mercoledì 27 novembre 2019

fatevi i gatti vostri 1356 "dialogo tra sordi"

Ieri sera sono arrivata col barcone della zia nel canale dove zio Dante stava facendo le riparazioni e già da lontano lo sentivo cantare in spagnolo a piena voce. 
Ho  ormeggiato accanto alla sua barca ma mentre accostavo avevo già capito  che la mia era stata una  fatica vana perché sulla riva, in alto, vedevo il vecchio camper col quale aveva trasportato la passerella il nuovo coperchio  e gli arnesi, pertanto non potevo farlo salire sul topo della zia e portarlo direttamente a casa. Doveva riportare il camper nell' area dove lo custodisce.
"Ma perché sei venuta in barca? - mi ha interpellato - lo sai che non potevo portare il pontile e la copertura sulle spalle no?" 
Ovviamente il tono era quello di uno che si rivolge a una deficiente.
"Si lo so ma pensavo che a quest'ora tu fossi già a Marghera e lì ti avrei preso alla darsena. Ho provato a chiamarti ma non rispondi al cellulare"
"Per forza l'ho lassù sul camper cosa voi che lo porti in barca per bagnallo e buttalo via?  L' ho addoprato pe fa le foto 

e fatti vedé che la catramina s'èra imbarcata di novo perché a detta de la tu zia sembra che io un sappia cosa fare e mi inventi i lavori. era du giorni fialati che lavoravo a fa un coperchio di poppa di lamiera d'acciaio e poi a intelaiallo e a verniciallo

 Intanto ir topo gliel'ho salvato e ora potrò salva la mia o no?"
 E qui il tono pare stabilire che la deficienza dell' interlocutrice non è temporanea ma ormai consolidata e senza speranza di miglioramento.
" Lo ho immaginato allora sono passata alla Darsena ma non ti aveva visto nessuno quindi sono venuta in canale".
"E quest' idea della barca l'avete pensata in due? Du'  menti finissime  te e la tu zia, vi dovrebbero piglià ar Governo come consulenti".
"Dai zio, di  li a casa ci mettiamo solo 25 minuti".
"E col bus  ce ne metto 20" replica lui.
"Ma lo devi aspettare, a quest'ora te la fai tutta in piedi e a Venezia devi fare almeno altri 700 metri camminando, non mi pare il massimo nelle tue condizioni."
Pare che finalmente sia riuscita a trovare un argomento al quale risulta sensibile.
"OK  animo tenero, allora fammi fare le ultime legature poi mi aiuti a caricare il pontile nel camper e ci vediamo alla darsena di Marghera".
Quando lo vedo scendere mi fa quasi pena: è costretto a strisciare di pancia sulla passerella e a tirarsi con le mani come fanno i marines  ma lui vi è costretto perché, in piedi, se lo tradisse una gamba cadrebbe  in acqua.
Il pontile è pesantissimo da sollevare anche in due perché in questi giorni si è infradiciato di acqua, lui è tutto bagnato e ha una piccola scheggia di lamiera piantata sulla guancia sinistra. Gliela tolgo e lui commenta:
"E' m' è volata dalla mola mentre rifinivo gli incavi per le bitte di poppa".
"Ma si può perdere un occhio con questi lavori!"
"Per quello nasciamo con due! Solo le palle è inutile che siano due perché quando te le rompono te le rompono a paio, mai a una per volta.
Fotografiamo il lavoro finito e poi lui parte in camper e io in barca per ritrovarci poco dopo alla darsena. Arriva con una bici tipo graziella perché anche la distanza fra la darsena e il ricovero del camper gli pesa. Tanto sul barcone di zia la graziella nemmeno si vede.
Il resto del viaggio va bene e siamo a casa per cena. Mentre sorseggiamo due rossi a mo' di aperitivo gli chiedo:
"Ma perché cantavi in spagnolo?"
Perché Faustino di Jesi mi ha chiesto via mèille  la canzone "me olvidè de vivir" che pubblicammo in autunno cantata da me e non so se c'è in archivio.
"Ti allenavi dunque".
"Certo come tutti i  professionisti veri non fo mai niente di improvvisato"ora presempio mi sto dannando pe trovare un sistema per andà via cola barca da lì"
"Bè la disormeggi e vai" 
"Eh sie e la fai facile te costì,  ir pontile mi casca in acqua o non l' hai visto che non poggia su pali ma sula murata dela barca?"
"Bè rimetti due pali piccoli con una traversa"
"Così ogni ladro o ogni pescatore di frodo mi adopra la barca come se fosse sua".
Decisamente oggi non ne indovino una   e lui è polemico allora lo blandisco:
"Dai zio sono certa che domattina avrai la soluzione pronta"
"Spero un po' prima di domattina sennò vole dì che mi invecchia anche il cervello oltre ale zampe".
E sorride mentre guarda la zia che si fa largo tra i gatti portando in tavola una pentola fumante.

Dani 






7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Caro Dante me pare che oltre che all' armonica te la cavi pure colla lamiera. Complimenti. Alla richiesta fatta per mail volevo aggiungere altri due punti e cioé
    1 una tua opinione sulla scuola di scherma Livornese e sulla Jesina che gia ti chiesi ma fosti un po' evasivo.
    2 Conosci una canzone che si chiama ho comprato la moto per te? Mi sapresti in caso scrivere le note, e in aggiunta a sta domanda perché nela canzone popolare se va a finì sempre lì cioè sula F e dintorni?
    Grazie Dantì e tanti cari saluti anche da mia moglie Laura che ti leggiamo sempre insieme
    Faustino

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    1. Boià dé Faustino t' ho letto pe combinazione mentre cavavo la gatta di sopra il pc intanto saluti carissimi atté e a Laura. Poi ti rispondo con carma in un poste. Credo che la canzone a Livorno si chiami ho comprato n maglione di lana l'ho pigliato apposta per te ma siccome tu fai la puttana r maglione di lana lo tengo per me. Se è quella le note te le trovo ma le voi pell' armonica pe la chitarra pel piano? (la tablatura pell' armonica non si scrive come la musica tradizionale). Quanto a Iglesia credo tu ti riferisca a una che intotalai ir bidé ce l' ho lì. Ti si trova anche quella prima di domenica.
      Ciao Dante

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    2. Scusa un volevo esse evasivo, Ti rispondo anche sula scherma ma un so' n'esperto, tiravo di spada cinquant'anni fa e guasi sempre cor Ciampi perché caata com'è luilì gli troncavo i bracci... pel resto poca lana disse quello che tosava r maiale.
      DDD

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  3. Ma che bella baruffa di sapore goldoniano! Non deve essere facile averla vinta con lo zio. Complimenti per il lavoro non conoscevo questa soluzione per coprire le barche ma io non sono uomo di mare, non lontano da me ci sono i laghi d'Orta e il Maggiore ma lì le barche tipiche ricordano le lucie del lago di como sebbene invece dell' armatura a cerchi, che sostiene la copertura, usino piuttosto una struttura rettangolare.
    Oltre ai complimenti mi permetto un monito per il caro Dante: compiuto questo ultimo lavoro bisogna dedicarsi alla cura di quella povera schiena altrimenti sarà sempre più difficile compiere gesta eroiche.
    Con affetto
    Giovanni Martinelli

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  4. Scusame Dantì pe armonica la voglio.
    Grazie
    Faustino

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  5. Vorrei che Danre fosse il mio DS ("presidi", li chiamavano un tempo). Primo: perché da ubriaco ci si ragionerebbe meglio che con lei da sobria, secondo perché ha sempre tali e tanti argomenti che finisci a dargli comunque ragione anche quando ti spiega che la Terra è esagonale o che l'intervallo va fatto in classe. Sulla schiena non mi pronuncio ma incrocio le dita ❤️🍀🌶

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