Eccoci qua,
è Holly che scrive e gira e rigira il testimone è tornato in mano mia.
Zanza
è veramente cotta dalla stanchezza.
Poareta ea! Ha due fratelloni belli e
robusti che però, quando si tratta di alzare la serranda del Bar, sono
sempre altrove. Non parliamo poi di quando la necessità li reclamerebbe alla
macchina del caffé svaniti nella nebbia sebbene Livorno non abbia nebbia.
Zanza con la sua estrema generosità si sveglia all'
alba, pensa alle prime pulizie, fa l' apertura, sveglia Dino, ne ricompone i
pezzi sparsi, dà l'avvio al post e, di solito, si incarica delle cose più
complicate relative alla nostra pagina:
-ripulire i files musicali dagli inevitabili rumori di
fondo, -ricercare le basi più adatte per quando Dante vuol suonare
qualcosa di buono,
-photoshoppare tutto il photoshoppabile.
Mia nipote Dani
qualcosina ha fatto a partire dal suo rientro a Venezia ma è in preda al magone. Non sa se stare o
rientrare a Londra e alla fine della prossima settimana deve dare una
risposta.
Le ho consigliato di far cassa almeno fino a Pasqua ché l'
inverno è brutto tanto a Londra quanto a Venezia e in più lei avrebbe, in ogni caso un po' di
vacanze natalizie da trascorrere con noi. Per adesso ci pensa e cerca di
trarre ispirazione abbracciando Balena ed Esserino.
Io ho ripreso
a lavorare e con Dani mi trovo assai meglio che con Dante. Mia nipote
sa pilotare benino, le ho insegnato fin da piccola ed è molto tonica
fisicamente per cui pur non caricando il carrello all' inverosimile come
il mio amico Maurizio (quell' ercole del filmato pubblicato qualche tempo fa) sfrutta la velocità facendo più
viaggi con minor peso. Dante è volenteroso e mi ha dato una gran mano ma
è polemico e per ogni foglia caduta solleva una discussione, se fa una riparazione alla barca poi pretende di spiegartela per filo e per segno o meglio bullone per bullone, apprezzo molto il suo aiuto e la sua forza di carattere ma lavorando è
difficile sopportarlo. Sono molto contenta che abbia da fare traduzioni
almeno fino a Natale.
Se ne va in biblioteca ben vestito e torna a
tardo pomeriggio con un gran numero di fogli scritti a mano che poi
trascrive col pc. Per quale ignoto motivo poi, voglia fare il lavoro due volte non so proprio.
Per
qualche giorno starete in mia compagnia, quindi preparatevi a legger di
gatti e ricette e a veder qualche foto dei due pelosoni.
Io volo
piuttosto bassa e da quando Esserino e Balena sono arrivati a Venezia la
mia vita è rimasta, grosso modo la solita.
Certo avevo 36 anni e ora ne
ho quasi 49.
Qualche volta mi pare strano che una così grossa fetta di
vita se ne sia andata senza che me ne accorgessi.
Direi che l' unico
segno tangibile di questo scorrere del tempo, oltre a qualche ovvio filo
d'argento sulle tempie, siano proprio il grande numero di post che hanno
contrassegnato la vita del nostro blog.
Ogni tanto li guardo e li
riguardo come un tempo facevamo con le foto che la nonna custodiva riposte in una
scatola da scarpe.
Allora sì mi rendo conto che la vita è fatta di tanti
momenti e poco importa se molti di essi ci paiono tutti uguali. L'
importante, secondo me, è che in ognuno di essi, in ogni risata fatta, in ogni
canzone intonata insieme, in ogni abbraccio ai nostri amici a quattro zampe si
sia sentito quel senso di gioia che anima anche i piccoli gesti e le
cose di ogni giorno.
Un abbraccio a tutte le pazienti e affezionate lettrici e lettori
Holly
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Zanza Livorno on line fino alle 9:00
Cara dolcissima Holly grazie del pensiero e di un post che fa PENSARE.
Buongiorno Holly,
RispondiEliminaLei ha un grande dono: gode di una praticità e una saggezza non comune. Ha individuato quale sia l' unica forma non nevrotica per apprezzare l'esistenza. I dettagli, i piccoli momenti quelli sì sono infiniti mentre la fretta le emozioni brucianti bruciano anche il tempo e la vita. Cerco di attenermi a questi dettami anche io, rendendo la prima colazione un rito, l'accensione della radio un piacere, la passeggiata per l'acquisto dei giornali un esercizio fisico e spirituale.
Oltre a queste sue considerazioni, che mi hanno molto colpito, ho apprezzato, ancora una volta, il suo modo di scrivere: sobrio con periodi brevi, punteggiatura ordinata e soprattutto con una strigata seguenza di argomentazioni e conclusioni. Siamo lontani dai fuochi d'artificio Danteschi, dall' animazione felina di Dani, dalla prosa oxfordiana di Bobby o da quella, volutamente, popolare e salace di Zanzara siamo però vicini al cuore delle cose, molto vicini.
Complimenti e auguri vivissimi
Giovanni Martinelli
Caro Prof ero ancora on line e l' ho letta subito. Lei ha capito bene Holly. E' così. Io e le ragazze troviamo in lei una amica in grado di rapportarsi quasi come una coetanea ma ogni volta che ci consiglia è una mamma di una saggezza incredibile!
RispondiEliminaUn abbraccio
Zanza
Quoto Holly in maniera assoluta anche se, a livello personale ogni tanto una botta di follia, che magari pago amaramente, mi è necessaria. Ma è tutto vero. C'era una bella canzone spagnola che forse un tempo avevate anche fatto, non ci giurerei che oparlava dei piccoli momenti e mi pare che, ahimè la cantasse Iglesias magari nella versione che aveva mia zia e che sentivo io. Magari l' ha fatta anche Joan Baez. Mi appello alla mostruosa memoria del duo Ciampi Dante per sentirla
RispondiEliminaBaci
Patty