martedì 11 maggio 2021

Fatevi i gatti vostri 1836 "un voce di famiglia: Kate Dalton"

Ve lo ricordate George Dalton e l' eterno tira e molla amoroso della trombante maior Daria (ar secolo Federica)?. Se sì, vi ricorderete che aveva anche du figliole;   una Seanna co na voce bella come quella di lui è quella che andette n ferie n Corzica l' estate scorza co Martina e Bobby. L' altra, più piccina si chiama Kate e un s'era mai vista a Livorno. Quest' anno ha portato lei: Venendo dall' America ha già fatto i vaccini e penza di sta un ber po' di tempo cor su babbo. "Armeno questa è un po' più piccina di me" ha commentato Daria appena l' ha vista. "Seanna sembrava la mi sorella e lui i r babbo di tutte due". Roba che succede quando s' ha la passione pe l' omini maturi ma ormai so tant'anni che si confonde co brizzolati e a parer mio un si corregge più.

Nzomma ieri sera so venuti al barre e siccome la cosa più bella del Bar Nado è, come ricorderete, una veranda  angolare enorme  a fronte d' un bugigattolo di saletta bancone e d' una sala musica sul retro discretamente grande ma inutilizzabile ar momento.

Co queste giornate megliorate per temperatura, a sedé fori si sta bene, peccato ci sia ancora sto coprifoco serale che ci assassina l' ore in cui si incasserebbe di più. Comunque ieri anche pe festeggià il ritorno del Ciampino s' è deciso di canticchià e sonà.

Dato che uno de lettori ci aveva chiesto se ci s'aveva la versione coll' armonica di Evry body's talking, pezzo reso immortale dal filme  Un omo da marciapiede, che è stato presentato ierlaltro, mi so adoperata a cercalla nell' archivio che ormai occupa un casino di ardischi esterni. Poi siccome un la trovavo  m'è venuto a mente di chiede a George se ce la poteva fa lui.

"Boiadé"  ha detto 

anzi luilì ha detto "of course" ma poi ci ha ripensato e m' ha chiesto se l' avessi  mai sentita fare da na donna.

"No perché na donna da marciapiede.... nzomma digià se ne dican tante di noi povere donne..." prencipiavo ad aggovigliammi ner discorzo e ala fine ho dichiarato che  no un l' avevo mai sentita.

"Te la facciamo io e Kate" mi ha detto.

Il mi fratello Riccardo, ir tafano appena l' ha sentita m' ha detto "boia dé ma l' ha ' sentita che voce arrapante? Vesta vì te lo ita fori dale mutande solo adascortalla"  e gli ho dovuto tirà na pedata n' uno stinco perchè un si facesse sentì dar  babbo di lei e nemmeno da Valentina la su fidanzata che in quer momento era andata ar camerino a piscià ma poteva arivà da un momento all' altro, dato che avevo digià sentito lo scroscìo delo sciacquone.

Eccola vì donque. Notevolissima, na ragazza che ti modula la canzone sillaba per sillba che un arza mai i toni ma t'entra dentro peggio dela supposta che volevano mette ar Ciampi in Isvizzera.





Il Ciampi interrogato da me e dar mi babbo su cosa avesse appurato Costanza sulla famigerata SA Svizzera un ci ha saputo dì na sega di concreto. Ha detto che sebbene la sede fosse a Lugano parlavano in tedesco e lui il tedesco un lo sa. Costanza ha cercato sì di renderlo edotto di molti tatticismi strutturali delle società anonime ma alui in realtà un gliene importava nulla e l hà lasciata parla perché in tar modo aveva almeno il vantaggio di un avella sempre addosso perché se è vero che lei un puzza come la maggior parte dele donne di questo mondo pel su naso delicatissimo conserva addosso troppi odori di detersivo (ha detto proprio così) I bracci gli sanno di aersana di quello che si teneva ar gabinetto ner sessanta e la topa ha un profumo improbabile di rosa e cannella che un capisci se sia roba da mangià o da ruzzacci nela maniera più classica.

Nzomma sei stomachevole gli ho detto

Boia io stomachevole? Io so delicato d'orfatto e basta mi piacerebbe una donna che sappia d'acqua e basta, ne di sudore ne di sapone. D'acqua è na richiesta possibile su sta terra?

Ala fine l' unica cosa che io er mi babbo s'è potuto capì ma s'era già capita mesi fa, diciamo quindi che s'è appresa in modo più dettagliato è che la SA ha un capitale che pole anche essere costituito per l' occasione ossia voi comprà un barre da dugentomila euri? Du sere prima crei una SA gli metti come capitale diciamo 202000 euri e il barre lo fai comprà ala società Ora sti 202000 euri si possan suddivide in 202 azioni da 1000 euri l' una o anche in altri tagli e si danno ai soci in ragione di quanto hanno messo. Te presempio hai messo 5000 euri? becchi 5 azioni. La gestione amministrativa della SA viene di solito data a una società Fiduciara che pernsa ad ottemperare a tutto ciò che la legge elvetica richieda e si occupa anche di tenuta libri contabili ecc. Le azioni sono al portatore tranne che uno statuto speciale un disponga diversamente quindi io potrei avé 15 azioni da 1000 euri ma non essendo nominali ne potrei vende 8 a Samatta che entrerebbe nella SA senza dover dare comunicazione agli altri membri. Diciamo che alleanze strane o vendite non gradite all' altri soci son sempre possibili quindi l' ideale è detenere armeno il 51 % dele azioni per essere sicuri che nessuno decida per noi. In realtà a me e ar mi babbo sta cosa ci interessava relativamente perché se si spigliano i soldi dela vendita è ovvio che non siamo interessati ad azioni e comunque non sarebbe interessante tenessene un pacchettino perché un ci decidi un cazzo. Diciamo che se ci fossero libere da acquistà il 51% si potrebbe tené ad esempio 99000 euiri dei supposti dugento e l' altri lascialli ad altri soci, ci si garantirebbe così la garanzia decisionale ed eventualmente il tenersi il bar pur dovendo poi dividere gli utili con gli aventi diritto.

Alla fine il Ciampi ha sentenziato che ci s'era capito più di lui e che comunque quando arivava Zhang se s'aveva bisogno di consigli da camera charitatis si poteva fa na telefonata a lei lassù.

Bona Giornata 

Zanza


La presentazione del film odierno  è da my movies. Le indicazioni su canali tv e streaming le troverete in cineteca ma dal primo pomeriggio.

IL MAESTRO DEI RAPPORTI FAMIGLIARI ELEVA IL SUO LINGUAGGIO CON UN'
AMARA ANALISI DELLE DISUGUAGLIANZE SOCIALI. E DIVENTA UN CLASSICO VIVENTE.
Recensione di Emanuele Sacchi
mercoledì 16 maggio 2018

In un umile appartamento vive una piccola comunità di persone, che sembra unita da legami di parentela. Così non è, nonostante la presenza di una "nonna" e di una coppia, formata dall'operaio edile Osamu e da Nobuyo, dipendente di una lavanderia. Quando Osamu trova per strada una bambina che sembra abbandonata dai genitori, decide di accoglierla in casa.

La famiglia, per definizione, non si sceglie. O forse la vera famiglia è proprio quella che si ha la rara facoltà di scegliere. Libero arbitrio parentale: un tema niente affatto nuovo nel cinema di Kore-eda Hirokazu, dallo scambio di figli di Father and Son alla sorellanza estesa di Little Sister.

Ma Un affare di famiglia percorre solo in apparenza binari antichi, nascondendo una differente declinazione della materia, che guarda al sociale come l'autore non faceva dai tempi di Nessuno lo sa. In un'opera brutalmente separata in due atti, che lavora molto sul dialogo con lo spettatore. Il primo segmento sembra esaudire appieno le aspettative di quest'ultimo, introducendolo a un gruppo di ladruncoli che, per interesse prima e per affetto poi, si ritrova a festeggiare un colpo, simulando di avere dei rapporti effettivi di parentela. Tutto sembra procedere nella direzione più attesa, sino alla svolta narrativa che riapre il vaso di Pandora e rimette tutto in discussione. "Buoni", "cattivi", giusto e sbagliato, diventano concetti ribaltati sullo spettatore e sui suoi dubbi, con una padronanza della narrazione - già intravista nel "rashomoniano" The Third Murder - che guarda al relativismo di Kurosawa Akira, ancor più che al consueto termine di paragone di Ozu.

Kore-eda è ormai talmente padrone della propria poetica, elaborata attraverso una lunga e pregevole filmografia, da poterne disporre a piacimento, rivoltandola come un guanto per offrire nuovi punti di vista, nuove ricerche di verità.

Il conflitto tra legge morale e legge sociale trasforma i toni quasi da commedia della rappresentazione della famiglia fittizia in un dramma colorato di nero, che colpisce come una sferzata, dopo aver aperto il cuore al sentimento. Lo scontro tra legge e natura raggiunge il suo apice nell'epilogo di Un affare di famiglia, dimostrando l'invincibilità della prima - che ostruisce la costruzione di un modello alternativo - ma ribadendo con forza le ragioni della seconda.

Un approfondimento sul piano filosofico rispetto al passato dell'autore, che si rispecchia in una maestria formale sempre più stupefacente. Nel primo segmento Kore-eda costruisce una successione di microsequenze mirate ad abbattere ogni resistenza emozionale: il quadro familiare che si ricompone nella plongée dei fuochi d'artificio e poi nell'orizzontalità del bagnasciuga; le simmetrie di lividi e bruciature (le braccia delle donne, le gambe degli uomini), che accomunano paternità o maternità e sembrano segni del destino, esposti di fronte a una giustizia che chiude occhi e orecchie.

Con la grazia che lo contraddistingue nella trattazione delle dinamiche familiari e nelle sfumature di comportamento dei più piccoli, infatti, Kore-eda seziona, con un invisibile bisturi, l'ipocrisia su cui si regge il formalismo nipponico e svela l'abisso che separa le classi sociali. Le professioni umilianti o usuranti che accomunano i membri della "famiglia" costituiscono il nuovo proletariato urbano, assai più eterogeneo e meno leggibile di quello analizzato da Marx. La classe operaia che, anziché sognare il paradiso o una rivoluzione, convive con il "job sharing".

Con Un affare di famiglia si ride, ci si commuove e si rischia di finire con il cuore in frantumi. Mai così pessimista, ma forse mai così lucido, Kore-eda è ormai un classico vivente.

7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Bellissima voce oserei dire una delle più belle esecuzioni di questa canzone. le parole scandite perfettamente il riuscire a tenere il ritmo cantando così lentamente la modulazione delle note basse. Grandissima Kate. Certo il sangue non è acqua perché ricordo che George aveva una bellissima voce e la sorella Seanna anche. Chi suona la chitarra il padre o il Ciampi?
    Sono felice di vederti di nuovo in redazione, dacci sapere del bar.
    Buona giornata
    AnnaBellissima voce oserei dire una delle più belle esecuzioni di questa canzone. le parole scandite perfettamente il riuscire a tenere il ritmo cantando così lentamente la modulazione delle note basse. Grandissima Kate. Certo il sangue non è acqua perché ricordo che George aveva una bellissima voce e la sorella Seanna anche. Chi suona la chitarra il padre o il Ciampi?
    Sono felice di vederti di nuovo in redazione, dacci sapere del bar.
    Buona giornata
    Anna

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    1. Non so perché ma è uscito un commento siamese però non so come correggerlo, fatelo voi per me oppure lasciatelo così tanto si dovrebbe comprendere
      Anna

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  3. Iniziamo dal fondo. Leggendo la presentazione il film sembra prometter bene. Delle SA: non son certo un esperto ma qualche conversazione con mio cognato Svizzero che dirigeva una agenzia a Losanna l' ho intrattenuta. M i pare abbiate capito tutto quel che c'era da capire. Il consiglio da profano? Due vie la prima che parrebbe avere più vantaggi, almeno per Ampelio e Nara sarebbe quella di ultimare la vendita. Lasciare che i due baristi in età da pensione se la godano e magari finanzino Zanza e fratelli in qualche cosa di nuovo, il consiglio di Eliana sul chiosco estivo non mi pareva male e ci sarebbero comunque sedie ombrelli e magari un mazzo di carte per gli avventori storici del Bar Nado. La seconda è quella del cuore: ricevere solo una parte dei soldi, un po' meno di metà e, ove possibile comperare azioni al limite facendosi aiutare da altri minisoci dei quali ci si fida ciecamente ad esempio Bobby che credo abbia un degnissimo stipendio, il Ciampi magari sorretto dalla compagna, se voleste aprire una sottoscrizione tra lettori un mucchietto di azioni ve le sovvenzionerei anche io pronto, ovviamente a restituirvele non appena le condizioni finanziarie vi consentissero di riacquisirle. Davvero non mi peserebbe e ne sarei felice per voi. Ovviamente non voglio fare ipotesi su altri possibili partecipanti, di tasche conosco solo le mie. Chiaro che in questa seconda versione, sempre che il dr. Zang non abbia veti da altri soci il Bar verrebbe salvato
    ma probabilmente Nara e Ampelio dovrebbero restare dietro al bando ancora per un po'. Insomma pensateci e non abbiate timore a chiedere non si tratta di prestiti ma di affari.
    E adesso distacchiamoci un attimo da tali terrene ma essenziali questioni Il pezzo è eseguito così bene che sono rimasto a bocca aperta. Questa ragazza è dotata di una voce bellissima e soprattutto insolita. Le auguro una stupenda carriera.
    Con affetto
    Giovanni Martinelli

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  4. Ciao Zanza
    il pezzo musicale è strepitoso falle i complimenti. Mi pare che Smartynello ti abbia parlato con estrema saggezza e un gran cuore. Io dopo aver letto il post ho sentito Patty che come sai è mia amica. In due abbiamo una potenza di fuoco ridicola ma qualche azione te la possiamo prendere, se lo ritieni utile e ovviamente resterebbero in un cassetto a tua disposizione per quando tu volessi riacquistarle. Puoi contarci
    Lucy Milàn

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  5. Fossi stata non dico nei momenti di auge in quelli normali o anche scarsini mi sarei anche sbilanciata nell' offerta di partecipazione. Sai come vanno le cose ma ci siamo sentite con Lucy e una piccola mano noi te la diamo volentieri per il resto quoto ogni virgola scritta dalla mia amica milanese.
    Un abbraccio e auguri
    Patty

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