martedì 25 maggio 2021

Fatevi i gatti vostri 1850 "una questione privata"

State tranquilli non vi annoierò oggi coi dettagli delle pratiche coitali del Ciampi che pure qualche attenzione hanno destata persino nella scrivente che stenta ad immaginarsi sto baccalà disteso immobile alla mercè della propria bella.

Continuerò però a tessere le lodi di quella persona speciale che è Costanza che ha impiegato il tempo rimanente dalla ristrutturazione di casa Ciampi per aiutare i miei con dritte organizzative per il bar.

Si tratta di cose sensatissime anche se per un certo verso snaturano un po' il fascino di questo Bar che permetteva di assaporare una atmosfera anni 60 /70 solo varcando la soglia.

Secondo Costanza gli arredi del Bar possono restar tali ma visto che disponiamo di una veranda molto grande e di un interno piccolissimo è inutile puntare sulla piccola cucina fatta da mamma Nara. Quella andrebbe riservata solo a speciali occasioni con prenotazione. La piccola cucina costringe ad una spesa quotidiana a molta fatica in cucina e al rischi dell' invenduto. Così pure la clientela che da tempo immemorabile occupa le nostre seggiole dovrebbe in qualche modo essere rispettata e mantenuta ma non rappresentare l' unica fonte di reddito altrimenti ci si riduce a caffe vino e ponci. Secondo Costanza bisogna aprire al settore social degli aperitivi soprattutto per giovani e in questo vedrebbe bene me coadiuvata magari dalle trombanti e da Samatta e da Camilla (la sua sorellina fidanzata col Mosca) che comunque siamo tutte di presenza accettabilissima, anche i miei due fratelli maschi potrebbero essere della partita. I clienti abituali potrebbero comunque esser parte integrante di questa  nuova idea ma invece di disperderli su tutta la veranda lei ci consiglia di dedicare loro due o tre tavoli specifici insomma un po' come facevano nei filmettini del BarLume ve li ricordate? Dove c'era il tavolo della briscola in 5 ma tutt'intorno si moveva un topaio da far paura. Inoltre la bottiglieria non ha deterioramento ha alto ricarico e potendo sostenere un prezzo abbastanza politico di 2 euri e mezzo per gli aperitivi a base alcolica e due euro per gli analcolici si dovrebbe incontrare un certo favore. Un angolino speciale poi potrebbe esser dedicato alla birra, qui si potrebbe puntare anche su qualche prodotto di fascia alta tanto per vedere se incontra. 

Nonostante Il mi babbo fosse reticente perché vorrebbe al più presto rimettere in banca anche quei 50000 avuti come acconto, Costanza insiste perché si usino anche gli altri soldi, sostenendo che i soldi non si fanno risparmiando e tirando la cinghia ma tirando fuori idee ed investimenti redditizzi.

Ci siamo trovati d' accordo su questa linea e stiamo lavorando alle poche trasformazioni che servono

vi aggiornerò nei prossimi giorni

Buona giornata 

Zanza


Il filme odierno rischia di essere davvero interessante, grazie a Lucy Milàn che ce lo ha richiesto ecco la presentazione da my movies in cineteca come sempre le indicazioni su canali tv o streaming dove lo si possa reperire.

I TAVIANI SI CONFRONTANO CON UN "TESTO SACRO" 
DELLA LETTERATURA E RIVISITANO IL LORO STESSO 
CINEMA CON GRANDE RIGORE FILOLOGICO.
Recensione di Paola Casella

Tornando alla villa dove ha conosciuto l'amata Fulvia, il partigiano Milton scopre che forse fra lei e il suo migliore amico Giorgio, anche lui combattente, potrebbe essere nata una storia d'amore. Nel tentativo di ricevere da Giorgio un chiarimento, Milton intraprende un viaggio attraverso il paesaggio verde e nebbioso delle Langhe che è anche un percorso di conoscenza: di se stesso, dell'animo umano e della barbarie insensata della guerra.

Paolo e Vittorio Taviani affrontano uno dei "testi sacri" della letteratura italiana, "Una questione privata" di Beppe Fenoglio, con il piglio autoriale che deriva loro da una lunga militanza cinematografica e da una conoscenza profonda della Seconda guerra mondiale e della lotta partigiana.

Come Ermanno Olmi in ...torneranno i prati, i Taviani raccontano il tempo di guerra rifiutando di concentrarsi sull'azione bellica e depurando la Storia di tutto ciò che è ridondante, per lasciare i protagonisti nudi di fronte alla desolazione e all'orrore. Come in Così ridevano di Gianni Amelio, la narrazione cinematografica di Una questione privata procede per episodi chiave, momenti e personaggi che incarnano la Storia e la condizione umana nella sua essenza. Il più folgorante è l'incontro di Milton con i genitori, scena muta di straziante intensità, riassunto senza parole del cordoglio di tante famiglie che hanno visto scomparire i propri figli inghiottiti dalla guerra, conservando a stento la speranza di rivederli vivi, anche per un solo, fugace istante.

I grandi maestri sono chiamati a regalare una prospettiva epocale al proprio lavoro, e i Taviani, dopo la sperimentazione radicale perseguita con Cesare deve morire che ne ha certificato l'eterna giovinezza artistica, con Una questione privata rivisitano il loro stesso cinema (in particolare La notte di San Lorenzo) con grande rigore filologico, recuperando quegli spazi e quei silenzi che ora non sono più di moda, ma restano pause necessarie per raccontare una storia complessa senza perdersi in inutili spettacolarità.

Poco importa se gli attori non si esprimono con accento piemontese, poco importa se, ad eccezione di Luca Marinelli nel ruolo di Milton, lavorano con poco testo e poco tempo in scena. I Taviani scelgono fior da fiore fra i giovani talenti del teatro, molto più che del cinema, e affidano loro quelle rapide fotografie che, nell'insieme, formano l'album dei ricordi di un'epoca lontana, viva nella memoria solo come istantanee rubate alla Storia. E nel bel mezzo del racconto di un conflitto mondiale, come Fenoglio, i due autori non chiedono scusa se scelgono di parlare di amore.

Valentina Bellé è una versione più giovane e teneramente capricciosa della Micol de Il giardino dei Finzi Contini, Lorenzo Richelmy è un Giorgio bello, giovane e forte, come i tanti soldati italiani del passato "che sono morti" (citazione, non spolier). E Marinelli è tutto sguardo, stupore annichilito di fronte ad una fase storica che ha rubato a molti quella giovinezza fatta di amori non ancora consumati e di speranze non ancora spente per un futuro allegro, pieno di musica, lontane Americhe, e di fiducia nell'intima bontà dell'uomo.

6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: on line dalle ore 20:00 alle 24:00

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  2. Ieri ho fatto il richiamo del vaccino (Pfizer) e mi sono sentito subito poco bene con febbre e brividi. Preoccupato mi stavo perfino dimenticando del cibo per la mia gatta. Ho perduto anche il vostro bel post di ieri. Complimenti all' efficientissima Costanza. I consigli per il Bar mi sembrano appropriati, poco rischiosi e rispettosi di ogni tipologia di avventori. Ovviamente è giusto pensare anche alla casa e, si sa, sono le comitive dei giovani che portano incassi buoni.
    Grazie per la presentazione di questo film che vedrò per la prima volta.
    Buona giornata
    Giovanni Martinelli

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    1. ERRATA CORRIGE
      leggasi "cassa" anziché "casa"
      scusatemi
      giemme

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  3. Le osservazioni di Costanza sono estremamente lineari credo anche io che il trend del momento sia sugli aperitivi ed eventualmente su birre e alcoolici dopo cena. Il Bar Nado può diventare un ottimo luogo di appuntamento pre movida serale. Se i giovani virgulti avessero voglia potrebbe stare aperto anche di notte norme preventive consentendo. Potete lasciare ad Ampelio e Nada la mattina e il primo pomeriggio per i clienti storici e magari voi intervenite all' aperitivo delle 12.30 e tornate la sera dopo le 18. Rischi di investimento? Pochi davvero se poi Dani volesse venire ad aiutarvi avreste una vera veneziana per lo spritz. Vuoi mettere? Dal caffè Florian al Bar Nado! Una promozione in piena regola
    Baci e un film per Vale che ama il genere processuale: Una doppia verità
    Patty

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  4. Supergrazie per questo film che avevo richiesto. L' idea del Bar mi piace molto in questa salsa.
    Auguroni
    Lucy Milàn

    RispondiElimina

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