lunedì 14 giugno 2021

fatevi i gatti vostri 1870 " una sonata al mare"

Un brano che mi incantò la prima volta che lo ascoltai e che mi incanta ancora! Che stupendo ritratto della vita che è riuscito a fare questo bizzarro geniale astigiano di Paolo Conte co quella giornata ar mare. Ah già il tutto m' è venuto in mente pensando a bimbi dele mi bimbe. Astigiani anche loro, promettevan bene almeno pel vino.  Certo ragazzi  mia, come  dico nzieme a Balen è vero che  "de gustibus este  sputandum" ma quelle so 4 tope ma tope  no perché lo dico io che posso di d' avelle cresciute nzieme ar Ciampi ma se mi dovessero chiede: "dimmi chi per te è la topa profonda di Livorno?" un ci penzerei du secondi: "Zanzara" "O chi è la topa nfocata di Livorno?" idemme  come tempo di reazione "Samatta" e se nfine co quella confidenza da barbiere che s'ha tra noi maschi mi domandassero . " O Dante ma  chi so le più trombabili di Livorno?"
" Boia dé omina nomina! Le stupende trombanti Federica e Martina o se si voglian chiamà come s'è sempre fatto: Tomba Daria e Tromba Marina".
Ora esse ner mezzo a un topaio di codesto genere, belle nteligenti argute, aperte di testa e di cuore e con chi se lo merita (penzerei) anche di zampe o come si fa ad andà via?
 Nemmeno r Ciampi che riuscì a dichiarà  e sostené di fronte all' insurti del Bar Nado al completo che Naomi puzzava di sudor,e la Bruni gli faceva cascà le palle e la Bellucci era comune come r municipio di Pisa.
Torniamo a Paolo Conte, Allora visto che oggi toccava ammé r poste  e mi toccherà per tutta la settimana, mentre mi rosolavo al mare in un posto che a trovallo a Venezia so bono solo io e domani ve lo mostro, ho scritto a Zanza: "dinni a quella caata der Ciampi che mi piacerebbe sentì sto pezzo che era tra i nostri preferiti e lui oltre a cantallo bene lo faceva ar piano co na percussione che se lo sentano Paolo Conte e Bollani gli battano le mani a 4". E se dall' ardilà lo sente ir su omonimo Piero Ciampi che anche lui cantava co questo stile ed era avanti luce rispetto a su contemporanei,  di sicuro dirrà: Boia dé che classe! Basta chiamassi Ciampi.
Nato dancane o un me l' ha mandato davvero ero andato a beve a un baretto di quelli che hanno la blututte e acchiappano quarsiasi canzone e te la rifanno a tutto volume sula spiaggia e allora gli ho chiesto se mi potevano mette sta covere d' un mi amico pianista. Boia dé l' hanno messa. Un ci crederete ma so venute parecchie persone a dinni meno male che hai levato quelle rotture di coglioni tamburi afro e hai messo dela musica seria. Una signora mi ha chiesto le parole perché a sentì lei, che si diletta a scrive poesie,  gli sembrava na poesia bellissima.
Lo è infatti
roba per palati fini
Bona giornata da Dante
qui il pezzo e sotto il testo


Una giornata al mare
Solo e con mille lire
Sono venuto a vedere
Quest'acqua e la gente che c'è
Il sole che splende più forte
Il frastuono del mondo cos'è
Cerco ragioni e motivi di questa vita
Ma l'epoca mia sembra fatta di poche ore
Cadono sulla mia testa le risate delle signore
Guardo ma cameriera
Non parla è straniera
Dico due balle ad un tizio
Seduto su un'auto più in là
Un'auto che sa di vernice
Di donne, di velocità
Più in là sento tuffi nel mare
Nel sole o nel tempo chissà
Bambini gridare
Palloni danzare
Tu sei rimasta sola
Dolce madonna sola
Nelle ombre di un sogno
O forse di una fotografia lontani dal mare
Con solo un geranio e un balcone
Ti splende negli occhi la notte
Di tutta una vita passata a guardare
Le stelle lontano dal mare
E l'epoca mia è la tua
E quella dei nonni dei nonni
Vissuta negli anni a pensare
Una giornata al mare
Tanto per noi morire
Nelle ombre di un sogno
O forse in una fotografia lontani dal mare
Con solo un geranio e un balcone


Il film è presentato da my movies.it

RITRATTO DI UNA 
GIORNALISTA CHE RISCHIÒ 
LA SUA VITA IN CERCA 
DELLA VERITÀ..
Recensione di Davide Verazzani

Il 26 giugno 1996 la giornalista dublinese Veronica Guerin fu uccisa in un agguato da un killer, inviato dalle gang di spacciatori che infestavano la capitale irlandese e soggiogavano la sua gioventù. Questo fu il risultato dei reportage scottanti che la Guerin aveva scritto negli anni precedenti, adorata dai lettori, ostracizzata dai colleghi, inascoltata dal governo; il quale peraltro, una settimana dopo la sua morte, in una sessione straordinaria approvò una legge anti-droga che contribuì a sconfiggere i trafficanti. Joel Schumacher, con piglio cronachistico, ha preso in mano questa vicenda, poco nota al di fuori dei confini irlandesi, e l'ha affidata alla sensibilità di Cate Blanchett, già avvezza ad interpretare ruoli di donne coraggiose e straordinarie. Una volta scontati i necessari tributi all'ovvietà manichea che suddivide il mondo in buoni (uno solo, la protagonista) e cattivi (tutto il mondo che la circonda, fatalmente in ritardo), il film si lascia vedere senza buchi né scossoni, anche se al termine rimane la sensazione di avere visto niente più che un'ottima prova di professionalità hollywoodiana. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Veronica Guerin, giornalista del conservatore Sunday Independent , svolge nel 1994 un'inchiesta sullo spaccio di droga a Dublino. Il 26-6-1996, a trentasette anni, è assassinata. Dopo la sua morte le leggi irlandesi sono modificate e le autorità si decidono ad arrestare i baroni della droga. Nell'itinerario poco esemplare - se si esclude Tigerland , 2000 - dell'eclettico J. Schumacher, mancava il dramma biografico di impegno civile. Lacuna colmata con questo mediocre film, prodotto da Jerry Bruckheimer, scritto da due yes-women (Carol Doyle, Mary Agnes Donoghue) e diretto in linea con gli stereotipi del cinema hollywoodiano d'azione: situazioni demagogiche o banali, verniciate di falso documentarismo; dialoghi annaffiati di enfasi apodittica; personaggi schematici; cronachismo manipolato in modi spettacolari; ritmo serrato di montaggio parapubblicitario. Si salva l'intensità della protagonista C. Blanchett.

6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Ma che meraviglia! A parte che è il mio cantautore preferito ma il Ciampi...Il Ciampi la canta benissimo e picchia su quei tasti e più che batte più che esce dolcezza e malinconia. Lo avessi avuto qui lo avrei abbracciato per quanto mi ha smosso dentro. Bravissimo.
    Lucy Milàn

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  3. Credo che chi mi ha receduto, la signora Lucia, abbia fatto il più bel complimento sia a Paolo Conte che a Dino. Parole, canto e pianoforte che smuovono. Ricordi malinconie, sogni mai realizzati ma ancora belli da sognare. Chissà che vino beve Conte quando scrive queste meraviglie?
    Bentornato a Dante che si è presentato col suo ineguagliabile stile regalandoci una prodezza dell' amico fraterno.
    Buona Serata
    Giovanni Martinelli

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  4. Una sonata stupenda. Una delizia per le orecchie e per la lettura.
    Anna

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  5. Ecco io mi sento una povera crista su un balcone di Roma che pensa a Dante che se ne va in cerca di spiagge misteriose e rosico com'è naturale ma poi Dante mi regala il quadretto con la quadritopìa livornese e rido e poi mi regala il Ciampi che ti sforna questo pezzo che metto subito in antologia
    e allora
    Grazie
    Patty

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