fatevi i gatti vostri 1699 " perdere la testa o farla perdere?"

Quando le meglio menti del cazzeggio fine a se stesso si mettono all' opera escon fuori interrogativi di questo tipo e siccome da qui a Santo Stefano metteremo due film al giorno. Le acquisizioni odierne riguardanti nick mano fredda e Maria Antonietta ci conducevano in questo labirintico percorso mentale.

A tuttoggi insieme a Redford e Mastroianni, contornato da tipini niente male comme Brando, Bogart e Connery   riesce a stare sull' olimpo dei più belli e piacenti di sempre e nemmeno Brad e George o i più recenti metrosexual divi dello schermo riescono a dare la scalata al suo trono. Parliamo di Newmann tanto bravo quanto bello in grado di piacere in maniera trasversale a mia nonna Giovanna ed anche a me che resto a bocca apedta davanti ai suoi occhi e al suo sorriso beffardo  sebbene non abbia fatto segreto di essere attratta da  tipi più alti e muscolosi, Connery era il mio perfetto stereotipo a la sua faccia per quanto affascinante anche da anziano non era proprio il mio ideale. Per me gli occhi chiari in un uomo sono elemento indispensabile per sparare ormoni a livello di aerosol. Zanza invece preferisce i duri non belli ma decisi giusto per stare sui classici Bogart e Steve Mcqueen. Samatta sarebbe disposta a far cadere ipsofacto le mutande acquistate ieri da Tezenis di fronte a un Brad versione Thelma e Louise ma non si tirerebbe indietro di fronte a Ben Affleck o a Mccoughanay. La zia è una fan del bel  Clooney anche se per robe intime  afferma di sentirsi più tranquilla  col corredo familiare. Resta Marty che vota Bova, e Gassman. Mentre queste  cavolate  arricchiscono le nostre serate  da gallinelle chiuse nel pollaio Samatta se ne esce con l' amletico interrogativo che mi ha dato spunto per il titolo di questo post.  Ovviamente Zanza prende il la per una dissertazione se sia più eccitante il perdere la testa o il farla perdere a qualcuno iniziando così a dirimere la grande famiglia femminile in sognatrici e manipolatrici. Visto che è l' ultimo giorno concesso allo scorrazzar per Venezia abbiamo deciso che ci compreremo dell' intimo shock di quello che come dice Sama " se ha uno non gli fa effetto è bene che vada dall' andrologo". Intanto mentre ci svegliavamo e ci preparavamo utilizzando il bagno in società Dino e Dante suonavano già e son contentissima che Dino ne abbia voglia perché lo zio si era un po' spento nell' ultimo periodo. Stamattina il pezzo un era proprio Natalizio, loro lo chiamano "Là mi tenda"  e del resto a Natale è il periodo speciale per amare teneramente, è freddo e si sta abbracciati stretti stretti, poi, in estate ci si può anche lasciar prendere dal brivido caldo che è tutt'altra cosa.

Zanzamusic · Love my tender

 

Appena pronte  e con la zia al seguito, perché in due ore aveva già finito le consegne, ci siamo sguinzagliate per Venezia in cerca di piccoli acquisti natalizi. Non abbiamo fatto gruppo ma abbiamo battuto quasi tutti i negozi disponibili scambiandoci le dritte via telefonino. Avevamo deciso che la mattina sarebbe stata dedicata solo all' intimo e così abbiamo visitato Tezenis, Intimissimi, Calzedonia. Punti vendita  che  sono stranoti a tutti ma vorrei segnalare alle amiche lettrici alcuni  negozi speciali per ricercatezza. Il mio preferito è Jade Martin dove la seta la fa da padrona. Più classico ma vera  sicurezza da sempre: La perla e poi  i due preferiti della zia Holly: Victoria's Secrets e, nel caso si cerchi qualità elevata, spesa corrispondente e  una consulenza davvero top: Al duca D'Aosta. nato nel 1902 al ponte di Rialto. Qui l' intimo è solo un settore di una vasta gamma di abbigliamento per lui e lei.

Non ci siamo andate ma  a Mestre c'è Women' secret e assicuro che  vale la pena di arrivare in terraferma perché, con l' offerta che ha,  si possono lasciare i maschietti a bocca aperta spendendo meno di 30 euri.

 Una bellissima scelta di intimo in una linea che si chiama proprio "Venice" la potete trovare non a Venezia purtroppo, ma online cercando Groseberry intimates.

Siccome avevamo pochi soldi ci siamo limitate entro i 50 euri a testa. Io ho fatto il regalo a Zanza, lei a Samatta e Sama a Martina che ha chiuso il cerchio facendolo a me. Tutte insieme abbiamo condiviso il regalo di zia Holly. Dato che si tratta di regalo natalizio fino a Natale staremo ovviamente senza mutande anche per doveroso senso di  solidarietà con Cice ed Emma.

Questi gli acquisti, chissà se troveremo delle vittime per esercitare le nostre arti da seduttrici, temo che ci dovremo contentare di ridere da sole. L' unica che in questo senso  ha già fatto spesa ed ha il letto pieno è Marti che, tuttavia mossa  anche lei da un animo solidale, in questi giorni passa più tempo con noi che con Bobby.

I film ve li ho già preannunciati, qui le recensioni da my movies. Con un po' di pazienza li troverete in cineteca dopo le 16.

Bacioni da tutte noi

Dani, Zanza, Samatta, Martina e, naturalmente, Holly.

Condannato a due anni di lavori forzati, Nick, detto "mano fredda" per  il carattere di ghiaccio, non sopporta la vita del penitenziario e fugge  tre volte. Altrettante viene ripreso e gonfiato di botte. All'ultima fuga viene ucciso. Uno dei ruoli più significativi di Newman, che  perfeziona l'eroe negativo e ribelle, strafottente di fronte ai  soprusi dell'autorità. Nick è vessato e picchiato in maniera  impressionante, ma sorride sempre. Nick.  di Paolo Ciarpaglini sabato 3 febbraio 2007 Film imperdibile. Paul Newman è un ribelle vero, più verosimile di Brando,  mucho esoso, più reale di James Dean, eterno scostante, eternamente incompreso.  Agli inizi, deve cedere ruoli ai due giganti , già affermatisi.'Qualcuno lassù mi ama', è  il film che lancia Newman e lo impone non come il solito, ripetitivo bello dannato,  ma come protagonista di interpretazioni uniche. Nick mano fredda, è assieme  a 'Dalla terrazza', 'La gatta sul tetto che scotta', e 'Lo spaccone' un marchio di fabbrica inestinguibile. Non è il solito ruolo dell'incompreso, scapestrato, noioso. è energia  pura, veridicità ai massimi livelli. Sotto quel sorriso ironico, Nick nasconde qualcosa  che a tutt'oggi ben si addice alla quotidianità. L'ingiustizia della giustizia. Affiancato  da un grande George Kennedy, Newman credo si trovi dei panni del personaggio che  più gli si addice, come un abito su misura. Finalmente esce in dvd.  Ve lo consiglio vivamente, da appassionato di cinema. UN RITRATTO ASSOLUTAMENTE  INEDITO DELLA  REGINA-BAMBINA. Recensione di Giancarlo Zappoli  Maria Antonietta nasce a Vienna il 2 novembre 1755. Nel 1770 raggiunge a Versailles il suo promesso sposo, il delfino di Francia futuro Luigi XVI. Il 16 ottobre 1793 viene ghigliottinata. Si può racchiudere in queste tre date la vicenda storica di una delle regine più note della Storia. Non è però a questo che guarda Sofia Coppola nella terza opera di una filmografia dedicata alla difficoltà di crescere per una giovane donna, quale che sia il luogo o l'epoca. Che si sia chiusi nell'ottusità di una famiglia americana (Il giardino delle vergini suicide), che ci trovi in un luogo in cui il non conoscere la lingua corrisponde anche al complesso rapporto con se stessi (Lost in Translation) o che siano i fasti di una reggia a circondare una giovane e bella futura regina di Francia, la situazione si ripete. La Coppola torna a lavorare con Kirsten Dunst, ne utilizza la fresca malizia ma al contempo la libera dal ruolo "fidanzatina della porta accanto" che Spider man le ha appiccicato addosso e che Elizabethtown ha solo ritoccato. Aiutata da costumi straordinari (Milena Canonero) e da una colonna sonora che mescola musica d'epoca a brani di Bow Wow Wow, New Order e Phoenix, Sofia Coppola ci fa "sentire" moderna una storia antica, evitando i cliché storici e la ricostruzione politica. È di una donna che ci vuole parlare, una donna che soffre per la disattenzione sessuale del marito che si trova caricata come colpa, una donna-bambina che compensa le frustrazioni giocando con scarpe, cibi, cani come una ricca signora di Beverly Hills. Guardatela nella prima inquadratura che precede il titolo e che ricorda come capacità di sintesi quella del maestro Kubrick in Eyes Wide Shut. Sembra esserci tutta Maria Antonietta e invece ci sono 2 ore in cui procedere nella scoperta