Un fragoroso Bongiorno da Zanzara, che vi riempia di vitalità e risuoni nelle vostre case, entri dalle finestre appaia sui monitor dei vostri pc o sugli schermi dei telefonini.
Dal mio babbo ho imparato una lezione: alzarsi col sorriso alleggerisce il peso della giornata. La nostra è una famiglia scherzosa, che in un prossimo post, magari, descriverò. Il babbo al mattino canta sempre e la mamma pare caricata a molla. Noi figli meno, il Tafano spesso si trascina e Mosca dorme in piedi ma fanno le ore piccole anzi piccolissime e la loro è una naturale reazione al sonno. Del resto con mamma Nara non esiste restare a letto oltre le sette. Lei si alza ogni mattina alle 5 e mezzo e alle sette e mezzo è già dietro al banco del bar che il Babbo apre alle 6 e mezzo. Oggi voglio rispondere a una simpatica lettrice di nome Camilla che ci scrive da Cecina e mi chiede un suggerimento per un brano bello, solo in musica, da ballare stretti stretti come ai tempi di Dante e Dino.
Camilla ha 17 anni e la sua richiesta mi sarebbe apparsa insolita se la cosa non mi fosse stata riferita anche dal mio fratello minore e dal Tafano a dimostrazione che sarò anche una Zanzara ma vivo fori dsr mondo.
Non sono una frequentatrice di locali infatti e quindi devo mutuare da altri gli elementi che possono darmi un'idea della situazione generale. Pare comunque che la sala da ballo abbia decisamente surclassato la discoteca. Per gli over 60 è una sorta di luogo ricreativo con effetto nostalgia, ma le balere e i dancing affascinano anche i Millennials. E così – dopo lunghissimi anni di crisi che avevano costretto gran parte delle sale da ballo alla chiusura – oggi le balere vivono una nuova stagione di popolarità. E in tutta Italia è un fiorire di festival, corsi, gare e serate a tema che fanno registrare il tutto esaurito.E le balere sono anche lo scenario dentro cui si muove Frank Saponara, protagonista di un romanzo arrivato da poco in libreria:“Confessioni audaci di un ballerino di liscio” di Paola Cereda(Baldini & Castoldi). Un libro che mi ha divertito molto.
a storia raccontata da Paola Cereda si svolge al Sorriso dancing club, la balera più famosa del Polesine, che compie cinquant’anni. Il suo proprietario, Frank Saponara, organizza una grande festa di compleanno alla quale partecipa l’intera comunità di Bottecchio sul Po. Tra ricordi di vecchi amori e serate sulla pista, il romanzo racconta la storia di Frank passando in rassegna uno spaccato dell’Italia che balla in coppia. “Avevo in mente di raccontare una storia ambientata nelle balere sin da quando avevo 19 anni e mi iscrissi ad un corso di ballo liscio con il mio fidanzato dell’epoca” mi racconta Paola Cereda. “La nostra storia è finita dopo tre lezioni ma l’amore per il liscio è rimasto”.
ANALISI DEL FENOMENO "LISCIO" Ma le balere e il liscio non sono roba da vecchi? "Affatto" risponde Paola Cereda. "La generazione dei trentenni sta tornando a questo genere, i numeri del settore restituiscono un quadro in crescita. La realtà del liscio nella sola Romagna conta un centinaio tra grandi orchestre e formazioni minori, una cinquantina tra locali da ballo e circoli e spazi sociali che si dedicano al liscio, 30 scuole di ballo tradizionale, numerose edizioni musicali, tra le principali in Italia, e oltre mille tra festival, sagre e feste folkloristiche. Il giro d’affari annuo complessivo si aggira tra i 18 e i 20 milioni di euro . E che non sia solo “roba da vecchi” lo si capisce anche dal tipo di eventi che si organizzano. A Milano, per esempio, l’occasione ideale per festeggiare l’arrivo della bella stagione non può che essere una festa, anzi, il "Grande Ballo di Primavera", con cibo, buon vino e ottima musica. Giunto alla sua quinta edizione, è l’unico evento che mette d’accordo i cultori della musica dal vivo, gli appassioni di vintage, i fanatici del food e ovviamente, gli amanti del ballo. Un evento organizzato alla Balera dell’Ortica rinata qualche anno fa. La famiglia Di Furia, cresciuta di generazione in generazione in balere, ha ridato vita alla Balera dell’Ortica nel 2012, dopo ben 15 anni di chiusura, facendone un luogo di ritrovo e divertimento sempre più rivolto ai giovani.
Pare insomma che il fenomeno riesca a smuovere giovani e meno giovani dal malefico cellulare per riscoprire la magia dell'abbracciare un corpo vivo e vegeto che si muove insieme a noi a tempo di musica.
Ma torniamo a Camilla che vorrebbe dedicare al suo ragazzo Michael un brano appassionatissimo col quale trasmettergli emozioni e passione.
Ho così condotto una indagine su un campione assai limitato: Ir mi babbo, la mi mamma, i mi fratelli, i 5 briachi fissi del barre, Dino Ciampi e ovviamente tutto lo staff di Venezia gatti compresi.
Nel pomeriggio posterò il brano più gettonato dalla nostra strampalata giuria ma ci sarà posto anche per altri e, a tal proposito invito lettori e lettrici a segnalare le loro preferenze.
Potete scriverci attraverso i commenti o, se vi vergognate ad apparire come delle romantiche inguaribili pomicione direttamente in mail a esserinoebalena@email.it e, se la casella fosse ingorgata (ma non credo) a danideigatti@email.it.
Ripeto canzone da ballare appassionatamente con musica "arrapante" (si pol dire?)
Bacioni Zanza
Ero in prima media, ballai il mio primo lento e mi innamorai di un tredicenne lungo e foruncoloso detto Osso per il suo peso. Il brano era Oggi sono tanto triste. Non ricordo di chi. Ma potrei citarne tantissime. Ci si "metteva insieme" ballando e ballando ci si lasciava. Chi non ha vissuto quegli anni non può capire.
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