Vi avevo lasciati col post un po' triste di ieri nel quale si descriveva il ridimensionamento di ogni progetto e il ritorno a Venezia di Dani e Bobby.
Intendiamoci, la cosa seguiva un programma che era già prestabilito quando erano venuti giù a metà luglio insieme a Holly e Dante. Si parlava dunque di come organizzare la partenza per questa mattina dato che Dante aveva fatto ritorno a Venezia con la macchina di Dani, quella vecchia station wagon diesel,
già macchina da campagna della mamma, che è stata lasciata in uso alla figlia fino a inevitabile demolizione dato che è una euro zero.
Ciò non è certo perché quando un oggetto gravita nella sfera di Dante la parola demolizione suona come bestemmia. Difatti luilì sta gia progettando come adattarci su un impianto a metano di quarta mano che la renderebbe ecologica. Visto che almeno Holly sa usare whatsapp stavamo messaggiando le considerazioni in merito al viaggio di ritorno dei nipotini quando Dante interviene chiaramente cor un dito solo e scrive:
"Mica vorranno prende r treno sti du mbecilli de mi nipoti eh?"
ovvia risposta: " macchine non ce ne sono. E per i voli è tardi"
"Passatemi Bobby"
eseguiamo chissa che il nostro amico non abbia un' idea delle sue...
"Senti me fava lessa: Ma te ti se bell e rotto coglioni di trombà co quer pezzettino di topa costaggiù?"
"No certo zio ma cosa vuoi fare mica posso stare quaggiù in eterno?"
"Belli tutti ve vaini che ti dà Osforde! Come li spendan male se capiscano tutti come te anche tu colleghi fra un pochino Osforde va più ngiù dell' università italiane".
"Perché cosa ho detto di insensato?"
"Detto niente ma pensà hai pensato pochino! Marina la macchina ce l'ha! Te costì nvitala su e vedrai che se n Corsica l'hai zifonata per benino come t' ha nzegnato ir tu zio quando un sapevi nemmeno se pe andà co na bimba dovevi partì cor preservativo bell e messo da casa, vedrai che lei butta du cose nela borsa e viene via. Leilì è di Livorno e costaggù le donne viaggiano a topa ritta come se c'avessero montata n'antenna mica ci stanno tanto a pensà come fai te"
"Non ci avevo pensato".
"Ti pareva...Te l' ho detto; a spiegà quello che sai e che hai studiato sei imbattibile ma quando devi risorve na cosa nova, e frani come r ponte Morandi".
Decisamente Dante colle donne aveva un altro stile e al Pontino ha lasciato scritte pagine di storia che si tramandano ancora ne barri. L' urtima che ho sentito dì è quella dell' elefante: C'era n topone der Piemonte che nvece dela solita Liguria era venuta a Livorno e Dante n'aveva messo l' occhi addosso. Lei cor su marito gestivano una mportante galleria d' arte e lui aveva lasciato la Jaguar alla moglie perché tanto poteva venì cor treno de bécchi, vello der venerdì sera che da sempre li porta n visita ale mogli al mare. La signora era piacente e sembrava mettersi in mostra ma aveva respinto le avances di vari e ben noti pappagalli locali, così Dantino na mattina ni si presenta davanti ala sdraia ndove lei si crogiolava ar sole e ni fa: "Bongiorno signora a lei che è na persona che se ne ntende volevo chiede un giudizio su na cosa che mi sta a cuore".
La signora chiese di cosa si trattasse e lui cor una faccia come il culo ni fa:
"Vardi io sono un artista ipermoderno e creo dele sculture dinamiche interpretandole cola mi persona medesima"
"Interessante -disse la signora- e cosa avrebbe realizzato da sottoporre alla mia attenzione?"
"Ho creato l' elefantino" e mentre lo diceva, dato che aveva indosso un paio di pantaloncini di cotone, si tira fori le tasche e le allarga co ambedue le mani.
Mi sembra che siamo un po' distanti da un elefante seppure molto stilizzato
"Eh lo so per ora ho mostrato solo l' orecchie ma qui c'è troppa gente pe tirà fori la proboscide"
La signora proruppe in uno "screanzato" che aveva però nell' eco della voce una sorta di risata compiaciuta e difatti fino ar venerdì nessuno vide la signora fori dell' albergo e nessuno vide Dante al barre.
Nzomma Dantino era sicuramente più invadente probabilmente troppo macho anche ner senso deleterio der termine ma quando ci vole ci vole e difatti quando arzo io ir telefano Martina risponde alla mi chiamata quasi come se se l'aspettasse
"Ma un era bono r professore a chiamammi da sé?"
"Boia Marti lo sai com'è luilì, se un glielo diceva Dante lui sarebbe partito co un magone in corpo da stiantà e le lacrime all' occhi ma pell' iniziativa lo sai dé unnè r su campo".
"Va bene arrivo poi però un voglio assistenti tra le palle eh sia nteso"
"No no tranqui, r dito ner culo ti ce lo deve mette da sé "(dialogo molto confidenziale tra vecchie amiche di Livorno)
"stronza" (ovvia risposta confidenziale)
Ma quer gran genio der mi amico un ha finito di tirà fori coniglioli dar cappello e difatti m'arriva sur telefonino:
"Dinni a Dani che se vole restà a Livorno nantro poino, io mi sento bene e di lavoro ce n'è poco fino ala fine der mese sicché io e Holly si basta e s'avanza".
Dani che è dietro a me mi da una gran pacca sulle spalle e grida:
"evvai da domani andiamo a caccia di ragazzi anche noi chissà che non si abbia una botta di culo".
Io mi sento un ondata di commozione perché restare qui da sola m'avrebbe davvero sotterrata. Forze ner sogno di notte l' ho evocato ed è arrivato r mi genio di Ferragosto.
Divertitevi
Zanza
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
RispondiElimina===============================================================================
Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
*****************************---==oOo==---*************************
redazione: on line dalle ore 19:00 alle 21:00
Certo che anche fra amiche le battutacce non ve le risparmiate laggiù a Livorno. Sono contento che la storia continui e che tu non resti da sola. Questo blog è meglio di centotelenovelas ma avete mai provato a proporre un copione a qualche casa di produzione? Magari con la Incontrada che se non sbaglio vive proprio a Follonica.
RispondiEliminaBuon Ferragosto
Giacomo
Questa dell' elefante me mancava! Proprio lo stereotipo del pappagallo anni 70. Però ingegnoso. Buona vacanza in laguna per Martina e buona permanenza a Livorno per Dani. Per il resto Buon Ferragosto a tutti
RispondiEliminaPatty e Valerio
Quella macchina non sembra da buttare. Io continuo ad usare la mia smart del 2000. Ho fatto solo 83000 km. perché prevalentemente mi servo della bici. So che il metano si può mettere anche alle auto diesel, contiamo sull' ingegno di Dante. Su quello rivolto alla meccanica intendo perché su altre ingegnosità continuano a fiorire racconti e reminiscenze che alimentano una sorta di leggenda. Sono lieto che i giovani possano dare ancora spazio alle proprie effusioni Venezia ne è sottofondo ideale.
RispondiEliminaBuona serata
Giovanni Martinelli
buon ferragosto fatto a tutti!!
RispondiEliminaNon ho capito motissimo le vostre peripezie ma siete sempre i più simpatici!!!!