domenica 2 agosto 2020

fatevi i gatti vostri n. 1564 "Il grande caldo"

Come vi aveva preannunciato Zanzina siamo tornati a Venezia. Viaggio terrificante con un caldo e   temperature da 40 gradi e la macchina senza aria condizionata. O meglio ci sarebbe ma non funziona quindi finestrini aperti e rumore infernale. Ha sempre guidato Holly che per essere una barcaiola non se la cava male, io ero raggomitolato e dolorante. Abbiamo portato ortaggi, olio, vino, frutta e tutto quanto abbiamo ricevuto in dono o acquistato a buon prezzo. La dispensa ne gioirà. I gatti sono stati festosi ma non hanno manifestato particolare sorpresa nel sentirci girare la chiave nella toppa. Balena, vecchio saggio deve aver gestito bene l' ansia delle micette dicendo loro che da anni facciamo così ma che dopo un po' torniamo a casa. La nonna Giovanna ha tenuto tutto in ordine e loro tre sono in ottima forma, né ingrassati né dimagriti.
Io e Holly abbiamo passato 12 giorni stupendi, lontani dalle preoccupazioni e dal lavoro e forse ci ha fatto bene anche stare lontani da Livorno. Non dovrei dire così perché amo la mia città oltremisura ma come tutti i  grandi amori la rivesto anche di aspettative che mi lasciano sempre deluso. Ogni volta che arrivo vengo subito aggiornato sulle morti, di solito ci pensano Dino e Ampelio che usano differenti locuzioni per mettermi al corrente dei lutti. Dino usa dirmi: siamo sempre meno Dantino è partito anche Fabio. Ampelio invece coerente col suo ruolo di commerciante esercente mi fa: c' hai da dammi 10 euri dela corona che s'è fatta pel povero Luciano. E così altri due del 54 che ci hanno lasciati  e nemmeno pel maledetto covidde. Du infarti. Così il 29 quando ho fenito i mi 66 e so' entrato ne 67 mi so sentito fortunato e ho fatto una notata di guasi un miglio tanto pe vedé se mi riesciva di restacci anch'io. Holly un mi vedeva più e ha chiesto al bagnino se mi vedesse cor binocolo. Lui l' ha tranquillizzata: "è laggiù n culo ar mondo che nota a dorso va via che è na meraviglia l' unico pericolo so le barche a motore che lo potrebbero divide in due ma s'è legato ala vita un ber segnale da noto e pe non vedello bisognerebbe esse di Siena". A Follonica dove l' ottanta per cento dele case da villeggiatura appartiene a senesi si ritiene che questi, che oltretutto son chiacchieroni e saccenti, non sappiano fare na sega nulla e soprattutto in mare siano degli incapaci in grado di provocare qualsiasi disastro. A Livorno di solito un ci vengano, lì semmai c'è la calata dei fiorentini ugualmente malavvezzi a ogni pratica marinara ma per lo meno più brillanti e spendaccioni nella vita sociale e notturna. Comunque, quando noto al largo, il segnalatore lo porto sempre e sulla boetta ho scritto il numero dela guardia costiera, poi

ho anche una tasca di rete con un salvagente gonfiabile e una tasca stagna col telefonino perché in mare un si sa mai se ti senti male ma sei in grado di organizzarti poi gonfiare il ciambellone infilattelo e poi telefonà anche se dipende da che male ti piglia perché se è il cuore che cede un resta che guardà il mare pell' ultima volta e poi chiude l sipario.
Comunque notare in acque libere è bello e fa bene ecco alcuni accorgimenti per chi vole praticallo:

Occhialini Le attrezzature necessarie sono un buon paio di occhiali che si adattino bene al viso, e naturalmente un costume comodo. Esistono diversi tipi di occhialini da nuoto più o meno ergonomici, grandi e piccoli, con vetri specchiati, fumé oppure trasparenti. Cercate all’inizio di comprare un buon occhialino senza strafare, l’importante che sia comodo rispetto alla vostra conformazione del viso, tanto nel giro di qualche mese, senza rendervene conto avrete comprato una collezione infinita di occhiali adatti ad ogni condizione atmosferica e tipologia di acqua. Boa di segnalazione, è fondamentale avere con noi un galleggiante gonfiabile da attaccare alla vita e renderti visibile alle barche in corso o ad altri nuotatori. Anche in questo caso, ne esistono di svariati modelli, colori e dimensioni; un consiglio pratico è quello di acquistare quello che offrono la possibilità di trasportare al loro interno, in una cavità stagna, piccoli oggetti come cellulare, portafogli o chiavi della macchina.  Tecnica La tecnica di nuoto in acque libere è completamente differente da quella utilizzata in piscina, ma possiamo benissimo utilizzare quest’ultima per allenarci alle nostre uscite open water. Senza entrate troppo nei dettagli tecnici del tipo di bracciata, in questo momento vanno considerati due fattori che ci saranno di grande aiuto:  a) impara a respirare in modo bilaterale, potrebbe essere determinante se ti trovi a nuotare in mare con le onde in arrivo lungo il tuo lato abituale di respirazione   b) allenati inserendo routine con la respirazione frontale a testa alta. In acque libere ogni 6 – 10 bracciate è necessario valutare la rotta alzando la testa senza smettere di nuotare, per questo una respirazione frontale ci permetterà di respirare, completando il movimento della bracciata.
A Livorno qualche serata ci s'è passata: 
-quella dell' anniversario del matrimonio che mi sono scordato
-quella der mi compleanno 
-qualche altra bella riunione tra amici co musica e bevute. S'è registrato dei bei pezzi. S'è fatto una gara a premi tra noi col karaoke nzomma s'è ngannato r tempo.
Intorno al bar Nado nvece la desolazione. Livorno è una città in sfacelo, votata di per sé ai commerci, come tutte le città di porto, è stata malmenanta dal covidde in maniera bestiale. Ovunque sporco, rifiuti fòri da cassoni, spaccio di cocaina in pieno giorno, nzomma 'n delirio che mi stringe l cuore.
A casa a Venezia si schianta, ho passato il pomeriggio immerso nela vasca da bagno co Cice che correva sul bordo vasca e ala fine m'è cascata addosso. Non s'è impaurita ed è rimasta ritta sula mi pancia che emergeva come un isolotto dall' acqua poi s'è accovacciata sur bellico e voleva le coccole cole mani umide.
Questa settimana al blogghe ci penso io. Dani è restata a fa' la scema co Zanza e Samatta so dele belle ragazze e al barre dovrebbero tirà un po' più gente di quanta ne possano attrarre Ampelio e Nara che ormai ala sera parlano solo der mal di piedi e di quanto manca ala pensione. Bobby ha rimediato una promettente vacanza in Corsica, tenda n due co Marina che tra l' altro, sebbene poco rammentata nei nostri post è na discretissima topetta, speriamo  un sia trombante solo di nicckeneim... ma un credo, la su sorella è sveglia e lei un mi pare affatto che dorma. Bon per loro!
A quell' età un pensavo ad altro! Samatta s'è messa il casco pele visioni erotiche a me mi basterebbe rimontà la mi vecchia tenda da campeggio entracci dentro e chiude l' occhi. Credo che un saprei da che parte rifammi co tutta quella bella ciccia ntorno.
Bona giornata 

Dante

9 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Con Anna siamo andati qualche giorno alle 5Terre, da Parma si raggiunge facilmente quell' area ed ho visto qualcuno che nuotava con quella attrezzatura nella vicina area di PortoVenere rifacendo il percorso di Lord Byron. Mi era venuto voglia di provare ma dopo 200 m. sono già a fine fiato. Se a 66 anni fai un miglio così senza pensieri devi essere stato un ottimo nuotatore. Grazie per le info preziose sul corredo da usare e la tecnica. In fine agosto ci torneremo e proverò i 500 metri.
    Giacomo

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    1. Laciale fare a Dante quelle cavolate. E' pericoloso io nuoto bene come lui ma non mi arrischio. Belle le 5!
      zzzz

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  3. Gli oggetti hanno un forte potere evocativo. Io talvolta accarezzo e odoro gli abiti di mia moglie che sono rimasti negli armadi. Chiudo anche io gli occhi e me la sento vicina. Non ho dubbi che la tenda di Dante possa aver tali poteri. Mi fa piacere che la pratica natatoria non sia stata menomata dai dolori di schiena e gambe in tal caso continuerei, chissà che non sia di giovamento! Mi spiace pensare a Ito rimasto solo dopo la parentesi di gioia e immagino il tripudio dei tre mici casalinghi a Venezia. Il dono dell' ubiquità non è per noi umani.
    Buona Domenica
    Giovanni Martinelli

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    1. In questo senso dante non ha che l' imbarazzo della scelta colleziona e ripara tutto

      zzzz

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  4. Le barche a motore mi fanno paura sempre e comunque perché chiacchierano viaggiano a prua in alto e non guardano meglio allenarsi parallelamente alla costa anche se il nuoto in acque libere sarebbe un diritto sacrosanto. Notizie Còrse?
    Baci ai gatti e a tutti voi
    Patty

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    1. anche a me, parecchio specie se condotte da contadini.
      baci zzz

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  5. Brutto dover rinunciare a un diritto sacrosanto in nome della prudenza ma ormai bisogna tutelarsi soprattutto evitando i rischi. Il covid ce lo ha insegnato.
    Comunque complimenti per riuscire ancora a nuotare così bene
    Eliana

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  6. Scusate ho risposto io, Zanza, perché tanto Dante figuratevi se riapre il post!
    In mare è un casino se impedisci l' avvicinamento a costa provochi il pandemonio tra naviganti e pescatori ma in compenso si perde il naturale diritto all' acqua per nuotare
    kiss
    zzz

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