martedì 22 dicembre 2020

fatevi i gatti vostri 1700 "post in fieri"

Aggiornamento, sono le 4 del pomeriggio, il comandante Holly ha detto stop, sta cominciando a piovere e  la roba per oggi è a buon punto. Se volete conoscere gli eventi che precedono questo mio aggiornamento pomeridiano leggete dopo la doppia riga tratteggiata, qui sotto. Non abbiamo mangiato e tutti sono stati più o meno nella media delle consegne previste. Io sono tiuscita a farne 160, agevolata ovviamente dalla miglior conoscenza della città. Alle 3 e mezza restavano una trentina di pacchi tra quelli caricati per oggi. La zia ha lasciato Bobby con Sama Zanza e Martina perché consegnassero quelli e poi venissero a piedi a casa. Io sono stata destinata alla assistenza dei due suonatori invalidi che non rispondono neppure al telefono mentre lei è andata a procurare i teloni  per domani mattina. Anche se piovesse la roba resterà coperta. Appena entrata in casa li ho trovati che dormivano addosso ai gatti. Hanno scolato quasi un fiasco di vino.

"Ma che cosa avete fatto?" ho chiesto

"Vi abbiamo aspettato e poi ci è venuto sonno" mi rispondono farfugliando e si riappisolano. Roba da ammazzarli. Non hanno dato da mangiare neppure ai mici.

"Avete preparato un po' di musica?"

Dino mi guarda di traverso e biascica: "No tanto ha tutto Zanza sul pc sono tutti brani nostri".

 Inutili fino alla nausea! Non posso dire che lo zio sia un fannullone ma Dino evoca i suoi lati peggiori  e quando li lasci insieme ritornano i delinquentelli,  menefreghisti di 50 anni fa.

Allora, visto che l' avevo preannunciata stamattina , cerco io un po di musica sul pc di Zanzina tanto loro due non meritano di mangiare fino a stasera. Anzi considerato che sono due infami non metto musica loro ma di Sama e Marti

Ecco un bel brano con rivisitazione rock eseguito al sax   dalla nostra Samatta


Quello a seguire invece è un classicissimo  brano assai natalizio affidato alla nostra maestra di tromba e trombone che intitolammo: Notte - tranquilla -tromba - Marina


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Stamattina, mentre sorseggiavamo il caffé, corredato da un vassoio stracolmo di buranelli, 



ho sentito la zia rispondere al telefono e chiedere di poter richiamare entro 10 minuti. Poi rivolta a tutti noi ci ha detto:

"Ve la sentite di fare una giornata da Mamme Natale?" E di fronte al nostro sguardo interrogativo ha spiegato: "Mi ha appena chiamato una agenzia pubblicitaria che ha preso l' incarico per una grossa consegna da fare tra oggi e domani, si tratta di quasi mille colli. Roba piccola e piuttosto leggera, agende, portafogli, bottiglie, panettoni ma sono da distribuire in ogni più remoto angolo di Venezia. Tutti gli hanno dato buca perché ci vuole un pilota e una squadra a far consegne. Loro volevano del personale al quale avrebbero fornito il costume da babbo natale. Stavo per dire no ma poi ho pensato che se voleste essere della partita ci potremmo dividere un po' di soldi. Mi danno un euro netto a collo. Io mi occuperei della barca e  darvi i pacchi, Bobby potrebbe portarvi già nelle varie zone usando la barca di zio Dante. Voi mettereste il costume, vediamo magari se si accontentano del solo cappellino a cono, e fareste le consegne a domicilio. Si tratta di una faticaccia, Siete 4 e vi toccherebbero 250 consegne a testa in due giorni, tenete però presente che alcuni pacchi vanno ad enti e per esempio alla RAI ce ne saranno una ventina tutti da dare al portiere, così a Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, teatri ecc. Ad occhio e croce direi che le fermate reali possano essere dalle 80 alle 100 a testa, 40/50 al giorno circa 5 ogni ora, si tratta di volare oppure.... di lavorare molte ore in più. 200 euri li prendo io per la barca a Bobby niente perché è il paperone della situazione e 200 a ognuna di voi. I due inutili e nulla facenti, malaticci e rompipalle li lasciamo a casa a guardare i gatti e cucinare per noi".

Sembrava un film sui moschettieri. Tutte ci siamo precipitate anche perché in questo periodo,  senza poter fare spettacolini e musiche come avevamo fatto in passato, non vedevamo alcuna possibilità di introiti.

La zia ha richiamato, ed è partita subito con Bobby per caricare i pacchi e poi lasciarlo alla barca di Zio Dante. Pensava che due barche fossero  indispensabili per distribuirci bene ma poi Bobby ha sollevato l' obiezione da un milione di dollari: "Se non restano vicine perderemo il tempo a cercare le ragazze invece degli indirizzi". 

Venezia non è grandissima ma è un vero dedalo di calli e anche di canali e rii. Così in base al nuovo piano strategico testè rielaborato, ci siamo mosse tutte verso Cannaregio con un permessino temporaneo di movimento  per lavoro occasionale  che abbiamo richiesto alla polizia. Ci hanno detto che bastava l' autocertificazione e il riferimento alla ditta che ci impiegava.

Oggi faremo  i tre sestrieri più vicini a casa: Cannaregio, Dorsoduro e Santa Croce domani :San Polo, San Marco e Castello.



Ho scritto il post mentre sto aspettando la zia e nel frattempo ho fatto fotocopie degli stradari perché a Venezia la numerazione ha un dio per suo conto e solo chi ci è nato può trovare un indirizzo o dare una indicazione chiara ed inequivocabile per trovarlo. Così Bobby  ad ogni prelevamento di pacchi dovrà segnare esattamente il percorso ad ognuna di loro. Si dovessero perdere telefoneranno a me che comunque  posso recuperarle ovunque.

Continuate a seguire il post perché nell' intervallo di pranzo metterò i due film. Nel pomeriggio gli aggiornamenti su come va e magari un po' di musica.

Buona giornata a Tutti

Dani

Intanto presento i due film: Natale all' improvviso recensione da my movies in cineteca dopo le 14


NELSON RIESCE A FAR SORRIDERE E RIDERE GRAZIE ALL'IRONIA E ALLA TENEREZZA CON CUI TRATTEGGIA I PERSONAGGI.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 25 novembre 2015

Charlotte e Sam Cooper hanno deciso di separarsi ma non vogliono farlo sapere ai familiari che si uniranno a loro la vigilia di Natale per non turbare la festa. I due hanno due figli: Eleanor che, lasciata dal suo compagno, non vuole che i genitori lo sappiano e Hank che ha tre figli e oltre alla moglie ha perso il lavoro. In arrivo c'è anche Emma, sorella da sempre rivale di Charlotte, che si è messa nei guai con la polizia nonché il loro anziano padre Bucky che si è innamorato di una giovane cameriera.
Jessie Nelson non dirigeva più un film dal lontano 2001 quando ottenne un notevole successo, grazie anche all'interpretazione di Sean Penn, con Mi chiamo Sam. Questa volta si trova ancora di fronte ad attori di alto livello dovendo gestire una sceneggiatura che intreccia il passato e il presente in attesa del futuro. Perché, come in "Racconto di Natale" di Charles Dickens (portato numerose volte sullo schermo) ma senza la presenza di un moderno Scrooge, la dimensione temporale qui è fondamentale.
Tutti i personaggi hanno un presente in cui c'è qualcosa da tenere nascosto ai familiari ma, soprattutto, alla base di questo c'è un passato in cui si è originato l'imprinting delle difficili relazioni attuali che andrebbero comunque mimetizzate sotto la spessa maschera del bon ton.
Le diverse generazioni divergono per le differenti matrici socioculturali ma finiscono con il convergere nella malinconica disillusione del presente. Da questa non sfuggono (e come potrebbero?) anche gli ultimi nati ben rappresentati dai tre figli di Hank, uno dei quali, in particolare, impacciato e innamorato. Nelson riesce a far sorridere e ridere grazie all'ironia (ma anche alla tenerezza) con cui tratteggia i personaggi smascherando (anche questo per l'ennesima volta al cinema) le ipocrisie che spesso sottendono le riunioni familiari.
Siamo però dinanzi a un film made in Usa e questo è avvertimento a cui lo spettatore più smaliziato saprà dare il giusto valore aspettandosi quindi anche ciò che sembra essere diventato inevitabile in un film americano ambientato a Natale.


L' altro è Nightmare before Christmas anche questo in cineteca dopo le 14

comemnto da my movies

Racconto natalizio che si muove leggiadro come lo scheletrico Jack, sulle note della fantasia più pura ed ispirata
Giuseppe Grossi     * * * - -

Locandina Tim Burton's The Nightmare Before Christmas

Dolcetto, scherzetto e una nota di amarezza. Il maestro degli incubi ha un sogno nel cassetto: qualcosa di nuovo. Jack Skeletron, re del decadente mondo di Halloween, è stanco di urla e paura. Così, mentre i mostri riemergono dalle bare per terrorizzare il mondo, Jack sprofonda in un'amletica crisi esistenziale. Assuefatto dal terrore e insoddisfatto di una realtà sempre uguale a se stessa, si perde in una foresta cercando ispirazione. La trova in una porta magica che lo catapulta nel mondo del Natale. Calore, colore, gioia. Finalmente lo stupore che cercava. E poi una missione: sostituirsi a Babbo Natale e gestire i preparativi della festa più attesa da tutti i bambini.
Tim Burton's The Nightmare Before Christmas si muove leggiadro come lo scheletrico Jack, sulle note della fantasia più pura ed ispirata, mosso con cura e dedizione dal regista burattinaio Henry Selick. Ma nel film girato in stop motion, il ripieno è tutto della zucca di Tim Burton, tanto da insinuarsi persino nel titolo. Stile riconoscibile per l'impronta gotica dei toni e soprattutto per lo scontro tra realtà opposte, in cui il difforme svetta sul banale per coraggio e ingegno. Sull'esempio del malinconico Edward mani di forbice e dell'esperienza del suo creatore, anche Jack punta goffamente all'integrazione, dimenticando che il bene da preservare è invece la differenza.
Burton ripropone lo scontro Io/Mondo sulle esili spalle di un personaggio che ha il coraggio di scuotersi dal torpore delle rassicurazioni e delle aspettative che gli altri ripongono in lui, esaltando la stranezza come parte fondamentale del vivere. Un film che gioca delicatamente con piani opposti della percezione, con il tentativo testardo di dare forma e concretezza (gli abiti, i regali, la slitta) a qualcosa di astratto e impalpabile (la felicità, la gioia di vivere).
Una rara sensibilità delinea una morale necessaria per un racconto natalizio (siamo in casa Disney), senza mai cadere nel banale ed eccedere nel moralismo. La condanna di una mentalità materialista impone un recupero di una dimensione valoriale pura, capace di viaggiare anche solo attraverso i sogni e le aspirazioni più audaci. Tra teste mozzate, vermi e cicatrici, l'opera di Burton celebra più di ogni altra cosa la vena pulsante del cambiamento, cantando a squarcia gola

8 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    Redazione: on line dalle ore 22 in poi

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  2. E così avrete modo di stare all' aria aperta e guadagnare qualcosa anche se la paga mi pare piuttosto misera del resto credo sia quello che prendono i vari fattorini che consegnano pasti in bici. Mi affascina sempre pensare alle stranezze di Venezia. Meno male che siete una bella squadra e son sicuro che ce la farete. Grazie per essere riuscita a inserire perfino i film e a redigere il post in corsa, io non saprei buttar giù neppure la nota della spesa in tali frangenti. Vi seguo minuto per minuto insieme a Dri che si interroga sulle prodezze dei vostri tre pelosi amici. Mettete qualche foto e ve ne sarà grata.
    Non chiedo titoli perché vi vedo sottopressione, non mancherà l' occasione.
    A domani, con affetto
    Giovanni Martinelli

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  3. Mamma mia che mazzo incredibile da farsi alla vigilia del Natale! Però dai affrontandolo in gruppo troverete anche il modo di ridere e non pensare a quest' atmosfera cupa che sta funestando la festa a chi sta a casa. Grazie per il film che avete messo prontamente in cineteca. Anche io vi sto seguendo giorno per giorno. Siete uno sprazzo di luce nel grigiore delle mie giornate. Ho perfino rotto l' Olivetti che mi consigliò Dante. Quando avrà meno da fare gli chiederò consiglio.
    Cari saluti da
    Lucy

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  4. Giungo in tempo per torvare anche queste bellissime esecuzioni musicali. Preferisco, come genere il rock di Samatta ma anche il classico della trombante è da archivio. I machi danno il peggio esempio di sé? Me li immagino ci mancherebbe solo che le gattine o Balena decidessero di profumare l' eskimo nel quale immagino sia ravvolto Dino per trasformare il divano in una appendice del Nirvana. Complimenti per il lavoro svolto. Grandissime.
    Baci
    Patty

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  5. Grandi! Credo sia un lavoro tremendo col freddo che fa e l' umido di Venezia comunque complimenti ad Holly e a voi tutte. Ho da tempo in serbo la richiesta che vi faccio, la tenevo proprio per Natale ed ho rischiato quasi di dimenticarla. Due film di Pupi Avati col Grande Carlo dalle Piane, Abatantuono, Haber, Salvi: Regalo di Natale e la rivincita di Natale. Tra l'altro dovrebbero piacere a chi aveva chiesto film sui giochi di carte. Sono ambedue difficili da trovare quindi mi affido, senza pretese alla vostra maestria.
    Un abbraccio da me ed Anna che poi vi scriverà per suo conto
    Giacomo

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    Risposte
    1. Eh tanto hai chiesto du firmetti di nulla, c' è uno in rete che li vole vende a 30 euri. Comunque li aveva tutti e due Dante, su giochi e cazzate è meglio dela Treggatti. Te li metto prima di Natale
      un abbraccio a te e ad Anna
      Zanza

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  6. State sfornando dei post meravigliosi, per la cronaca delle vostre giornate, per la musica, per i film. Voi si che sapete condividere! Vi voglio bene. Grazie da parte di Giacomo per la pronta ricerca
    Anna

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  7. Complimenti per il vostro post n. 1700. Sono felice di essermene accorta per prima!
    E complimenti per l' impegno messo nel lavoro di oggi e domani e per la realizzazione di questi post giornalieri.
    Grazie
    Eliana

    RispondiElimina

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