lunedì 24 maggio 2021

fatevi i gatti vostri 1849 "Una storia vera: Costanza svela i segreti del Ciampi"

Raccolgo il testimone dalla cara Dani che, anche se non ne dà segni troppo visibili sento davvero stanca. Io la conosco bene e so che  da un punto di vista fisico riesce ad esprimere una energia decisamente superiore alla mia e a quella delle trombanti e almeno pari  o anche un po' superiore a quella di Samatta. Dani è veramente atletica e riesce bene anche in faticosi lavori da uomo, probabilmente l' essere cresciuta con Dante ne ha temprato ed esaltato queste caratteristiche. Da un punto di vista emozionale però soffre di un lunatismo alquanto simile al mio. Abbiamo momenti di pura effervescenza e poi guadiamo immense paludi di merda nelle quali stentiamo a tener la testa fuori. Credo derivi dalla nostra incapacità progettuale e realizzativa e proprio a questo aspetto voglio dedicare il post  col quale  dò l' avvio a questa nuova settimana. Vi avevo lasciati col resoconto  della  improvvisata  fattaci da Costanza. Il babbo non sapeva più  cosa dire e ripeteva " è  sempre stata bona di cuore e cor una marcia n più  di cervello sta bimba". Del resto lui la conosce da quando iniziò  la sua storia con Dino e credo si possa parlare di almeno 40 anni fa. Credo che lei fosse appena maggiorenne e il Ciampi cominciasse a vedere la trentina assai più prossima della ventina ormai parte dei suoi ricordi.

Si è  trattenuta a Livorno fino a Venerdì  ed ha preteso che Dino rimettesse a posto casa sua : "non puoi continuare a dormire al bar Nado e se vengo a trovarti vorrei un letto come si deve senza ricorrere a un albergo" Ha esordito.

 Lui l' ha guardata come se fosse una marziana con quello sguardo dubitativo che parte dallo sguardo verso gli occhi della interlocutrice e poi ruota a destra e a sinistra in cerca di supporto, a Livorno lo si traduce verbalmente con "ma che cazzo gli è preso a questa stamani? Ma che è di fori? (sottintendendo di cervello e non la provenienza geografica). Comunque le ha  dato le chiavi e le ha  detto " Facci quello che ti pare, fai conto sia casa tua basta che tu non mi chieda un cazzo e che  non sia una rottura di coglioni per me" . Costanza, lo conosce bene, non se lo è  fatta dire due volte, gli ha chiesto solo di indicarle le cose alle quali era legato affettivamente. Poi ha chiamato uno svuota cantine indicatole dalla mi mamma ed ha fatto portare via tutto. L' ultima scatola aveva lasciato la casa e già entravano gli imbianchini. La casa è in pratica un monolocale che fu di Don Luigi il quale lo lasciò in eredità a Dino che all' epoca continuava a pagare la pigione di quello in cui era nato dirimpetto alla casa natìa di Dante. Erano entrambe case in affitto e così quando alla morte di Uliano Dante lasciò il suo, visto che il vecchio prete non aveva voluto sopravvivere al suo storico amico anche Dino trasferì le sue cose in quello di Don Luigi. Poi siccome gli restava più comodo dormire da noi al barre si creò una cuccia nel retrobottega. A lui piaceva e a noi non dava fastidio anzi ci faceva un po' da guardia anche se un ladro destro avrebbe potuto svotare il barre senza svegliallo. A casa sua donque c'è solo un vano grande più  bagno e in cucina così i pittori  hanno terminato in una giornata, il giorno successivo, era mercoledì, sono arrivati due camioncini con i mobili e alla sera Costanza ci ha mostrato il risultato. Un gioiellino in stile minimalista ma di vera sobria eleganza. In tutto è  riuscita a star dentro a 5000 euro di spesa mance comprese. Del resto le mance servono a far correre gli operai. Io vedendo il resultato sono rimasta sbigottita e mi sono vergognata per il casino che regna in camera mia. Davanti a quel  piccolo capolavoro ho capito che la chiarezza di idee è fondamentale. La mi mamma  efficente e pulitissima  sa far tutto e di più (na spece di Dantino ar femminile) ma vive in mezzo ar casino. Io idemme. Holly è bravissima in tutto quello che si può fare in casa dalla cucina alla gestione gatti ma non riesce mai a far davvero ordine. 

Costanza nvece  sa sempre cosa serve e presempio in questo caso in penuria di spazio ha scelto un tavolo quadro di un design bellissimo, a parer mio, con lato da 80 e due sole sedie. 

Le ho chiesto "e se siete in 4?" Mi ha mostrato 2 elegantissimi sgabelli in ceramica

 messi a lato di un divano letto francese da 140 cm x 200



che si apre con un semplice scatto perché su quelli classici, mi spiega, Dino non entrerebbe bene essendo troppo alto. In pratica servono da comodini ma possono diventare al bisogno anche sedie di emergenza o sgabelli per ogni altro uso.

In cucina ha messo le piastre radianti in ceramica a basso consumo.  il frigo è piccolo ma capiente, la lavatrice si carica dall' altro in modo da non ingombrare e nella stanza grande è stato sistemato il bel pianoforte a coda bianco che regalò a Dino tanti anni fa e che lui ha  usato pochino dato che ha sempre avuto sottomano il pianorgano del bar.

Stupita da tanta efficenza, in un momento di massima confidenza, mi sono permessa di chiederLe ma come facesse a stare con Dino da 40 anni? Lei mi ha risposto:

"Io amo Dino perché è una persona fuori dall' ordinario ma è insopportabile come carattere. Ha però  una dote che ho apprezzato dalla prima volta che lo ho conosciuto e che ancora me lo fa considerare il partner perfetto per me". 

Poi vedendo, che ridacchiavo, mi ha detto: "non pensare a cose ovvie quelle le potrei trovare in mille uomini più sopportabili di Dino quello che lo rende unico è che quando fa l' amore lui si copre la testa con un guanciale e rimane immobile".

"Ma allora è vero la presa pel culo che gli faceva Dante?"

"Certo verissimo lui lo aveva visto dal vivo,  vedi quando eravamo giovani eravamo un po' presi dalla ventata di libertà portata dal 68 e capitava che facessimo l' amore in più coppie nella stessa stanza. Dante e Dino,  tutti e due, erano uomini che potevano piacere sia a me che a molte donne ma Dante era sempre molto concentrato nel suo ruolo di maschio, molto attivo, molto presente, mentre Dino era sempre distaccato come se la cosa gli facesse un po' schifo anche se poi a conoscerlo bene non è così".

"E a te piace questo?"

"Sì perché un uomo che sta zitto e immobile e lascia fare tutto a te è davvero difficile da trovare e per me è quanto di meglio possa desiderare".

Donna manager anche nell' intimo. Coerenza assoluta. Lo terrò presente.

Il film secondo me è di una tenerezza struggente, in videoteca vi ho messo le indicazioni per trovare dove e come viene trasmesso, se non l' avete visto non perdetelo, è bello.

Commento da my movies

Bon inizio di settimana a tutti

Zanza

COMMOVENTE, IRONICO 
E AVVOLGENTE, È UN 
FILM CHE RESTA.
Recensione di Tiziano Sossi

È la vera storia di un 73enne deciso a far visita al fratello. I due non hanno mai avuto un grande rapporto. Alvin decide di affrontare il viaggio, intenzione che crea le giuste angosce alla figlia Rose. Ma il vecchio è irremovibile. Il viaggio non è facile, il mezzo che ha scelto è un tagliaerbe piuttosto malconcio e la strada è lunga da Laurens nell'Iowa a Mt.Zion nel Wisconsin. Molti gli incontri, compresa una coppia stralunata di fratelli meccanici (in perfetto stile Lynch).
Il regista ha inteso dimostrare di saper costruire e dirigere una storia più realistica e lontana dai film visionari che lo hanno da sempre caratterizzato. La scommessa è riuscita in pieno, grazie anche alla bravura di Richard Farnsworth (attore caratterista della vecchia guardia, ha recitato in Il fiume rosso, Il selvaggio, Spartacus e I cowboys). Commovente, ironico e avvolgente è un film che resta. 

Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Per visitare il fratello infartuato Lyle con cui non parla da dieci anni per una lite, il 73enne Alvin Straight - che cammina con due bastoni e non ha patente - parte su un tagliaerba con rimorchio da Laurens (Iowa) per Mount Zion (Wisconsin), distante 317 miglia. Opus n. 8 di Lynch, prodotto dalla montatrice Mary Sweeney (che firma la sceneggiatura, ispirata a una storia vera, con John Roach) anche con finanziamenti francesi, è il film più controcorrente e meno hollywoodiano degli anni '90. È un road movie che ha tutto per essere fuori moda: lentezza, malinconia della vecchiaia, scrittura di classica semplicità, personaggi positivi, ritmo disteso senza eventi drammatici. Pur ribaltando la propria prospettiva, Lynch non altera il suo inconfondibile stile: lascia allo spettatore il tempo di pensare, commuoversi, immergersi nei colori del paesaggio, guardare un temporale e il cielo stellato. "Straight" sta per diritto, semplice, onesto ed è anche il cognome del protagonista. Attivo nel cinema come comparsa dal 1937, ancora bambino, poi stuntman, Farnsworth passò a parti di caratterista nel 1963, ebbe una nomination all'Oscar per Arriva un cavaliere libero e selvaggio (1977) e una per questo film. Nel 2000, malato terminale, si è tolto la vita.

6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Un vero Toy man il Ciampi. Avrei difficoltà a interfacciarmi con un partner immobile e che non mi guarda ma di certo si evitano tanti discorsi idioti. Al di là di queste indiscrezioni glamour che probabilmente celano qualche amplificazione narrativa mi complimento per la scelta dei mobili, davvero di gusto e ottimo design, minimalismo sì ma con occhio allo stile. E' più facile arredare una villa che un mono.
    In bentornata a Zanza e l' augurio di giornate riposanti e fattive a Dani che tanta compagnia ci ha tenuto
    Baci
    Patty

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  3. Saluto anche io il ritorno di Zanza e la ringrazio per l' immediata presentazione di uno dei film che avevo richiesto ieri. Belli gli arredi scelti con elvetico gusto del razionale e dell' efficiente. Mi sa che che la storia del guanciale sul volto e il resto siano una delle tante prese in giro che si scambiano i nostri eroi, comunque non mi è mai capitato quindi non saprei dire potrebbe essere una esperienza interessante.
    Un grande abbraccio a tutti
    Lucy Milàn

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  4. Film dolce e profondo lo ricordo ma lo rivedrei cento volte. Perfetto resoconto sulla Costanza in azione. Condivido molte sue linee di pensiero e spesso ci sono obbligata. So cosa prova il Ciampi.
    Un caro saluto
    Eliana

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  5. ADORO questo tipo di post. E naturalmente adoro anche Costanza, che sarebbe la mia donna ideale se non fosse già stata presa tanti anni fa dal Ciampi.

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