giovedì 6 giugno 2019

fatevi i gatti vostri . 1295 " in tema di sampamissioni"

Le parole servono a comunicare e raccontare storie. Ma anche a produrre trasformazioni e cambiare la realtà. Quando se ne fa un uso sciatto e inconsapevole o se ne manipolano deliberatamente i signifi cati, l’effetto è il logoramento e la perdita di senso. Se questo accade, è necessario sottoporre le parole a una manutenzione attenta, ripristinare la loro forza originaria, renderle di nuovo aderenti alle cose. In questo libro, atipico e sorprendente, Gianrico Carofi glio rifl ette sulle lingue del potere e della sopraffazione, e si dedica al recupero di cinque parole chiave del lessico civile: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, legate fra loro in un itinerario concettuale ricco di suggestioni. Il rigore dell’indagine – letteraria, politica ed etica – si combina con il gusto anarchico degli sconfi namenti e degli accostamenti inattesi: Aristotele e don Milani, Cicerone e Primo Levi, Dante e Bob Marley, fino alle pagine esemplari della nostra Costituzione. Ne derivano una lettura emozionante, una prospettiva nuova per osservare il nostro mondo. Chiamare le cose con il loro nome è un gesto rivoluzionario, dichiarava Rosa Luxemburg ormai un secolo fa. Ripensare il linguaggio, oggi, significa immaginare una nuova forma di vita.   (dalla presentazione nella collana Rizzoli)


Non mi era piaciuto fin da subito. Un po' rigido con quell'aria da intellettuale del sud e l' attenzione a ridefinire concetti e parole ogni qualvolta si chiedesse la sua opinione mi ricordava un po' il D'alema dei tempi migliori.  Poi una sera che era in tv e commentai conformemente a quanto ho appena detto lo zio mi disse: ma l' hai mai letto Dani?
Perche sai tanto ingessato pare nelle interviste quanto brillante ed agile è nei suoi scritti. Andò a cercare quasi a naso in libreria etirò fuori un paio di volumetti. Li lessi e fu subito d'accordo con lo zio. Scriveva pittosto bene e purgata qualche parte in cui il tono era come lo direbbe Zanza un po' melenso, il tutto filava via con scioltezza abilità di sintesi e soprattutto contenuto.

Questo inserimento nella Biblioteca di Esserino che vale assi più di uno Strega, un Bancarella o simili premi letterari vuole essere allo stesso tempo un doveroso chiedere scusa per un giudizio affrettato e un riconoscimento per qualità che azzarderei definire indiscutibili.

Visto che ama leggere da solo i suoi libri non gli faccio neppure il torto di affidare la sua prosa a un dicitore fine ma altro dall' autore. Lo zio ha parecchia roba sua e con pazienza la collocherò sui palchetti della biblioteca del micio.
Per comodità negli audiolibri a differenza di quanto ha fatto Bobby per i libri ho messo prima il nome e poi il cognome degli autori

quindi:


Un abbraccio a tutti voi che ci seguite e preparatevi a un fine settimana pelosissimo!
Dani

3 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dani Venezia on line dalle ore 21:00 alle 22:00

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  2. Grazie
    Domani aggiungo commento migliore

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  3. Ho amato molto Carofiglio cartaceo. Poi, vabbè, ciao al cartaceo e passiamo all'auricolare. Ad un primo ascolto ho pensato che no, non ce la potevo fare. Tutte quelle vocali sbracate, madonnasanta, inascoltabile. Poi mi sono abituata e ho apprezzato. Anche se il narrare cambia. Più che in altri autori.

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