O quasi.
Ieri è stato un giocoforza perché, come vi detto nel laconico post di iersera, non c'era stato modo di avere una connessione minimamente stabile. Almeno fino ad ora di cena. Noi non usiamo l' adsl, un po' perché nella nostra zona i lavori con la fibra sono rimasti bloccati al precovid, un po' perché ognuno dei dei tre residenti fissi, ovvero io lo zio e la zia Holly possiede un cellulare con piano tariffario che include un buon numero di giga di traffico oltre a chiamate illimitate La zia ne ha 30, io 70 e lo zio 10. Dato che tutti ci muoviamo molto ci fa più comodo avere l' internet con noi sul cellulare piuttosto che far ricorso ad una postazione fissa a casa. Così la zia si avvale di Iliad, io di Kena e lo zio di Postemobile. Ciò dovrebbe consentire anche una notevole ripartizione del rischio dato che tre operatori diversi che collassino nello stesso tempo è cosa piuttosto rara.
Mentre io e la zia utiliziamo degli smartphone con sistema android, piuttosto antiquato il suo, un po' meno il mio, lo zio è rimasto legato a un telefonino di 10 o 15 anni fa che non fa neppure fotografie ma in compenso gli consente di ascoltare la radio. In sostituzione del vecchio telefono fisso invece nell' appartamento abbiamo una sorta di apparecchio, comunque a cornetta e tastiera che in pratica è diventato il nostro telefono di casa. Lo acquistò Bobby, sempre sensibile ai ritrovati tecnologici. In realtà è un cellulare e, tramite una antennina molto sensibile, riceve il segnale di una scheda tim che sta invece inserita in un router wifi, simile a una saponettina, che alimenta sia il pc di casa sia questo telefono.
Ieri non funzionava la Tim e neppure Iliad e Kena, che comunque ci permettono di collegare il pc di casa utilizzando i rispettivi telefonini come modem. Lo facciamo sempre quando ci avanzano molti giga, verso la fine del mese. Allora scarichiamo tutto lo scaricabile dalla rete perché non ci piace lasciare inutilizzata una risorsa pagata in anticipo. Alla fine allo zio è venuta un idea: "Perché non provate a mettere la mia simme carde delle poste nei vostri telefonini ?" Ci ha chiesto.
"Perché noi abbiamo un alloggiamento micro e tu una di quelle sim card antiche ed è difficile ritagliarla, mi pare ovvio" ho replicato io con supponenza.
Ma lui non si è arreso ed ha domandato ancora "Quella Timme della saponetta wifi è grande o piccina?".
Mi sono data la classica pacca in fronte. Aveva ragione la scheda entrava perfettamente ma non avevo molta fiducia che funzionasse. Invece senza dar alcun segnale di ricerca di drivers o simili la connessione è subito apparsa. Stamattina siamo nelle stesse condizioni di ieri ma la postemobile funziona ancora ma non possiamo approfittarne troppo perché lui ha pochissimi giga rtispetto alle nostre. Chissà Postemobile forse usa una rete che non ha guai e comunque mi sembra strano che non abbiano trovato soluzioni per le altre. Vedremo.
Scappo a lavorare perché per quanto poche ce ne siano, le consegne alle farmacie vanno fatte. Come film presento "tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso" chiesto da Murasaki ( lo zio dice di riferirLe che lui lo vide all' Universale in via Pisana qualche anno fa, probabilmente circa mezzo secolo ah ah ah). Voi chiedete con fiducia altri titoli, prima o poi le wifi torneranno a risplendere insieme al sole di una primavera tuttora piuttosto freddina
Buona Giornata
Dani
da my movies
Il frammento che qui più interessa (e che ci sembra più centrato) è il surreale omaggio al fantahorror degli anni '50 intitolato "Gli studi sul sesso sono affidabili?". Woody Allen vi interpreta lo studente Victor Shakapopulis che, insieme ad un'attraente giornalista, va ad intervistare il dottor Bernardo (un John Carradine strepitosamente gigionesco), luminare in biologia e, ovviamente, completamente pazzo. Lo scienziato, dopo aver illustrato agli ospiti alcuni bizzarri esperimenti (...la terapia per l'impotenza sessuale degli ippopotami; un trapianto di cervello da una lesbica ad un uomo; lo studio delle pulsioni erotiche di un gruppo di boy-scout...), terrorizza la città liberando una colossale mammella che spruzza ad intermittenza fiotti di latte.Il film diverte, ma non è pienamente riuscito: la parodia non è sempre felice e dei sette racconti - presentati sullo schermo senza un vero filo conduttore - si ricordano, alla fine, soprattutto alcune isolate battute o le situazioni più stravaganti.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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AI LETTORI TUTTI SALUTI MICIOSI
EliminaQuanti anni passati! Ricordo che avevo poco più di venti anni quando lo vidi! Poi non mi è più capitato di riguardarlo. Lo farò con piacere. Grazie a Voi e a Chi lo ha richiesto.
RispondiEliminaBuon Pomeriggio
Giovanni Martinelli
Bel colpo risolvere una situazione del genere che mi avrebbe messo nel panico. Il film non l' ho mai visto e lo guarderò stasera.
RispondiEliminaHo ben due richieste una per me e una per Vale, provate a indovinare l' appartenenza
Thelma (senza Louise) e The wolf of Wall Street
Baci patty
Ringrazio sentitamente. Io sono nella schiera che predilige l'orgasmo in versione telefilm di fantascienza ^_^ (ma non mi dispiace nemmeno il primo, quello col succo d'arancio "rinfrescante")
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