fatevi i gatti vostri n 1582 "Le Bolene"

Buon giorno a tutti, il Bar Nado è già in attività anche se per adesso la vecchia cimbali ha fornito caffè solo per me Zanza e Dino. Trepidiamo in attesa di nuove disposizioni per l' allarme virus, una chiusura adesso potrebbe essere davvero fatale sebbene, anche così una attività commerciale incontri enormi difficoltà ad andare avanti. Zanza, Riccardo, Edoardo ed in piccola parte io lavoriamo a livello di puro volontariato e solo così gli incassi permettono di far pari con le spese. Domenica rientreranno Ampelio e Nara, secondo loro non era tempo di andare alle terme ma i figli  li hanno  praticamente forzati. A Livorno il clima continua ad essere ottimo e praticamente con Zanza riusciamo ogni giorno a fare 2 o 3 ore di mare. Non mi era mai successo perché a Venezia stai in mare o meglio in laguna tutto l' anno ma non te ne rendi conto. Intanto devi stare più o meno vestita, la concessione massima è a pantaloncini e canottiera. Quindi prendi il sol de mureri (l' abbronzatura da muratore) e per fare il bagno devi spingerti fino alle spiagge del Lido o di Pellestrina, belle indubbiamente ma non facili da raggiungere. Se usi la tua barca c'è un discreto consumo di carburante, più di mezz' ora di tragitto ma soprattutto non puoi approdare in spiaggia e il bello è che non puoi neppure lasciare la barca alla fonda senza che rimanga nessuno sopra. Quindi l' unico modo se vai da sola e tuffarti dalla barca nuotre intorno e rislaire. Se vai in più di uno puoi raggiungere la spiaggia anuoto, son circa 200 metri (distanza facile per me ma non proprio per tutti) e lasciare qualcuno a bordo. Coi mezzi significa prendere il vaporetto affollatissimo e con una distanza interpersonale minore di quella celle discoteche. Poi una volta arrivata al Lido hai da farti circa 1 km a piedi. Idem al ritorno. Qui a Livorno il mare non è agevole come in altre località della costa tirrenica come, Marina di Cecina, Bibbona, Vada, Rosignano, Donoratico, san Vincenzo, Follonica, Castiglion della Pescaia. Livorno ha scogliere alte ma si tratta comunque di discese di poche decine di metri e di un minimo di destrezza nel riguadagnare la riva, quindi il bagno non manca mai. Ci sono poi comunque calette come quella del Leone che mi ha decisamente conquistato. Usiamo una vecchia vespa di Ampelio e sto diventando bravina nella guida anche se Zanza è molto più spericolata di me. Zio Dante ne sarà contento. 
 Ieri l' esperimento che mirava ad alleggerire notevolmente il cloud della cineteca è miseramente fallito per una serie di interruzioni del nostro provider di internet. Dato che il metodo è veramente efficace e risparmioso riproviamo oggi. Entrate normalmente in cineteca, troverete il film che si presenta come un documento di word scaricatelo ci sono le semplicissime istruzioni all' interno. Ricordate che il film resterà disponibile per la visione solo pochi gg.
Grazie un abbraccio a Tutti

Dani e Zanza


ecco come al solito la recensione di My movies e del Morandini

UN FILM ROMANZESCO  DI AMBITO 

FAMILIAR-DINASTICO DAL BUON IMPATTO VISIVO.

Recensione di Giancarlo Zappoli
venerdì 15 febbraio 2008

Enrico VIII regna sull'Inghilterra e desidera un figlio maschio che la moglie, Caterina di Aragona, non sembra essere in grado di dargli. Sir Thomas Boleyn (Bolena per noi italiani) vede nella figlia Anna una potenziale attrattiva per il re che va colta nel momento in cui costui verrà ospitato in casa per una battuta di caccia. Le cose non vanno come l'uomo vorrebbe perchè Enrico viene attratto dall'altra figlia dei Boleyn, Mary, che farà sua amante e da cui avrà un figlio. Ma, nel frattempo, Anna (temporaneamente inviata presso la corte di Francia) ha fatto ritorno in Patria ed appare al re sotto una luce diversa. Riuscirà a farla divenire sua moglie ripudiando Caterina e imponendo lo strappo con la Chiesa Cattolica che porterà alla formazione della Chiesa Anglicana. Ma anche questa sarà una relazione tormentata.
Prendete un regista che si è fatto le ossa in numerose serie televisive e mettetegli a disposizione un trio formato da Bana, Portman e Johansson. Offritegli poi una costumista (Sandy Powell) con 2 Oscar sullo scaffale (Shakespeare in Love e The Aviator, degli interni di forte impatto visivo e un libro di successo (di Philippa Gregory) a cui ispirare la sceneggiatura e il gioco è fatto.
L'altra donna del Re interviene in modo romanzesco sul dato storico offrendo due ore circa di onesto spettacolo da fruire prima in sala e poi assolutamente godibile sullo schermo televisivo così come lo sono state le varie 'Elizabeth' che lo hanno affollato in questi ultimi anni. Nulla di straordinario dunque ma neppure di mediocre come una critica supponente potrebbe suggerire. Il cinema è (e deve essere) anche entertainment. Questo, con i suoi colpi di scena in ambito familiar-dinastico, assolve al compito. 

ilMorandini

 il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Il re è Enrico VIII Tudor (1491-1547), marito di Caterina d'Aragona, prima di 6 mogli. L'altra donna sono due sorelle, Mary e Anne Bolena. L'una sua amante, l'altra 2ª moglie fatta decapitare insieme ai suoi veri o presunti 5 amanti - tra cui suo fratello. Da un romanzo di Philippa Gregory, sceneggiato da Peter Morgan, il televisivo Chadwick, esordiente, ha cavato un film che ha 4 caratteristiche: 1) racconta la grande Storia a livello di pettegolezzo; 2) fa da prequel ai due recenti Elizabeth con Cate Blanchett; 3) pretende di suggerire un riferimento alla società britannica e, più in generale, occidentale del primo 2000; 4) ha l'estetica, il ritmo, gli stereotipi, la superficialità fastosa di un serial TV. Pesante e scomodo come i costumi di corte del primo '500. Interessante il duetto tra la volitiva Portman e la dolce Johansson in altalena tra rivalità e solidarietà sororali.