venerdì 4 settembre 2020

fatevi i gatti vostri 1595 "Cinema Alimentare"

Un sentito ringraziamento a un lettore a noi sconosciuto che si firma il Corsaro Rosso, di salgariana memoria. Ha letto delle nostre difficoltà nel reperimento de " la cuoca del presidente" e ce lo ha inviato. Lo ringraziamo sentitamente e provvediamo a inserire questo film in cineteca per la gioia di chi lo ha richiesto e di quant'altri fossero interessati alla visione.
Dato che la completa acquisizione dei files da parte della cineteca risulta piuttosto laboriosa in quest' ultimi tempi, prego gli interessati di considerare il film come disponibile, sul relativo  palco, solo a partire da metà pomeriggio di oggi
grazie

Buona Giornata

Bobby

recensione da my movies

CINEMA DA BERE E DA MANGIARE, UN FILM UMANISTA CHE METTE IN SCENA IL VIVERE TRA DRAMMA E COMMEDIA.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 5 marzo 2013

Hortense Laborie cucina per gli operai impegnati in una missione in Antartico. Ruvida e riservata, Hortense è una cuoca sopraffina che ha lasciato molti anni prima la sua fattoria nel Périgord per accettare un ruolo prestigioso all'Eliseo, dove si è presa cura della dieta del Presidente. Nonostante le insistenze di collaboratori e amici, Hortense non ama parlare di quegli anni e si rifugia in cucina a preparare un'ultima cena prima di ripartire di nuovo alla ricerca di una terra che possa accogliere lei e la sua coltivazione di tartufi. Per quanto provi a ricacciarli, i ricordi però riemergono e con quelli le gelosie di 'palazzo' patite ad opera di chef invidiosi che non hanno mai riconosciuto il suo talento e la preziosità dei suoi menù. Meschini e preoccupati, le complicarono la vita e le boicottarono la cucina, costringendola alle dimissioni. Ma adesso che è lontana, in quella terra battuta da venti gelidi, Hortense recupera il sapore dolce dell'amicizia che l'ha legata al Presidente della Repubblica francese.
Al cinema piace infilarsi in cucina, trasformando il cibo in protagonista e il racconto in convivialità. Cinema 'da bere' e 'da mangiare' è pure il film umanista di Christian Vincent, che mette in scena il vivere con quell'oscillazione tra il dramma e la commedia che è proprio della vita stessa. Liberamente ispirato alla storia di Danièle Delpeuch, cuoca della regione del Périgord, arruolata nel 1986 all'Eliseo per soddisfare appetito e gusto di François Mitterrand, La cuoca del Presidente ci introduce nell'alta cucina dimostrandoci che è un sistema chiuso dotato di rituali e regole che vanno rispettate o infrante ma solo dopo essere state ben apprese.
Romanzando l'avventurosa vita della Delpeuch, il regista francese realizza il profilo sincero di una donna che vive come cucina, sperimentando nuove esistenze e nuovi sapori senza perdere mai il piacere delle proprie radici. Lontana dalla sua fattoria, in missione in Antartide o in ricerca in Nuova Zelanda, per Hortense Laborie cucinare è l'unica cosa che conta e l'unico modo che conosce per integrarsi. Determinata e democratica, mette il suo talento al servizio di proletari o governanti producendo piatti che hanno la perfezione di un verso poetico e che traducono in forme perfette la tradizione culinaria francese. La cuoca del Presidente pratica la leggerezza e il sorriso, spostandosi indietro nel tempo e illustrando allo spettatore il passato di Hortense e i marosi che l'hanno spiaggiata sull'isola dove adesso vive il presente e da cui riparte per il futuro. Perché la vita per la Du Barry, come la chiamavano gli ostili colleghi della cucina centrale, è come uno dei suoi menù, in cui ogni portata ha valore per sé e valore in relazione alle altre. Per capire un'esistenza bisogna allora legare le parti, equilibrarne i frammenti e poi servirla ai commensali come un dono, una promessa a due passi dalla bocca. Alla maniera della protagonista, Christian Vincent 'cucina' il suo film separando e ricomponendo in forma ordinata la materia prima che compone Hortense.
Le portate servite, di cui si sentono addirittura i profumi e di cui ci si sazia con gli occhi, diventano il sottotesto che fa emergere differenze di vedute tra chi produce, vende, tratta, critica, ama i prodotti gastronomici francesi. I dialoghi piacevolissimi tra Hortense e il presidente, pieni di suggestioni filosofiche, storiche e antropologiche, rivelano un universo tutt'altro che elitario ma depositario di una ricchezza umana ingente, senza sospetto di nostalgia per il passato fine a se stessa

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    Redazione: Bobby Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00

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  2. Grazie infinite, Bobby, e mi dispiace che abbiate problemi tecnici.
    Ma ad ogni film che arriva io lovvo sempre più questa bellissima iniziativa . Anche adesso che la vita riprende, finire la giornata con un bel film è davvero piacevole ❤️

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  3. Mi ero un po' dispiaciuto quando avevate annunciato che la copia in vostro possesso non funzionava. Un grazie anche da parte mia al Corsaro Rosso che, ove volesse partecipare attivamente ai commenti credo sarebbe il benvenuto. La metà del pomeriggio va benone, adesso che l'aria si è raffrescata guardo il films prima di cena o dopo.
    Volevo anche chiedervi se ormai siete in procinto di passare ad un' altra sezione della lettera L oppure se si possano richiedere films dalla lista attualmente attiva. In tal caso chiederei la ballata di Cable Hogue che non conosco ma dalle info ricavate in rete viene riconosciuto come uno tra i migliori films di Sam Peckimpah.
    Buona Giornata

    Giovanni Martinelli

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  4. Grazie per le belle pellicole. lavor impagabile. Se ci sono altri a favore io voterei anche per la serie Divorce. La prima puntata non era male e poi sono brevi brevi e si possono seguire senza troppo impegno
    bacioni
    Anna

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