fatevi i gatti vostri n 950 "un fabbro d'importazione"

Ci si farà anche a esaudire il desiderio di Balena ovvero di realizzare il post n. 1000 pel compleanno dei mici che cade il 29 maggio ma di certo mi sembra una bella galoppata. Intanto ieri non sono riuscito a finire il lavoro sull' altana. Le stecche della ringhiera erano quasi marce da quanta ruggine avevano e raschia e sostituisi e salda. Per di più alle sostituzioni vere e proprie dei ferri non avevo pensato e Venezia mica è una città qualunque che vai in periferia o in una zona industriale e trovi ferro quanto ne vuoi. Così stavo bestemmiando come un turco quando la signora mi chiede cosa c'era che non andasse. Tra le porche  i cani e i serpenti che mi sortivano di bocca le spiego che mi servivano almeno 12 metri di  ferro a elle per ricostruire almeno ex novo le parti angolari  e poi un bel po' di ferro piatto e lei candida candida mi dice: "ma Cannaregio xe el setrier de fabri ne tova quanti che ne vol." Che idiota! Una città grande e bella così come fa a non avere fabbri e artigiani? Molti se ne sono andati mi ha spiegato la signora perché gli affitti dei fondi erano alti e serve la barca per ogni spostamento ma chi aveva la bottega del nonno, magari coi muri comperati ha continuato. Magari qualcuno ha deciso che vendere o meglio affittare gli avrebbe garantito un mensile uguale a quello offertogli dal lavoro e hanno ceduto ma diversi resistono. Certo mi hanno guardato un po' storto quando hanno visto un non locale che cercava ferro in discreta quantità. Sicuramente avranno pensato: "questo è uno che ci porta via il lavoro" ma mi son guardato bene dal dire che mi serviva per una cliente e ho raccontato una balla credibile su una ristrutturazione che stavo facendo a casa di Holly. Per fortuna avevano anche montato una serratura al piano di sopra, a casa di Bobby e Dani, in mia assenza ( se no sarebbe toccato al locco il lavoro) e sono diventati un po' più affabili sapendo che ero il marito di una veneziana. Quando mi hanno chiesto se sapessi saldare, però, non mi sono retto e gli ho detto: "ma ve lo immaginate un livornese che non sa usare il ferro? All' italsider abbiamo fatto le rotaie per le ferrovie di tutto il mondo. E' dar tempo dell' etruschi che si maneggia il ferro noi
per non parlare dicome s'adopra che le meglio scuole di scherma d'europa indove sono se non a Livorno? E la mi moglie....oh lei che è nata proprio qui nel cuore... di Venezia quando ha penzato di trovà uno che la sapesse maneggà a modino indove è andata?  Niè toccato venì a Livorno." (se Holly mi sente di na cosa così mi mette a dormi in salotto quant'è veriddio).
Dopo sto saggio a dimostrazione der fatto che se si tratta di fa gare di megalomania i Livornesi so disposti a battesi con tutti, n'ho chiesto ir conto.
Pagandolo un po' di più di quello che l'avrei pagato in qualsiasi altro posto ho avuto il mio ferro. 
Me lo sono portato in groppa fino all' ultimo piano e poi sul tetto e alle 6 del pomeriggio ero ancora lì senza mangiare, avevo finito e dato un antiruggine anticata che mascherasse il lavoro fatto senza autorizzazioni quando è passata holly di sotto con la barca e mi ha telefonato: se ti sbrighi ti porto a casa io che almeno mangiamo insieme.
Ecco il lavoro completo! Ogni pericolo è stato levato e potrà anche farci crescere un pergolato sopra.

Una benedizione! Ora devo passare a portarle il conto e iniziare un lavoro simile ma più piccino a casa della sorella che è dirimpettaia, difatti la foto l'ho fatta dall'appartamento di quest'ultima. Non so ancora quanto cavolo chiederle. Solo di materiale sono oltre a quanto avevo previsto. Sempre così non son buono a chiedere i soldi alla gente e forse questa è stata una delle ragioni per cui son sempre vissuto senza una lira in tasca.
Se torno presto vi posto un bella musica che m'è tornata in mente ieri fischiandola e coll' armonica dovrebbe rendere bene. Ritmi da tarantelle adatti a questo nord umidiccio. 
Bona Giornata
da Dante