Ecco una foto della piccola maschera di Cice
ed ecco la maschera di ferro
Buona Giornata da
Dani
La maschera di ferro è un film del 1998 diretto da Randall Wallace, liberamente ispirato al romanzo Il visconte di Bragelonne di Alexandre Dumas.
Nel 1662, la Francia è in bancarotta per le guerre di Re Luigi XIV (Leonardo di Caprio) contro la Repubblica olandese. L'agricoltura del regno è in ginocchio di fronte al pesante onere fiscale che il conflitto richiede e i cittadini sono costretti a nutrirsi di cibo marcio. Sebbene il Paese sembri essere sull'orlo di una rivoluzione, il sovrano continua a trascorrere il suo tempo pensando solo a espandere il proprio dominio e a sedurre innumerevoli donne.
I famosi moschettieri hanno intanto preso strade separate: Aramis (Jeremy Irons) è un anziano abate, Porthos (Gérard Depardieu) è diventato un ubriacone e Athos (John Malkovich) è in pensione e vive con suo figlio Raoul, che aspira a unirsi all'esercito. Solo D'Artagnan (Gabriel Byrne) è rimasto con i moschettieri, che ora lo servono come loro capitano.
Durante un ballo a corte, Luigi XIV incarica Aramis di cacciare segretamente e uccidere il leader dei gesuiti, un gruppo che si oppone alla guerra e che vuole il re morto. All'evento mondano sono presenti anche Raoul e la sua amata Christine Bellefort, di cui il sovrano s'infatua immediatamente: per sedurre la ragazza senza nessun intoppo, il perfido sovrano decide di mandare il fidanzato al fronte. Dopo essere riuscito nel suo intento, un dispaccio riporta la morte del giovane.
Athos, in preda alla collera, tenta di uccidere il re, ma viene fermato dal capitano dei moschettieri. Di lì a poco Aramis convoca Porthos, Athos e D'Artagnan per un incontro segreto, in cui rivela che lui stesso è il leader dei gesuiti e che ha un piano per deporre Luigi XIV. Athos e Porthos sono d'accordo, ma D'Artagnan rifiuta di collaborare poiché non può venir meno al suo giuramento d'onore. I tre moschettieri decidono quindi di entrare in azione: in una prigione remota liberano un misterioso prigioniero senza nome, il cui volto è circondato da una maschera di ferro. Un terribile segreto sta per essere svelato...
CRITICA DI LA MASCHERA DI FERRO
"Vigoroso e spettacolare kolossal avventuroso, tratto da una spremuta a Dumas, dove subdoli intrighi, lame incrociate e sgargianti costumi schiacciano la psicologia dei personaggi. Dei quattro celebri spadaccini il più bolso è Gabriel Byrne, il più fiero John Malkovich. Leonardino Di Caprio paga l'inesorabile legge del contrappasso: mezz'ora con il bel visetto coperto". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 26 novembre 2001)
CURIOSITÀ SU LA MASCHERA DI FERRO
Il film è ispirato su un fatto storico realmente accaduto. Quando i cittadini francesi insorti distrussero la Bastiglia nel 1789, scoprirono nei suoi archivi questa misteriosa iscrizione: "Prigioniero numero 64389000 - l'uomo dalla maschera di ferro".
I quattro moschettieri sono interpretati da attori di diverse nazionalità: Jeremy Irons è inglese, John Malkovich è americano, Gérard Depardieu è francese e Gabriel Byrne è irlandese.
Anthony Hopkins è stata la prima scelta del regista per interpretare Aramis. L’attore ha dovuto rifiutare la parte a causa degli impegni con La maschera di Zorro (1998).
Come sopracitato il film La maschera di ferro con DiCaprio è basato sul libro di Alexandre Dumas Il visconte di Bragelonne, a sua volta ispirato a una vicenda reale. Ecco la storia vera.
Nella storia di Francia a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo c'è un mistero che ancora oggi non conosce una risposta certa.
Nel 1703, negli archivi della Bastiglia viene registrata la morte di un prigioniero noto come "Maschera di Ferro", perché la sua identità era celata da una maschera (anche se non letteralmente di ferro, bensì di velluto nero con molle di ferro che la tenevano chiusa). Chi era l'uomo il cui volto doveva restare segreto?
La vicenda infiamma la curiosità e la fantasia non solo del popolo, ma anche di uomini di cultura come Voltaire e Alexandre Dumas, che intorno a essa costruisce la trama del capitolo conclusivo del Ciclo dei moschettieri, Il visconte di Bragelonne.
Il libro offre un'interpretazione romanzata dei fatti e ispira ben 6 adattamenti per il piccolo e il grande schermo, caratterizzati da diversi gradi di fedeltà. L'ultimo in ordine di tempo è il film del 1998 diretto da Randall Wallace con Leonardo DiCaprio, intitolato proprio La maschera di ferro.
Ma qual è la storia vera dietro alla finzione letteraria e cinematografica?
Il romanzo di Alexandre Dumas padre e il film con DiCaprio
Alexandre Dumas padre (1802-1870) si appassiona alla storia della misteriosa Maschera di Ferro dopo avere letto le ricerche condotte da Voltaire sulla vicenda.
Il filosofo e poliedrico artista francese ne scrive in una appendice al XXV capitolo della sua opera Le Siècle de Louis XIV (1751), sostenendo che l'uomo la cui identità viene tenuta gelosamente segreta è un fratellastro o un fratello, forse addirittura un gemello, di Luigi XIV ovvero il Re Sole. In base a questa teoria, la Maschera di Ferro sarebbe il frutto di una relazione adulterina tra la regina Anna d'Austria e un misterioso amante, sulla cui identità circolano molteplici ipotesi, anche che si tratti del cardinale Mazzarino, braccio destro e successore del cardinale Richelieu.
Dumas padre abbraccia la tesi di Voltaire e ne Il visconte di Bragelonne mette in scena il tentativo da parte del moschettiere Aramis di sostituire Luigi IV con il fratello gemello, rinchiuso alla Bastiglia con il volto coperto da una maschera sotto le mentite spoglie di Filippo Marchiali.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Redazione: Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00
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La gattina è bellissima, se non ricorso male ha una gemella con colori melange? E poi c'è il grande gatto Balena? Proprio una gran bella compagnia di morbidi e pelosi amici.
RispondiEliminaVorrei chiedere un altro film di questa lista purtroppo per molto tempo non sonoriuscita a entrare nei commenti. Il film è "La classe operaia va in paradiso" che uscì quando non ero ancora nata ma del quale ho sentito tanto parlare senza averlo mai visto
Grazie fin d'ora
Lucy
(Patty mi ha segnalato che l' accesso via Amhed adesso rifunziona, lo provo)
Provvediamo per domani
EliminaCiao Dani
So dell' esistenza di altre versioni cinematografiche del romanzo di Dumas. Amesso che ciò non confligga con altri vostri progetti editoriali e gestionali Vi chiederei, ove possibile, di acquisire tali pellicole per la Cineteca di Esserino.
RispondiEliminaGrazie e buona giornata
Giovanni Martinelli
La proposta è interessante e zio Dante ha un discreto archivio su questa roba, purtroppo in Vhs e in gran parte danneggiato. Vedo cosa posso fare, probabilmente la roba molto vecchia sarà in inglese e forse con sottotitoli. La versione del 1977 l' ho già trovata invece e non dovrebbe esser male.
EliminaBuona giornata
Dani
Ho anche io una richiesta un po' strana e forse da rompi....si tratta di un film divenuto cult la piccola bottega degli orrori, mi interesserebbero però le due versioni quella di Oz del 1986 e quella di Corman del 1966. Pensate di poterle procurare alla cineteca del gatto?
RispondiEliminaUn abbraccio e scusate se mi faccio sentire poco
Anna