martedì 1 giugno 2021

fatevi i gatti vostri n 1857 " la bici raddoppiata dello zio Dante"

Grazie infinite a Patty che, leggendo il post di ieri relativo ai siti streaming in lotta o forse sarebbe meglio dire in fuga, si è premurata di fornirmi alcune preziosissime indicazioni che permetteranno a noi ed ai nostri lettori di mantenere viva e attiva la passione per i film. E' lunedì, Venezia pare pian piano tornare alla vita. Io ho già terminato il giro di consegne, indice che comunque, turisti ce ne sono pochi. Come ebbi modo di dirvi altre volte le farmacie di Venezia lavorano sì con i residenti ma i residenti  ormai sono sotto alle 50000 unità e spesso, proprio per la scomodità stessa del muoversi in città, almeno gli anziani, che sono buona parte di quei 50000, ricevono i farmaci da loro parenti che abitano in terra ferma e li recapitano quando si recano in visita a chi abita in centro storico. Nel centro storico Veneziano (quindi escludo la terra ferma che comunque fa sempre parte di Venezia) ci sono 34 farmacie attive mentre a Mestre che ha il quadruplo degli abitanti rispetto al centro storico ce ne sono 25. Vi dice qualcosa questa comparazione? Semplice Venezia centro storico ha farmacie che contano sulla clientela di moltissime presenze turistiche. 

Così è anche per altri esercizi, ad esempio le tabaccherie, nemmeno se tutti gli abitanti di Venezia compresi i neonati vivessero con la sigaretta in bocca basterebbero a dar lavoro a tutti quegli esercenti.

Ergo: finché non tornano i grandi flussi dei turisti, Venezia avrà moltissime difficoltà a riprendersi.

La zia doveva fare il vaccino il giorno 29 ma quando si è presentata con me al drive in ed ha presentato i fogli di anamnesi il medico è sbiancato e le ha detto che nel suo caso il vaccino va fatto in ambiente protetto ossia in ospedale, dove c'è pronto soccorso e rianimazione. L' idea del vaccino in supposte lanciata da zio Dante pare abbia sollevato pochi entusiasmi e la zia lo ha liquidato con un secco: "comincia tu a fare da cavia". Ma lui ormai gira col cartellino al collo con scritto Johnson & Johnson e quindi si è dato ad altri progetti o a variazioni di progetti esistenti. Il meno utile di tutti, soprattutto a Venezia ma assai simpatico è questo del quale prima della presentazione visiva debbo raccontare l' antefatto. Mi trovavo a Mestre per visitare una amica che ha lì una libreria e mi avrebbe fatto voglia di fare poi un giro per la città. A Mestre mi aveva portato la zia con la barca dato che aveva da ritirare degli scatoloni e abile come è era riuscita a portarmi vicinissima al centro perché anche Mestre ha le sue vie d'acqua, non tutte praticabili, bisogna conoscerle. Non mi fido però ad usare i mezzi pubblici e così mi ero bloccata dalla mia amica.A un certo punto mentre pensavo di tornare a casa senza aver soddisfatto quel mio desiderio sento squillare il cellulare. Era lui: "se mi aspetti arrivo lì con due biciclette, sono digià a metà strada". Come al solito non chiede mai prima agli altri ma prende le iniziative e le porta avanti. 

"Ma cazzo con due bici sul ponte? Dico ma vuoi morire?"

"Bimba di poca fede, col cresce mi doventi troppo normale o che un ti fidi più der tu zio? Aspettami in piazzetta Maestri del lavoro e poi vedi".

Si tratta di una carinisssima piazzetta vicino al Municipio di Mestre e a due passi dalla libreria in questione. Mi sono portata sul posto e dopo una ventina di minuti te lo vedo arrivare con questa insolita ma perfettamente funzionante soluzione.

"Volevo fa ala svelta ed ho addoprato l' elettrica - mi fa -  ma si pole applicà a quarsiasi bicicletta. La graziella piegata così si apre con un semplice scatto". Poi commenta "io quando stavo a Roma l' altra bicicletta la facevo correre parallela a me reggendola al centro del manuvrio ma la pista sul ponte è stretta e poi ci sono parecchi chilometri così m'è venuta a mente questa soluzione".

Alla fine mi ha quasi commossa, viaggia sereno verso la settantina ed ha ancora l' animo di un ragazzo che gioca, era un piacere vederlo smontare il suo congegno per di più ha voluto lasciare a me la bici elettrica e a sera se ne è ritornato in Graziella come se niente fosse. Non sono distanze abissali ma una quindicina di chilometri ci sono tutti.

Buona Giornata a Tutti

Dani


Il film odierno fa parte di una selezione indicatami da Patty si tratta di tutti film che fanno capo alla lettera U e tutti hanno ricevuto un giudizio critico almeno  tra sette e otto su dieci. Quindi mi aspetto roba interessante.

ecco il primo, Patty dice che è bello e lo vorrebbe rivedere, di Patty mi fido, amica del blog da sempre la annovero tra le fedelissime, brillante, simpatica ironica si è sempre fatta in quattro di fronte a qualsiasi situazione alla quale potesse apportare un contributo. Non passa un gran periodo col suo lavoro da stilista ma le auguro col cuore che tutto torni come un tempo e i suoi commenti ricomincino ad arrivare, dalle sale di aspetto degli aeroporti, dai treni, dai ristoranti e dagli alberghi delle più belle città d'Europa.



UNA MOGLIE
    * * * - -
Locandina Una moglie





















Protagonista è una famiglia americana composta da Nick, capocantiere, sua moglie 

Mabel e tre bambini. La donna ha un esaurimento nervoso. 

Ricoverata in una clinica neuropsichiatrica, ne esce dopo sei 

mesi. L'impatto con la vita "fuori" è molto forte e Mabel non ce 

la farebbe se non fosse per i tre bambini, che la sostengono e la 

proteggono col loro affetto.

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8 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: on line dalle ore 20:00 alle 22:00

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  2. Credo di condividere con la signora Patty la vetustà del sodalizio stretto col vostro foglio on line.
    Attraverso la sua costante presenza e i commenti che rilascia ho avuto modo di apprezzarne lo spirito e la profonda umanità. A Lei e al marito un cordialissimo saluto e i migliori auguri per il prosieguo delle rispettive attività.
    Dante sa essere labirintico e lineare a seconda dei settori nei quale profonda il suo ingegno.
    Direi che se nello scrivere o meglio nell' ideare testi mostra brillantezza e versatilità non disgiunte da una certa complessità costruttiva, nel realizzare questi progetti pratici raggiunge la quintessenza della semplicità. Esisteva la bici ed esisteva il carrellino da trasporto, esistevano anche i traini per bambini, cani, zaini ecc. ma non avevo ancora visto trasportare una Graziella piegata per mezzo di un carrello agganciato ad un altra. Voglio dire: qui non si tratta di applaudire chissà quale scoperta ma come si può restare indifferenti di fronte all' estrema lucidità che Dante mostra nel saper usare al meglio tutto ciò ha a disposizione?
    Con affetto
    Giovanni Martinelli

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    1. Rispondo per lui. Grazie prof. in effetti è così la sua parte di uomo talvolta è insopportabile ma ha una parte di angelo. Un angelo custode che sa sempre cosa bisogna fare quando siamo nei casini.

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  3. Dunque dovete sapere che Vale ha studio vicino al Pantheon e da casa nostra, a piedi serve qualcosa in più di un ora. Molto spesso quando ero libera dagli impegni andavo a prendere il caffé con lui in un ottima caffetteria lì vicino. L' andata a piedi per restare in forma il ritorno con i mezzi. Adesso prima che io salga su un autobus ne passerà di tempo. Così questa cosetta realizzata da Dante mi ha fatto venire voglia di andarlo a prendere la sera prima che stacchi e poi andarcene in giro in bici in centro. Poi magari potremmo lasciare le bici a studio tornare in auto e la mattina dopo io andrei in auto con lui e riporterei le bici. Insomma lo so che a Roma sarebbe un casino ma ci proverei. Ora le domande:
    Ho capito che l' elettrica è la verde ma motore e batterie dove sono?
    Il carrellino come si attacca alla bici?
    Mi pare che alla Graziella non abbia smontato manubrio e sella, non c'è pericolo di ribaltamento?.
    Grazie per i troppi complimenti che mi fai
    e grazie anche al prof. Martinelli del quale da anni apprezziamo la fedelta a "fatevi i gatti vostri" e l' inconfondibile stile
    Vostra Patty

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    1. Dorme abbracciato a Balena mentre le gemelle circondano la zia Holly che è stata dal dentista e dorme anche lei forse per il residuo di anestesia. Ti rispondo io che ho visto da vicino il tutto
      Il motore della bici vere sta nel mozzo della ruota posteriore, la batteria nel cestino
      è un attacco che ha fatto lui riciclando una vecchia elettrica che era stata lasciata in abbandono.
      Il carrellino lui lo attacca con del filo di ferro robusto ma diceva che andrebbero bene anche moschettoni da alpinista grandi.
      Il carrello è pesante, le ruote stanno basse e la bici comunque pesa, se non si ribalta tirata da un elettrica puoi star tranquilla.
      Un abbraccione
      Dani

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  4. Ascolta Dani,
    mi ha mandato un telegram Patty dicendomi della nuova stramberia e sono venuta subito a leggere. Ti garantisco che a Milano staroba non la fa nessuno. E non lo dico ironicamente. A me sarebbe utilissima. Ho visto qui a Milano tanta gente che usa barre rosse che servono per attaccare dietro a una bici grande la bici di un bambino piccolo, così lo si porta come in un tandem. Niente di niente però che permetta di portare una bici usabile da grandi senza il passeggero. Ho anche io alcune domande:
    Se la bici che sta davanti non fosse elettrica, la fatica sarebbe tanta?
    E' necessario che la bici davanti sia una graziella o comunque piccola anch' essa per non alzare troppo il carrettino?
    Infine quando si fanno le curve serve che l' attacco del carretto si pieghi, voglio dire come le roulottes oppure non serve?
    Se poi voleste fare un giro qui da noi approfitterei di Dante per farmene montare una (le bici le ho io e il carrello lo compriamo) Così noi donne andiamo in giro per spese e loro lavorano, poi vi invitiamo a pranzo fuori porta. Ora che si può mio marito conosce delle osterie che a Dante e anche a te ed Holly credo piacerebbero tantissimo.
    Buona giornata da Lucy Milàn

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    Risposte
    1. Meno male che le bici le hai di tuo. Temevo volessi comprarcele! Scherzo Lucy, non credo serva la nostra presenza anche se il tuo invito suona estremamente allettante. Rispondo io alle domande perché, come scritto sopra a Patty lui dorme.
      No con una bici normale secondo lui si va anche meglio comunque domani o dopodomani faremo la stessa cosa io e la zia e ci provo con la bici della zia, donna classica con freni a bacchetta quindi la bici davanti non deve per forza essere piccola.
      Per le curve, secondo lui con l' elettrica sarebbe meglio un perno ruotante perche la velocità è comunque fortina, con velocità da passeggio non serve, basta filo di ferro robusto o anche una corda resistente. Importante è però che il carrello non scivoli mai
      di lato alla bici o che faccia peso sul parafango posteriore perche si lesionerebbe il copertone strusciando.
      Ciao a presto e grazie ancora per l' invito
      Dani

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