Ricevo una mail da una lettrice storica ma raramente presente nei commenti con una richiesta appena velata di rimprovero in merito alla annunciata serie di Scott & Bailey fermatasi alla recensione della prima puntata. Ha tutte le ragioni e a mia discolpa posso solo fare presente che oltre ad essere io una incasinata cronica, oltre a volerne fare mille e una mentre sto facendo la millesima cosa non mi pare di aver ricevuto molti incoraggiamenti per dare seguito a quell' idea. Comunque quale mea culpa e relativa penitenza con speranza di espiazione rapida in un futuro assai prossimo presenterò la seconda puntata della prima stagione. Gli aventi diritto all' accesso in mediateca troveranno anche links relativi alle emittenti che consentano la visione dell' interessante e simpaticissimo serial britannico. Chiedo cortesemente ai lettori anche a quelli che già mi avessero manifestato la loro opinione sulla serie, di farmi nuovamente conoscere il loro interesse o meno alla prosecuzione di tali presentazioni. Qualcuno c'era ma non ne ricordo molti e mi scuso di cuore per le mie continue dilazioni in merito alle promesse fatte. Purtroppo Bobby si fa sentire solo per dire che sta bene e sta lavorando ma da quando è rientrato ad Oxford la sua loquacità, già contenuta, si è ridotta del 90 per cento. Sicuramente starà ancora metabolizzando il dispiacere conseguito alla decisione sua e di Martina di trasformare la loro relazione in una profonda e sincera amicizia. Ricordo che lo zio usava spesso la dizione eutanasia di un amore prendendola a prestito da un autore che non ricordo chi fosse.
La zia ha sempre aiutato come può ma non è blogger né per vocazione né per professione. Resto nelle mani dello zio che ultimamente mi è apparso più disposto a partecipare con qualche contributo e al mio alter ego livornese Zanza che però, come sapete sta attraversando un periodo estremamente difficile legato alla cessione del bar e a un conseguente radicale cambiamento del suo stile di vita. Può darsi anche che allontanandosi obtorto collo dal Bar Nado, suo luogo di infanzia, di crescita e di formazione lei che di carattere è fortissima, trovi ancor più forza per rendersi totalmente indipendente da quel paradiso con le sbarre. La definizione è di Ampelio che così mi descrisse il suo luogo di lavoro aggiungendo: "quando ne sei lontano ti sembra d'esser mutilato, quando ci sei dentro lo maledici".
Ecco, infine, un film che mi era stato richiesto da Murasaki, un grande classico che dovrebbe portare allegria in questa domenica, purtroppo preludio a una nuova ondata di misure anticovid.
Qui la presentazione da my movies a parer mio leggermente ingeneros. In cineteca le indicazioni per la visione in streaming su emittenti che la consentono.
Buona Domenica
Dani
Il regista di Tre uomini e una bimba e Dirty dancing ha raggiunto un buon successo di pubblico anche con questo film. Deloris, la pupa di un gangster, deve scappare a San Francisco perchè testimone di un omicidio. A commetterlo è stato proprio il suo uomo. La polizia la fa custodire in un convento di carmelitane. L'irrequieta donna, in abito talare, ne combinerà di tutti i colori. Buoni i balletti e le musiche.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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AI LETTORI TUTTI
EliminaSALUTI MICIOSI
RispondiEliminaPer quanto riguarda me ricordo di aver espresso il mio favore nei confronti di quella serie. Non è il genere che seguo di solito ma le protagoniste mi parvero decisamente umane, diciamo due donne della porta accanto, con meriti e debolezze ben delineati. Il sapore molto inglese della ambientazione non guastava. Insomma decisamente meglio di molte serie italiane col solito eroe per protagonista.
Il tutto vale quale Sì alla prosecuzione.
Buona Domenica
Giovanni Martinelli
OK per me, il primo episodio mi era piaciuto
RispondiEliminaBuona domenica
Eliana
Mi ero già espressa in merito ma il mio è un OK convinto, mi stanno simpatiche le due tipe.
RispondiEliminaNotte
Patty
In ritardo ma arrivo, scusa Dani non ricordo se mi fossi espressa in merito al serial ormai non ricordo neppure se mi sono messa le scarpe quando esco di casa. Per me la serie inglese va benone, episodi brevi carini e quasi tutti al femminile gestiti da detectives semicasalinghe, talvolta inquiete, spesso stanche, come nella più reale realtà. Ne avevo visti vari mi pare sul canale 9 ma moltissimi li ho persi.
RispondiEliminaAssocia pure Giacomo nei consenzienti. E soprattutto grazie per il tuo impegno
Anna