Zio Dante si è alzato di buon ora questa mattina per andare al suo camper e al magazzino subito dopo colazione. E' partito col suo ciao rosso che qualche volta riesce a parcheggiare nell' area di sosta che c'è all' ingresso di Venezia. Con i ciclomotori si può arrivare fino a piazzale Roma ma poi, anche per la conformazione stessa della città oltre che per le vigenti leggi di polizia urbana, si deve proseguire a piedi o con mezzi nautici. Alcuni turisti talvolta arrivano in bici e pretenderebbero di portarla fin sotto l' albergo ma ciò si può fare solo spingendola e con tanti ponti e scalette non è impresa facile. Comunque noi lo abbiamo voluto accompagnare fino in Piazzale Roma con la barca e dopo siamo andate da una amica della zia che sta a Murano e che le aveva promesso di regalarci della lana da lavorare ai ferri. Lui invece è partito col ciao alla volta di Marghera. Per carità la distanza non è abissale, saranno 6 o 7 km di cui 3,5 di ponte ma abbiamo sempre paura che prenda freddo o che cada per colpa delle gambe malandate.
Comunque alla 13 è tornato puntuale per il pranzo, almeno secondo i suoi programmi ma noi avevamo perso tutta la mattina e lo avevamo preceduto solo di pochi minuti così quando ha saputo che avremmo pranzato alle 2 c'è rimasto un po' male e si è consolato giocando con i gatti. A me ha ha consegnato un video che ha fatto col mio portatilino. Una conversazione di intrattenimento con i lettori del blog che mette a nudo le sue stramberie ma anche la sua dolcezza.
Buon ascolto
Bobby ha già sistemato la puntata domenicale della serie Tenente Colombo. Come sempre in videoteca di Esserino
ecco l'episodio odierno
Dani
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Dani Venezia on line dalle 15:00 alle 16:00
Ho tempo oggi e voglio scrivere un po di più del solito anche per rendere il giusto omaggio a chi si da tanto da fare per noi.
RispondiEliminaSu di me che cerco di ricondurre sempre la mia vita all' ordine e all' organizzazione questo tipo di bolgia Dantesca ha un torbido fascino al quale potrei anche cedere alzandomi una mattina infagottandomi nel cappotto più cencioso che ho mettendo degli occhiali da motociclista e presentandomi in ospedale cos, alla faccia delle colleghe con la puzza sotto il naso e qualcuna anche col pellicciotto. Se poi avessi un ciao affronterei anche il freddo rinunciando alla macchina pur di arrivare in stile e in accordo con i dettami di questo maestro del reale sovvertito o del surreale applicato al quotidiano.
Ho ascoltato con attenzione senza capirci nulla perché di musica so poco e quel poco mi è stato reso indigesto dagli esercizi di Giacomo. Riconosco però che quesi suoni estemporanei cavati in diretta da quel pezzetto di latta e legno mi sono piaciuti molto, almeno quanto la eccellente musica che pubblicate dopo averla ripulita, mixata purgata da ogni difetto. Solleva la sua armonica ed escon valzer, tanghi, musiche dolci e accattivanti se sbaglia lo dice candidamente col suo sorriso buono.
Buona fortuna simpaticissimo pifferaio magico.
Anna
Di tecnica musicale anche io capisco ben poco ma queste chiacchierate di Dante mi piacciono troppo. Credo che sia proprio così come è in famiglia, gli cade la roba si rigira nessuna posa ne di compiacimento né intellettuale o meglio il compiacimento c'è quando tocca i suoi oggetti. "ora coa vi faccio vedere?" chiede. Hala gioia del bambino che mostra i suoi giochi agli amici. Conservati sempre così Dante hai una luce negli occhi che gli stronzi non potranno mai avere.
RispondiEliminaUn abbraccio
Patty
Uff, sono indietro, non ho nemmeno letto la seconda parte dell'intervista di Dante. Due cose però ci tengo a dirvi:
RispondiElimina1) già al primo declamato "O prole di micio" stavo a rotolarmi dal ridere
2) son qui che sbavo dietro alle due macchine da scrivere. - e non dovrei perché possiedo una Remington inizio Novecento, di quelle con lo sportellino per il nastrok - e ci ho scritto tanto, compresi i primi due capitoli della tesi.
Saluti intanto, complimenti a Bobby... e un sospiro per la questione dell'università. Ufficialmente l'Italia se la passa benissimo, salvo il Sud che è arretrati e l'affossa, ma se la prima università italiana è sotto la centesima posizione, par di capire che forse anche il Nord qualche colpo lo perde... o meglio che il paese tutto intero va scivolando in un limbo tutto suo
Vedere l' officina dell'arte è una esperienza interessantissima. Le signore che hanno commentato prima con tipica sensibilità femminile hanno colto nella comunicazione visuale quelle rare caratteristiche di profonda umanità che da anni riscontro nel suo scrivere.
RispondiEliminaGrazie
Giovanni Martinelli