avventori del bar. Vedere però che il suo volume aumenta a vista d'occhio e anche in maniera disomogenea nel senso che a sinistra il gonfiore era più accentuato che a destra mi aveva preoccupato. 
Aggiungeteci le rampogne di familiari e conoscenti corroborate dal commento di Patty che mi ha quasi imposto la visita...inzomma ho spaccato il maialino salvadanaio e sono andata da una specialista che mi ha fatto gli esami rituali e anche la puppografia. Perché nessuno si faccia idee strane quelle in foto un so le mie, le mie so piò grosse e messe peggio al momento ma mi vergognavo a fanni un selfie queste sò quelle dela  Ferilli mentre guarda la Roma cor cannocchiale dala finestra der bagno.
Àtattttttttttttt
Niente di patologico il problema sta nel fatto che il mio ciclo ha cominciato a mbizzarrissi la prof mi ha spiegato che
r seno è n organo che nele sue cellule ha dimorti recettori pell' estrogeni e quindi risponde alle modificazioni ormonali, in alcune donne di più, in altre di meno. Quando aumentano l' estrogeni aumenta la ritenzione di liquidi, allora si crea una situazione di ritenzione a livello del seno, che pole  creare gonfiore nzieme a dolore.  Questo avviene sempre dopo l’ovulazione o in gravidanza.Si tratta di modificazioni normali che non devono destà preoccupazione e che spariscano solo cola menopausa, quando la vita ormonale della donna cambia radicalmente. Ovviamente col ripristinarsi del ciclo dovrebbe scomparì anche ir mi  puppismo 
Nzomma  so' tornata a casa senza mestruazioni, senza 180 euri, senza ricevuta e cole  puppe gonfie ma  piuttosto serena almeno fino all 'esito dei successivi esami che la luminare ha definito di routine e che comprendono prolattina e altre diavolerie varie che a falle private mi ci vorranno altri 100 euri e cola mutua 70.
Per fammi girà di più le palle che un ho appena arrivata e estesa la bona notizia al barre
quel demente del Ciampi ha staccato il quatro dal muro (è come un ukulele venezuelano che portò Dantino quando andò a nzegnà a Caracas) e col mi fratello Mosca e la sguaiata di Camilla montamosche (sorella dela mi amica Samatta e fidanzata der mi fratello Mosca) m'hanno dedicato la canzoncina creata tant'anni fa da Francesco Nuti.

Sti pezzi di merda pigliassero pel culo i tegamacci di sumà che poi una poerina è morta pe cacà vello stronzo e quella der Mosca  è anche mia........

Baci a tutti, so contenta.

martedì 13 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1145 "come ai vecchi tempi"


Scusatemi ho fatto casino. Il post doveva uscire ieri invece io lo vedevo ma il gent. mo prof. Martinelli mi ha segnalato in mail che vedeva solo il titolo ma non il testo. Non so se sia colpa mia o siano gli esiti dell' accidente occorso a Dani giorni or sono. Di certo nessuno ha commentato il fatto, quindi non so se a tutti fosse visibile la pagina che, per scrupolo riposto oggi con l'assistenza a distanza di Bobby.
Scusate per l' inconveniente. 
DDD
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Un bel freddo umido da novembre oggi. 
Tutto induce a stare in casa. Holly stenta a riprendersi dai suoi problemi deambulatori e riposa con Esserino.
Io mi tengo Balena sui piedi e ascolto la radio. Non sono un grande appassionato di calcio ma tutto il calcio minuto per minuto mi piace ascoltarlo, come ai vecchi tempi quando si ascoltava al bar alla radio di Nado oppure quando era bel tempo e ci si moveva verso il mare con questa bella radiolina che conservo gelosamente e che funziona ancora. Sentite che bella voce che ha ancora nonostante i suoi 54 anni.
Viaggio coi ricordi e mi ricordo Roberto Bortoluzzi dallo studio, Enrico Ameri, Sandro Ciotti e qualcosa son riuscito a sentirla anche da Nicolò Carosio, l'inventore della radiocronaca.
Potrei scrivere per ore su questo ma vi lascio a due minuti di radiolina perché ognuno provi a sognare e a ricordare quello che gli succedeva 50 anni fa. La radiolina in questione è del 1964 e non aveva neppure la modulazione di frequenza. Prendeva Rai 1 Rai 2 Rai 3 e Radio Montecarlo con Herbert Pagani.
Adesso prende solo rai 1 e qualche stazione straniera ma quando la accendo mi pare di entrare nella macchina del tempo

Dante

domenica 11 novembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1144 " ir dorce sull' amaro"

Siamo stanchi cotti stremati, stocazzo di caldo che non finiva più poi l'umidità peggio che da Holly, poi l'acqua e disastri, per fortuna pochi ma anche a noi c'ha sderenato la veranda. Poi ir mi fratello che vede la madonna e casca per terra e tutti i giorni insu engiù a Pisa che a me mi viene da rigettà solo a passacci. Dante che un pole venì giù per via che Holly è sempre allettata. Dino che s'è ributtato a beve peggio d'un cammello briaho. Costanza che mi risponde laconica e mi dice che non sa se verrà più a Livorno o a Venezia. Dani che, giustamente è riandata via. Fra un mese è Natale io ho perso un altranno di vita pe lascià le cose come stavano, si sa mai potessero andà peggio. Il progetto burlesque è naufragato insieme ai fochi di paglia di Samatta. Guardo sto povero barre e se un sapessi che dopo vorrebe di chiudesi in camera a cantà da sola o forse a pinge, smetterei di insiste pe tenello aperto e permetterei ar mi babbo e ala mi mamma di piglià quei 700 euri di pensione a testa e come tfr i sordi di qualche cinese che magari comprerebbe anche il Bar Nado pe chiamllo Bar Chang.  M'è gonfiata na poppa come se ciavesse na camera d'aria dentro e un' amenorrea che dura da du mesi.Incinta a meno d'una venuta delo spirito santo mentre dormivo un posso esse. Avevo penzato di di risolve cor un taglierino coun buco in su e uno uno più ingiù facevo uscì l'aria el sangue ma la mi mamma m'ha detto che mi potrebbe venì n'infezione così martedì vado dal veterinario a fammi visità.
Stasera so venute le trombanti nzieme a Samatta co la tromba il trombone e il sax perché volevano provà un trio d'ottoni. Hanno fatto sto teikmiom un pezzetto che è tra quelli che più hanno echeggiato nel nostro barre al sono dell' armonica e dela chitarra ma fatto in questa guisa è insolito e particolarmente dolce, ecco quarcosa di dolce ci vole per dele giornate amare. 
Un bacione a tutti Zanza


sabato 10 novembre 2018

fatevi i gatti vostri 1143 " la chiesa merdosa?"

Siamo qui io e Sama che si cerca di dà forma al post,
sto scrivendo come titolo "la chiesa omertosa"
e il Ciampi di sopra la spalla legge e mi fa:

" no sbagli ascrive così Zanzina,
o merdosa si dice a una che ti tromba il fidanzato
in questo caso la "o" un civole basta scrive  la chiesa merdosa
senti come sona bene!"
"De' su quello hai ragione è più musicale ma noi si voleva dì che copre i misfatti"
"appunto una che copre i misfatti è merdosa
merdosa lei e tutte quelle come lei."
"Vabbé ormai a levanni ir fiasco un si fa più a tempo, l'ha portato in fondo". chiosa Samatta

"Oppoi perché volete parla di merda proprio ora che ho mangiato du briosce co un sorso di vino?"
"O che sei stato a scuola da quel brodo der sindaco Nogherin che un alluvione lo definì du secchi d'acqua?"
"O che cazzo ho bevuto ?"
"nulla un litro di vino co du briosce occhio al diabete perché se ti piglia quello quel troiaio attaccato sopra ale palle lo poi anche da ar gatto"

 ni dice Samatta.
"O che nasconderebbe sta chiesa? cambia discorso perché Sama ha tirato la toccata al punto giusto, ossia  sotto ar bellico.
"Nasconde l' ossi poi li ritrova, nasconde i preti pedofili "
"nasconde anche le corna di tanti mariti che se si sapesse vello che raccontano in confessione le devote ci si farebbero dieci firmi di Tinto Brasse."
"Si perché i mariti porini le corna ale mogli un le fanno?".
"Ma un le vanno a confessà nvece le donne ci godano e Don Luigi bonanima, mi diceva che ni raccontavano tutti i particolari più scabrosi tanto che dele vorte  a sentì luilì, e ni serviva la pazienza d'un santo pe un sortì dar confessionale e mettele a buo ritto su na panca."
"Be pezzi di merda so" ni fa Samatta
senti sta barzellette su preti

dato che l'ha scaricata sul telefonino e che è stata girata qui vicino
la posto

ovviamente va colta l' ironia che qui non vole farsi beffe dele donne ma vole mette in luce ir cinismo de preti.


bacioni Zanza e Sama