La scrofa si rotolò in mezzo al letame messe le poppe all' aria e subito un nugolo di porcellini s'attaccarono ai capezzoli mentre lei saggia gli diceva: boni boni ce n' è per tutti, sete tutti fratelli sete tutti figliol di troia.
Questa storiella la raccontava spesso Don Luigi e la adoprava da metafora per tante differenti situazioni.
E chissà mai perché quando anche io, ierzera, come guasi tutti l' italiani, ho esurtato pe la vittoria dell' Italia m'è tornata a mente sta storiella. Non ho niente di polemico sulla vittoria azzurra anzi sono contenta come ner 2006 quando si vinzero i mondiali.
Così contenta che sono andata a ripescare la registrazione del Ciampi al pianoforte che ci regalò un Fratelli d' Italia per solo piano.
Zanza
Mi inchino di fronte alla eleganza di questo blog. Zanza ne aveva già dato prova in una lodevole riscrittura dell' elogio funebre di Marco Aurelio. Qui con un magistrale uso di pretirizione e antifrasi adotta un procedimento stilistico che è riconducibile alle cosidette tecniche di attenuazione, grazie alle quali il destinatario, secondo Chaïm Perelman e Lucie Olbrechts-Tyteca, “preso da fiducia per quest’eccesso di moderazione nelle conclusioni, va spontaneamente più in là di quanto avrebbe fatto se l’autore avesse voluto condurvelo per forza”. In altri termini “dànno un’impressione favorevole di ponderatezza, di sincerità e concorrono a distogliere dall’idea che l’argomentazione sia un espediente, un artificio.
RispondiEliminaAnche io ho gioito per la vittoria degli azzurri ma noto con sgomento che l' unica fede in grado di metter tutti gli italiani d'accordo e quella nel Dio Palla. Allora sì che ci sentiamo tutti fratelli....d' Italia
Con affetto
Giovanni Martinelli
CHIEDO SCUSA HO UTILIZZATO "BLOG" INVECE CHE "POST"
EliminaAvevo colto una vena ironica nell' inizio del post di Zanza ma sinceramente non ero riuscita a fare i debiti accostamenti. Ringrazio il Prof Martinelli che ha cortesemente fornito questa illuminante chiave di lettura. Adesso sì comprendo bene come con un sapiente uso della retorica si possano lanciare messaggi taglienti come rasoi.
RispondiEliminaGrazie
Eliana
Condivido tutto e ringrazio il prof per avermi presentato due figure che non conoscevo o che di certo avevo studiato male
RispondiEliminaBaci
Patty
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