mercoledì 26 settembre 2018

fatevi i gatti vostri n. 1097 "Il puzzo di Londra ovvero perché adoro zio Dante"

"Non ti manca il puzzo di Londra?" mi chiede scherzoso lo zio mentre facciamo colazione insieme. E' incredibile (e lo so fin da quando ero ragazzina) come nel suo fare, apparentemente distratto e un po' trasandato, zio Dante sia capace di andare al cuore delle cose. Da piccola lo chiamavo il tenente Colombo perché come il protagonista della famosa serie televisiva era abilissimo nel trovare soluzioni agli enigmi che mi affliggevano. Una volta in casa mia  mancò un piccolo cofanetto di ombretti di Holly, la zia non ne fece un dramma perché li usava poco ma io sì perché me ne aveva concesso l' uso  e la cosa mi gratificava alquanto così  li aveovo portati di sopra. Con la zia ci interrogammo su chi tra le mie tante amiche potesse aver osato tale profanazione ma non ci veniva in mente nulla, Lo zio stava intagliando un legno vicino alla stufa e ogni tanto sorseggiava il suo rosso. A un certo punto mormorò "io li chiederei a quella che porta un orecchino diverso dall' altro e che ancheggia un po' quando cammina".
"Caspita Giulia! - pensai- Una delle mie amiche più intime". Alla prima occasione di studio insieme le chiesi in modo garbato e quasi buttato là en passant se mi potesse aiutare a ritrovarli in giro per casa  ma la ricerca non ebbe esito. Però dopo qualche giorno mi disse "sai che io una volta cercavoil mio  kajal e poi lo avevo in uno zainetto dei libri? Tu hai guardato nei tuoi?". 
Certo che ci avevo guardato ma dissi di no e proprio in uno dei miei tre zainetti ritrovai il cofanetto. Poteva avercelo messo solo lei. Piuttosto furba, nella prima ricerca aveva acquisito il fatto che sospettavo delle amiche, durante una sessione di studi di certo aveva infilato l' oggetto nello zaino e in una terza occasione mi aveva dato la preziosa info. 
Quello che non capivo era come fra tante mie amiche, eravamo una 15ina lo zio avesse subito centrato il bersaglio e gliene chiesi conto.
"Una che porta due orecchini differenti non è una che si è messa i primi che trova o che se li è fatta mettere dalla mamma, c'è già la voglia di attirare l'attenzione, in più sculetta, alcune ragazze hanno il movimento d'anca naturale ma lei lo esaspera un  po' perché vuol essere notata e una che vuole essere notata vede negli ombretti alcuni ferri del mestiere ergo...."
Sempre così. Qaundo gli parlai del mio fidanzato mi disse, privo di tatto come sa essere solo lui: " quante volte ci trombi a settimana?."
Imbarazzata ma non troppo, con lo zio abbiamo molta confidenza, dissi: 
"ogni volta che ci vediamo". 
E lui mi fece: "forse allora a luglio ci arriva ma più in là no".
"Ma se neppure l'hai visto! - sbottai- come pensi di poterlo conoscere?  e mentre sollevava il bicchiere mi sentii dire: "non mi serve conoscere lui, conosco te. Tu sei divorata dalla fame  di tutto, dannata a non trovare pace e non basterà un salsicciotto per quanto di qualità a sfamarti cara mia".
A Venezia tira la bora e, contrariamente a Trieste, dove ti scaraventa in mare qui arriva dal mare, spruzza le rive con l'acqua dei canali quando sono esposti direttamente al suo soffio. Clima fresco e secco 21 gradi di umidità. Una benedizione anche se bisogna rinunciare agli shorts e alle canottiere. Zio Dante  può portare avanti il suo trattamento antimuffa che ci ha spiegato nei minimi dettagli. Sostiene di aver aggiunto la pipì di esserino e Balena al liquido antimuffa. Non si sa bene come l'abbia ottenuta ma lui dice attraverso un forellino che ha praticato nella vasca vecchia della sabbietta. Forellino posto alla fine di un pavimento inclinato che avrebbe conferito il prezioso nettare in un contenitore posto sotto alla vaschetta. Non si sa mai se prenda in giro o dica sul serio.Una volta, tanti anni fa, Balena fece la pipì sulle scarpe  dello zio e, parola della zia, in un attimo, quasi fosse già pronto lui gli fece la pipì sulla coda. Balena si offese talmente che stette a lavarsi ininterrottamente per due giorni. Poi decisero per la pace. Ronfare insieme a letto era troppo importante per tutti e due.
Ho chiesto un permesso non pagato di 15 giorni ulteriori alla scuola dove insegno. Me lo hanno concesso di buon grado in quanto in questo periodo avrebbero poco da farmi fare.
Sto pensando seriamente a cosa fare e più ci penso più sono confusa. Ho rinunciato volontariamente a passare questo periodo da Zanza perché con la sua compagnia e quella di Sama, Daria e Marina so già che avrei deciso di non tornare più a Londra.
In realtà gli inglesi sono noiosi. Con l'eccezione di Lady Jane, che ha allietato il mio inverno, ho trovato il resto delle persone piuttosto prevedibili. Per di più la mia zona è invasa di indiani, gentili ma rompipalle, mielosi e falsi più di un gondoliere ubriaco alle prese con una turista piacente.
La metro, è proprio vero, puzza in una maniera indecente o meglio gli utenti della metro puzzano, di ascelle, di alito, di altri gas mefitici che ammorbano senza via di scampo. In confronto i lenti vaporetti di Venezia sono una carrozza reale persino nei periodi di sovraffollamento. Il fatto di dover continuamente prendere mezzi pubblici, per me che sono abituata al ritmo di una città che si muove a piedi o in barca è un tormento. Mio fratello non mi è d'aiuto, si alza all' ultimo momento ogni mattina, trangugia il caffé, mi saluta col pasticcino in bocca esce e corre al treno per Oxford. Torna alla sera e ha quasi sempre degli amici che lo aspettano al pub. Un paio di volte a settimana rientra con una ragazza che spesso si ferma a dormire, con la stessaa dura al massimo un mese, un mese e mezzo. Poi cambia. Non ho ancora capito se deve farsi tutte le smorfiose di Oxford o se sono tutte le smorfiose di Oxford che se lo passano commentando: un tipo divertente ma non per troppo tempo. A lui stabene così. Molta carriera un po' di sesso, un po' di pub.  Mi invita sempre a bere con la sua compagnia  ma io mezzo litro di birra a sera non lo reggo e non so che fare.
L''unica volta che in un pub coi suoi amici  ho dato relazione a un suo collega  ci siamo messi insieme. Mi  sento ancora svuotata per la decisione presa di lasciarlo. Evan aveva pochissimi difetti e nessun lato debole. Purtroppo mentre a livello mentale  ero ammirata dalla sua testa, dal suo corpo e dalla sua soliditá  non riuscivo ad emozionarmi  più di tanto e io se non provo ansia, gelosia, passione, capisco  di non amare con tutta me stessa, per quel poco che ho dedotto  nel mio apprendistato sentimentale.
Ovviamente lo zio  sa queste cose come se mi leggesse dentro  e mentre posa il pennello e cerca il bicchiere  mi fa l' occhiolino 
"sei inquieta eh nipotina pazza?" dai retta a me bevi qualcosa di forte! C'è una bottiglia di Matusalem sulla libreria. Me l'ha fatta avere un amico di Fidel Castro che gliel' ha trovata sul comodino quand' è morto. Aveva appena tolto il tappo!"
"Le solite sparate" penso e replico:
"Non voglio prenderci il vizio"
"Bella sarebbe la vita senza vizi! Una garn bella rottura di coglioni!"
"E poi i vizi servono: servono anche a esercitarsi a perderli, poi a riprenderli e a riperderli finché morte non ci separi... dai nostri vizi appunto."
Si becca il vaffanculo ma mi costringe a riflettere anche stavolta. Caro Zio!

Considerata la lunga tirata mi faccio perdonare con il 7° tomo della montanelliana che metto nello scrigno on line

Baci Dani.

3 commenti:

  1. Cara dolcissima Dani
    che bel post
    ne emerge sì la figura di ti zio Dante e come non potrebbe ma anche la tua, il tuo coraggio di lasciare una situazione che si profilava "per la vita" ma che tu sentivi non esser tale. Chapeau Dani, in un mondo in cui ci si vende al più ricco o si prende un marito tanto per averlo, riesci a rispettare la tua libertà e anche la sua anche a prezzo di una forte sofferenza. Gli zii, specie se acquisiti non trasmettono DNA ma in un vecchio studio di antropologia culturale ricordo che sottolineai in un libro di Altan il fatto che la cultura divenga natura. Mi pare il tuo caso.
    Meglio cento cavalle pazze che una che si inginocchia.
    Un bacione grosso grosso.
    Patty (mi loggo all'antica perché ho fretta)

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  2. Mi trovo totalmente daccordo con la signora Patrizia. Un bel post con tanti raccontini all' interno. Mi piaceva molto leggerla Dani e lo facevo ben 11 anni fa. Ricordo il suo frasario gattesco, attribuito a Balena come una esilarante trovata. Adesso è una giovane donna e affronta temi e problemi consoni alla sua età. Vedo però che ha coraggio e anche se le manca una visione chiara, per adesso, ha chiarezza di sentimenti. Tanti tanti auguri
    e grazie per la Storia d'Italia

    Giovanni Martinelli

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  3. Ho l'impressione di sfogliare un album di fotografie: Londra, Venezia, il ritratto di un "evanescente", ma quotidiano Bobby e quello intriso d'amore di Dante. Non so se vado troppo oltre, ma vi leggo quasi una richiesta di aiuto per fare maggior chiarezza ancora...perché lo Zio vede più in là di dove riesci a fare tu e ti può non tanto indicare una direzione, quanto almeno dire cosa vede :)

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