Se non sapete cosa siano, ad esempio, l'efefilia, la sonnofilia, la dacrifilia, l'erotolalia, l'urofilia, la dendrofilia e la arpaxofilia e desiderate ampliare le vostre conoscenze senza consultare Wikipedia, Paco Leòn (che in Italia abbiamo conosciuto come attore protagonista in Dieta mediterranea) ve ne offre l'occasione in questo suo terzo lungometraggio da regista.
La lettura della sinossi potrebbe far pensare ai film ad episodi che hanno costellato una stagione non fausta del cinema italiano. Senza mettere in campo, come qualcuno ha fatto, impropri paragoni con il cinema di Altman si può dire che il regista e attore (anche in questa occasione riveste i due ruoli) ha saputo orchestrare le diverse storie realizzando una trasposizione madrilena del film The Little Death dell'australiano Josh Lawson che aveva ottenuto grande successo in patria.
Leòn non è interessato a premere l'acceleratore sulla volgarità o sul doppio senso e neppure di ricorrere a una lettura delle perversioni alla maniera di Von Trier (Nymphomaniac). Ciò che vuole portare in luce, utilizzando la commedia ma non censurando il versante di sofferenza intima, è la difficoltà per alcuni, in tempi di apparente e mediaticamente insistita libertà sessuale, di rivelare ai partner a cui tengono le proprie pulsioni più segrete per cercare una via a quel piacere di cui non si può occultare la ricerca. Negarle a se stessi e a chi vorrebbero più vicino finirebbe con il costituirsi come un'ipocrisia destinata a minare il rapporto. Parlarne e magari sorriderci sopra insieme (riferendosi ovviamente a quelle che non prevedono l'umiliazione e la sofferenza altrui) può aiutare.
Grazie mille, ero fuori per una scampagnata e non mi sono resa conto del post. Grazie per avermi avvisato. In effetti il contenuto mi pare per adulti. Mi incuriosisce la recensione. Lo guarderò io.
RispondiEliminaGrazie
Eliana