mercoledì 8 giugno 2016

fatevi i gatti vostri n.655 de gattibus non est disputandum (resoconto di Dante)

Sulla superiorità intellettiva del gatto, capace di attuare piani che rispondono ad elementi complessi quali strategia e tattica ho davvero pochi dubbi. Molti pressappochisti attribuiscono all' istinto, a un behaviorismo, fatto di ripetizioni e di stimoli risposta, molti comportamenti animali ma, a mio modestissimo parere o non hanno mai osservato un gatto o non ci hanno capito una sega.
Sono in terra di maremma dove il mi babbo possedeva un piccolo orto a mezzo cola mi zia che anche lei orami è più di là che di qua. Considerato che ai futuri erdi di lei la terra sembrava dimolto bassa e soprattutto ingestibile perché stanno in Francia me l'hanno ceduta a un prezzo onesto, che per quanto onesto e fuori mercato m'ha messo parecchi pensieri viste le mi risorse, comunque ora l'orto è mio, ho buttato giù il castro del maiale, i pollai e l'altre robe che per fortuna il mi babbo aveva condonato e ora piano piano mi ci voglio costruire una casina di legno pe stacci magari col gatto quando capito quaggiù, sempre che sia io che il gatto ci s'arrivi, speriamo di sì....sul gatto ho fiducia.
Il gatto ovviamente è Ito che dopo una vita di lotte in strada e di democratica distrubuzione del frutto dele su palle, si gode i suoi 13 anni e passa nel medesimo spazio dove ebbe inizio tutta la saga che sfociò poi in questo blogghe.
Come ricorderete, dopo il definitivo addio alla casa del nespolo così detta perchè c'è ancora il nespolo sul cantone e poi perche mi ricordava quella dei Malavoglia che quanto a buco di culo (nel senso di fortuna) stavano parecchio peggio di me, con la variante che loro sortivano dalla penna di Verga e io dal buzzo dela mi povera mamma, stamattina coll' incisi faccio cacare, parto da un punto e la corrente del pensiero mi porta da nantra parte come l'acqua del mare quando ti butti a galla come un morto e pensi che è la situazione idilliaca coll' occhi volti al cielo e il culo e la groppa al fresco.Dunque dopo che la casa del nespolo fu lasciata e io mi fui trasferito in toto a Venezia, Ito resto nei sui medesimi posti, nutrito dalle mi vecchie vicine e sempre pronto a venimmi incontro quando arrivavo in bici o colla vespa vetusta e fatiscente ma ancora dal rombo sonoro.
L'altro giorno so venuto giù pe levare l'erbacce e vedere se l'ulivi promettevano bene e, ovviamente il primo passaggio l'ho fatto dal gatto ma lui un c'era e so andato via.
Ripasso la mattina dopo e Ito nisba. Allora ho cercato la vicina pe sapè se è vivoe se si faceva vedè e lei mi fa: o Dante il gatto c'era  ma è vecchiarello quando dorme ci mette un po' a svegliassi e poi lo sai anche te ha quella gamba che gli facesti inchiodawre dal vetrinario che gli dole e la trascica un po'
t'ha sentito ma fra scende da dov'era e arrivà ala strada...te eri digià belle e andato via.
Allora stamattina so ritornato per tempo cor un pezzo di chiaccia preso al forno. Così mi son detto mentre l'aspetto mi metto a sedè e mangio.
Ma un c'è stato bisogno, i gatti un so stùpiti anzi danno de punti all' omini e mentre io avevo architettato la mi strategia Ito s'era messo a dormì attravero al cancello in modo che lo vedessi e non andassi via. Come si fa a un volegli bene?

Bona giornata a Tutti

Dante

giovedì 2 giugno 2016

fatevi i gatti vostri n.654 " le lezioni di Dani "

 Dani, in Australia, si sta facendo strada  nel coaching for life. In pratica sta formandosi come allenatrice per aiutare le persone a star bene, alcuni travisano la cosa per una forma di psicologia spicciola ma in realtà si tratta di vere e proprie strategie comportamentali che possono cambiare l'atteggiamento di fronte al marasma quotidiano. La brava nipote ha trovato lavoro come insegnante di filosofia in un piccolo college privato, sta bene ed economicamente è autosufficiente ma in realtà credo che l' insegnamento le vada un po' stretto e poi dice che, pur con tutta la sua decadenza, l' Italia le manca molto. Intanto sta facendo una formazione appunto in coaching, speriamo che riesca convertirla in qualcosa di concreto. Al di là delle obiettive possibilità di trasformarla in un lavoro, il fatto di voler aiutare gli altri mi rende lo scopo assi più simpatico di quello di imparare a calcolare le fluttuazioni della Borsa Internazionale.


Ecco in 3 puntate alcuni suggerimenti che lei ha reperito in rete e, pertanto agli autori vanno tutti i meriti e riconoscimenti anche se presumo siano gente d'oltreoceano. Dani li  trova particolarmente efficaci per aiutarci a vivere meglio e allora why not?

Colgo l'occasione per ringraziare i fedelissimi per i commenti e le congratulazioni. Una mogliettina così mica la potevo far scappare, ormai io e i gatti siamo ultrasessantenni e qualcosa di fresco in casa ci vuole

un abbraccio

Dante
                                                L'arte di vivere   in 3 puntate
Parte 1 di 3: Amare la Vita nel Presente

Non pensare al risultato. Uno dei cambiamenti più grandi che tu possa fare è smettere di provare a controllare l'esito di ogni situazione. Ricorda una cosa: puoi avere un controllo assoluto solo sulla tua reazione nelle diverse circostanze. Infatti, raramente (o mai) puoi esercitare il controllo sulla situazione stessa. La necessità di farlo si radica nella paura; quando agisci mosso dal timore, non sarai affatto capace di amare la vita.
Se rinunciassi all'esigenza di controllare il risultato di una certa situazione, chiediti di che cosa avresti paura. Per esempio, se la tua ragazza dimentica di comprare il vino per un evento importante e pensi che questo possa rovinare la serata, metti in discussione questo timore. Sarebbe davvero così negativo l'esito? Magari sarà il tuo atteggiamento a rovinare effettivamente la serata, non la mancanza di vino.
Altro esempio. Se hai intrapreso da poco una nuova relazione (o vorresti coltivarne una), puoi sicuramente pianificare in anticipo per definire la direzione che vorresti darle, a patto però di dimostrarti aperto qualora non andasse invece come previsto.
Ancora un altro esempio. Se hai un problema di salute (o di altro tipo), non serbare una rabbia costante nei confronti della situazione. Invece, ricorda che non puoi controllarla (anche se puoi fare qualcosa per migliorarla o peggiorarla), hai solo il potere di controllare il tuo atteggiamento al riguardo.
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Sii flessibile. Questo non significa fare i salti mortali come se niente fosse, vuol invece dire che devi essere aperto di fronte a diverse possibilità. Questo passaggio si ricollega al precedente, ovvero imparare ad abbandonare l'esigenza di controllare tutto. Infatti, se non affronti la vita con una certa flessibilità e non ti adatti alla piega che prendono le circostanze, prima o poi finirai per scontrarti con una difficoltà che ti spezzerà .
Metti in discussione i tuoi pensieri e le tue parole. Analizza quello che pensi e dici – specialmente se questo ha a che vedere con il motivo per cui non puoi fare qualcosa. Inizierai a capire in quali ambiti hai una mentalità chiusa e dimostri comportamenti più rigidi, quindi sarai in grado di lavorare per smussare questi spigoli.
Cambia la tua routine. Non devi apportare grossi cambiamenti, ma fare qualcosa di diverso ogni giorno ti aiuta a mantenerti in equilibrio. Basta un'azione semplice, come percorrere una strada inconsueta per andare al lavoro o prendere occasionalmente un caffè in un bar nuovo.
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Affronta i tuoi problemi. Tutti ne hanno, grandi o piccoli che siano. Ignorarli o evitarli non farebbe che ingigantirli, e arriverà il momento in cui prenderanno possesso della tua vita. Non devi far fronte a tutte le difficoltà in una volta sola. Tuttavia, affrontarle non appena compaiono, invece di aspettare, ti aiuterà ad amare la vita a lungo termine, perché non si accumuleranno.
Invece di concentrarti sulle difficoltà, impegnati per trovare una soluzione. Per esempio, se hai incomprensioni con un coinquilino, soffermati su quello che dovete fare entrambi affinché la convivenza funzioni, non ossessionarti a causa del problema e non lasciare che si inasprisca.
Chiediti se quello che definisci un problema lo è davvero. A volte puoi ingigantire una piccola difficoltà nella tua mente senza nemmeno capire il perché. Per esempio, se fare telefonate ti rende ansioso, interrogati sulla ragione per cui ti succede. Obbligarti a individuare il motivo di un problema che sembra insensato può effettivamente aiutarti a liberarti dell'ansia che gira intorno a questa difficoltà: capirai che esiste solo nella tua testa.
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Prenditi una pausa. A volte quello che più ti serve per ritrovare le energie perdute e amare la vita è staccare la spina da tutto. Questo significa concederti del tempo per coccolarti, o semplicemente offrirti un meritato riposo.
Fai un bagno caldo e ascolta un audiolibro o della musica, così la mente non si soffermerà su tutte quelle situazioni che potrebbero preoccuparti.
Ogni tanto, concediti la possibilità di sognare a occhi aperti e basta. Magari tutti i giorni prendi l'autobus per andare a scuola o al lavoro: approfitta di questo momento per estraniarti e dare libero sfogo all'immaginazione. Questo è importante per la tua salute e produttività in generale.
Fai qualcosa di divertente. Può essere un'attività qualsiasi, grande o piccola (da leggere un libro che ami ad andare in vacanza), a patto che ti permetta di prenderti una pausa da tutto.