sabato 30 maggio 2020

Fatevi i gatti vostri n. 1501 "un film era rimasto in sospeso"

Grazie i tanti auguri ricevuti ci hanno commosso.
Balena per la gioia si è anche rotolato e poi ha preteso di entrare nella cesta piccola delle gattine che ormai va stretta anche a loro.
Iniziamo la lenta ascesa verso il post 2000 che dovrebbe vedere la luce nel maggio del 2021 sempre che il Gatto Eternissimo lo voglia.
Intanto abbiamo messo in mediateca  il bel film che ci aveva richiesto Patty e che racconta di  Falcone e Borsellino all' Asinara 
La lettera E dovrebbe essere quindi evasa ma, come sapete, potrete sempre tornare a consultarla sul post relativo e così richiederci un film che magari al momento vi era sfuggito. 

Per la recensione ci affidiamo  a quella di  Paola Casella, così come compare sul sito  mymovies

Buon Sabato
Dani

UN RACCONTO CREPUSCOLARE CHE ILLUMINA LA DIMENSIONE UMANA 
DEI GIUDICI FALCONE E BORSELLINO.

Recensione di Paola Casella

Estate 1985. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vengono trasferiti d'urgenza all'Asinara insieme alle loro famiglie in seguito ad una minaccia più allarmante del solito. I giudici stanno lavorando al maxiprocesso penale che, la storia insegna, porterà in carcere molti dei protagonisti della criminalità organizzata. Dunque entrambi sono entrati nel mirino di Cosa Nostra, ma anche di quella parte della politica che preferisce il "vivi e lascia vivere", quando si tratta di mafia.
Era d'estate racconta l'ostruzionismo dello Stato che, dopo aver mandato i due giudici "in vacanza coatta", rifiutava di inviare loro i faldoni necessari per mettere in piedi l'istruttoria del maxiprocesso, e descrive la minaccia all'incolumità di due uomini e delle loro famiglie, ma sceglie di farlo in un contesto di acqua e luce, invece che in un teatro delle ombre, attraverso i colori pastello di un'estate di metà anni Ottanta filmata come un home movie di grande delicatezza nei confronti dei suoi protagonisti, il cui eroismo quotidiano era più grande di quello celebrato dalla Storia.
Fiorella Infascelli racconta due morituri la cui consapevolezza di andare incontro ad un destino già deciso era totale, ma insufficiente a farli desistere dalla ricerca di giustizia e verità. In quest'ottica Falcone e Borsellino sono due eroi classici, dunque spesso la televisione, meno spesso il cinema, hanno attinto a queste due figure donchisciottesche. Ma Infascelli preferisce illuminarne la dimensione umana affiancando loro le famiglie e quei figli che non potevano non risentire dell'incombenza della morte sulle teste dei loro padri. In un racconto che è crepuscolare nonostante la luminosità quasi accecante Infascelli ripercorre i giorni, sette anni prima delle stragi di Capaci e via d'Amelio, in cui i due giudici si sono ritrovati a condividere la quotidianità, i pasti, i bagni in mare, come amici di infanzia invece che come colleghi di lavoro.
Le scene più riuscite riguardano proprio il legame di collaborazione e di stima fra Giovanni e Paolo, interpretati con credibilità e tenerezza da Massimo Popolizio (con altalenante accento siciliano) e Giuseppe Fiorello (la cui sicilianità invece tracima da ogni frase): il temperamento fumantino di Falcone, la dolcezza paterna e coniugale di Borsellino, l'ironia profondamente siciliana con cui entrambi discettano della propria morte. Meno riuscito il personaggio di Francesca Morvillo di cui non viene sottolineata l'importanza come compagna di lavoro, oltre che di vita, di Falcone, preferendo assegnarle una dimensione domestica che la apparenta ad Agnese Borsellino

2 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 23:00

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  2. Visto che ogni tanto mi lasciate dei commenti sul blog ma non passate mai e poi mai a controllare se ho risposto, vi rifilo qui la risposta a quello che mi ha lasciato oggi Dante, anche perché vorrei rassicurarlo sulla tenuta sanitaria di Sesto Fiorentino, complessivamente piuttosto buona:

    Dante, se tu mi mandassi in privato l'indirizzo o una qualche forma di recapito sarei davvero felice di omaggiarvene - soprattutto, mi piacerebbe tantissimo mandarlo a Holly come regalino da convalescenza, dopo tutto quello che avete fatto voi per allietare la mia.
    Ma nel caso, drammaticamente probabile, che tu rifiuti sdegnosamente l'offerta gentile di un cuore sincero* ti ricordo che a Venezia avete un eccellente sistema di biblioteche pubbliche (se pur sottoposte a restrizioni a causa dell'epidemia ancora in corso) e con un po' di pazienza dovreste riuscire a procurarvelo.
    Con l'epidemia a Firenze ce la passiamo piuttosto bene, nel senso che ormai abbiamo dei numeri bassissimi. Ma la zona di Sesto, che va verso Prato, è rimasta quasi pulita nonostante catastrofiche previsioni legate al notevole numero di presenze cinesi. Insomma, andare verso Sesto o andare in Molise è quasi la stessa cosa ^_^
    Ed è vero che l'ho fatto per Balena, che amo tantissimo; e un pochino anche perché a quell'ora sono spesso in rete visto che ormai mi sveglio deplorevolmente presto.

    *più patetica e supplichevole di così non credo sia possibile farla, ma ti ricordo che c'è una scuola di pensiero orientale che sostiene che è chi dà che dovrebbe ringraziare, e personalmente ne sono convintissima. Insomma, sarebbe un favore che voi fareste a me.

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