giovedì 4 ottobre 2018

fatevi i gatti vostri 1106" mia sorella ovvero la legge del CAOS"

Bene bene, sotto l' impulso della prode e infaticabile Zanzara, pare che il nostro blog inizi a intrudurre determinati criteri di ordine. Ben vengano. 
Senza che l'ordine rappresenti per me una mania o un valore assoluto da perseguire ad ogni costo, per tutta la mia infanzia e anche in tempi recenti ho combattuto con Dani per tutelare questo mio bisogno di minima razionalità nella gestione delle cose quotidiane e del pensiero.

Solo mia sorella riesce ad usare un salvaslip come segnalibro e inserirlo tra le pagine di un testo universitario che le ho prestato e che lei ha orribilmente ripiegato su se stesso forzandone la costola e rendendolo inguardabile. Almeno ne avesse letto una parte ragguardevole... L'originale segnalibro per fortuna privo di tracce d'uso proprio, è a pag. 7 nel momento in cui si sfila e mi cade in classe provocandomi un imbarazzo incredibile. Tanto più che dei miei 6 studenti 4 sono donne e hanno sùbito identificato l' oggetto misterioso.
Dani riesce a mettere il burro nel congelatore e la pizza, surgelata, nel sacchetto del pane fresco e dopo gli intermezzi musicali, in mia assenza, poggia la chitarra al muro a formare l'  ipotenusa del triangolo rettangolo che si forma tra pavimento e parete. Un modo sicuro per incurvarne il manico.
Dani riesce a sacramentare perché un collant non le si dispone in modo uniforme sulle gambe e solo quando le faccio notare che ne ha già uno indosso ammette di avere la testa tra le nuvole...oggi. E gli altri giorni?
Dani è riuscita a farsi una piccola lesione nella cornea cercando di aprire il pacchetto del burro tolto dal surgelatore. Tirava con forza erculea l'angolo sperando di strapparlo ma l' incarto gelato non consentiva gran presa e la mano, perso l'aggancio le è finita con violenza contro il volto determinando un dolorosissimo contatto tra l' unghia del suo dito indice e l' occhio destro.
Dani è riuscita a mettere un tampax sopra l'altro e a farsi portare da me al pronto soccorso con un inizio di infezione dato che una volta  rimosso l' assorbente più esterno si sentiva tranquilla mentre l'altro macerava beatamente in situ.

Non era passata una settimana che al pronto soccorso abbiamo dovuto portare Evan, il suo ex ragazzo,  perché Dani, sbagliando le misure di non so qual tipo di contatto amoroso, è riuscita a poggiargli un ginocchio sui testicoli facendolo letteralmente svenire e poi è venuta completamente  nuda a  invocare aiuto tempestando di pugni la porta di Jane con la quale io e una collega  stavamo sorseggiando un tè e disquisendo di amene questioni di stile.
 
Con Zanzara sono riuscite a dar fuoco al letto col caricabatteria del cellulare, una cosa che non riuscirebbe nemmeno al professor  Odifreddi in uno dei suoi più consistenti attacchi di genialità.
Insomma Dani è il Caos che si è travestito indossando un bel volto, due lunghe gambe e un cervello brillante, purtroppo perennemente da un'altra parte rispetto a quella in cui dovrebbe stare.
Il suo scrigno era inguardabile. In una pausa tra le lezioni ho dato una sistemata adesso ci sono poche cartelle con sottocartelle, sottosottocartelle.....e infine i files.
Ecco un esempio visuale

che una volta apetro offre alla vista




e  poi aprendo, ad esempio, Crapanzano
 

Nella prima di queste due cartelle ho sistemato il primo giallo in e book



nella seconda il file musicale (il primo al quale aggiungerò gradualmente gli altri)

Così quando aggiungerò un testo e lo comunicherò via post a Zanza o a dani, qualora resti in Italia, sarà ovvio che se si tratta di un giallista italiano il suo file andrà tra i gialli italiani
Ovvio???? Nutro seri dubbi. 
Buona giornata a Tutti 
Bobby

Nel Giallo italiano commissari ne abbiamo quanti ne vogliamo, giornalisti detective abbastanza, investigatori privati non troppi  ma bravi come Riccardo Finzi, donne che si improvvisano detective poche ma ci sono
ma squillo che indagano? Ci voleva Dario  Crapanzano per crearne una !

Milano, 1951. Margherita, una bella ragazza poco più che ventenne, è una ‘squillo’ di alto bordo in una casa d’appuntamenti milanese. Un giorno viene a sapere che un’amica d’infanzia è accusata dell’omicidio del suo fidanzato, il capo di una banda della ligera – così era detta la malavita milanese – di Lambrate. Incredula, Margherita è certa della sua innocenza e si improvvisa detective per scoprire il vero colpevole e togliere così dalla galera l’amica del cuore. Rubando il tempo all’esercizio della professione, che svolge con fantasia e notevole successo, la ragazza si imbarca in una personale e solitaria indagine clandestina, senza poter usufruire dei mezzi e dell’autorevolezza delle forze dell’ordine. Contando dunque solo sulla sua intelligenza e un naturale intuito investigativo, passo dopo passo, fra mille difficoltà, Margherita imbocca la strada giusta e scopre alla fine il vero assassino, che consegna su un piatto d’argento alla polizia.
In questo romanzo il lettore incontra personaggi davvero memorabili: accanto alla bella Margherita c’è l’astuta contessa che gestisce la casa d’appuntamenti di via Monte Rosa dove la nostra protagonista esercita la professione e i suoi altolocati clienti; ma anche Leonardo, il capo della banda della ligera di Porta Venezia, e poi una bellissima, giovane donna, sosia dell’attrice Silvana Mangano, pericolosamente attratta da chi lambisce la ‘cattiva strada’...
Un romanzo elegante e molto ben congegnato che conferma la maestria di Dario Crapanzano, uno dei più amati giallisti di oggi.

6 commenti:

  1. A R E A C O M U N I C A Z I O N E R E D A T T O R I B L O G
    =====================================================================
    le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff
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    Londra, ora locale 4.59
    Anche qui abbiamo chi si sveglia presto...
    Apportato emendamento titolo area così lo zio non la equivoca con quella autostradale.
    baci a tutte Bobby

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    1. Livorno ore 6.08
      Sempre efficientissimo il vecchio Bobby. Apprezzo modifiche. Da ora alle 12 collegata
      contraccambio baci
      Zanza

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  2. Ammappate o che linguaccia che sei Bobby ma il quadro delle peripezie di Dani alle prese con distrazione e disordine è troppo caruccio. Un' amica mia per uno scherzuccio simile a quello che ha condotto Dani in Ospedale l' hanno dovuta operare perché rischiava la perdita di un rene per infezione.
    Grandioso l' ordine fatto nello scrigno e lo dice una casinista che si è mezza rovinata a ballare il burlesque ahahah
    Un abbraccio e scrivi più spesso i tuoi pezzi sono davvero forti.
    Patty

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  3. Da ieri non riesco a fare il login con blogger. Avete cambiato qualche parametro al blog. Poco importa perché posso usare il mio url ma solo per sapere se devo aggiornare o inserire qualcosa.
    Il quadretto descritto da Bobby ricorda molto la mia vita coniugale, a parti invertite, il casinista è Giacomo. Ho apprezzato molto la riordinata data allo scrigno. Grazie per il nuovo contributo audio.
    Salutami Londra

    Anna Ferrari

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  4. Perfetto! Ottimo lavoro. Consiglio a Bobby di farsi sentire più spesso in fondo il blog era suo e di Dani e per quanto tutti i collaboratori lo tengano in vita con passione e maestria encomiabile, leggere la firma del creatore fa sempre piacere
    Con stagionato affetto
    Giovanni Martinelli

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  5. Anch'io vorrei leggere Bobby piú spesso - anche perché comincio seriamente a sospettare che sarebbe stato il mio uomo ideale, se fossi nata una ventina e passa di anni dopo 💖💖💖

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