Sono in procinto di fare una scappata da Ito. L' ho programmata per lunedì ma devo ancora correre tutto oggi e prepararmi domani. Holly ha ripreso lavoro ma stenta nei movimenti, io sono di nuovo bloccato con la sciatica. Il lavoro delle traduzioni è terminato. Ho raccattato qualche soldo con quelle. Temo che non mi basterà per le riparazioni che devo fare a seguito dei danni che il vento ha fatto alle poche cose che ho in Toscana. Il ritardo con cui parto, reso forzato dalle condizioni di Holly e dalle mie, mi avrà probabilmente fatto perdere la raccolta delle olive. Ho solo 10 piante ed erano belle cariche ma si parla degli ultimi di ottobre, ormai saranno a terra in buona parte. Ovvio che l'entusiasmo sia retto solo dalla voglia di rivedere gli amici di Livorno e il Micio. In estate avevo quasi terminato il restauro della mia vecchia vespa che, lasciata nelle condizioni in cui versava, non avrebbe più passato la revisione. L' ho affidata a un amico, un meccanico assai migliore di me, per la messa a punto finale. Appena avrò grazia di salire in sella posterò le foto insieme a quelle che scattai al momento dello smontaggio.
Mentre metto un po' in ordine il mio angolo studio, grazie alla confusione del quale baruffo sempre con Holly,
tocco, anzi accarezzo i tanti oggetti dai quali duro fatica a distaccarmi.
Eppure dovrò farlo e non è più tempo di attendere. Vorrei arrivare alla fine solo con la roba che potrò portare indosso e questo tra gli impegni, che ho affrontato e che ho da affrontarenon è uno dei più leggeri. Come dar via i miei orologi da tasca? Le decine di sveglie che carico ogni mattina quasi in modo rituale? I coltelli? Saranno un centinaio tra quelli comprati e quelli costruiti da me. Poi ho fucili, pistole, armoniche, libri, un' infinità, macchine per scrivere una trentina, biciclette 25, bastoni oltre 60 e ancora, penne stilografiche, accendini anni 60 e radio, alcune belle come questa,
tutte funzionanti.
Lo scorso anno mi ero ripromesso di scrivere un raccontino per ognuno degli oggetti più significativi.
L' idea mi alletta ancora ma devo sbrigarmi. La vista che mi resta non mi permette di scorgere la fine della strada laggiù e forse è un bene ma so che laggiù dopo la nube di polvere e la curva a destra ci sono le mie colonne d'Ercole, fine del mondo a me noto, meno male che ho la sciatica e cammino piano piano.
Buongiorno a tutti
Dante
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G =============================================================================== Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità. *****************************---==oOo==---*************************
Dante Venezia ancora una ventina di menuti on line
Penso che sarebbero raccontini piacevolissimi. Quanto al progetto di spogliarsi di tati oggetti che in qualche modo incatenano alla vita è balenato spesso anche a me ma poi ho sempre pensato: ma se mi danno piacere perché debbo eliminarli. Non sono fatta per l'ascesi probabilmente o non è ancora il tempo, ne riparlamo tra un 25 / 30 anni se ci arriverò
RispondiEliminaUn abbraccione a tutti Voi
Patty