Questo titolo l' ho voluto scrivere alla terronica ma non me ne vogliate, mi fa molta simpatia quando sento dire "il cane lo ha pisciato" oppure "il cane mi ha pisciato il motorino" intendendo ovviamente gli ha fatto la pipì addosso.
Procediamo però con ordine.
Zanzara è partita alle tre e siccome in macchina corricchia abbastanza alla 18, 20 era gia in piazzale Roma abbiamo scaricato il furgoncino di Ampelio che era pieno fino al soffitto. Il motto di quest'anno è non doni ma roba per bocca e allora:
50 litri di vin, 20 litri di olio nuovo,circa 50 vasetti fatti da Nara con sardine, zucchine melanzane e cetriolini cipolline sottaceto e poi carciofini, porcini e altri funghetti sottolio. Pasta fatta in casa ed esssicata comprendente pappardelle, tagliatelle, quadri pronti per lasagne. Farina di ceci per preparare la torta livornese o cecìna e ancora dolci di tutti i tipi, cavallucci, ricciarelli, panforti, un gigantesco dolce dal nome dolcemente evocativo la Sabbiosa e una accurata selezione di whisky e grappe.
La zia incredula di fronte a tanta dovizia si domandava come avesse fatto Nara a preparare tutta quella roba e la spiegazione è venuta da Zanza: " La mamma ha diretto i lavori mentre io, il Mosca e Camilla abbiamo fatto i lavoranti, fruendo anche dello sporadico ma consistente aiuto di Samatta e delle trombanti. Sono anni che fai tutto tu, ci ospiti in massa e quest'anno vorremmo che tu ti riposassi e mangiassi e cantassi insieme a noi".
Mentre portavamo a casa tutto quel ben di Dio utilizzando ben tre carretti, due per le provviste e uno per i bagagli, lo zio è partito con la macchina alla volta di Malcontenta per portare a compimento quanto si era riproposto ieri.
Come prevedibile il motore, della sua barca, fermo da mesi non è partito al primo colpo come lui ottimisticamente preventivava. Alle otto doveva ancora arrivare e quando la zia lo ha chiamato abbiamo sentito la Novena in vivavoce. In pratica aveva smontato tutto e lo stava rimontando. Non avevamo dubbi sul fatto che sarebbe tornato, conosciamo la sua caparbietà e anche la sua abilità il dubbio era su quando. Alla fine è andata abbastanza bene, è arrivato alle nove e mezzo quando stavamo boccheggiando dalla fame e il Ciampi aveva già quasi finito una bottiglia di vino da solo.
Il commento dello zio è bastato perché la zia lo spedisse a quel paese. "Oramai l' avevo fatto a pezzi e ho pensato di cambiargli anche l' elica sostituendo quella da lavoro con una più veloce, solo che non la trovavo più ed ho dovuto tirar fuori dal box decine di secchi e scatoloni di roba" Quindi la barca l' avrebbe potuta far partire con un lavoro di mezz ora in più del previsto e inveche ne ha perse due in più pe cambiargli anche l' elica
Il Ciampi ha scosso la testa:" è sempre stato così luilì. Immaginatevi che da ragazzetti siccome si doveva allenà pe fa bella figura co qualche ragazzetta che gliela potesse dà,ovviamente la cosa era ancora tutta nela su testa e mi ammorbava tutto il giorno dicendomi "Dino se la tale si decide a dammela la faccio doventà matta". In realtà gliela doveva ancora chiede ma s'allenava peggio di come fanno quelli che s'allenano al karaté spaccando i mattoni a mani nue. Lui si eccitava a penzà a sta scorfanetta che poi aveva anche le gambe a buzzo di conigliolo e le poppe striminzite ma ner su capo malato era meglio di Florinda Bolkanne o di Barbara Buscè, poi una vorta in istato di grazia fallica infilava ir gigi fra du balle di caffè der magazzino di Nado e lo moveva insu e ngiù come un matto fino a che si fece venì un' infezione che ci mancò poco che glielo dovessero taglià a Pisa indove il chirurgo disse che d' imbecillate n'aveva viste di tutti i colori che aveva persino levato i vetri dal buco del culo di alcuni che ci s'erano nfilati na lampadina e na bottigli adi coca cola l' aveva dovuta estrarre da na topa ma un coglione che trombava le balle di juta ruvida der caffé gli mancava nela su collezione."
Questa era inedita e le risate si sono sentite anche nella calle sottostante.
Dante è stato zitto dicendo solo "esagera sta caata io è vero m' allenavo ma lui che nvece mentre era co na donna si copriva ir viso cor un guanciale vi sembra normale?"
Comunque mentre il vino scorreva e i cibi si facevano spazio nello stomaco di ognuno di noi hanno trovato il modo di farci sentire qualcosa di natalizio con chitarra e armonica. Eccoli qui a suonare l' arrivo di Babbo Natale a Venezia, la zia Holly si è messa al cembalo e Zanza ha impugnato il suo cappello natalizio pieno di sonagli scuotendolo a tempo, non per niente è figlia di un super batterista.
All' una di notte io e Zanza siamo andate a dormire di sopra in casa mia. Dino ha voluto dormire sul divano con Balena Emma e Cice. Stamattina quando la zia s' è alzta per fare il caffé lo ha trovato che stava dormendo quasi a penzoloni sul bordo del divano.
"Hai dormito male?" gli ha chiesto.
"No ma ci deve essere una perdita d'aqua dal piano di sopra perché sono bagnato fradicio."
Nella testa della zia si è fatto spazio un dubbio terribile: Ha annusato l' eskimo al quale Dino non aveva rinunciato nonostante le coperte.
Era intriso di pipì di gatto, ha toccato Balena, aveva la pancia fradicia, Emma e Cice idem. Poi la ricostruzione Dino prima di dormire ha chiuso la porta del salotto e si è messo a letto coi mici che tuttavia non hanno più avuto accesso alla loro sabbietta che sta in bagno. Probabilmente Balena per primo ha pensato di farla lì e le gattine implicitamente autorizzate dal capo branco devono aver pensato di fare lo stesso.
Per fortuna le coperte e l' eskimo hanno contenuto l' umidità senza lasciarla passare sul divano ma abbiamo dovuto mettere tutto in lavatrice e mentre zio Dante gongolando sentenziava: "capirai povere bestie a porta chiusa e poi co sto pezzo di merda accanto devano avé pensato che gli si fosse cambiato r gabinetto".
State pronti manca poco a Natale ma staremo con voi, domani arriva Bobby
Bacioni da Dani e Zanza