martedì 21 agosto 2018

fatevi i gatti vostri 1064 " Missis Robinsò un tegamone da fallo studià a scola"

S'era tutti al politeama quel giorno: Io, Dino, Barabba, Cacino, ir Bazza, Dedo, Bobina e Renatino, lo zio di Dino che avete conosciuto come Barman di un Hotel in cui si svolse una mia avventura raccontata mesi or sono.
Dopo l'ennesima tartagliata verbale e incespicata fisica  di Dustin Hoffman, mentre la visione di una sola gamba cola carza arrotolata ala caviglia 




ci faceva immaginare una Anne Bancroft annoiatamente arrapata, cor una mano in mezzo ale cosce e le mutande ormai ai ginocchi,  Dedo che aveva velleità da cantante lirico, un si trattenne più e cor una voce stentorea, che poteva rivaleggiare con quella di un Pavarotti in forma, proruppe in una frase che passò ala storia der cinema a Livorno:

"Lumachi! O Lumachiiii! Lèvacelo da coglioni  sto popò di brodo! Si viene costassù noi a trombà leilì! "
Il Lumachi, di battesimo Aroldo, come avrete capito era il cineoperatore che, di diritto e di fatto, conferiva alla propria attività  professionale la lentezza dell' invertebrato di cui portava il nome. Ir  "tegame" era nientepopodimeno che Mrs Robinson. Ir "brodo", allora lemma in gran voga per significare una persona imbranata, era Dustin Hoffmann e i volontari pronti a fare un buco cor pisello ner telone der cinema s'era noi, la meglio gioventù dela Venezia e der Pontino.

L'artra sera l'hanno ridato a rete 4 e l' ho rivisto tutto, sto firme,  fino a che l' orrendo e goffissimo  laureato riesce a soffiare la bazzona a un rosso imbecille proprio sull' altare dandosi poi ala fuga su un bus.
Non ci crederete ma a distanza di tant'anni ho provato le stesse simpatie e antipatie:
I genitori di lui da ammazzalli
Lui da svegliallo a pedate ner culo
La su fiamma e figliola dei Robinson una bazzona che in quella prima cinematografica  a Livorno ci fece ritenere accettabile il mento der  nostro "Bazza" e poi... chissà perché... forse perché a Dino vella sera ni puzzavano i piedi di cacio che appestava, insomma ebbi la sensazione, che pe na vita mi so portato appresso, che sta povera crista, figliola di quer becco briaco e di quer poderoso tegame puzzasse di sudore e avesse un alito che a bacialla c'era da rigettà fino ala mattina dopo.
Personaggini: un coglionazzo che un era bono a corre coll' Alfaromeo nemmeno sule strade appositamente svotate dela California, un briaco moralista che a Livorno viene ritenuto figura incoerente e insopportabile, una mezza cessa che se un fosse stato pe la su mamma un avrebbe saputo nemmeno se l' uccello dell' omini si reggeva sull'ali o sule palle.
In mezzo a questo panorama del nulla un gigante anzi na gigantessa!
Come Franti, eroe malvagio in una classe di ruffiani integrati e genuflessi ai dettami dell' epoca, aveva conquistato Umberto Eco, motivandolo a scrivere nel suo diari minimo proprio il memorabile "elogio di Franti", Mrs. Robinson, irrimediabilmente troia fino ar midollo, conquistò noi che la innarzammo al pari di Geronimo e Toro Seduto, una figura maledetta per  una America di merda bigotta e conformista ma davvero mitica per chi come noi  fin da allora remava CONTRO.
Io ho scritto sta recensioncina col cuore, co quello, inzomma, che mi ritornava inxù nzieme ai fagioli cola cipolla preparati da Holli. C'è però da dire tant'altro e per questo vi giro un bell' articolo der Luglio 2018 a firma  Marika Paolini comparso su filmpost.it
Ha colto davvero tutto quer che c'era da coglie, l'autrice e scrive anche bene quindi a Lei la parola.Qui sotto invece il pezzo amatissimo della colonna sonora, con armonica & company   pe la gioia dei soliti bischeri del bar Nado e cor beneplacito di Saimo e Garfankelle. Un abbraccio a Chi ci legge

Dante
nota: ad uso di Giaomo "parmigiamino" le armoniche usate sono 2 in do e in fa per il resto tutta roba der Ciampi e di Ampelio a differenza dell' originale bellissimo ma piuttosto lento ir Ciampi ha voluto un ritmo da Son cubano che secondo me è la fine der mondo.

Articolo di Marika Paolini   da filmpost.it 3 luglio 2018
Mrs. Robinson, il personaggio cult de Il Laureato
La Signora Robinson è un personaggio nato dalla penna dello scrittore Charles Webb, che nel 1963 pubblicò il suo romanzo di successo: Il Laureato. Qualche anno dopo il libro approdò sul grande schermo, nel 1967, e quello che fece più clamore fu proprio la Signora Robinson. Personaggio criptico, enigmatico e travolgente, capace di sedurre chiunque. Mrs. Robinson, alla quale è stata dedicata pure una canzone, è in prima linea una donna, madre di famiglia e amica dei genitori del protagonista Ben. La donna entra nella vita del neolaureato Dustin Hoffman, indeciso sul proprio futuro, travolgendolo in un vortice di passioni e lussuria. I due si conoscono alla festa di laurea di Ben, e subito la donna comincia a sedurre, un po’ per noia, un po’ per divertimento, il ragazzo. Così iniziano una relazione clandestina, che li porterà ad intraprendere un rapporto solamente fisico. Nessun problema se non fosse per l’età che separa i due: lui ha appena 21 anni e lei solo il doppio; e per il periodo in cui il film è ambientato: il 1967.

personaggi iconici Mrs. Robinson
Una donna che va contro la morale del tempo, per soddisfare puri piaceri personali, che seduce e strega giovani uomini. In un contesto che fatica ad accettare la relazione e che ancora oggi sconvolgerebbe l’etica della società moderna. Perché le cose cambiano, ma la Signora Robinson, dopo quasi 50 anni di attività, è sempre la stessa, pronta a sedurre/vi.

La Signora Robinson – Simbolo della rivoluzione sessuale
Gli anni ’60 e ’70 sono stati anni di lotte riguardanti la parità di diritti tra neri e bianchi, tra uomini e donne, delle lotte studentesche e della rivoluzione sessuale. Rivoluzione che ha avuto tra le bandiere del movimento proprio il film Il Laureato. Molti giovani in quegli anni manifestavano, nelle piazze di tutto il mondo, per sensibilizzare la società alla sessualità. Sono gli anni di Woodstock, dell’amore libero senza distinzione di razza e di genere. Anni in cui prende vita anche il personaggio di Mrs. Robinson. Una donna algida e sensuale quando si toglie le calze velate davanti al protagonista del film. Diventa il simbolo dell’amore libero, di quell’amore che non per forza ha a che fare con i sentimenti ma che a volte si basa solo sull’aspetto carnale e passionale. Mrs. Robinson è l’iniziazione al sesso, è il primo traguardo della vita di chi si ribella al conformismo dei padri. È il traguardo più banale e più inseguito.

Ben, come molti ragazzi della sua età, intrattiene relazioni con donne più grandi e mature solo per andare contro le convenzioni dell’epoca e i doveri imposti dai padri padroni. Una donna, madre di famiglia e sposata che prende in mano la propria vita e decide di intraprendere una relazione clandestina senza preoccuparsi del giudizio degli altri. In quello che fa è anticonformista, rompe le regole impostagli dalla società e costruisce per il suo puro piacere personale un rapporto con un ragazzo più giovane senza alcun senso di colpa nei confronti del marito e della figlia. Una donna moderna e aperta alla sessualità, che fa quello che vuole, quando e come vuole. Per questo suo modo di pensare ed agire la Signora Robinson è diventata uno dei simboli della rivoluzione sessuale, nonché personaggio cult del cinema.



La Mrs. Robinson – Simbolo di vizi e trasgressioni della società moderna
La Signora Robinson, oltre ad essere un simbolo della rivoluzione sessuale, lo è anche della società moderna di oggi. Sì perché, la società di oggi è fatta di rapporti labili e fittizi, dovuti alla frammentazione mediatica e non solo, che frammenta le vite reali. Lei con la sua doppia vita, da donna di famiglia e amante, incarna perfettamente i vizi della società di oggi. Infatti, per tematiche e argomenti svolti il film, datato 1967, è ancora moderno e contestualizzabile ai giorni nostri. La Signora Robinson incarna le caratteristiche della società moderna. Una donna capace di tutto, indipendente e risoluta, capace di mantenere una doppia vita privata. Con questo non vogliamo dire che oggi le persone tendono a crearsi una doppia vita e a tradire il proprio partner; ma solo che la società in cui viviamo, sottoposta a continui cambiamenti, porta le persone a non credere più nei rapporti d’amore e non solo, e vivono senza una passione o senza uno scopo. La Signora Robinson rappresenta nella società di oggi, una fuga dalla vita quotidiana, fatta di regole e ritmi serrati per prediligerne una anticonformista e libera, senza vincoli.

personaggi iconici Mrs. Robinson
Mrs. Robinson è la trasgressione, è passione in una persona, che si comporta come uno spirito libero, come a volte ciascuno di noi vorrebbe comportarsi. Violare la morale umana e le regole del buon costume, fanno della Signora Robinson un modello e stile di vita della società moderna. Una donna che anche dopo 50 anni dalla sua prima apparizione desta scalpore e fa parlare di sé. Come se ancora vivessimo per certi versi negli in cui è ambientato il film, il 1967. Ma siamo nel terzo millennio, le cose sono cambiate sotto alcuni punti di vista e per altre no; tra queste la Signora Robinson riuscirà sempre a sedurre.

le immagini sono tratte dal medesimo articolo (op. cit.)

5 commenti:

  1. Personaggio cult per gli uomini. Un po' più difficile per noi. Riconoscerla come eroina può dare adito a maliziose interpretazioni ma è un bel personaggio, a tutto tondo, ben tratteggiato dalla giornalista e immortalato nel magistrale ricordo di Dante, il tutto innaffiato con la musica del bar Nado. Che si vuole di più in questa torrida decade finale di Agosto?
    Bacioni
    Patty

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  2. Un esilarante spaccato di "costume" e una recensione interessante. Molto bella la interpretazione nel ritmo cubano gradito al Maestro Ciampi.
    Bravi Tutti
    Giovanni Martinelli

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  3. Storia molto americana, con quei terrificanti risvolti incestuosi multistrato che solo gli americani di quegli anni riescono a dispiegare in tutto il loro fulgore. Non direi però che mrs. Robinson affronta il suo legame col ragazzo in totale assenza di sensi di colpa e in grande indipendenza: sembra più che altro una signora che giunta all'età critica perde la testa e finisce per sentirsi maltrattata... e rifugiarsi sotto l'aladel marito raccontandogli tutto. Il quale marito capisce il malessere di lei, ma non la storditaggine del ragazzo, che sembra effettivamente un pulcino nella stoppa e farebbe uscir di pazienza anche una santa. Bel film, comunque, anche se un po' deprimente, e bellissima canzone

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  4. Io non ho proprio background per recensire ma una osservazione la voglio fare:
    A me quella bella maialona americana è piaciuta un casino anche perché
    secondo me di Signore Robinson è piena anche l' Italia e se il tegamone non rischia l'estinzione come il lupo e il falco una ragione c'è! Non vi pentite Peccatrici! Il Grande Allà non vi punirà ma vi starà a guardà e dirà: meno male dopo secoli di omini a bucoritto finarmente si vede quarcosina di bono!
    Amhed Mohadi Ghliani il difensore del nudo integrale detto anche Amhed l' integralista balsamico.

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  5. Oh Amedde codeste visioni mi fanno sovvenì na domanda: ma che ti cianno messo nell' aerosolle un barsamo a base d' ascisce pahistano e di risciacquatura di topa prelevata dar bidè di Trampe? Okkio vando scrivi che i tu omonimi ortre a un capì na sega di donne un hanno nemmeno un gran senso dell' umorre.
    Un bacione grande grande e tantissimi auguri pe na bella ripresa
    Zanza

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