lunedì 3 agosto 2020

fatevi i gatti vostri n 1565 "dala terra di Bonaparte"

Ieri sera, al barre, io, Samatta e Dani si parlava dela Corsica e tanto pe non interrogassi direttamente se i piccioncini avessero digià belle consumato o no, ci s'era avvortolate su argomenti storici. Sama aveva prencipiato : "Pare che ar tempo di Napoleone venisse raccontata na barzelletta sull' italiani. Luilì era nato ad Ajaccio e la Corsica allora credo fosse e italiana. Un tale chiedeva dunque : 
E' vero che l' italiani sono tutti dei ladroni? E l' interrogato rispondeva: Proprio tutti no ma Bonaparte sì. 
Dani che è precisina ha commentato "Napoleone è nato nel 69 e c'era stato Versailles nel 68 quindi tecnicamente era Francese"."  Oltre a rivelacci  che a scuola doveva esse la prima dela classe ha dato un ber colpetto  ale nostre confuse reminiscenze di storia.

  "Ammé però mi pareva di ricordare che la su famiglia appartenesse ala nobiltà italiana insediata nell' isola sotto la Repubblica di Genova" ha aggiunto Samatta che se un era la prima dela classe lo si doveva solo al fatto che aveva scritto libertà col sangue dele mestruazioni e da quel giorno l' avevano declassata. Io ero brava a fa i temi ma la storia mi faceva venì l' ancòni, di conseguenza non mi ricordavo un cazzo  e ala fine siamo andate a lègge su Wikipedia: 
Il trattato di Versailles fu stipulato il 15 maggio 1768 a Versailles tra la Repubblica di Genova e la Francia, firmato dal plenipotenziario genovese, Agostino Paolo Domenico Sorba, e dal ministro francese, il duca Étienne François de Choiseul. In base al trattato la Repubblica di Genova autorizzava l'occupazione francese dell'isola di Corsica quale garanzia per i debiti contratti (pari a circa due milioni di lire genovesi) verso il re di Francia Luigi XV, il quale aveva già inviato proprie truppe nella medesima isola a sostegno di Genova contro i Còrsi in rivolta. In compenso la Francia prometteva a Genova la definitiva restituzione entro tre anni dell'isola di Capraia, in quel momento occupata dai ribelli corsi. Di fatto Genova, già in bancarotta, non era assolutamente in grado di onorare i suoi debiti, il che le avrebbe permesso di ottenere la restituzione dell'isola. Ciononostante il definitivo decreto di riunione della Corsica alla Francia fu firmato solo vent'anni più tardi, nel 1789, a seguito di una duplice petizione presentata congiuntamente dal comune di Bastia e dagli abitanti di Ajaccio; fino a quel momento l'isola fu amministrata in via transitoria come "patrimonio personale" del re di Francia. 

 Lupusse in fabula si sente scalpiccià in veranda e di lì a du secondi dopo solo tre giorni di Corsica ha fatto capolino Daria che m'ha detto: "datemi da beve varcosa di alcolico e mentre Sama gli faceva un Daiquiri che sarebbe piaciuto anche a Hemingway io mi so fatta raccontare: 
"Sto pezzo di merda- ha esordito la trombante maior- beve e dorme, dorme e beve accidenti alui e tutta l' America". 
"Si sveglierà anche quarche vorta?" ha chiesto ironica Sama

"Si difatti in uno di que rari momenti di veglia  te lo trovo che reggeva pele mani e fissva nele palle dell' occhi la francesina che gestisce ir campeggio. E' più giovane dela su figliola e sto vecchio rincoglionito era lì a sbavagli addosso, vanculo lui e chi è." 
"Dai Daria sono anni che fate così oramai vi conoscete". "Appunto mi conosco, so na stronza ma ora basta co vecchi mi so rotta." 
 "Vabbè dai arriverà in ginocchio cole rose come fa da anni".

 "Speriamo gliele mettano al cimitero le rose senno gliele infilo in culo io cole spine e tutto magari così colo stimolo  gli funziona quel troiaio davanti e lo pole dà ala francese" 

"Andiamo bene. Dai raccontaci invece dei piccioncini. Come vanno?"
 "Seanna e il su bimbo trombano tutta la notte, lei bèrcia come n' ossessa che pare abbia un palo n culo, lui nell' estasi scurreggia  che nvece  pare r palo dar culo gliel' abbino appena levato e nzomma un fanno dormì nessuno". 

 "Ma a noi ci interessava più dela tu sorella e der su fratello?" 

 "Lei lo sai è discretina, sempre zitta però co Bobby so sempre appiccicati anche se troppe effusioni in pubbrico un se ne fanno. Sinceramente m'ha lasciato sorpresa anche me perché pensavo si mettesse con te o con Samatta che sete fisicamente più bonazze di Marina" 
 "Se è per quello allora anche te avevi le tu chances" 

 "Ma va a caare te e le chances! So anni che butto via la mi giovinezza dietro a quel rincoglionito di George a me se se un hanno la prostata e s'arzano 5 volte di notte a piscià nemmeno li considero". 

 "Ma a te Marina un t'aveva accennato niente?"

 "Boia figurati se l' acqua cheta dela mi sorella m'aveva accennato varcosina e nemmeno ora s'è sbottonata più di tanto. N'ho chiesto come andava e lei guasi seccata m'ha detto: Bene o come voi che vada?" Guasi gasi come se pensasse che gufavo. N'ho risposto che a me presempio tanto bene un m'andava e lei di ribotta: 'Ma Bobby un' ha mica cent'anni si vede che il rodaggio oramai l'ha fatto da tempo ma sai quanti kilometri pole fa ancora?' "  

Ci siamo messe a ride tutte, io Sama e Dani, pensando che l' attività coitale a forza di nzù e ngiù potesse essere mesurata e rapportata a n chilometraggio. Dani che ama il fratello quanto io amo fraternamente il mi Tafanino a un certo punto ha detto premurosa: 
 "Speriamo che un si facciano del male". 
 Intendeva emotivamente ma Daria prosaica come pochi n'ha risposto:
 "Boia Dani o che male voi si facciano mica c'ha vetri nela topa la mi sorella". 

 E con quell' immagine de vetri che chissà la rimandava a mnemonicamente a Montale Samatta, che nel frattempo aveva preparato i daiquiri anche per noi tre, è montata su una sedia declamando con dedica a Bobby: 
realizzazione grafica di Dani

 E andando nel sole che abbaglia 
sentire con triste meraviglia 
com’è tutta la vita e il suo travaglio 
in questo seguitare una canaglia 
che ha nela topa cocci di bottiglia 

 e siamo stiantate tutte dal ridere sgocciolandoci i daiquiri
sule canottiere

Zanza

7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    redazione: Dani Zanza Samatta- Livorno on line dalle ore 19:00 alle 24:00

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  2. Cara Zanza ormai sei diventata proprio brava nel tratteggio di questi spaccati di vita e conversazione del Bar Nado. Ti affiancano eccellenti collaboratrici come Dani che conosciamo ormai ab blogo condito e Samatta che rappresenta una rivelazione sebbene il già noto episodio della scritta libertà ne rivelasse il carattere e l' estro.
    Auguri e buon divertimento a tutte
    Giovanni Martinelli

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  3. ossignur mi sono persa con le parentele chi è il fratello chi la sorella ma non imp è divertentissimo lo stesso
    Saluti da Milano
    Lucy

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  4. Credo proprio che come lettrice anzianissima debba darti i ragguagli, sempre che Dante prima o poi non voglia tracciare un grafico delle parentele

    fondatori blog: Dani e Bobby fratelli che vivevano con la zia Holly veneziana sposata a Dante Livornese. Hanno anche genitori e nonni che non si vedono quasi mai. Attualmente Bobby insegna a Oxford ma per la pandemia è in Italia. Dani dopo varie trasferte all' estero è tornata a Venezia e aiuta la zia e lo zio in una impresa di trasporti su barca.
    Bobby mantiene la redazione londinese Dani quella di Venezia cui collabora Dante e sporadicamente Holly.
    Esiste una terza non meno importante redazione allocata al Bar Nado Livorno.
    La redattrice capo e Zanzara gemella di Riccardo detto il tafano e sorella di Edoardo(fratello minore) detto Mosca
    Sono i figli di Ampelio e Nara i quali gestiscono il bar che prende nome dal padre di Nara Nado.
    In quel bar ha trascorso l' infanzia e la giovinezza Dante insieme a Dino che orfano di madre è stato allattato dalla mamma di Dante che lo ha cresciuto come un secondo figlio.
    Il Bar è stato animato da personaggi pittoreschi come Uliano padre di Dante e un Prete donnaiolo Don Luigi che fu partigiano insieme ad Uliano. Ormai scomparsi ambedue.
    Dino Ciampi è eccellente professore di pianoforte e magnifico chitarrista lo affiancano nelle performances musicali Samatta (compagna di banco di Zanzara) saxofonista e le due sorelle Trombanti Daria e Marina ambedue maestre di tromba e trombone. L'unica a non aver fatto il conservatorio è Zanza che è arrivata alla laurea magistrale in giornalismo e canta benissimo sebbene amatorialmente.
    Ampelio è uno splendido batterista e Dante un armonicista coi fiocchi.
    Un po meno in vista ma presenti ogni tanto le fidanzate dei due fratelli di Zanzara: Valentina che ostenta uno splendido lato b tatuato e Camilla sorellina di Samatta. Talvolta cantano e suonano anche i genitori di Samatta Roberta e Armando e L' ottima voce USA George Dalton che dopo il post odierno non sappiamo che fine farà.
    Di certo ho dimenticato qualcuno ma era un riconoscimento doveroso a chi da 13 anni allieta le mie giornate.
    Patty

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  5. Ho dimenticato di citare la splendida voce di Holly
    e di farvi i comlimenti per il post odierno
    Patty

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  6. Cara Patty
    non avremmo potuto fare di meglio! Sei davvero una lettrice affezionata e attenta. Se vuoi puoi presentare a Lucy e ai novizi anche l' albero genealogico dei gatti
    Baci
    Zanza

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  7. Io invece vi faccio il commento filologico: la battuta nasce in Italia, ai tempi del orimo arrivo di Napoleone, quando sulla celebre statua di Pasquino si trovò il cartello "È vero che i francesi sono ladri? " seguiva rusposta "Non tutti, ma bona parte sì". Questo perchë il glorioso generale, all'epoca non ancora imperatore, portò seco gli ideali rivoluzionari ecc. ma intascò una immane quantità di tributi (sembra invece che non c'entrasse nulla con la storia della Gioconda, all'epoca già regolarmente acquistata dai francesi). Di sicuro i francesi l'han sempre considerato francese, e ne menavano gran vanto, ma è certo che la famiglia era di origine italiana.
    Dopo questo sfoggio gratuito di erudizione mi congratulo assai per la revisione della poesia di Montale 😃

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