martedì 29 settembre 2020

fatevi i gatti vostri 1618 "la chiesa è na bottega...."

Appena ho detto:

"oggi metto la bottega dell' orrori"

 Dino  ha replicato:

 "ora la chiamano così quer covo di pretacci pedofili?" Poi ha seguitato: e bada bene che anche vell' altri anche ammesso che bimbi li lascino stà un è che sieno de santi"

 e s' è messo a recitare a memoria:

"La chiesa è na bottega

E preti so mercanti che vendano a poco prezzo cristi, madonne e santi ..."

"E finacquì  la sanno tutti"  m'ha chiarito in un inciso " ma una vorta che Uliano la stava declamando davanti a Don Luigi, che  aveva l' unico torto di trombà quarche donna adulta e conzezziente e quello recentissimo d'avello battuto 11 a 3 a scopa, Dantino, che allora era sempre piccino ma meritava digià ir nikke der poeta di vino,  pe la vena compositiva che aveva dimostrato in parecchie occasioni,  salì sula seggiola e seguitò a questa maniera:

"....ma io non glieli compero 

nemmeno se li svendano

e se mi serve un moccolo, pe avé na carità,

risorvo in modo autonomo a forza di bestemmià"

Di fronte a tanto precoce esempio di destrezza nel verso anche Don Luigi si commosse e gli pagò una spuma bionda.

La bottega di cui parlavo io, però, un era vella de preti ma nantra, richiestaci in duplice versione da Anna.

Volendo rispettare l' ordine di richiesta ci sarebbe stato quarcheduno avanti a lei ma su quella ricerca di titoli stiamo ancora lavorando mentre di botteghe dell' orrori, a rifassi dal Bar Nado, noiartri  a Livorno siamo più che riforniti e così un mi resta che mettele tutte e due in cineteca, poi sarete voi a dì quale versione sia la più convincente. C'è poi da aggiunge che Anna se lo merita, urtimamente, si sente pochino perché sta lavorando come na ciuca. Ni tocca anche  fa  li straordinari pe poté devolve a Giacomino grossa parte der su stipendio e no pe cambià l' atumobile o altre cazzate ma  giusto pe passallo pari pari  a tre operai che lavorano nela ditta di lui e che so da mesi ad aspettà la cassa ntegrazione. Stiantassero loro lì a Montecitorio e anche l' Inpisse venisse travorto da na tromba d'aria! 

Bene, co questo anatema, che ho scagliato cola fionda di Davide, concrudo augurando

Bona giornata a tutti voi lettori

Zanza


Nota: I du filmi dovrebbero comparì in cineteca a partì dale 10 di stamattina, le recensioni sono tutte da my movies. (zzz)



la piccola bottega degli orrori versione 1960

Recensione di Piero Di Domenico


La piccola bottega degli orrori è la storia di un ingenuo e ambizioso commesso del negozio di fiori Mushnik, in un sobborgo umido e malfamato di New York. Seymour (Jonathan Haze) è un appassionato di botanica ma soprattutto di piante strane, come quella trovata un giorno per caso al mercato da un vecchio cinese, da lui ribattezzata 'Audrey 2', in onore della sua collega Audrey, di cui è segretamente innamorato, anche se la ragazza è legata al violento dentista Orin. La bizzarra piantina - "la pianta non identificata più stupefacente d'America" - attira molti nuovi clienti al negozio di fiori, che sembrava ormai sull'orlo del fallimento, ma lo strano vegetale comincerà ben presto a manifestare ingordi appetiti antropofagi... la pianta può infatti realizzare tutti i desideri di Seymour, ma a patto che le sia garantita una congrua dose di sangue umano. Da questa impellente necessità di cibo nasce la battuta-tormentone della commedia, quell'Ho fame!, più volte pronunciata dalla pianta parlante, diventata negli anni Sessanta una sorta di ritornello per i ragazzi americani, un modo per ironizzare su tutta una produzione di film dell'orrore che il pubblico soprattutto giovanile seguiva per il piacere masochistico di vivere un incubo. Il film venne realizzato nel 1960 da Roger Corman, con uno dei budget più economici della storia del cinema, di appena 30.000 dollari, girato in appena tre giorni con una scenografia già esistente, affidando la parte di uno dei protagonisti all'allora sconosciuto Jack Nicholson. Dalla black comedy di Corman fu tratto in seguito un omonimo fortunatissimo musical off Broadway, da cui derivò a sua volta la versione cinematografica realizzata nel 1986 da Frank Oz


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini
Uno sbullonato fioraio che amorevolmente cura una pianta carnivora diventa un pluriomicida per assecondarne l'insaziabile sete di sangue umano. Scritta da Charles B. Griffith, girata da R. Corman in un vero negozio affittato per 2 giorni e una notte, con Arch Dalzell dietro la macchina da presa (la scenografia attribuita a Daniel Haller nei titoli è quasi uno scherzo), è una deliziosa black comedy che con il tempo è diventata un cult per gli appassionati di Corman. Notevole il cammeo del 23enne J. Nicholson come paziente masochista di un efferato dentista. La sceneggiatura fornì la base di un musical off Broadway con musiche di Alan Menken da cui derivò l'omonimo film di F. Oz.

la piccola bottega degli orrori versione 1986


Locandina La piccola bottega degli orrori

Un giorno - poco dopo un'eclisse solare - il timido Seymour Krelborn acquista da un cinese una strana pianta mai vista prima credendo di giovare alla pubblicità del negozio del fioraio Mushnik presso il quale lavora come commesso. Ma la pianta è un alieno carnivoro che si muove, parla e mira segretamente a moltiplicarsi per invadere il mondo. Il mostruoso vegetale ricatta Seymour costringendolo a procurargli sangue (il suo) e cibo (una delle vittimeè l'arrogante e sadico dentista Orin Scrivello che cerca di soffiargli la fidanzata Audrey) ma quando il giovane si rende conto del pericolo che incombe sull'umanità lo affronta e lo distrugge in un epico duello. Tornata la serenità, Seymour va a vivere con la sua amata in una casetta accogliente senza sospettare che nel piccolo giardino sta spuntando l'ultimo germoglio della diabolica pianta.
Tratto dal musical di Howard Ashman e Alan Menken del 1982 - a sua volta ispirato alla pellicola di Roger Corman del 1960 (The Little Shop of Horrors) - il film di Oz è una delle numerose produzioni di lusso sfornate ad Hollywood negli anni '80 con il preciso intento di riempire le sale e sbancare il botteghino. Divertente e costruito con indubbia professionalità, conta su un cast di grande richiamo, piacevoli numeri musicali, effetti speciali di buona fattura e un originale (talora eccentrico) gioco di inquadrature.A quanto si dice, il film sarebbe stato offerto a Steven Spielberg, Martin Scorsese e John Landis prima di essere affidato a Frank Oz.

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7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: Zanza Livorno, on line dalle ore 19:00 alle 24:00

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  2. Anche io ultimamente latito un po' e me ne dispiaccio perché invece vedo che voi non fate mai mancare il film quotidiano e, credetemi è davvero un toccasana per quando mi voglio distendere i nervi. Per quanto mi riguarda ho chiuso la mia ditta individuale e ho smesso completamente di muovermi perché a fronte di un grosso rischio non vendevo quasi nulla e gli aerei e i treni costano. Mi sono offerta come ideatrice e realizzatrice di creazioni di moda da casa e per adesso ho ricevuto parole di solidarietà ma nessuna commessa. In realtà il mio lavoro si può anche realizzare a distanza ma se non sei tu lì a valorizzare, a correggere una imperfezione con due spilli o a valorizzare un capo talvolta semplicemente scegliendo la modella più adatta ti viene a mancare un valore aggiunto notevolissimo.
    Aspettiamo, per fortuna non abbiamo figli e la pizza e la pasta la so fare anche in casa. Se Valerio porta un vino decente sembrerà d'essere da Briatore al Billionaire
    Bacioni
    Patty

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    1. Cara Patty, conosco il tuo talento e sono sicura che prima o poi tornerai a produrre in gran copia le tue creazioni mi piace poi il fatto che tu sappia organizzare un ristorante casalingo credo che per tuo marito avere accanto una ragazza che sa affrontare i tempi duri e non solo rimpiangere i tempi belli sia un gran conforto.
      Un abbraccio
      Zanza

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  3. Intanto grazie per la rapidità con la quale vi mettete a disposizione. Poi grazie per i complimenti ma credo che avreste fatto la stessa cosa anche voi. Quando arriverà sta benedetta gassa integrazione i ragazzi renderanno gli anticipi a Giacomo e rientreranno nel bilancio familiare. Dato che nonostante i cambi di sigle e di simboli ho sempre mantenuto la tradizione di famglia che votava PCI quello bellissimo con falce e martello di cui ora si vergognano ed ho quindi sorretto questa propaggine degenere del vecchio partito di Enrico mi auguro che sappiano fare le dovute pressioni e anche imposizioni, se serve, su quel bambolotto che hanno messo a dirigere l' INPS. Giacomo ha interessato Bonaccini, che non te lo passano nemmeno a morire e anche Landini che pare di andare dal papa. Pare però che i vice di quest'ultimo si siano sbilanciati in una quasi promessa ma solo di fare le necessarie sollecitazioni.
    E giochiamo in casa, se avessimo avuto la Bergonzoni cosa sarebbe successo???
    Con affetto
    Anna

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    Risposte
    1. Cara Anna, quanto alla rapidità facciamo il possibile, del resto il covid torna all' attacco e più si sta in casa meglio è quindi penso che un buon film a disposizione aiuti. nel nostro piccolo possiamo far questo.
      Capisco il tuo disappunto di erede di una faglia legata al PCI, vale lo stesso per me,
      orami credo solo nelle persone e non nei partiti, Bonaccini non lo conosco, forse un tantinello supponente ma se ha ricevuto consenso deve averlo meritato o almeno spero non sia solo stato per antibergonzonismo. Landini è scomparso dalle scene da quanto siede sullo scranno più alto della CGIL lo preferivo incazzato a difendere l' ala dei metalmeccanici ma solo gli stupidi non cambiano speriamo sforni sorprese che ci lascino a bocca aperta per la soddisfazione. Credo infine che sta benedetta cassa integrazione la paghino a tutti ma anno ancora mezzo milione di richiedenti ai quali non è arrivato nulla.
      Un solidale abbraccio
      Zanza

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  4. e anno per hanno
    rimandata a quest'altro settembre!

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