giovedì 31 dicembre 2020

fatevi i gatti vostri 1709 " Discorzo di Fine Anno - appello di Dante al virusse"

Quest'anno un ce la siamo sentita di rimette i fochi d'artificio e lo stappo dela bottiglia. Siamo tutti nzieme e si beverà ma prima di vaticinà cose sull' anno novo, visto che in questo blogghe ogni giorno si commentano dele pellicole


E così mentre s'affidano a Zanzina du pezzi che lei sa fare benissimo al karaoke perché Dino è sortito e un si sa quando torna 
Sono du canzoni  ricche di speranza  e di sicuro le canterete nzieme allei



io prencipio a penzà perché il discorso di fine anno tocca ammé che sono indiscutibilmente il più vecchio del branco essendo io nato il 29 di luglio e Dino il primo ottobre. Tutti quell' altri so parecchio distanziati. A na sedicina d'anni da noi viene Holly, poi Bobby, Dani, Samatta, Zanza e  Marina che è la più piccina. Tra me e lei ci corran guasi quarant'anni e mi stupisce il fatto che a lei piaccia interfacciassi co me e Dino ma no come co du nonni , ala pari come se si facesse parte dela su compagnia d'amici. Vero è che queste bimbe seppur moderne so cresciute scodinzolando fra le sedie del Bar Nado e ne hanno respirato l' aria. Si chiamano Banti come Don Luigi che era fratello der loro nonno Letterio (all' anagrafe Eleuterio)  che fu ir primo a esse chiamato "ir trombanti" perché  si chiamava Banti e n più era un musicista e sonava la tromba. Pe un periodo stiede anche nell' orchestra dela Rai poi mandò n culo quarcuno che contava e allora  dovette  ripiegà collo nzegnà musica a scola e a dà ripetizioni di tromba e trombone. Don luigi che un voleva esse da meno nel tenere arto l' onore del soprannome doventò " don trombanti" no pe la proprietà tranzitiva dela fratellanza ma pe la dedizione ale pecorelle smarrite  che lui nzisteva a chiamare "le mi care e povere pecorine, sciupate n mano a de mariti che un sannoo apprezzà  r buodiulo  r Signore n' ha dato n sorte". La genià de trombanti a n certo punto rischiava d' estinguessi  cor fatto che Perelio, l' unico  figliolo di Letterio, ava messo ar mondo du bimbe ma i du capostipiti, nonno e zio paterno  funzero da modello uno pell' esse Trombanti pe meriti musicali e quell' altro per meriti di letto e Daria e Marina (nomignoli pe potelle appellà Tromba d' aria e Tromba merina) che come orami avrete mparato ar secolo si chiamano Federica e Martina so doventate du maestre di conservatorio ma anche in quell' altro settore d'attività un hanno affatto deluso r poro don Luigi che dar cielo sembra scota r capo annuendo come se dicesse: "Boia dé che animali da letto dche so ste bimbe  hanno preso da me".

Siamo tutti qui, r Ciampi inutile e guasi dannoso come un cucchiaio bucato pel brodo bollito, Holly felice d'avé la casa piena e covidde free perché siamo nzieme da 12 giorni e nessuno ha avuto mezzo problema fori che io, che i problemi l' avevo di mio. Dani, Zanza e Samatta raggianti perché loro tre nzieme so n' esplosione di vita e Martina che si divide tra le su amiche er mi nipote. Già, di Bobby un ho detto niente, è na cosa nzolita vedello nnamorato tenero e premuroso sembra guasi che abbia trovato no scopo nela su vita perché secondo me quello d'esse bravo a scola e d'arriva a nzegnà a Osforde pole esse sì na bella soddisfazione ma se fosse lo scopo dela vita vorrebbe dì che dela vita nzè capito na bella sega.

E ora l' appello

Io l' appello lo faccio al virusse e gli parlo come se fosse umano sperando che quest' accostamento un l' offenda e lo renda ancora più aggressivo:

Caro Virusse forze ti stupirà ir fatto che io umano mi rivorga a te nobilissima particella infettante e parassita. Non ti meravigli l' appellativo di  Nobilissimo lo adopro  a ragion veduta perché di infettanti e parassiti umani ne ho pieni i coglioni dato che non riescano ad essere grandi nemmeno nel male. 


So che non sei scemo e non ti interessa distruggere i tuoi ospitanti per morire anche te, saresti come quer pisano che si tagliò l' uccello pe fa dispetto ala su moglie. Te voi vivere e riprodutti come tutte le forme viventi e allora io ti domando un favore: noi siamo in mano a un ammasso d' imbecilli che quando te t'allarghi verniciano le regioni e fanno sta tutti in casa, quando te

stai bono le pitturano d' un colore differente e riaprano le gabbie, così te ripigli fiato e riprencipi a diffondeti.

Ora lorolì so dietro a fa de vaccini e un sanno che te cambierai abito e farai come i virussi dell' influenza che ogni anno ci tocca fa un vaccino differente er più dele volte funziona parzialmente ma armeno la sanità un' è stata cole mani in mano e l' omini un rompano coglioni a governanti che così possano dedicassi a spende i soldi nostri pe le cazzate e pel loro arrichimento perzonale  e no pe le mascherine e l' ospedali.

Allora Virusse concrudendo io ti chiedo, diminuisci la tu carica, se entri nun corpo stai li bono, un lo nfiamma troppo, del resto  fai digià coll' asintomatici, fallo anche co vecchi e i malati che tanto poveracci hanno già altre ragioni pe morì. Se stai bonino si dimenticheranno d'attaccatti e te doventerai comer tu cugino quello del  raffreddore che viene a trovacci tutti l' anni da settembre a marzo e nessuno lo caca più. Lui vive con noi, noi si bestemmia un pochino ma se ne conoscano anche l' aspetti positivi come quelli di un andà a scuola o al lavoro quando s'ha un po' di tosse o ci gocciola r naso. Le case farmaceutiche continuano a forna pasticche e sciroppi che un servano a granché ma fanno contenti loro, i farmacisti e chi ingurgita que troiai pensando di ave fatto quarcosa pe sta meglio. Io conto più sur fatto che te nobilissima particella infettiva e parassita capisca ir senzo strategico di queste mie parole e lo accolga in pieno piuttosto che quarcuno de cervelloni che da un anno han detto tutto e ir contrario di tutto riescano a fatti na mezza sega. 

Auguri anche a te allora virusse che tu possa cresce sereno e in coabitazione con noi facendoti i cazzi tua ma senza ammazzà nessuno.

Dante

Dato che è l' urtimo dell' anno i mi nipoti che s'occupano di queste cose hanno penzato di presentà 3 firmi che avevano attirato la vostra attenzione. Noi finirà che uno o due si guardano nsaletta cinema ma rigorosamente dopo le 4 di pomeriggio dopo avé digerito. Se un avete di meglio da fà possano esse suggerimenti boni anche per voi. Un vi sarà difficile procuravveli: In rete quarcuno li vende, quarcuno li noleggia, quarcuno li offre in striminghe. Quindi fate come più vi piace o come avete sempre fatto. I commenti sono da my movies e dal Morandini

Uno è Matrimoni e pregiudizzi l' altro Notte bianca 2011 il terzo Nord

Mettiamo qui un altro inserimenti musicale  richiestoci da Patty



UN ROAD MOVIE SU MOTOSLITTA TRA LE NEVI DELLA NORVEGIA.
Recensione di Emanuele Sacchi

Ormai ritiratosi in solitudine a lavorare come guardia di un parco sciistico, Jomar scopre di essere il padre di un bambino nato nell'estremo Nord del paese e quindi sceglie di partire in viaggio attraverso la Norvegia. Mezzo utilizzato una motoslitta, uniche provviste cinque litri d'alcol.
Che sia per un'iniziazione di qualche genere o per riallacciare dei rapporti da troppo tempo (e magari bruscamente) interrotti, quella del road movie è una delle formule più antiche e consolidate del cinema, dove il viaggio rappresenta l'occasione per l'incontro fugace, casuale, ma spesso cruciale, con degli sconosciuti.
Nord non fa nulla per uscire da questo canovaccio, non ci prova nemmeno, ma funziona ugualmente, forse per l'umiltà ossequiosa con cui lo ripropone o forse per la colonna sonora country dei Motorpsycho in versione International Tussler Society o forse ancora per come indugia sugli sguardi diffidenti e carichi di solitudine di questi norvegesi sparsi tra i ghiacci del nord. Anche topoi di per sé abusati come l'incendio della casa che Jomar abbandona o altri eventi che simboleggiano un taglio netto con il passato riescono a rientrare nel contesto dimesso del film senza appesantire la narrazione.
Jomar incontra (pochi) esseri umani durante il suo viaggio: per alcuni di loro l'isolamento è una scelta, per altri una necessità con cui convivere, per tutti significa estraniarsi inevitabilmente dalla società e crearsi un proprio mondo parallelo, con delle sue bizzarre regole e con dei suoi ancor più bizzarri passatempi.
Sono proprio questi nuclei di personaggi borderline, tappe senzienti del viaggio di Jomar, a risultare i veri protagonisti di un delizioso ed eccentrico snow trail movie. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Ex campione di sci, vittima di un grave esaurimento nervoso, Jomar trova lavoro come addetto alle sciovie. È spinto da una notizia inattesa a uscire dall'apatia per un lungo viaggio solitario nelle innevate valli del Nord. Alcuni incontri bizzarri lo rappacificano con sé stesso e con la vita. Esordio nella fiction di un bravo documentarista con quello che egli stesso chiama un " road movie fuoripista", una commedia malinconica nella sua stravaganza (con pochi risvolti drammatici) che si chiude con un sobrio finale. Scritto da Erlend Loe con un garbo venato di ironico sarcasmo, esaltato da paesaggi suggestivi (fotografia: Philip Øgaard), il film ha partecipato al Panorama della 59ª Berlinale 2009, vincendo il premio Fipresci della stampa internazionale. Distribuito da Sacher.


UN POLIZIESCO 'ALLA FRANCESE' CHE GUARDA CON INTELLIGENZA A MODELLI MADE IN USA.
Recensione di Giancarlo Zappoli
lunedì 26 dicembre 2011

Due uomini con passamontagna inseguono due corrieri della droga per le strade di Parigi. Li raggiungono, ne uccidono uno e si appropriano del loro ingente carico di cocaina. Sono Vincent e Manu, due poliziotti. I due però nascondono la borsa con il suo contenuto per poterla poi piazzare a loro volta. Vincent nel conflitto a fuoco viene ferito ma non può rivolgersi a un ospedale perché si scoprirebbe la sua partecipazione all'azione. Il boss che attendeva la coca (che doveva ad un 'collega' turco) non sta con le mani in mano. Fa sequestrare il figlio di Vincent. Il quale entra in azione non sapendo di essere seguito da colleghi appartenenti a una sezione che sorveglia i poliziotti antidroga.
Il cinema francese può vantare una grande esperienza per quanto riguarda i polar e pertanto può permettersi di vivere di rendita. Le prime sequenze di questo film sembrerebbero porsi nel solco della tradizione con l'ambiguità della vicenda e grazie anche alla realistica brutalità dell'azione. Ci si accorge però rapidamente che la regia di Frédéric Jardin e la co-sceneggiatura con Nicolas Saada guardano anche a Michael Mann tenendo presente la lezione della serie tv 24. L'arco temporale è limitato, i sensi di colpa paterni espliciti e i doppi e tripli giochi dei protagonisti si mantengono all'altezza di una tensione costantemente alimentata. Non c'è pausa in questo film che non usa artifici linguistici ormai di maniera (niente splitscreen, per intenderci) ma lavora sull'intensità degli attori (certe facce patibolari sono un'esclusiva dei casting francesi) e su una costruzione narrativa che spinge anche lo spettatore più smaliziato a chiedersi quale sarà l'esito dell'azione. A patto che anche qui (come nel cinema americano) si rinunci a chiedersi come possano i protagonisti reggersi anche minimamente in piedi dopo sequenze come quella (cineticamente più che apprezzabile) dello scontro in cucina. Jardin sembra esserne più che consapevole e cerca (riuscendoci in gran parte) a dirottare l'attenzione dello spettatore su altri elementi. Bravo! (alla francese).


TROPPI TEMI PER UN MIX DI GENERI POCO CONVINCENTE, TRA COMMEDIA E DENUNCIA SOCIALE.
Recensione di Davide Morena

La trama di Matrimoni e Pregiudizi è una raffica di mitra sulla Croce Rossa, poiché trattasi dell'ennesima riduzione di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, canovaccio sentimentale col quale è davvero difficile non colpire al cuore. La retorica imporrebbe di aggiungere "...in salsa curry", se non fosse che il quarto lungometraggio di Chadha ha un retrogusto difficilmente individuabile: denuncia sociale, polpettone amoroso, balletti bollywoodiani, commedia anglosassone e tanto altro si spiaccicano uno sull'altro, finendo per confondere non poco il gusto di chi guarda. Il limite del film è che la sua denuncia sociale è retorica, la storia d'amore posticcia, i balletti ben lontani dai fasti degli originali di Mumbay, l'umorismo non abbastanza "humour", e via discorrendo. Troppi temi e nessuno veramente convincente. Senza contare che la regista calca spesso la mano sullo sguardo "da turista" che gli occidentali hanno sull'India di oggi, mentre è proprio il suo film a guardare a Bollywood con occhi "da turista".
Spicca la bellezza da infarto di Aishwarya Rai, superdiva bollywoodiana che si appresta ad invadere il West, in un film che solo chi è alla disperata ricerca del principe azzurro troverebbe coinvolgente. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Con l'aiuto in sceneggiatura di suo marito, Paul Mayeda Berges, la regista/produttrice di Sognando Beckham ha liberamente adattato Orgoglio e pregiudizio (1813) di Jane Austen trasferendone l'azione nell'India di oggi. Lizzie Bennet è diventata l'intrepida Lalita Bakshi, Darcy è il ricco erede di dinastia alberghiera di Los Angeles che sbarca in India con l'amico anglo-indiano Bingley che gli fa da cicerone. I maneggi per maritare le 4 figlie di mamma Bakshi permettono di mettere in viaggio la compagnia dei personaggi da Amristar a Goa, da Bombay a Londra, da Beverly Hills a Santa Monica. La contaminazione tra due culture ha il suo diapason nel matrimonio tra due generi: il musical hollywoodiano dei tempi d'oro con quello di Bollywood, illustrato da una serie di sfarzosi numeri danzati e cantati. Produzione ad alto costo (80 giorni di riprese), centinaia di comparse e di generici specializzati, 3 squadre tecniche. E almeno una piccola novità: nei film indiani di questo genere i baci sono da sempre banditi, mentre qui si vedono come veloci sfioramenti delle labbra.

Tutte le recensioni de ilMorandini
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10 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: on line dalle ore 16:00 alle 23:00

    www.esserinoebalena.blogspot.it

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  2. Grazie per tante belle recensioni ho noleggiato parte del materiale del quale avete gentilmente fornito le esaustive recensioni. Attendo la mezzanotte insieme a Dri. Mi sono concesso una cena da asporto che mi dovrebbero consegnare a domicilio per lei filetti di pesce che mangia con gusto. Immagino che Balena abbia convertito Alice ed Emma alla degustazione del tonno e che abbia spigato loro il mistero del "sorcio". Auguri certo! A tutti voi con la speranza che il peggio sia stato vissuto durante questo 2020 e che la lezione abbia insegnato qualcosa non tanto sulla virologia e sulla microbiologia ma sulla precarietà della nostra esistenza sulla inconsistenza dei privilegi materiali sull' importanza della solidarietà argomenti per i quali sono ammessi anche gli esami di riparazione.
    Un grazie di cuore per il saper dare amicizia e vicinanza a persone che ne hanno bisogno.
    Vostro
    Giovanni Martinelli

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  3. Bravissima Zanza, due pezzi non facili specie col karaoke. Bellissimo il discorso al Virus speriamo che ti ascolti. Anche noi siamo in due, speriamo di non addormentarsi alle 11.
    Una richiesta potreste rifare o recuperare qualche pezzo del duo Bobby e Dani nella coverizzazione di Sheeran? Li ho perduti ma mi piacevano troppo
    Buon Tutto e che la fortuna pensi un po' a noi
    Bacioni Patty e Vale

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    1. Provvediamo a inserire qualcosa Patty auguri a Te e Vale
      Lo staff

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  4. Nonostante tutto una cosa buona questo 2020 l' ha fatta. E' finito. Attendo con ansia la mezzanotte e poi non ne vorrei parlare più. Un caloroso virtuale abbraccio a voi tutti
    Tanti auguri
    Lucia Albertini

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  5. Ci uniamo a questo finale d' anno in compagnia virtuale e meno male che per ogni occasione voi non ci piantate mai in asso. Anche noi siamo a casa con i genitori.
    Un abbraccio e un grazie immenso
    Anna e Giacomo

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    Risposte
    1. Grazie cari amici, infiniti auguri per ritrovare serenità e anche un po' di fortuna.
      Lo staff

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  6. Allora, dormano tutti fuori forse che i gatti che i botti li disturbano. Le tre grazie ronfano ammucchiate e mezze nude. Bobby e Marty si so congedati da du ore. Forse ormai dormano. Holly e crollata alle dieci. Si regge io e Dino inossidabili come sempre.
    E' mezzanotte Bonanno a Tutti
    Dante e Dino

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