domenica 28 marzo 2021

fatevi i gatti vostri 1793 : L' amore pe' l' lardo"

Pe capì il titolo un basta penzà a Balena e ala su fame nzazziabile ma lo capirete arrivando ala presentazione del firme.

Ora devo  un favore a dela gente che secondo me si dà da fa parecchio e almeno un' occhiata a quel che chiedano la meritano. 

Figuriamoci se non l' avete visto sto messaggio,  io wiki l' apro almeno 10 volte al giorno così mi sono frugato in tasca e quei pochi spiccioli che tengo per un caffé o un bicchier di vino glieli ho mandati. L' unica altra cosa che posso fare e creargli questa piccolissima cassa di risonanza facendo rimbalzare il loro appello. 

E veniamo a noi meritavate dei doni e ieri si è prencipiato. Era un piccolo riconoscimento pela vostra costante attenzione al nostro blogghe e pele risposte date  al quesito della mia passeggiata veneziana. A proposito di ver problemino un mio amico che collabora alla redazione di testi scolastici di matematica mi ha accennato di volerlo inserire nella sua prossima pubblicazione, ne sarei felice senza peraltro accampar meriti o diritti in quanto si tratta di problemi piuttosto classici anche se lui sostiene di non averne trovato uno analogo con  una generica  ricerca in rete. Lo stesso mi scrisse il Parmigiamino ovvero di aver cercato, come fanno gli scolari discoli, la soluzione del problema in rete ma di non averlo trovato neppure con differente formulazione. Sta a vedere che ho scoperto l' acqua calda, del resto da bimbo mi dilettavo in calcoli strani che ricordavano i travagli di Archimede Pitagora ed Euclide ma solo nel travaglio e non nel resultato perché le soluzioni spesso erano scorrette o decisamente accantonate in corso d'opera non appena venivo chiamato per fare due tiri a pallone.

Ricordo che per mio conto avevo lavorato sul modo per calcolare la pendenza di una strada in salita arrivando a qualcosa di accettabile e di non tentato da altri almeno per quanto ne sapessi io; qualche variante ai metodi classici per trovare la distanza di una barca da riva e un modo alternativo per dimostrare il teorema di Pitagora. Tutta roba rimasta nel cassetto dove resta anche il giallo che per adesso non riesco a continuare, non perché mi manchino le idee o le parole ma perché non trovo mai il momento buono per mettermi alla macchina per scrivere. Per darmi una motivazione mi ero detto : Hai tante belle macchine meccaniche Dantino, fai così: usane una e ci scrivi dieci pagine, il giorno dopo ne pigli un' altra e giù altre dieci, con tutte le macchine che hai coprirai almeno 400 pagine. Mi piaceva il complotto motivazionale nato nella mia zucca ma appena presi la prima macchina vidi che il foglio slittava tra i rulli e smontai la macchina invece di scrivere o di prenderne un' altra e così via in una sorta di micidiale empasse per la quale non riesco a lavorare se non ho gli strumenti perfetti o quantomeno con il grado di efficienza che io reputo ottimale secondo il mio personalissimo punto di vista e tale risultato non s' ottiene se non con un complesso lavoro e un rosario di quelli che se lo regalassi ar papa gli toccherebbe avé un paggetto che lo aiuta a sostenello, come si fa cole damigelle che reggano lo strascico dele spose.

Più che per me il lavoro sarebbe per qualche psichiatra ma che sia bravo sul serio sennò lo contagio e si mette a far stranezze anche lui.

Intanto ho trovato le gomme usate per il mio camper che deve fare il collaudo ed ho finito di sistemare la Gilera da portare al collaudo anche quella. Mica è finita qui ho un tavolo scacchiera da rimettere a nuovo, sei orologi aperti e mai completati e poi i freni del ciao Rosso e la frizione del ciao Arancio che sta a Livorno e i collaudi di ambedue. Il paraurti anteriore della macchina di mia nipote che ha baciato il culo di un autobus della linea 2 e ancora la verniciatura mimetica del piccolo motorino Romeo, sei o sette bici da revisionare e ultimo ma non per ultimo la visita dall' ortopedico preludio ad una operazione alla schiena che mi era già stata preannunciata poco prima del covidde.

Il vaccino? Si ce l' ho messo nella lista ma subito dopo la revisione della Panda che ho a Follonica  e della Bombola del Metano che c'è sopra. Giusto in tempo per vedere arrivare qualcosa di alternativo all' astrazeneka le mie titubanze sul quale arrivano direttamente da Oxford dove ho informatori meglio del KGB. Comunque ufficialmente quel tipo lì non non me lo faccio perché me lo hanno fatto cascare di grazia E come se dovessi comperare una macchina della quale mi dicono prima che fa 20 cor un litro, poi 15, poi 25 poi che ha la frizione debole e poi smentiscono e mi assicurano che la frizione è come tutte le altre.

Io in queste cose la vedo come Alvaro di Stagno il marito di Olgarita che, quando la trovò senza mutande e con du idraulici in casa che nvece dis tringe i tubi si stringevano la cintola de carzoni e

Lei gli disse frignante: pelamordiddio Alvaro un t' arrabbià mi serano rotti un tubo n cucina e uno in bagno e n' ho dovuti chiamati due pe fa prima e poi so vestita sanno na sega loro se so senza mutande.

Alvaro un era un omo manesco e sapeva che anche lui proprio fedele un era mai stato così gli disse: va bene tegame senza manici e budello infinito,  in flagrante un ti c'ho chiappato ma la fiducia oramai l' ho sotto i piedi levati da coglioni ala svelta e torna dala tu mamma prima che ti ci porti io a pedate nel culo.

E così la vedo io: me la racconti in 5 modi differenti e poi vòi che abbia fiducia? Ma pòro te! 

Varda facciamo così' il mio di astrazeneka fallo a uno che ci crede 

e come compenso  fanni lascià pagato un bicchier di vino per me che gli faccio il favore 

ma il vino fattelo pagà  avanti di fagli ir vaccino perché un si sa mai.... 

Comunque ir mi dottore ha detto che io so un soggetto a rischio discreto e appena gli arriva mi fa quello di Putin, un nome na garanzia, essendo abituato ad ammazzà l' omini figuratevi se si scoraggia davanti ai virussi.

Il secondo e urtimo gruppo dei  doni li trovate  in audioteca c'è un cofanetto con scritto DONO. Poi si faranno dell' altri quizzi ma magari di tipo musicale. Holly mi suggeriva di fa con voi un giochino che quando s'era in tanti (be tempi) si faceva la sera dopo cena. Io pigliavo l' armonica e prencipiavo ad  accennà diverse note d'un pezzo musicakle per  poi premià cor un bicchier di vino o un dorcino chi indovinava r motivo qual' era. vediamo come si pole fa a mette in rete na roba simile. Si potrebbe fa una classifica tra i partecipanti e ala fine a chi vince ni si manda un video in cui io bevo e loro guardano un po come fa la Ferragni, lei si lava la topa con sapone da pubbricizza e tutte le bimbe che la guardano si dimenticano di lavassi pe sta a guardà lei.

Bona Domenica Dante

Ora il filme con presentazione da my movies

UNA COMMEDIA ESISTENZIALISTA E BICEFALA CHE ALTERNA I PUNTI DI VISTA E RIVELA IL GRADO ZERO DI UNA COPPIA E DI UN MATRIMONIO DOMINATO DALLA PAURA, IL SOSPETTO, IL TRADIMENTO, IL RIMORSO, LA RIVALSA.
Recensione di Marzia Gandolfi
lunedì 20 ottobre 2014

Amy e Nick sono sposati da cinque anni. Belli, colti e ammirati, hanno lasciato New York per la provincia, dove la loro relazione languisce e l'ostilità cresce. Dietro di loro la crisi economica che ha messo in ginocchio l'America e interrotto le loro carriere, davanti a loro nuvole nere che minacciano tempesta e guai, grossi guai. Licenziati dalle rispettive redazioni e dalle rispettive ambizioni, Amy e Nick provano a ricostruirsi una vita nel Missouri. Casalinga annoiata e paranoica lei, proprietario di un bar che chiama The Bar lui, la coppia scoppia il giorno del loro quinto anniversario. Amy scompare senza lasciare tracce, se non il suo sangue versato e ripulito in cucina, un tavolo rovesciato in salotto, un diario che non tarderà a essere ritrovato e un marito apatico che fatica a realizzare la sua condizione. Perché i vicini, i media, la polizia e tutti quelli che lo stanno a guardare sono davvero convinti che sia stato lui ad uccidere Amy.
A un primo sguardo Gone Girl sembra una corsa contro l'evidenza. Una corsa per scoprire le ragioni della sparizione di Amy e per dimostrare la colpevolezza di Nick. Perché lui ha tutta 'l'aria' del colpevole. Almeno per la polizia, che cerca indizi e accumula prove, per l'anchorwoman più famosa d'America, che sottopone a un'analisi impietosa la sua vita, per i vicini, che giurano al solito di aver visto e sentito, sicuramente per Amy, che gli ha dichiarato guerra prima di scomparire, formalmente per David Fincher, che orchestra nel tempo di un'ora un thriller meticoloso, un gioco di piste, di cinismo, di follia, di fragore mediatico, di illusione romantica. Ma poi, nell'ora e mezza restante, l'autore ridistribuisce le carte e avvia un nuovo film, una commedia esistenzialista e bicefala che alterna i punti di vista e rivela, dietro la messinscena para-hitchcockiana, il grado zero di una coppia e di un matrimonio dominato dalla paura, il sospetto, il tradimento, il rimorso, la rivalsa. Come la protagonista di Kim Novak anche Amy vive due volte. La bionda (e ideale) spirale dei suoi capelli nel prologo diventa segno del film e tono del film. Accarezzata dallo sguardo di Nick, la testa di Amy dissimula cose che lui vorrebbe talmente conoscere che si decide ad aprire la 'scatola'. L'ultima volta che un protagonista di Fincher ha guardato sul fondo della scatola è stato in Seven, un noir cupo di cui Gone Girl replica il gusto per la messa in scena, la scelta cromatica e l'iniziazione alla verità attraverso la creazione di un mondo parallelo. Un delirante disegno che pone il protagonista di fronte alla necessità di compiere una scelta precisa e irreversibile, una scelta traumatica che gli (ri)apre gli occhi. Per Fincher la strada verso la realtà sperimenta sempre la violenza ed è segnata dal sangue, dalle ferite, dai lividi, quando non dalla morte. Amy e Nick sono come ogni altro personaggio di Fincher figli del loro tempo. A ribadirlo è il regista di The Social Network, una tragedia geek che insieme a Gone Girl dice di noi e della nostra esistenza passata a costruire un'immagine pubblica conveniente. Nella rete (sociale), nella vita reale, nel matrimonio. Amy e Nick fingono superbamente di non vedere che il loro piacere narcisistico è compreso nello sguardo degli altri, nello sguardo di chi li osserva, figuranti frustrati dalla loro felicità senza nubi. Ma alla maniera dei film di Fincher, Gone Girl interrompe la narcosi interiore dei suoi protagonisti, facendo saltare lo schema logico e le previsioni facili, diventando gioco interattivo, dove il presunto assassino diventa vittima e la vittima si fa carnefice, dove c'è solo il male, di vivere e di guardare. Gli spazi dell'innocenza, in quel luogo mentale che è la città per Fincher, sono ristretti e affondano senza remissione chi pensava di (ri)costruire. L'ambiente domestico e il quartiere residenziale immacolato, facciata edificata sopra le rovine di un centro commerciale e della crisi economica, correlano le manie dei protagonisti, interpretano la loro psicologia, illustrano la morbosa estetica della malattia, del decadimento, dell'illusione a cui non sfugge nemmeno il matrimonio con la sua pretesa di durare per sempre. Come desidera diabolicamente Amy, che prosegue il discorso di Fincher sull'emancipazione (e libertà) femminile dopo l'amica di Mark Zuckerberg, che rifiuta la sua 'amicizia' (The Social Network) e l'eroina di Stieg Larsson, che si vendica del suo aguzzino e diventa elemento destabilizzante del liberalismo patriarcale (Millennium). Con Amy, corpo rigido e insensibile, la donna si fa mistero angosciante, pronta a ottenere il suo potere a ogni costo e con ogni mezzo, compreso quello di invischiare la preda in una tela di ragno camuffata da felicità coniugale. Assenza mai così presente e rivelazione bionda dentro un valzer di mostri di cui segna il passo, Rosamund Pike è la perfetta antagonista di Ben Affleck, abbagliante e (im)perturbabile, che trova l'epifania in un sorriso e l'attore dentro il riscatto di un personaggio assimilabile al suo. Trasposizione del bel romanzo di Gillian Flynn, che sceneggia il film, Gone Girl è testimone e giudice di quello che siamo veramente, al di là di tutte le apparenze e della capacità di costruire e abitare un teatro della mente. Teatro in cui si mettono in scena Amy e Nick, fatti davvero l'uno per l'altra, sovrani effimeri e officianti radiosi di una cerimonia barbara, dove i 'fedeli' scattano selfie e contemplano soddisfatti la propria immagine sul telefonino. Dopo aver compreso che in fondo anche per gli altri la felicità è una bufala. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Nick è uno scrittore disoccupato, torna al paese natio per assistere la madre malata e compra un bar in società con la gemella. Il giorno del suo quinto anniversario di matrimonio, sua moglie Amy - figlia di una coppia di celeberrimi scrittori di libri per bambini che hanno inventato il personaggio della "mitica Amy" a lei ispirato - scompare e Nick è sospettato di averla uccisa. I media si scatenano, coinvolgendo l'America intera. Riduciamo al minimo la trama per gli spettatori che non hanno letto il libro Gone Girl (2012), best seller di Gillian Flynn, anche sceneggiatrice. Per quelli che invece l'hanno letto la riduzione inevitabilmente frettolosa a colpi di scena ravvicinati può lasciare perplessi. Prodotto da Reese Witherspoon, è in superficie uno psico-thriller, assolutamente non hitchcockiano, come invece qualcuno ha scritto, coinvolgente e che mette a disagio; un'analisi impietosa del matrimonio come tomba dell'amore, dell'erotismo e del divertimento e, scavando ancora un po', il ritratto di un'America tremenda, di facciata, falsa, schiava delle apparenze e dei più beceri mezzi di comunicazione. Affleck, meno bamboccione del Nick della Flynn, ma incapace di una vasta gamma espressiva, rende involontariamente benino il suo personaggio. La Pike è una perfetta psicopatica con l'occhio allucinato. I personaggi minori (la gemella Margot, il primo moroso di Amy e soprattutto i tremendi - nel libro - genitori) troppo opachi e fuori fuoco.

7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
    ===============================================================================
    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
    *****************************---==oOo==---*************************
    Redazione: on line dalle ore 16:00 alle 23:00

    www.esserinoebalena.blogspot.it



    RispondiElimina
  2. Ok messa mano cuore per wikipedia sfortunatamente mi trovano in una bolletta storica ma il caffé ce lo possiamo alienare. Valerio si è talmente divertito che mi ha letto il tuo post ad alta voce. Incredibile come in tutto quel marasma di impegni tu riesca anche a restaurare oggetti, vivere una vita coniugale, scrivere e suonare senza avere 25 anni. Io salto alla terza incombenza in contemporanea. Grazie per il dono che ho iniziato ad ascoltare e per quelli di ieri dei quali ho fatto partecipe mio suocero.
    Un abbraccio grande tanti baci e buona dom
    Patty

    RispondiElimina
  3. Questo film desideravo vederlo fin dalla sua uscita grazie per le esaustive recensioni.
    Difficile addentrarsi nei meandri organizzativi di Dante eppure anche il Divino Poeta muovendosi per bolge e infernali paludi riuscì a portare a compimento un' opera mirabile anche per la struttura e l' organizzazione stessa del poema oltre che per le altezze raggiunte dalla sua poesia. Del resto il caos è la primitiva forma di disorganizzazione/organizzazione.
    Leggerò con interesse, a tempo e luogo, quelle dimostrazioni azzardate all' epoca della tua adolescenza.
    Buona Domenica
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina
  4. Grazie di tutto e il problema sebbene lo abbia cercato in altre forme non l' ho trovato magari hai tirato fuori una formulazione originale anche se la formula risolutiva fa parte della matematica più che classica.
    Buona domenica

    RispondiElimina
  5. A me piacerebbe dargli una fettina del mio bonus docenti, a Wikipedia, perché ha fatto più lei per le mie lezioni di geografia fisica di tutti i corsi e i manuali che mi sono passati per le mani - poi ci son state altre cose, certo, ma per la geografiavè stata davvero un aiuto. Il bonus però non posso usarlo per pagarli, così mi sono limitata a un paio di brioscine.
    E poi vi ringrazio di tutto e principalmente di esistere ❤️

    RispondiElimina

Il tuo commento è il benvenuto, ci fa sentire bene e ci incita a scrivere ancora GRAZIE
___________________________________________________
Se non hai un tuo profilo puoi commentare come ANONIMO scegliendo tale opzione dal menù a tendina (per conferirgli maggiore personalità puoi aggiungere la tua email)
Se non desideri comparire come ANONIMO hai a disposizione un altro modo semplice: apri una tua pagina qualsiasi su un host gratuito. Dopo aver scritto il commento seleziona la voce URL dal menù a tendina che ti viene proposto. Potrai inserire la tua firma o un tuo nickname e confermarlo scrivendo nella riga sotto l' indirizzo del tuo URL. I tuoi commenti saranno personalizzati e firmati. Un ulteriore modo, forse il più elegante di tutti, ma un po' più complesso è quello di aprire un blog, anche se non hai intenzione di pubblicare. Blogger ti guida passo passo alla creazione e ti farà aprire un account google. I passi sono parecchi ma se tu avessi difficoltà ti aiuteranno i nostri redattori o gli affezionati lettori.
_________________________________________________
COMMENTI PRIVATI: indirizzare a esserinoebalena@gmail.com
_________________________________________________