Alla fine è andato tutto bene e allora festeggerò questa domenica come quella del dopo paura. Lo zio è partito presto con la mia macchina per andare a finire il lavori del camper. Gli vuole costruire un tettino mobile perché ha trovato infiltrazioni di acqua ma non è ancora stagione per agire con la vetroresina, poi deve finire l' impianto elettrico perché al momento non fanno fari frecce e luci di posizione, ma dice che è una cazzata e rifarà tutto ex novo bypassando il vecchio impianto che ormai è decotto dal tempo. Speriamo in bene. Le gomme le ha sostituite l' altro giorno con quatto rigorosamente usate ma assai meglio delle sue che gli ha procurato un benzinaio suo amico. Cento euri col montaggio. Ci può stare in confrono agli oltre trecento che ci volevano per delle nuove. Poi quelle che ha messo su avevano erano su un camper che è stato dismesso ed avevano fatto al massimo 3000 km, infatti hanno ancora quei pallini che si consumano piano piano e testimoniano lo stato d' uso. Io e la zia, invece abbiamo deciso di farci una bella biciclettata e partendo da Venezia andremo a trovarlo. Siamo tra quei fortunati che a Venezia possono quasi usare una bici e ne abbiamo due a casa, Spiego l' arcano. A Venezia è proibito l' uso della bici pedalando, spingerla si può ma è cosa davvero poco utile e a seconda del sestriere nel quale si abita può rappresentare davvero una sorta di percorso a ostacoli a causa degli innumerevoli ponti con scalette da superare. Noi però da Piazzale Roma e da Santa Marta abbiamo un percorso agevole perché abitiamo in una zona comodissima da raggiungere. L' unico neo della zona sono le strutture delle case che furo edificate ex novo in epoca mussoliniana e che a Venezia stanno come un pugno in un occhio. Comunque un solo ponte dalla stazione e due ponticelli piccoli da piazzale Roma. Al mattino presto varcati i ponti siamo praticamente già in zona pedalabile. Partiremo verso le 10 e mezza e Raggiungeremo lo zio sul mezzogiorno. Per pranzare insieme a lui. Ha tutto quello che serve, perfino un enorme ombrellone verde che apre accanto al camper. Non mancano sedie tavoli, fornelli da campeggio. Una efficiente cucina c'è anche dentro alla cellula abitativa del vecchio Ford ma se si può cucinar fuori tanto meglio. Il ritorno credo che lo faremo con la mia macchina visto che stanotte starà ancora a Santa Marta per consentirmi di accompagnarlo domani mattina alla revisione.
La zia ha deciso per gli spatzli fatti da lei condito con gorgonzola (che a venezia si chiama formaggio verde) e noci. Li spatzli lei li fa con tutti gli avanzi di verdure consistenti, ad esempio le spuntature dei carciovi, parte dei gambi e mette dentro anche altre erbette. Li macina sottilmente poi le impasta con la farina. Debbo dire che un sapore buono come quello degli spatzli della zia non l' ho mai sentito altrove, specie il carciofo messo negli ingredienti dà loro un gusto amaricante che si sposa perfettamente con il gorgonzola fuso. Per secondo polpette già preparate a casa che friggeremo all' aperto. Il vino è già sul posto. Se il sole ci assiste si rischia di passare una bella giornata.
Auguro altrettanto a Voi
Dani
Il film odierno è un po' particolare ma lo zio che lo conosce sostiene che sia un vero cult da collezione, difatti in rete ad alcune stroncature si contrappongono recensioni con giudizio totalmente contrario. Da vedere dunque non tanto per la qualità ma per quanto vi anticipa questo commento tratto dalla rete (presentazione amazon 2020)
Traumatizzato ed ossessionato dal proprio lavoro, un regista di film horror deve rivolgersi ad uno psicanalista: finisce, però, nelle mani di un pazzo assassino che fa ricadere su di lui la colpa dei propri crimini.
Il gatto nel cervello di Lucio Fulci” è un'ossessione. L'ossessione di fare film, di fare cinema a tutti costi, anche quando questi ultimi sono davvero ridotti all'osso, anche quando si produce un'opera povera e raffazzonata. Ma con sincera passione. Un gatto nel cervello, ultimo film del maestro dell'horror italiano Lucio Fulci a essere uscito in sala, è un'opera emblematica e definitiva in questo senso, una chiave di volta per ca(r)pire i meccanismi del cinema popolare più povero e avventuroso. Ma anche, grazie alla interpretazione di Fulci nei panni di un possibile se stesso, l'apice artistico del cinema “di recupero”, una scatola cinese metacinematografica con infinite possibilità di lettura. Un film davvero emblematico che, nell'anno del suo trentesimo anniversario, ci piace ricordare e omaggiare.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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EliminaMICIOSI SALUTI
Buongiorno a tutti e scusate se mi intrometto nei commenti iniziali ma ho paura, dopo, di dimenticarvi perché ci ho diverse cose da sistemare. Sono molto contenta per Dani, soprattutto perché si è ripresa: i miei malanni cominciarono appunto con una nausea che non passava con niente e capirete che in questa prospettiva il Covid per una ragazza giovane mi sembrava di gran lunga il male minore.
RispondiEliminaComplimenti per i vostri bei progetti, anche da noi stamani è primavera e forse mi ritaglierò un po' di tempo per una passeggiata nei campi - ma soprattutto complimenti per gli gnocchetti fatti con i carciofi, che mi sembra una grande idea 💚😋
Oh, perfetto: i commenti funzionano e voi avete pubblicato i vostri appena prima di me. Una stella brilla sull'ora del nostro incontro ⭐️💫
RispondiEliminaTutto perfetto dunque. Il sole splende, Dani si è ripresa e ormai starete preparando quella tavola già appetitosa al solo leggerne. La cara collega fiorentina progetta passeggiate campestri e io ho montato il dondolo in giardino per adesso assoluto appannaggio della mia gatta alla cui benevolenza è affidata la mia possibilità di occuparne una parte nel pomeriggio. Che giri il vento del Fato e ci siano regalate giornate simili!
RispondiEliminaGiovanni Martinelli
Immagino che mentre vi scrivo sarete lì a sorseggiare una buona grappa fatta con qualche alambicco costruito da Dante. Sono felicissima che il tuo problema abbia avuto rapida soluzione.
RispondiEliminaGrazie per i film che hai presentato con molta sveltezza.
Buona domenica da
Patty e Vale
Siamo felicissimi che sia andato tutto bene
RispondiEliminaun abbraccio
Anna e Giacomo