fatevi i gatti vostri n 1494 "l'angolo di Benjo e i mali della zietta"

Prima di tutto voglio ringraziare Stefanover amico dal lontano 2007 e conduttore di un bellissimo blog che si chiama the free trees. Ci ha mandato materiale bello e interessantissimo per la biblio e l' audioteca accompagnando il tutto con un motto che sposo da sempre "Cultura è condivisione". Per la lunga consolidata amicizia e per il ricordo vivissimo del  cane Benjo, suo fedele compagno e amico, in audioteca, ho aperto proprio una cartella chiamata Benjo che ospiterà musica  di taglio particolare. Ovviamente nella fretta ho scritto Banjo. Rimedierò stasera. Titoli di fantascienza sono andati invece a creare un nuovo angolo in biblioteca. Grazie So Long Stefan.

La zia sta leggermente meglio. Già ma che cosa è capitato alla dolce sia Holly? Il medico di famiglia ha scritto "virosi respiratoria" ammettendo anche lui che era tanto per scrivere qualcosa che gli permettesse di chiedere il tampone alla svelta. Riconosco che qui in Veneto le misure antivirus, coordinate da un Luca Zaia al quale è andato perfino il riconoscimento di zio Dante, ed è tutto dire, hanno funzionato e paion funzionare tuttora. Il tampone per la zia è stato richiesto giovedì pomeriggio. Lunedì vengono a farglielo. Certo ci sarebbero voluti anche per noialtri 3, non è possibile.  Nutro concreti dubbi però che la zia  che abbia il virus covid. Aveva appena riottenuto il suo personale permesso di conduzione e comando del suo barcone dato che erano trascorsi i tre mesi dal problema che le produsse tanti disagi e che alle visite opportune non si era riscontrato alcunché che impedisse il suo pieno reintegro al timone. Nel contempo, come sapete o superato l' esame anch' io e almeno ci sarà sempre una ruota di scorta. Col fervore della riapertura i pacchi delle consegne hanno ricominciato a fioccare e siamo dovuti stare addirittura in due sulla barca e due a consegnare. Giornate da trecento euro quali non si vedono quasi mai in questo lavoro. La zia con un sano senso di realtà diceva: ovvio devono rifare le scorte ma poi lo smaltimento sarà lento perché la gente entra ad uno ad uno e il ritmo generale non sarà quello di una volta per lunghi mesi. Intanto però faceva volare la sua barca e si affannava a dar ordini alla ciurma costituita da zio Dante in barca con lei a passarci i pacchi e io e Bobby a saltare veloci a terra a fare le consegne. In questa agitazione è arrivato il caldo:

un caldo malsano e appiccicoso quale sa essere qui a Venezia. Il termometro è arrivato a quasi 30 e io e Bobby eravamo inzuppati dal sudore. Un po meno loro ma comunque troppo accaldati per il vento che è arrivato improvvisamente a congelarci il sudore addosso. La mattina dopo la zia aveva la febbre alta e una tosse stizzosa, Bobby anche aveva tosse ma non febbre. Io e lo zio apparentemente nulla. Penso che sia quindi una bronchitella di quelle alle quali in tempi normali non facevamo troppo caso ma, dato il momento... Con la febbre alta la zia tendeva a perdere un po' conoscenza e questo ci ha riportati alle paure di febbraio ma con la somministrazione abbondante di paracetamolo è tornata alla piena lucidità.

Scrivo presto perchè Bobby e lo zio sono usciti in barca alle 5 per caricare  ma alle sette iniziano i controlli in laguna e quindi mi avvicenderò a Bobby che peraltro non sta benone. Meno male che siamo in 4 in questi giorni e il lavoro in qualche modo può esser fatto.

Sette manca diese a Venezia per le 6 e 50 si dice così. E' tardi devo correre non c'è tempo per ciance

Dani