venerdì 17 gennaio 2020

fatevi i gatti vostri n 1415 " Le Nove Muse "

Zio Dante aveva già fatto un conto, per il suo giallo vuole usare tutte le  macchine per scrivere che possiede  ma intendeva affidare ad ognuna un determinato numero di pagine. Ovviamente quando ne parla non ci dice il numero delle pagine totali nè quante desidera attribuirne ad ogni sua macchina per scrivere. 
Stamattina  la zia era uscita in barca con Bobby che ierisera è venuto ancora a trovarci per il fine settimana stavolta addirittura un giorno prima. Strano fratello! Per anni è venuto 4 o 5 volte in un anno. Secondo me passa un periodaccio con gli amori o meglio deve essersi spostato dall' emozione  dalla coscia allentata a quella del cuore aperto  e siccome in fondo è un troppo buono quando si scopre diventa vulnerabile ed è facile farlo star male spero me ne parli.
Io cucinavo e lo zio in salotto batteva con ritmo buono e costante sulla remington portable che è una delle sue preferite . quando  dopo aver messo la focaccia in forno secondo l' istruzioni della zia, l'ho salutato porgendogli un tazzone di tisana calda per lenire le sue sofferenze, leggi tosse secca derivante dalla bravata in motorino mi ha detto con aria sconsolata: "non ce la faccio.  sai Dani"
"E a che cosa- ho ribattuto io- a smaltire sta tosse?"
"Ma no non ce la faccio  a finire il giallo. con le macchine che ho mi ci vorrebbero Nove Muse"
"ma no dai...nove nel senso di nuove e muse nel senso di macchine pe scrive lo sai che le chiamo così"
"Ma non sono abbastanza?  Ne ha prese altre due alle aste online!"
"Sì ma chissà quando arriveranno e poi non pensare che mettidentro il foglio e scrivi. Le ho pagate poco ma saranno bloccate e da revisionare tutte e due".
"Beh lo sai fare egregiamente tu  il riparatore di macchine per scrivere". 
"Sì sì ma dovrebbero arrivare prima di domenica ed oggi è venerdì".
Mentre stavo dicendo abbi pazienza hanno suonato alla porta
"Pacco"  hanno detto al citofono
Sono scesa ho firmato e ritirato, era arrivata la tedesca.
Ecco le fasi dell' apertura del pacco immaginate lo zio che scarta come un bambino vicino all' albero la mattina di Natale.





 Bella sobria elegante e a dir dello zio: una giornata di lavoro per farla scrivere, una settimana per renderla attraente.

Si è messo subito a fare la diagnosi e a parte la molla di ritorno del carrello e i tasti bloccati non ha trovato segni di malattia grave, così ha iniziato lo smontaggio ma non ha fatto molto perché è rientrata la zia e si è messa a urlare che questi lavori non deve farli in casa. Lei ha ragione ma poveretto con le gambe poco autonome e mezza bronchite dove deve andare? Il suo magazziono è a 8 o 9 km e come ogni cosa in terraferma risulta disagevole da Venezia. Del resto a Venezia chi ha una cantina ci apre un negozietto o un bacaro. Così ho calmato la zia promettendole che avrei messo a disposizione camera mia finché non si sarà rimesso in salute. Dopo pranzo eravamo al caffé quando il campanello ha trillato ancora. Pareva un de j'avù,
"pacco" ritiro risalita delle scale apertura con occhi spasimanti 

 
 il venditore ha poi pensato bene di fasciare l' interno con un cartone da champagne aggiungendo una cartolina di buon anno del 1947 e un bigliettino di ringraziamento e auguri così io ho subito detto "speriamo che invece della macchina ci siano tante bottiglie....."

 
 invece era li dentro in una sua custodia tutta sfasciata
 

ma alla fine con solo una ripulitina con straccio eccola là

 
una bellissima Underwood portable piena di ruggine ma senza compromissioni meccaniche. Stima dei lavori
10 gg ma questa è una chicca che può rivaleggiare con la Remington del resto sono made in USA ambedue.
La valigetta è in condizioni penose ma basta una tavoletta per rifarlee il fondo ex novo, un po' di colla e la carta zigrinata da rivestimento. Guardando questi oggetti  dal vivo si capisce facilmente come una macchinetta presa all'asta a 30 euri ne richieda oltre 200 per un buon restauro totale e una ottantina per un efficiente restauro conservativo, ci sono centinaia e centinaia di vitoline e ingranaggi da pulire, oliare e rimontare quando si ha la fortuna di non avere pezzi mancanti.
Come avrete visto nelle foto il giallo procede e domani, voce permettendo, ci sarà on line la lettura  del  secondo capitolo con l' arrivo a Venezia di Roberto Ciampi, detto Bobby  matematico per studi, fotografo per mestiere e investigatore per caso.
Buona giornata

Dani.


6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dani Venezia
    online alla 15:20 alle 17:00

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  2. Pura invidia la mia ma anche il compiacimento del vedere una persona amica che prova emozioni belle e profonde con davvero poco. La descrizione fatta da Dani e le foto a corredo danno perfettamente l' idea dell' arrivo e dello scartoccio dei due pacchi. Quella cartolina mi ha riportato indietro negli anni. Mia nonna le conservava e me le mostrava orgogliosa come se fossero un tesoro, ignara o comunque distaccata dal fatto che io vivessi nel momdo della Barbie e della sua lussuosa casetta. Vedendo i nuovi acquisti (non saprei quale scegliere da quanto son belle) mi è preso il desiderio, forse ovvio, di possederne una tutta per me e usarla per scrivere. Ho conosciuto le macchine meccaniche ma quelle della mia epoca erano ormai spigolose con design moderno e troppa plastica. Quanto al restauro credo che quello che Dante chiama conservativo sia anche migliore dell' integrale. Le cicatrici, gli anni, i segni del tempo hanno una loro bellezza. Rimetterla al nuovo di fabbrica mi ricorda il patetico atteggiamento delle donne di plastica che si son rifatte anche...e mi fermo perché lavorando in ospedale tante cose le conosco de visu.
    Un abbraccio e auguri per i lavori e la salute.
    Aspettiamo trepidanti il secondo appuntamento col detective Ciampi.
    Anna

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  3. No, ragazzi, non mi potete torturare così. Guardate che se continuate su questo passo butto la coscienza alle ortiche e dico a Dante che ne accetto almeno una in regalo (che tanto abbiamo già avuto la prova provata che di comprarle con onesto denaro regolarmente emesso dalla banca d'Europa proprio non c'è verso)!
    Scherzi a parte, sono davvero belle e te le invidio davvero, rimetterle in tiro sarà un vero piacere, scriverci anche di più.
    Detto questo, lo so anch'io che "chi a una sola è fedele cerso l'altre è crudele" ma l'harem di macchine da scrivere, non so...
    Basta, mi cheto e vado in un angolo a rosicchiare la mia invidia 😄

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    1. Ahah ah "rimetterle in tiro" proprio come mi dice zio Dante quando esco tutta ben messa: "bada te come s'è messa n tiro la mi nipote". Voi toscani avete il dono di una espressività linguistica in cui si fondono spesso sintesi e ardite figure retoriche. Se poi la frase si riferisca alla potenza di un tiro di buoi, al tirare a sé come attrazione o stando più terra terra a "far tirare qualcosa" non so. Spiegatemelo voi o dovrò ricorrere a Zanza.
      Un abbraccio
      Dani

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    2. O Danuccia per conto mio viene dal tirare a lucido, operazione che facevano i mobilieri o i restauratori. A Livorno si dice anche badalalì è tutta tirata come na scureggia ma è per rendere l' idea di una quasi sacrificata nella sua mise come se temesse di far aria e camminasse a mele strette. Quanto al fatto poi che una tutta tirata faccia tirare anche i ciondoli dell' omini è risaputo perché è legge dela fisica che pi una s'attopa e più fa effetto.
      Attoparsi (per i foresti è farsi Topa= bella ragazza figura in cui una piccola parte diventa rappresentativa del tutto ma non mi chiede che figura retorica sia, u me lo ricordo.
      Ciao mettiti in tiro che prima o poi un bischero ti inciampa addosso.
      un bacio a Bobby se un gli fa schifo
      Zanza

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  4. Mi prendo la libertà di un intervento di pronto soccorso linguistico in favore di Zanza che non ricorda il nome della figura retorica che ha peraltro molto correttamente descritto. E' un dei tanti tipi di sineddoche come lo sarebbe l' espressione: "i remi veneziani" parlando della imbarcazione, vogatori compresi, che partecipa alla regata delle repubbliche marinare. Complimenti a Dante per gli acquisti e per il saper trovare ogni giorno nuovi motivi di interesse. Aspetto anche io il giallo.
    Con affetto
    Giovanni Martinelli

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