mercoledì 3 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri n.1105 " prima eravamo unti e ora siam puliti un ci s'aveva ir Dàsce né il Dissàn " storie dei patrii confini


Il pezzo che segue è del nostro Dante ma, dato che si conludeva con musica prodotta qui e archiviata da me, mi ha chiesto di di provvedere a metterlo on line buona lettura Zanza.
Quarche tempo fa al bar Nado si risporveravano i vecchi pezzi  compresa  vella famosa Paloma che poi s'è mandata a Faustino pe' le nozze d'argento. Connoi c'era  nonna Giovanna,  che era venuta al mare co Dani e Holly e ascoltandola, s'è immalinconita a tal punto che ha dato la via a una serie di lacrimosi ricordi  tra i quali non poteva mancare di certo la vicenda degli abitanti della Venezia Giulia  che alla caduta del fascismo si trovarono nelle mani degli incazzatissimi partigiani di Tito. A lei andò bene perché era piccinissima e il suo babbo Giuseppe (soprannominato Stalin) era stato carcerato più volte dai fascisti perché proveniva da un area piuttosto Rossa del Friuli. Beppe in terra Giuliana ce lo avevano mandato per punizione. Lui però era un carpentiere talmente bravo che anche lì aveva guadagnato rispetto e non ni mancava il lavoro . Tuttavia  anche se chi lo conosceva riferì agli slavi che col fascismo non c'entrava un cazzo, la casa gliela confiscarono lo stesso promettendo che gli avrebbero riassegnato qualcosa se avesse preso la cittadinanza jugoslava. Il buon Bebbe per quanto Tito ni piacesse più del Duce si sentiva italianissimo. I suoi antenati avevano strappato coll' undie e coi denti i monti del Veneto agli austriaci invasori e di farsi slavo proprio non aveva voglia. Così emigrò a Venezia dove un maestro d'ascia bravo come lui poteva facilmente impiegarsi in uno dei tanti squeri dove si rifacevano gondole e barche da lavoro. Lì conobbe sua moglie Maria e dettero vita alla genìa di cui Dani e Bobby son parte. In tutto questo lacrimatoio di ricordi che ascortavo, forse pe la centesima volta, a un certo punto nonna Giovanna sarta su e mi fa: "ma eo sa Dante (inziste a dammi der lei) che  anca nialtri  gavevimo  na  canzon dea colomba bianca e par mì pol anca eser che no gera più bea dea Paloma come qualcheduni gan dito ma gavea almanco un contenuto tanto più beo par  tanta  zente del confìn, me piasaria tanto de scoltarla fata col so organeto".
E allora Zanza  ha rimediato lo spartito



 perché nel mi repertorio non c'era e nemmeno in quello der maestro Ciampi anche se s'era  sentita cantà diverse volte da bimbi. Del resto è famosa: Nilla Pizzi ci aveva vinto il festival di Sanremo del 1952.

Vado un po' lentino perché segui lo spartito un' è proprio la cosa in cui vado meglio. Una canzone bisogna la provi armeno una trentina di vorte pe eseguilla benino.
Un abbraccio a tutti e non mi mandate a quer paese per questa roba melensa che magari a quarcheduno oltre a nonna Giovanna potrebbe anche piacé
Secondo ir Ciampi pel modo elementare in cui l' ho interpretata io  si pole ballà anche a valzer lentissimo
Ha detto: "Dantino mi pari un bimbo che n' hanno comprato un pifferino al mercato e ora lo sona di punta finacché un'ha sfarinato i coglioni a tutto r casamento".
E io ni rispondo "Nculo a te e chi sei caata sciorta".
Dante 

Qui Zanzina vi ci metterà la musica
e sotto il testo
che in una  nostra parodia recita:

Prima eravamo unti e ora siam puliti 
un ci s'aveva ir Dàsce né r Dissàn
si detestava 'r cantiere, s'andava nculo al lavoro
ci piaceva sta 'n piazza a fa da quinto moro
 


Dio del Ciel se fossi una colomba
Vorrei volar laggiù dov'è il mio amor,
Che inginocchiato a San Giusto
Prega con l'animo mesto:
Fa che il mio amore torni
Ma torni presto

Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò

Dille che non sarà più sola
E che mai più
La lascerò

Fummo felici uniti e ci han divisi
Ci sorrideva il sole, il cielo, il mar
Noi lasciavamo il cantiere
Lieti del nostro lavoro
E il campanon din don
Ci faceva il coro

Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò

Tutte le sere m'addormento triste
E nei miei sogni piango e invoco te
Anche il mi vecio te sogna
Pensa alle pene sofferte
Piange e nasconde il viso tra le coperte

Vola, colomba bianca, vola
Diglielo tu
Che tornerò

Diglielo tu
Che tornerò.

12 commenti:

  1. A R E A DI S E R V I Z I O
    ****************************
    riservata ai redattori del bloģ
    -------------------------------
    Inizio attività 3 ott. Ore 5.40
    Livorno
    Zanza

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    Risposte
    1. Holly da Venezia online fino ore 13
      ciao

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    2. Ioboia, mi so sbagliato ocché è la fine der mondo
      ora l'ho messo giusto no?
      Dante

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    3. NNNNNNNNNNNNNNNNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!
      Ha ragione Zanza!
      se rispondi alla tua ultima devi mettere la risposta sotto il tuo intervento e poi ti logghi qui. Io ti rispondo qui perché domandi se hai fatto bene o meno
      HAI SBAGLIATO
      Holly

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    4. Nzomma dio ciuco! Volevo sta n'ora in pace a legge e bada che rottura di palle! Vi vo n'culo avvoi e ala precisione e
      nell' area di servizio doranpoi io ci vado cacà quando mi scappa in autostrada

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  2. Ciao Mitica Zanza!
    Cosí adesso timbri pure il cartellino. Alla faccia di chi se lo fa timbrare. Sono in partenza anche io poi da domani week end lungo. Chissà se l' anarchico riuscirà a sopportare l'efficente area di servizio?
    Baci Patty

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    1. Ciao Patty, il tuo messaggio del mattino mi consola alquanto. Dove vai di bello oggi? Ah volevo dirti che se tu avessi piacere a collaborare potrei aprirti una linea di redazione esterna che ne dici?
      baci
      Zanza

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    2. Ormai sono gia sloggata e in stazione vado a Firenze ma alle 5 torno a casa.
      Mi sento onorata dalla tua proposta ma apporterei solo casino e poi son troppo impegnata. Quando mi capiterà qualcosa o di moda o buffo te lo manderò in mail e ci penserai tu come facemmo per le mie disavventure di danza.
      Corro!
      Patty

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    3. Dalla Biblioteca Querini Dante on line fino alle 12.20
      Chetatevi malelingue che avete vaticinato che dovevo sbudellà tutto
      con affetto
      Dante

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  3. Niente da fà sei proprio torsolo! Lo dovevi mette nell' area di servizio come ha fatto Holly e non sotto a quello di Patty, nemmeno a berciattele nell' orecchi t'entrano in capo le cose atté
    povere noi, pora Hollina
    Zanza

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  4. Che simpatica baruffa! Dapprima ero rimasto un po' spaesato poi ho capito. Dante è renitente ad ogni forma di inquadramento e ne è sorto una gag troppo buffa.
    Bella la canzone, molto ben suonata, nostalgica, forse retrò ma non tutta la nostalgia è da buttar via.
    Giovanni Martinelli

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  5. Bella esecuzione, perfetta e pulita non mi pare per niente scolastica. Non credo a tanta severità del maestro Ciampi
    cmq bravi tutti
    Giacomo

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