mercoledì 8 gennaio 2020

fatevi i gatti vostri 1409 " e adesso inizia la strada in salita "

Ieri nessuno ha fatto il post eravamo troppo presi nei saluti, per fortuna abbiamo potuto pranzare tutti insieme ma poi ognuno ha dovuto farsi coraggio. Quella che ha sofferto più di tutti, a parer mio, è stata Costanza che si aspettava che Dino la accompagnasse e si fermasse per un po' da lei in Svizzera ma lui aveva già confessato a zio Dante che in Svizzera si annoia mortalmente percghé Costanza riprende la sua vita da manager indaffaratissima con sveglia alle sei del mattino mentre lui rimane a non far niente nella grande e perfetta villa di lei. "Ma c'è  anche il laghetto..." gli diceva zio Dante e lui: "E che sono una papera?" 
"Hai la piscina....." 
"Sì sì di Gennaio vacci te in piscina, sarà anche coll' acqua calda ma quando esci pigli un accidente". 
"Hai l' idromassaggio meglio di vello di Trampe e Melensa..."
"Boia fosse per me un mi laverei nemmeno" 
"Sona il piano allora!"
Lo sono da 60 anni Dantino". 
"Bè hai una bella donna accanto stacci insieme". 
"Io boia  e ladro Dantino e ci sto quando mi fa voglia cola donna e quando fa voglia a lei, mica so un automa dé! Poi lo sai che a me a rifa sempre le stesse cose  mi rompo le palle".
 Zio Dante nel farmi il resoconto di tanta conversazione commentavava:  "io lo rimbrotto Dino per questo suo atteggiamento ma lo capisco profondamente perché in fondo noi due ci s'ha la stessa soffernza dentro. E' il senso della vita che non trovi mai davvero. Io lo affogo col vino e l' attività, lavoro smonto rimonto viaggio in modo da non dar spazio ai pensieri di entrarmi in testa lui ci nuota dentro, da sempre. Lo vedi che ormai quando siamo insieme siamo doventati la saga dei ricordi. Si incomincia da quando s'avevano 6 anni e si finisce a dieci anni fa, forse anche di più. Ierillaltro mi faceva mentre si beveva accanto al foco: ' Te lo ricordi quando Don Luigi scappò di corsa da casa di quella sposa e un fece atempo a rimettesi le mutande? Boia dé venne al barre cor un fiatone e sistiantò sula sedia ma la gatta di Nara da ir tavolino  la sedia vide il sacchetto dele palle che ni ciondolavano e gliele artigliò di brutto. E si dovette andà ar pronto soccorso e la comica fu che ni dovette dì che era stata la gatta e il Cerchiai che era un medico più comunista che de portuali  ni disse: non solo molestate i ragazzi brutte merde vestite di nero ma ci provate anche coll' animali. Don Luigi voleva guasi reagì ma ci s'era tutti lì a pigliallo pel culo e Ampelio esordi  'tanto  il prete  fa il lordo cola gatta finché ci lascia le palle'  Lo sa benissimo che me ne ricordo ero lì con loro ma sennò si starebbe zitti e allora la su conversazione. ma nche la mia casca sui tempi andati".
Questa scenetta è una delle più buffe che hanno rievocato ma dopo la risata istantanea ci si rende conto che non parlano quasi mai del futuro e credo che il guaio stia proprio lì.
Purtroppo mi rendo conto che io e Zanzara soffriamo dello stesso male, non abbiamo un gran passato da rievocare, anzi il suo è molto più doloroso del mio per la perdita  del primo fidanzatino in una caduta di motocicletta. Spesso anche noi entriamo nel gioco dei ricordi:  Sai Zanza quando zio Dante si mise in testa di fare l'arrotino ambulante?" rammento io  "Eh- soggiunge lei -la medesima testa di quando buttò l'armonica nel fosso reale e stiede un giorno a tuffassi pe ripescalla". Io ho i miei racconti di viaggio, lei le gags che scaturiscono dala vita del bar e dal contatto quotidiano con Dino ma ormai da alcuni anni siamo paralizzate di fronte all' idea di che cosa faremo domani. Samatta Daria e Marina mi pare stiano un po' meglio ma solo perché per loro forse il rapportarsi anche fisicamente con un uomo ha una valenza più forte e la cercano con più impegno pur facendo fronte compatto nel dichiararsi contrarie a convivenze, matrimoni e figli. Pare ci sia uno strano legame tra tutti noi. Nessuno dico nessuno ha figli. Passi per noi che siamo giovani, per modo di dire perche veleggiamo intorno alla trentina, passi per il Ciampi che non è nato per la famiglia. Ma zio Dante lo avrei visto bene considerato l'amore che dedicato a me e Bobby. Zia Holly e Costanza sono anche state sposate in precedenza e sono anche rimaste incinte tutte e due, Costanza addirittura due volte ma nessuna ha mai pensato di voler diventare mamma. 
Alle tre del pomeriggio sono partiti tutti i livornesi in treno. Zanza sarebbe anche rimasta ma passate le feste e tornati i controlli usuali non c'era modo di lavorare in barca io e lei sostituendo la zia. Serve un comandante coi titoli adeguati (pilota motorista o analoghi) e senza la zia o lo zio a bordo c'è il rischiodel sequestro e del fermo dell' attività. Se capita di dover fare una sostituazione giornaliera possono anche essere bonari ma abitualmente non si può proprio.
Alle  quattro  abbiamo accompagnato in aeroporto Costanza e Bobby che, sebbene per due diverse destinazioni avevano voli con orari non troppo distanti.
La zia è rimasta a casa coi gatti e quando siamo rientrati dormiva con loro 3 addosso. Zio Dante ha detto: meno male che oramai ce n' è rimasta una manciata di questi Natali  e quando gliene ho chiesto il senso la replica è stata lapidaria: o quanto mi vuoi fa campare bimba?  Così atterrita da questo pensiero  sono andata a letto alle sei e non mi sono alzata fino alle otto di questa mattina. La zia non mi ha chiamata per il suo giro e in vece mia è andato zio Dante così sapendo come sta di salute mi sono sentita anche infame.

Dani

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00

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  2. Cara Dani,
    mi permetto di accostare le mie riflessioni personali alle tue e indirettamente a quelle dei tuoi amici.
    Come sai io persi mia moglie poco dopo essermi sposato.
    Dino ha perso la mamma al momento della nascita e Dante ha perso la sua in maniera improvvisa e brutale.
    Zanza il suo fidanzato giovanissimo.
    Le perdite si eleborano, si superano ma lasciano in noi il marchio della morte e la consapevolezza della finitezza di questa parentesi terrena che io, ahimé privo di fede, considero l'unica che ci tocchi in sorte.
    Ognuno a modo suo cerca di creare o anche semplicemente collezionare qualcosa che sia immune da tale finitezza. Lo sono per me i miei libri, lo è la musica per Dino lo sono una miriade di cose per Dante che forse non si fida nell affidare il compito dell' immortalità a una cosa sola e allora suona, scrive, legge, ripara tutto ciò che gli pare destinato a decadenza impegnandosi in una quotidiana, titanica lotta di cui conosce l' esito pur rifiutandosi di accettarlo. Tu forse per il momento hai perso solo Esserino (e non è poca cosa) ma vedo che ti poni con maturità di fronte al tema dell' esistenza. Tanti realizzano una sorta di continuità dedicandosi procreare, mi sembra un modo di voler nobilitare un bisogno individuale per altro indubbiamente lecito e naturale.
    Non ho grandi suggerimenti da darti se non dirti che il dolore e perfino il senso di vuoto fanno parte di noi e non è assolutamente necessario scacciarli. Amo la mia malinconia e una ipocrisia ridanciana servirebbe solo a farmi sentire un' idiota ma forse la fortuna degli idioti sta nel non interrogarsi.
    Un abbraccio affettuoso Dani e l' augurio che i tanti momenti positivi dei quali la vita è, comunque, generosa possano costituire per te un adequato bilanciamento con i loro antagonisti.

    Giovanni Martinelli

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  3. Cara Dani,
    credo che le considerazioni sull'esistenza siano state sviscerate con estrema attenzione e delicatezza da Smartynello. Io mi soffermerò sull' aspetto figli o meno.
    In passato, dovevo ancora finire l' università anche io ho interrotto una gravidanza. Non me ne sono mai pentita né Giacomo, che era il padre, ha mai resuscitato l' argomento. Quando avevamo ancora l' età soddisfacente per procreare abbiamo deciso di no. E' vero che una volta si credeva nella provvidenza ma è anche vero che i figli erano braccia da lavoro e bastavano al proprio sostentamento, contribuendo anche al nucleo. Adesso una grande % è parcheggiata in aspettativa.
    Oltre questo aspetto mi atterrirebbe, qualora ne avessi l'opportunità, l' idea di consegnare una nuova vita a un mondo, inquinato, corrotto dove i sentimenti che uniscono le persone sembrano essere piuttosto i negativi, come l' odio che non quelli positivi come amore amicizia fraternità.
    Quoto Smarty quando conclude dicendo che i momenti belli ci sono! Anche quelli bellissimi, come i brutti e i bruttissimi.
    Anna

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  4. Riesco a leggerti solo a tarda sera. Ti capisco, sono momenti in cui cado anche io ababstanza spesso. Anche noi siamo una coppia senza figli, inizialmente per volontà. Poi si sono aggiunti problemi ginecologici miei che mi hanno tolto del tutto la possibilità di ripensamento delle mie posizioni. Ho due sorelle con 2 figli a testa. Due chicce e 4 rompic......i.
    Molto interessante il comemnto del prof. sulla percezione della morte.
    Io ci bevo sopra ho ancora una decina di bottiglie avanzate dalle feste.
    baci

    Patty

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