Basta guardare il film per capire il titolo scritto da Zanza che. da brava giornalista ha il senso della notizia scoop, di certo avrete capito che sono di corsissima. Non voglio trovarmi a comprar regali sotto i giorni di divieto e nemmeno in clima di affollamento. Esce una sola e fa commissioni per tutti lo ha deciso la zia.
Un abbraccio a tutti e Buona Domenica
Dani
Film già in cineteca commento da my movies
LA CRESCITA DI UN'ANIMA RACCONTATA ATTRAVERSO LA FORZA DELL'UMANITÀ.
Negli anni '60 a Latina la vita non era facile. Le famiglie dovevano far crescere i figli con quello che avevano, dando loro una buona educazione. Accio è il più giovane di tre fratelli, e la sua vita si svolge fra ideali ora vivi e poi dimenticati. Lottando con il fratello con il quale condivide gioia e miseria.
Uno sguardo, un primo piano. Il movimento degli occhi, ora persi, ora accesi per reagire a una situazione che in quel momento è la più importante. Luchetti sa che il suo cinema è personale, tocca la politica, la affronta, ma ciò che gli importa veramente sono le persone, perché sono loro che fanno il mondo. Ieri, oggi, domani. Quei volti, quindi, che lui approccia nei dettagli, a volte con la camera a mano, per dare ai protagonisti quel qualcosa di incerto, sono l'anima dei suoi film. Mentre racconta la storia dell'Italia del '68 (che a Latina non arriva) fra nero e rosso, due uomini legati dallo stesso sangue si confrontano, e Accio, sempre alla ricerca di una fede, da quella cristiana a quella fascista, per poi quasi perdersi nella sinistra, è la rappresentazione unica di un'incertezza manifesta di un paese allo sbando.
Elio Germano è superlativo, e tiene testa a Scamarcio che buca lo schermo con i suoi occhi verdi e il timbro vocale sicuro. Intorno a loro si muovono la Finocchiaro, magnifica madre, e Zingaretti, fedelissimo al Duce, perfetti comprimari di un dramma estremamente personale. La crescita di un uomo, forse non era mai stata così profonda nel cinema italiano attuale e, se superiamo gli ultimi venti minuti, troppo didascalici, scopriamo come l'umanità può essere raccontata con la forza delle immagini e delle parole.
Accio e Manrico Benassi, di famiglia operaia di Latina, passano dall'adolescenza alla giovinezza tra l'inizio dei '60 e la metà dei '70. Seminarista mancato, Accio è un ribelle istintivo e un accanito lettore, un ragazzo "contro" per natura, che fa il fascista anche per contrapporsi al fratello maggiore amato da tutti, specialmente dalle ragazze: bello, seduttivo, ruffiano nel surf sulla retorica marxista-comunista. Crescono su binari paralleli in rissa continua, amano la stessa donna, diversi ma solo fino a un certo punto. Base dell'8° film - il migliore? - di Luchetti è il folto romanzo Il fasciocomunista (ripubblicato nel 2003) di Antonio Pennacchi, sceneggiato con il regista dalla rodata coppia Petraglia-Rulli. È un film recitato bene da tutti, specialmente da uno straordinario e duttile Germano e dall'intensa Finocchiaro, attendibile madre proletaria (entrambi premiati col David di Donatello), ma anche dalla Bonaiuto, da Scamarcio, divo trainante dell'operazione per il pubblico giovanile, e da Zingaretti, fascista sanguigno. Profonda empatia tra regia e interpreti. Per gli spettatori maturi, è un insolito e divertente ripasso degli stereotipi che in quell'agitata stagione nutrirono - nutrono ancora - la destra neofascista sebbene, per programmare una conclusione tragicamente ottimistica, la sceneggiatura fatichi non poco a evitare luoghi comuni e a tenere insieme i personaggi minori un po' sparpagliati. Montaggio: Mirko Garrone. Scene: Francesco Frigeri. Produce Cattleya, distribuisce Warner Bros Italia. Il titolo è quello di una canzone di Rino Gaetano. Altri 3 David: sceneggiatura, montaggio, presa diretta (B. Pupparo).
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Redazione: Dani Venezia on line dalle ore 16:00 alle 23:00
Avevo quasi abboccato a correttamente avete aggiunto (film) e leggendo l' anticipazione di mymovie tutto si è chiarito.
RispondiEliminaGrazie, così il mio pomeriggio è programmato: questo e, a seguire Lang che non ho ancora guardato.
Buona Domenica
Giovanni Martinelli
Già la testa a duce ce l' ha ma conosco troppo bene i vostri scherzi eppoi manco compagno je riesce da esse figuriamoci duce. Parlo di Nico ovviamente il Commissario è un po' più brillante ma ora che è morto il grande autore e sceneggiatore sta in ribasso. Almeno con Zaia e le tabelline c'avete fatto ammazzà, questi manco ride me fanno e vedrai come lo pijano er voto mio. Certò M' aggrego all' anarcaia se mi volete ora che so che ci sta anché Virzì...
RispondiEliminaGrazie per i films
Un bacione
Patty
Incredibile ne tirate sempre fuori una nuova! E sapete che io vi uso come esempio? Mio figlio più grande, quello dei film come compito per intendersi, è un pigrone incredibile che qualunque cosa gli chiedi ti risponde: "ma non vedi quanto ho da fare?" E allora gli dico:" ma pensa un po' te quanto hanno da fare i nostri amici e riescono ogni giorno a scrivere per noi e a regalarci un libro, un film, una canzone". Sapete cosa mi risponde? "Loro sono i supereroi ce n' è bisogno". Ve l' ho scritto come complimento e riconoscimento al vostro impegno
RispondiEliminagrazie di cuore per tutto
Eliana