venerdì 14 luglio 2023

Fatevi i gatti vostri 2011 "Scaraventati nelle estati 70"

Tanto pe ricompenzavvi dell'attesa a vòto der fine settimana scorzo, oggi, anticipo l' escita der sabato e, dato che so tutti ar mare a cocesi e io qui a grattammi, provo a nzerì la seconda serie dei pezzi mitici che vi avevo preannunciati l'altra volta.

Io non ero ancora nemmeno stata penzata. Ovviamente nemmeno r Tafano che è r mi gemmello e pertanto nato nzieme ammé. Né r Mosca, che è r più piccino dela famiglia. Non c'erano Samatta e le Trombanti, Daria e Marina e neppure Dani co Bobby liessù a Venezia. C'erano Ampelio e Nara, Dino, Dante e tanti altri che ora un ci son più co mi grande rammarico. 

Sebbene però noialtri nati nell'anni 90 un ci si fosse ancora, le canzoni di quel decennio l'ho risentite tarmente tante volte da  penzare che, forse in forma di spiritello in attesa di trovar corpo umano, io ci fossi già. C'è da dire poi che  le ho cantate tutte da piccina e da grandina perché c'erano le musicassette dela mi mamma e la chitarra del Ciampi che, nzieme all'armonica di Dante ce le rifaceva spesso. Anche stavolta ne mancano una caterva e di quelle belle ma la conzegna era specifica, dovevano esse state canzoni sonate e risonate d'estate e allora eccole: 

Tanta voglia di lei dei Pooh (1971)

Qui i Pooh erano Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli e Valerio Negrini. Cavarono fori sto brano sul tradimento che non ebbe, però, una facile gestazione: cambiò un fottio di titoli e testi e venne affidata a Daniele Pace che, ispirandosi a My Sweet Lord di George Harrison, cavò fori l’assetto definitivo. Il boom del brano, secondo al Festivalbar, porta i gestori dei juke-box a sostituire più volte il disco in quanto consumatissimo per i ripetuti ascolti. 






Pazza idea di Patty Pravo (1973)

Un successo che supera la bella stagione, riuscendo a rimanere in prima posizione da luglio a novembre. Davvero un record per Patty Pravo che, da grande cantante, regala un’interpretazione inarrivabile. La RCA, casa discografica della diva in quel periodo, investe moltissime energie, campagne pubblicitarie e innovative tecniche di produzione per lanciare il futuro tormentone su una donna abbandonata che fa l’amore con un altro uomo, pensando al suo ex. 




Ti amo di Umberto Tozzi (1977)

Un giro di do, quattro accordi e la hit è servita. Umberto Tozzi vince il Festivalbar di quell’anno, ma deve lottare per questo pezzo: i produttori, infatti, vogliono lanciare Se tu mi aiuterai come singolo del 1977. Ti amo viene tradotto in diverse lingue e interpretato da grandi cantanti come Dalida, per la Francia, e Laura Branigan negli States. 




Tomorrow di Amanda Lear (1977)

Icona gay, conduttrice, artista, musa di Dalì, modella per i Roxy Music e amica di David Bowie. Amanda Lear sembra un’aliena atterrata sulla Terra. Bellissima, gioca con l’ambiguità sessuale e sfonda. Con Tomorrow partecipa pure a Un disco per l'estate. Tra i diversi video del brano quello (forse) più celebre è stato girato per lo show Premiatissima e vede una Lear leopardata chiusa in gabbia con sfondo di lipstick. Il varietà, condotto dalla stessa Amanda, rappresenta una svolta: finalmente c’è una donna non relegata al ruolo di (quasi) valletta, ma pronta a dire la sua con sagacia e grande ironia. 



Generale Francesco De Gregori

Per me indiscutibilmente la più bella der decennio sebbene in ottima compagnia. Dante me la sonava coll' armonica e Dino ne faceva una verzione tutta sua ar piano, questa che qui che gentilmente mi ha rifatto anche ora:  Io invece di addormentammi mi svegliavo e battevo le manine.

 Francesco De Gregori la pubblica nel 1978 in marzo. Fa parte del sesto album in studio del cantautore ed è arrivato al secondo posto (insieme al brano Natale) nella hit parade di quell’anno. E’ uno dei brani più famosi e classici della sua discografia, e pubblicata anche da Vasco Rossi nella sua raccolta “Tracks” del 2022.




11

Comprami di Viola Valentino (1979)

L’ultimo anno dei ’70 è prolifico di tormentoni: da Super Superman di Miguel Bosé a Splendido splendente di Rettore. La canzone che (con l' eccezione dell'ultima che presentiamo) ottiene il maggior esito è, però, intonata da Viola Valentino. Il brano fa insorgere le femministe che vedono nel testo una donna che mette in vendita il proprio corpo. Comprami resta la hit di maggior successo della stessa cantante che, più tardi, dichiarerà di non essersi mai riuscita a liberare del pezzo.



E finiamo in gloria e che gloria! 
Gloria Umberto Tozzi 1979

La canzone è stata tratta dall'album omonimo del 1979. Sia il testo sia la musica sono state scritte dallo stesso Tozzi e da Giancarlo Bigazzi. Ottenne un enorme successo in tutta Europa, soprattutto in Italia (seconda posizione), Belgio (quinta posizione), Francia e Spagna (prima posizione) e Svizzera (prima posizione per quattro settimane); venne premiata con sette dischi di platino per un totale di circa 700 000 copie. In Austria arrivò alla quarta posizione e in Germania in ottava.Il testo italiano è articolato sulla doppia valenza semantica del titolo, inteso sia come sostantivo, sia come nome di donna:

«...per me che senza gloria, /con te nuda sul divano faccio stelle di cartone / pensando a Gloria.»

Il valore del pezzo viene riconosciuto anche negli ambienti della musica colta. Famoso è l'aneddoto dell'allora critico di musica del Corriere della Sera Mario Luzzatto Fegiz, che raccontò di come il grande direttore d'orchestra Von Karajan interruppe un'intervista per ascoltare Tozzi alla radio. E successivamente fu la London Symphony Orchestra a concedere a Gloria l'onore di una trasposizione sinfonica di grande effetto che il cantautore inserirà nel 1987 nella raccolta ...minuti di un'eternità.



mercoledì 12 luglio 2023

fatevi i gatti vostri n. 2010 " Possibile ci sia un Hacker anche per noi?"

No un ci voglio crede! Una testata così scarcinata e sgangherata come la nostra un pole esse oggetto dele attenzioni di un hacker serio! Magari d' un cretino sì. O forze semplicente a Blogger e a chi c'è dietro un gliene importa più na sega nulla di bloggers come noi che un mettano un rigo di pubbricità nei loro post.

Comunque dall'ultima escita, in cui s'annunciava la partenza di Dante, un c'è più riescito  di legge i vostri commenti né di scrive quarcosa di novo. 

A dire il vero me ne sono preoccupata solo sabato scorzo quando il blogghe toccava a me e, via via che scrivevo e cercavo di mette onlaine, un succedeva nulla e mi si ricaricava la pagina bianca. "E sarà ir mi pc" penzavo. Provo dar cellulare idem. Dar pc der Tafano: nulla. Dar cellulare di Sama: manco per sogno. "Vabbene" dico a me stessa "vole dì che lo metterò domenica". Ma il giorno dopo è la medesima zuppa e anche tutto il Lunedì e anche ieri.  Chiamo stamattina un mi amico, mezzo mostro di queste robe, e mi dice che un dipende ne dà loro (almeno intenzionalmente) ne da mé. Sarebbe corpa del tipo di comunicazione che si instaura tra ir mi protocollo di trasmissione e la recezione di blogger. 

Un ci capisco una sega in quer che mi ha detto ma poi lui mi parla di cambiare i DNS in modo di bypassare il conflitto. Lo autorizzo a fallo e dopo du menuti si pole riprencipià a scrive. Meno male. Come se un bastassero i conflitti in cui l' omini si sparano e s'ammazzano ci so anche i conflitti informatici!

Comunque nel frattempo tutto è andato bene. Dante è stato noi, è sortito in barca co Dino, s'è cantato, mangiato e bevuto e ieri è tornato insù a pigliare Holly cola quale dovrebbe rivenì ingiù verzo r 19 pe stacci nantra diecina di giorni. 

Il poste che avevo in mente di fare riguardava i successi estivi di sempre a partì da quelli dell' anni sessanta pe finì a quel grazioso e sensuale tormentino estivo che Achille Lauro ha sfornato per questa stagione 2023 Fragole Panna e Sciampàn, niente male davvero ho prencipiato a canticchiallo e mi sona bene. Lo potete sentì qui direttamente da lui e da Rose Villain


Dato che i successi so tanti e i giorni che restano a finì l' estate so pochi. Conziderato che si sorte na vorta ala settimana metteremo per ogni settimana più titoli e magari di uno o due le nostre cover musicali, sperando sempre di favvi cosa gradita.

Attacchiamo dunque cogli anni 60

Pinne fucile ed occhiali di Edoardo Vianello (1962)

Imperava Edoardo Vianello  praticamente abbonato alla classifica delle canzoni più gettonate nei juke box.  che ner 62 cor su cole pinne fucile ed occhiali deliziò i nostri nonni e anche i nostri genitori che tuttavia erano ancora all' elementari 



Abbronzatissima di Edoardo Vianello (1963)

Bissò ir successo l' anno dopo cn abbronzatissima un pezzo (arrangiato dall’indimenticabile maestro Ennio Morricone) destinato a diventare il simbolo delle estati dei favolosi Sixties. Una canzone talmente pop da essere stata ripescata anche negli anni ’80 da Ivan Cattaneo per il suo Duemila60 Italian Graffiati e da Brusco che, nel 2002, impazza nelle radio con una sorta di reboot discografico intitolato Sotto i raggi del sole. 




Sapore di sale di Gino Paoli (1963)

Altro brano simbolo degli anni ’60 (anche questo arrangiato da Morricone) con cui Gino Paoli partecipa al Cantagiro. E scala le classifiche fino a raggiungerne le vette. Questa hit ha un triste risvolto di cronaca: nonostante il successo, Paoli, nel luglio di quell’anno, tenta di togliersi la vita sparandosi un colpo di pistola all’altezza del cuore.



Dante Dino er mi Babbo l' hanno coverizzata con armonica pianorgano e batteria e pe non violà arcun diritto l'hanno ntitolata: Sapore di topa. "Roba da rigettà anche le budella" ha chiosato r Ciampino, al quale detto sapore ha sempre mpedito  di portà a compimento quarsiasi forma di sesso orale attiva da parte sua, causa l'anconi di stomaco che pareva avesse mangiato quarcosa d'andato a male.


Stasera mi butto di Rocky Roberts (1967)

Il mitico Rocky Roberts viene lanciato dall’inossidabile coppia formata da Gianni Boncompagni e Renzo Arbore, che lo mettono al timone dello show radiofonico Rai Bandiera Gialla. Due anni più tardi il cantante americano stravince il Festivalbar con Stasera mi butto. 


Azzurro di Adriano Celentano (1968)
Uno cerca l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua, grazie a Paolo Conte che, entrato nel “Clan Celentano”, sforna una delle hit più celebri del molleggiato. Il brano se la batte con Nel blu dipinto di blu a livello di popolarità oltre il confine italico. La canzone ottiene un successo stratosferico ed è la più venduta di quell’anno, con un buon riscontro anche in Austria e Germania.



Acqua azzurra, acqua chiara di Lucio Battisti (1969)
Questa super hit di Battisti, all’inizio, non è presa tanto in considerazione. Pare dovesse essere il lato B del disco in favore dell’altrettanto bella Dieci ragazze, ma grazie a Renzo Arbore, che la ascolta in anteprima, le cose cambiano. Nell’anno in cui l’uomo sbarca (due volte) sulla Luna, Battisti e Mogol creano questo pezzo iconico nel Salento. La canzone arriva terza al Cantagiro e vince il Festivalbar

Ce ne sarebbero state tante altre ma il discriminante nella scerta era che fossero doventate un tormentone estivo quindi abbiamo escluso canzoni altrettanto belle ee di successo sortite in quegli anni ma che furono tormentoni autunnali invernali o primaverili.

Ner prossimo numero attacchiamo cor '70.

Bona giornata a tutti

Zanza

sabato 1 luglio 2023

fatevi i gatti vostri 2009 "partenza all'alba"





Il borsone è pronto il carrello per portallo anche. Non mi va di fare riflessioni su questa agognata partenza.

Ci sarà tempo per discorrene quando sarò a Livorno.

Intanto siamo entrati in 

                            L U G L I O




e ieri il Ciampino m' ha detto: oh Dantino è dar 68 che tutti l' anni a Luglio e si sona Luglio, un si sarà ripetitivi?

Gli ho risposto: speriamo di ripetesi ancora pe un sacco di volte perché se mi metto a fa conti sull' estati ancora da godessi un'è che ne sorto entusiasta. Comunque finché ci s'abbraccia, si beve e si sona nzieme un mettiamo limiti ala Providenza.

E nemmeno ar vino ha chiosato lui

Credo si riferisse al mètte de limiti.

Credo che il luglio cantato, che posto oggi, sia il medesimo dell'anno passato e forze anche d'altri ma ammé sta canzoncina m'è sempre garbata anche se quando del Turco la fece io avevo preso la pormonite pe ripescà l' armonica nel fosso reale e pe une sforza i pormoni infiammati la facevo sonà a Dino da solo su una vecchia pianola.

Ho a disposizione solo la versione cover fatta dal Tafano l' anno scorzo ma la metto perché  l' antichi dicevano: repetita juvant forse riferendosi al mestiere de professori, forze alle fatiche d'alcova o forze perché anche loro qualcosa dovevan dì sennò come faremmo a ricordarci di loro?

Bon fine settimana

Dante