venerdì 14 maggio 2021

fatevi i gatti vostri 1839 "Scoperto novo agente antitrombotico a rinforzo der Vaccino"

Oggi è l' ultimo giorno di attività del Bar Nado come tale. Come capirete ho poca voglia di scrive e di fa riferimenti a fatti e persone che hanno animato la nostra piccola comunità. Servirebbe solo ad agità il mi stato di commozione che è digià elevato. Oggi pomeriggio si va dal commercialista a dà l' ultima controllata ai fogli, poi ci si dormirà sopra e domanì sarà un altro giorno ma completamente diverso.

Le notizie da Dante sono positive. Ha mangiato, ha dormito ed ha fatto colazione, ha solo un po' di nausea perché pare che stamattina abbia zuppato i wafers nel vino e solo dopo si sia accorto che si trattava d' un rosso mbottigliato n provincia di Pisa. Pare nzomma che r Johnson funzioni, del resto a detta di Dante lui ha avuto a disposizione un ottimo agente antitrombotico. 

"O chi te lo ha fornito gli ho chiesto? "

"O chi voi che me l' abbia fornito?- m' ha risposto- Ieri sera mi sentivo tutto allegro e quando siamo andati a letto m' ero drusciato un pò ale zampe di Holly pe vedé se aveva aperta l' osteria ma lei m'ha detto perentoria: 'Ho il mal di testa e quindi si dorme' e più antitrombotico der mal di testa dela moglie un mi resulta sia stato scoperto nulla".

Povero imbecille! Ma finché il capo l' ha laggiù, vole di che sta bene e a noi ci interessa quello e basta

Zanza


Il filme lo ho visto tantissimi anni fa e mi parve bellissimo

la recenzione è da mymovies


SUGGESTIVO FILM STORICO MAGISTRALMENTE INTERPRETATO DALLA LOREN E MASTROIANNI.
Recensione di Marco Chiani

6 maggio del 1938, giorno della visita di Hitler a Roma. In un comprensorio popolare, Antonietta, moglie di un usciere e madre di sei figli, prepara la colazione, sveglia la famiglia, aiuta nei preparativi per la parata. Una volta sola, inavvertitamente, apre la gabbietta del merlo che va a posarsi sul davanzale di una appartamento difronte al suo. Bussa alla porta, ad aprirle è Gabriele, ex annunciatore dell'EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché omosessuale. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell'incontro tra Hitler e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l'una nell'altro.
Dramma psicologico di finissima fattura e eccezionale presa emotiva, Una giornata particolare è una delle vette dell'opera di Ettore Scola, autore anche della sceneggiatura scritta con Ruggero Maccari e la collaborazione di Maurizio Costanzo. Aperto da sei minuti di cinegiornali a contestualizzare il momento storico, questo indiscutibile capolavoro del cinema italiano degli anni Settanta avvolge con i movimenti di una macchina da presa mobilissima, con la fotografia color seppia di Pasqualino De Santis, con un'atmosfera ovattata che, meglio di qualunque altra, comunica una dolorosa sensazione d'attesa. Pur muovendosi soltanto tra due appartamenti, una rampa di scale e una terrazza, il regista riesce a svelare la complessità della congiuntura storico-sociale e quindi di un mondo intero, fatto di rinunce e infelicità, asciugando l'enfasi, ma senza respingere, tuttavia, un continuo e quasi incombente stato di commozione. O meglio di compartecipazione. I punti di vista di Antonietta e Gabriele sembrano, inizialmente, inconciliabili, ma finiscono con l'avvicinarsi. Alla fine della giornata addirittura coincidono perché c'è una sola e giusta direzione di sguardo, un'equivalenza di solitudine capace di colmare le differenze tra due diverse eppure uguali vittime del regime mussoliniano, la prima incosciente e la seconda fin troppo consapevole: «Io non credo che l'inquilino del sesto piano sia antifascista. Se mai il fascismo è anti-inquilino del sesto piano» dirà Gabriele, riassumendo l'orrore della dittatura.
Come ogni grande film, è anche una potente riflessione sul tempo, inteso in senso strettamente filmico quanto filosofico, la narrazione si chiude del resto con Antonietta che spegne l'abat-jour dopo il risveglio della propria coscienza: «Una giornata, nulla di più. Di quelle che cambiano la vita. Una manciata di ore che arriva dentro un'esistenza cambiandola. Dopo, tutto sembra diverso. Tutto quello che era accettabile non lo è più, tutto quello che appariva normale non lo è più» (Walter Veltroni, Certi piccoli amori. Dizionario sentimentale di film, Sperling & Kupfer Editori, Milano, 1988).
Una curiosità: diciotto anni dopo, Ettore Scola girerà nello stesso stabile romano di Via XXI Aprile Romanzo di un giovane povero. Fu candidato all'Oscar nelle categorie Miglior film straniero e Miglior attore, ma l'Academy preferì premiare La vita davanti a sé di Moshé Mizrahi e il Richard Dreyfuss di Goodbye amore mio!. Maiuscola la prova di Marcello Mastroianni e Sophia Loren, per la dodicesima volta insieme. 

Sei d'accordo con Marco Chiani?
Stefano Lo Verme

Il 6 maggio 1938, l'Italia fascista è in festa per l'arrivo di Hitler a Roma. Antonietta, una casalinga di mezza età, madre di sei figli, rimane sola mentre la sua famiglia è fuori per assistere all'incontro fra Hitler e Mussolini; inseguendo un pappagallo fuggito dalla gabbia, la donna conosce per caso un suo vicino di casa, Gabriele, perseguitato dal regime perché omosessuale, e trascorre l'intera giornata con lui.
Scritto e diretto da Ettore Scola, Una giornata particolare rappresenta la dodicesima collaborazione sul grande schermo fra i due maggiori attori del cinema italiano, Marcello Mastroianni e Sophia Loren, protagonisti assoluti di questa pellicola che fotografa uno dei periodi più tristi e drammatici della nostra storia. Sceneggiato da Scola insieme a Maurizio Costanzo e Ruggero Maccari, Una giornata particolare si è rivelato uno dei più grandi successi internazionali firmati dal regista di C'eravamo tanto amati ed ha ricevuto un gran numero di riconoscimenti in tutto il mondo, inclusa una nomination all'Oscar come miglior attore per Mastroianni.
Il film, interamente ambientato all'interno di un caseggiato popolare nel quartiere di San Giovanni a Roma, si svolge nell'arco di una giornata del maggio 1938, nel momento in cui l'Italia fascista sta festeggiando l'arrivo di Hitler nella capitale. Sophia Loren interpreta la parte di Antonietta, una casalinga succube dei suoi doveri di madre di famiglia, cresciuta nel culto ossessivo del Duce; rimasta sola in casa, Antonietta si ritrova a passare del tempo in compagnia del suo vicino Gabriele (Mastroianni), un uomo gentile e sensibile, che in quanto omosessuale è vittima della brutale crudeltà del regime fascista. Tutta la trama è costruita proprio sul bizzarro incontro fra questi due individui, così diversi ma in un certo modo così vicini l'uno all'altra, che dopo aver superato l'iniziale diffidenza finiscono per stringere un'insolita amicizia, arrivando perfino a condividere una breve parentesi amorosa. Poi, al termine della giornata, Antonietta tornerà alla propria esistenza di donna repressa prigioniera del suo ruolo familiare, mentre Gabriele verrà prelevato per essere inviato al confino. Ettore Scola dipinge in maniera indelebile i ritratti dei due protagonisti, grazie soprattutto alle eccellenti prove dei due attori: Mastroianni, alle prese con un personaggio ricco di sfumature, ci regala una delle sue interpretazioni più intense e coinvolgenti, mentre la Loren, in ciabatte e vestaglia, dà corpo ed anima ad una donna quarantenne dalla bellezza ormai sfiorita. Magistrale anche l'uso della macchina da presa (da notare il lungo piano sequenza iniziale) e l'apporto della fotografia di Pasqualino De Santis; così come è formidabile il contrasto sonoro che si crea fra le voci dei personaggi ed il sottofondo incessante della radio accesa, con la cronaca solenne e dai toni sciovinisti dell'incontro fra Hitler e Mussolini: perfetta metafora di uno Stato opprimente che penetra con feroce invasività nelle vite private delle persone. Uno dei migliori film di Scola, oltre che un imprescindibile classico del nostro cinema.


7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. E te pareva che non arrivavamo al discorso sui massimi sistemi? Gli uomini si strusciano come fa il gatto e le donne spostano la coda oppure dichiarano il mal di testa un antitrombo collaudato! Serviva solo la santificazione da parte di Dante e dell' EMA. State tranquilli per il bar se avete deciso è deciso, i magoni non servono. vedrai che verrà fuori qualcosa anche di migliore
    Un abbraccio a Te e ai tuoi.
    Patty

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  3. Non è proprio da medico zelante e serioso lasciarsi coinvolgere in queste discussioni ma il tema è stato conddotto in modo così efficacemente grottesco che non posso esimermi da consigliare a Dante di documentarsi sul "tempo ottimale di protrombina" una volta che questa si è trasformata in trombina direi che il suo gioco è fatto!
    Se non siam matti su questo blog.....!
    Auguroni per concludere l' affaire Bar Nado nella maniera più gratificante.
    Anna

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  4. Ah non parlatemi del mal di testa! Da sempre usato strategicamente da moltissime donne per me è stato una devastazione. Mi deriva dall' affaticamento visivo, di quel pochissimo che vedo, e quindi da una vita la sera ho mal di testa. Adesso un po' meno ma quando ero più giovane, se avevo delle "intenzioni" dovevo prendermi un giorno di permesso o un turno di mattina in modo da riposare al pomeriggio e sperare di non avere quell' inconveniente per la sera che poi non è proprio un impedimento assoluto ma rompe e parecchio.
    Anche io ti faccio gli auguri più sinceri perché concludiate al meglio.
    Un abbraccio
    Eliana

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  5. Capisco il momento difficile per Zanza Ampelio e la famiglia tutta. Peraltro mi pare che questa fase, originariamente annunciata come di due mesi, si sia protratta ben oltre lasciando riaffacciare nell' animo dei nostri anche qualche speranza di ripresa.
    Quanto ai postumi del vaccino convertiti in energia talamica mi sorprenderei se non ci fosse di mezzo Dante. Sempre che la storiella non sia uno scherzo opera della fervida fantasia di Zanza direi che bene ha fatto Holly a fargli osservare calma e relax. Molto simpatica l' addenda del nostro medico Anna in merito al tempo di protrombina.
    Sempre divertenti e frizzanti un giorno dopo l' altro! Bravi
    Giovanni Martinelli

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  6. Grazie a Tutti per le parole di incoraggiamento.
    Confesso che la storia di Dante e dell' antitrombo l' ho molto riadattata io su base di una sua mera battuta e mi scuso con Holly per averla messa a recitare la parte della testa dolente.
    Buona notte a tutti
    Zanza

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